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dossier uganda
- Subject: dossier uganda
- From: PIER LUIGI GIACOMONI <rhenus at libero.it>
- Date: Tue, 04 Apr 2000 11:45:49 -100
Centinaia di cadaveri sono stati trovati dentro a pozzi e fosse comuni, ma potrebbero essercene ancora altri Setta suicida, più di mille le vittime Uganda, nel villaggio dei bruciati vivi. Il figlio del santone: vi racconto gli orrori che ha commesso Il vicepresidentedella Repubblica depone corone di fiori mentre il capo della chiesa cristiana ugandese attacca:"Lo spirito dell'Anticristo è già nel mondoLa polizia: "Non abbiamo i mezziper continuare la ricerca dei corpi" DAL NOSTRO INVIATOKANUNGU (Uganda) Tre corone di fiori adornano il tumulo di terra che ricopre la fossa comune, scavata a strapiombo sulla vallata, dove fino a un paio di settimane fa correva il muro più esposto della chiesa. Dall'altra parte, contro il dorso della collina, sono ammassate lamiere del tetto contorte dal calore, stipiti anneriti, finestre bruciacchiate, una ciabatta di gomma, gialla e consumata a metà dal fuoco. In mezzo rimane uno spiazzo innaturale dentro il paesaggio dell'Uganda sud-occidentale, fatto di dossi stretti e verdeggianti, coperti di banani e di eucalipti: è il vuoto in cui è sprofondato il Movimento per la Restaurazione dei Dieci Comandamenti di Dio, la setta cristiana responsabile di uno dei più terrificanti massacri nella pur sanguinolenta storia dei culti millenaristi. Ancora oggi, una quindicina di giorni dopo l'incendio in cui sono stati fatti ardere vive cinquecento e passa fra uomini, donne e bambini, la gente che ci cammina si porta al naso rametti di rosmarino, per addolcire il fetore.Due chilometri più in là, sull'artigianale campo di calcio di Kanungu, il reverendo Canon Grace Kaiso, segretario generale del Consiglio cristiano riunito ugandese, cita il Vangelo secondo Giovanni (4,1) ed evoca i "falsi profeti", "lo spirito dell'Anticristo, che sta arrivando ed è già nel mondo Riconosce "il fallimento nostro e delle Autorità Si chiede: "Come è stato possibile? Perchè nessuno si è accorto di niente? Le sue domande rimbalzano negli occhi del vescovo anglicano di Rukungiri, John Nteguereize. Sfiorano l'arcivescovo cattolico dell'Uganda occidentale, Paul Bakyenga. Planano sul vicepresidente della Repubblica, la signora Specioza Wandira Kazibwe. Attraversano la grande tenda bianca ornata dai colori della bandiera ugandese, sotto la quale sono ospitati ministri e diplomatici, amministratori e dignitari religiosi di ogni credo. Vagano fra gli abitanti del paese, quasi tutti ammassati sul prato, fra due porte fatte di pali malamente inchiodati, per assistere alla cerimonia di preghiera in memoria delle vittime "di questo barbaro massacro Ma non trovano risposta.Non c'è ancora una spiegazione plausibile ai cinquecento morti della chiesa, nell'incendio del 17 marzo, e alle altre centinaia di cadaveri trovati in pozzi e in fosse comuni prima a Buhunga, poi a Rugazi e ancora a Rushojwa, tutti villaggi nel raggio di una settantina di chilometri da Kanungu. Infine, c'è il sospetto di un'altra fossa a Kyata, molto più lontano, vicino alla città di Fort Portal. "Ma fino a quando non avremo qualche medico legale in più e un'attrezzatura adeguata non cominceremo a scavare", ha detto il portavoce della polizia Eric Naigambi. "Non possiamo andare avanti con i detenuti scalzi, come abbiamo fatto in questi giorni: tirar fuori i corpi, compilare statistiche e poi sotterrarli di nuovo alla stessa maniera dei leader del culto, non ha sensoNiente appare aver senso in questa storia cominciata una dozzina di anni fa, quando una prostituta di nome Credonia Mwerinde e una sua amica di nome Ursula Kamuhangi cominciano a sostenere di aver visto la Vergine Maria vicino al villaggio di Masaka. Sarebbe state catalogate nella vasta schiera dei visionari, e lasciate lì, se non avessero incontrato Joseph Kibwetere. All'epoca vicino ai 60 anni, Kibwetere è un uomo timorato di Dio, che prega (e unisce a sè nelle preghiere l'intera famiglia) almeno due volte al giorno. Si può considerare relativamente benestante: ha una ventina di acri di terra, quasi un centinaio di capi di bestiame e un mulino a Kabumba, dalle parti di Rwashamaire, un villaggio a una settantina di chilometri da Kanungu. Era stato supervisore delle scuole cattoliche della regione, poi era diventato un funzionario dello Stato, in carica dei progetti agricoli. Nell'80, si era presentato come candidato alle elezioni per il Partito democratico, ma era stato trombato.Tornato alle sue terre per quella che sarebbe potuta essere una tranquilla e pia pensione, Kibwetere sente in qualche modo parlare di Credonia (un nome fatale). La va a cercare. Ne rimane fulminato. "Eravamo nell'89", ricorda suo figlio Rugambwe. "Una sera torna a casa e dice che la sua vita è cambiata: la Vergine Maria ha detto a Credonia e Ursula che avrebbero incontrato un uomo chiamato Joseph Kibwetere. è un segno divino, annuncia. Ci chiede il permesso di portare le due donne qui, in casa nostra. Glielo accordiamo. Si chiudono in una stanza per una settimana. Pregano. Mia madre, Theresa, porta da mangiare a tutti e tre. Quando escono, ci comunicano che è giunta l'ora della predicazione. Salgono sul pick-up e tornano indietro ogni giorno con qualche fedele. Passano un po' di mesi, e sono già centoA quel punto, la setta non è ancora strutturata. In un Paese, sconvolto dalla feroce dittatura di Idi Amin, poi da cinque anni di guerra civile e infine da un'incontrollabile epidemia di Aids, la strana coppia formata dal pensionato e dalla prostituta fa proseliti sostenendo che Dio ne ha abbastanza dei peccatori e che punirà il mondo come già fece con Sodoma e Gomorra se non si torna in fretta a una scrupolosa osservanza dei Dieci Comandamenti. Kibwetere cerca di usare i suoi buoni rapporti con il vescovo di Mbatara, John Kakubi, per ottenere un qualche riconoscimento dalla gerarchia cattolica. "Conoscevo Joseph dai tempi in cui era supervisore delle scuole", dice Kakubi, un prelato ormai in pensione. "Ero anche diventato il suo confessore. Su questa storia delle apparizioni della Vergine Maria, ho cercato in tutti i modi di dissuaderlo. Un giorno si è presentato con un nastro sul quale sosteneva di aver registrato le sue conversazioni con Gesù Cristo e la Madonna. Ho cominciato a perdere la pazienza. Poi, quando è venuto da me dicendo che si era nutrito al seno della Vergine Maria, ho deciso che era ormai uscito di senno. E ho troncato i rapportiCiò che non gli riesce con il vescovo, Kibwetere ottiene con Dominic Kataribabo. Dopo aver preso un dottorato in teologia in un'università californiana, Kataribabo torna in Uganda e diventa direttore del seminario di Kitabi. Forse in seguito a dissensi con la gerarchia, prende contatto con il pensionato e la prostituta fino a quando, tra l'89 e il '90 decide di unirsi a loro. Viene spretato. Razionalizza il contenuto delle apparizioni della Vergine a Credonia. Mette le basi di quello che, nel giro di qualche mese, diventa il Movimento per la Restaurazione dei Dieci Comandamenti di Dio. Il regolamento interno è molto stretto. Per evitare di contravvenire al nono, non dare falsa testimonianza, ai fedeli si chiede di parlare il meno possibile, arrivando a comunicare a segni."La loro era una presenza impercettibile", ricorda il figlio di Kibwetere, Rugambwe. Si facevano sentire solo quando pregavano e cantavano. Ma c'erano un paio di cose strane. La prima è che Credonia cominciò a maltrattare me e i miei fratelli. Ci prendeva a bastonate e gridava: non sono io a picchiarti, ma è la Vergine Maria! La seconda è che la setta vietava l'uso di medicine: quale che fosse la malattia che li aveva colpiti, i fedeli potevano bere solo quella che Credonia definiva acqua santa, benedetta da lei stessa. Così qualcuno cominciò a morire.Il primo, un bambino, lo sotterrarono nei campi vicino a casa. Gli altri li portavano via di notte, non so per metterli dove. Mia madre, che fino ad allora aveva sostenuto suo marito, passò dalla mia parte. Io decisi di cacciarli di casa. Un giorno arrivai battendo un tamburo e gridando come un ossesso. Presi da un insospettabile paura, Credonia, Ursula e mio padre salgono sul Pick-up e scappano. Altri se la battono a gambe levate. Apro le stanze in cui tenevano chiusi i bambini, i vecchi e i malati. Chiamo le donne e dico: tornatevene a casa vostra, uscite da questa schiavitù Lanfranco Vaccari ------------------------------------------------------------------------------- LA VICENDA LA SETTA Si chiama "Movimento per la Restaurazione dei Dieci Comandamenti di Dio" ed è una setta cattolica. Il leader è Joseph KibwetereIL SUICIDIO DI MASSAVenerdì 17 marzo in Uganda centinaia di adepti della setta sono morti nel rogo di una chiesa a Kanungu. Ma la tesi del suicidio non convince tutti. Forse i fedeli non pensavano di morire, sostengono alcuni, e molti hanno tentato, invano, la fugaLA PREDICAZIONESi dice che Kibwetere, in perfetta tradizione millenarista, avesse pronosticato la fine del mondo per il 31 dicembre 1999, convincendo i fedeli a vendere i propri beni e consegnare i propri averiLA FUGAPare che il profeta abbia lasciato l'Uganda per compiere opera di proselitismo all'estero (forse in Europa) promettendo però di tornare in Africa a bordo di una copia dell'arca di NoèLE VITTIMEOltre ai circa 500 morti carbonizzati nella chiesa di Kanungu, altre centinaia di cadaveri sono stati scoperti in pozzi e fosse comuni in villaggi della zona ------------------------------------------------------------------------------- LA SCHEDA Malgrado la grande crescita economica del Paese il 50% degli abitanti vive sotto la soglia di povertà UN PAESE IN CRESCITA L'Uganda si sta affermando come una nuova potenza africana: la sua influenza sulla politica della regione dei Grandi Laghi (zone ricca di energia idroelettrica) aumenta. Anche grazie all'apertura di credito da parte della Banca Mondiale GLI EFFETTI Agricoltura e foreste trainano l'economia e il prodotto nazionale lordo cresce più veloce della popolazione. Nel '99, nella capitale Kampala è entrata in funzione una borsa LE CIFRE La popolazione Š di 16 milioni e mezzo di abitanti (oltre il 50% vive sotto la soglia di povert…). Il Presidente della Repubblica proclamata nel '63, un anno dopo l'indipendenza dal Regno Unito, Š Yoweri Museveni. Il 45% della popolazione Š cattolica, il 39% protestante e il 10% musulmano. Si parlano inglese e swahili. La speranza di vita Š di 44 anni per gli uomini e 46 per le donne. L'Uganda fa parte di Commonwealth e Onu. E' in vigore la pena di morte CURIOSITA' Nel '95 in Uganda c'erano 1800 telefonini e 300 mila tv; i laureati sono lo 0,5% della popolazione; gli insegnanti poco pi— di 100 mila; i quotidiani due; i km di strada asfaltata circa 2 mila. Per informazioni, c'Š il sito Internet www.nic.ug. ------------------------------------------------------------------------------ PIER LUIGI GIACOMONI rhenus at libero.it Net-Tamer V 1.11.2 - In Prova ------040040200011026012NTI--
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