[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Africanews ITA - Aprile 2000 - B
- Subject: Africanews ITA - Aprile 2000 - B
- From: Enrico Marcandalli <ramalkandy at iol.it>
- Date: Thu, 20 Apr 2000 13:32:44 +0200
AFRICANEWS - Versione Italiana Nr.25 - APRILE 2000 Zambia Lunga vita alle foreste di Moses Mbulo Il crescente degrado delle foreste zambiane ha spinto il paese ad avviare, nel 1996, un progetto pilota per la trasformazione della gestione delle foreste. I risultati sono incoraggianti, ma intanto il controllo delle foreste e' passato dal governo alla gente. Il futuro delle risorse naturali della Zambia, e in particolare delle sue foreste, dipende dal successo di un progetto pilota di conservazione introdotto di recente. Obiettivo del progetto, dicono gli analisti, e' di trasferire la gestione di queste foreste dal governo alle comunita' che ne traggono beneficio. In questo modo verranno adottate delle misure decise dalle comunita', che arresteranno l'attuale distruzione senza riguardi di queste risorse naturali. "La soluzione sta nel coinvolgimento della popolazione locale nella gestione delle risorse naturali" dice Peter Chitondo, consulente del Ministero dell'ambiente. Il progetto e' attualmente in corso nel Copperbelt, una delle province pesantemente colpite dalla deforestazione. In anni recenti il Copperbelt, il secondo centro industriale della Zambia, ha subito la perdita di enormi tratti di distese di foreste. Questa tendenza, inoltre, danneggia anche le risorse fluviali strategiche, come le acque di Lamba Head. La distruzione e' stata accelerata dall'abbattimento illegale di alberi e da insediamenti umani, che adesso si stanno diffondendo nel Copperbelt. Chitondo dice che se non si interviene, avverte, il Copperbelt e il paese nel suo insieme rischiano di perdere tutte le foreste, la fauna e le altre risorse naturali nel corso dei prossimi venti anni. Secondo il dipartimento forestale del paese, la Zambia ha 457 riserve di foreste che coprono circa 7.326.119 ettari. Di queste riserve 171 sono classificate come foreste nazionali, mentre le rimanenti sono registrate come foreste locali. Le foreste nazionali coprono 5.075.525 ettari, mentre quelle locali occupano circa 2.250.593 ettari. Tra i fattori che hanno accelerato la distruzione delle foreste c'e' stata l'abolizione dei sussidi alimentari da parte del governo nei primi anni novanta. Questo e' avvenuto su ingiunzione del Fondo monetario internazionale (Fmi). Prima che cio' avvenisse l'agricoltura contadina era la fonte principale di produzione alimentare nel paese, e impiegava una grande fetta della popolazione. Inoltre, prima che i sussidi venissero aboliti, nella politica governativa prevalevano considerazioni tese a garantire ai contadini la stabilita' del prezzo dei loro prodotti, soprattutto del mais, a sovvenzionare il fertilizzante e a mantenere basso il prezzo delle materie prime agricole. Adesso questo non avviene piu'. In un paese dove piu' dell'ottanta per cento della popolazione vive in poverta', la popolazione rurale e quella che vive ai margini delle citta' ha deciso di cercare nelle foreste il modo di sopravvivere. Hanno iniziato a bruciare la legna per fare il carbone, e questa e' diventata una industria remunerativa per molti, in particolare nella regione del Copperbelt. I contadini impoveriti lo stanno facendo senza il riguardo necessario per la sostituzione delle specie arboree che vengono abbattute. Nel 1996 per affrontare questa situazione il governo ha avviato il Programma di azione forestale provinciale (Provincial forestry action programmme - Pfap) nella regione del Copperbelt. Obiettivo del programma era dare una spinta e infondere una speranza nella possibilita' di sostenere le risorse naturali della zona. La sua introduzione nella regione e' stata percepita sia dai tecnici che dalla popolazione locale come un intervento ben intenzionato e ben mirato. Anche se si e' in una primissima fase, ci sono gia' delle indicazioni che l'approccio seguito e' accettato da tutti, e sembra che sara' molto efficace per prevenire la catastrofe incombente non solo nel Copperbelt e in Zambia, ma anche in tutta l'Africa meridionale. Secondo il rapporto del dipartimento forestale per il 1997, dei gruppi di partecipazione rurale alla valutazione (Participatory rural appraisal - Pra) sono stati organizzati con successo nelle aree pilota, e sia i Piani di gestione congiunta delle foreste (Joint forest management plans -Jfmr), nelle riserve forestali, che i Piani di gestione delle risorse di villaggio (Village resource management plans - Vrmp) sono nella fase di attuazione. In tutte queste aree il processo di pianificazione e i programmi di azione immediata hanno luogo contemporaneamente. La protezione delle risorse forestali sul lungo periodo sembra piu' praticabile attraverso il coinvolgimento diretto delle comunita' forestali locali nella gestione delle foreste. Questo ha un costo piu' basso dei metodi abrasivi con cui il dipartimento forestale ha cercato di proteggere le foreste facendo appello alle leggi, o attraverso le guardie forestali. In passato i tentativi di impedire l'accesso si sono invariabilmente mostrati inutili, e il controllo delle concessioni e' fallito anch'esso. Sembra quindi ragionevole supporre che la protezione delle foreste contro l'abuso distruttivo organizzato o sporadico sia piu' praticabile quando gli utenti sono anche proprietari della foresta e risiedono li' o nei suoi dintorni. La politica dei Piani di gestione congiunta delle foreste e' stata concepita per mettere alla prova questa ipotesi. Questa politica afferma che in una zona Pfap la gestione deve chiaramente definire i diritti e le responsabilita' delle comunita' locali specializzate. Le comunita' locali devono essere considerate investitori e parte in causa nelle decisioni sulla gestione delle risorse. Le persone che gestiscono le foreste dovrebbero beneficiare della partecipazione nella gestione delle foreste, sia in senso monetario che non monetario, e dovrebbero essere sostenute tramite avanzamenti nella carriera in misura delle necessita' delle foreste. Si puo' sperare che questo garantira' la sopravvivenza delle foreste della Zambia. +---------------------------------------------------------------+ I contenuti possono essere riprodotti liberamente citandone sempre la fonte. Spedire inoltre una copia dell'articolo alla redazione di Africanews. AFRICANEWS versione italiana viene pubblicata da Amani, via Gonin 8, 20147 Milano tel.: 02-48951149 - fax: 02-48302707 - e-mail: amani at iol.it +---------------------------------------------------------------+
- Prev by Date: Africanews ITA - Aprile 2000 - C
- Next by Date: Africanews ITA - Aprile 2000 - D
- Previous by thread: Africanews ITA - Aprile 2000 - C
- Next by thread: Africanews ITA - Aprile 2000 - D
- Indice: