Lo stupro è un'arma di guerra



il segretario Ban Ki Moon: «la violenza contro le donne HA ASSUNTO
proporzioni inaudite»
«Lo stupro è un'arma di guerra»
Una risoluzione Onu chiede la fine delle violenze sessuali contro civili,
pratica assai diffusa nelle zone di guerra

NEW YORK - Il Consiglio di sicurezza dell’Onu ha approvato all’unanimità
la risoluzione 1820, sponsorizzata da oltre 30 paesi tra cui l'Italia, che
classifica lo stupro come un’arma di guerra. Con questa decisione il
Consiglio chiede la fine delle violenze sessuali contro i civili, una
pratica molto diffusa nelle zone di guerra.


«TATTICA DI GUERRA» - Il documento dei Quindici, che raccoglie la proposta
degli Stati Uniti, definisce lo stupro come una tattica di guerra e una
minaccia alla sicurezza internazionale. Il testo, minacciando
indirettamente di portare i colpevoli di fronte alla Corte penale
internazionale de L'Aja (Cpi), chiede «a tutte le parti coinvolte nei
conflitti armati la cessazione completa e immediata della violenza
sessuale contro i civili, con effetto immediato». La risoluzione, definita
«un atto storico» dalla organizzazioni in difesa dei diritti dell’uomo,
considera la violenza sessuale come una tattica di guerra «per umiliare,
dominare, instillare paura, cacciare e/o obbligare a cambiare casa i
membri di una comunità o di un gruppo etnico» e chiede inoltre al
segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon di preparare un rapporto (che
verrà pubblicato entro dodici mesi dall'approvazione) per individuare «i
conflitti armati dove la violenza sessuale è stata usata ampiamente o
sistematicamente contro i civili». Lo stesso segretario generale delle
Nazioni unite ha denunciato come la violenza contro le donne abbia ormai
raggiunto «proporzioni inaudite» in alcune società. Durante il dibattito
al Consiglio - scrive la Bbc - Ban Ki Moon ha dichiarato: «Per rispondere
alla guerra silenziosa contro le donne e le ragazze è necessaria una
leadership a livello nazionale». Per il segretario generale le Nazioni
Unite sono chiamate ad aiutare gli stati a «costruire questa capacità» e a
«sostenere la società civile».

http://www.corriere.it/cronache/08_giugno_20/onu_condanna_stupro_0d1e94ea-3e9c-11dd-ae8f-00144f02aabc.shtml