R: Re: [pace] Prosegue l’islamizzazione silenziosa dell’Africa: ora tocca a Libia e Nord-Mali



http://www.tamurt.info/declaration-du-mnla-suite-a-l-agression-des-femmes-de-kidal,2662.html?lang=fr ( articolo )
http://www.youtube.com/watch?v=GL4KvmXYxlU ( video marcia delle donne contro gli islamisti, azawad )


Sostanzialmente  i breivnik non mi piacciono in nessuna salsa, tantomeno quelli in salsa al ciaida.
Altre donne in altre parti del mondo vedo che hanno i miei stessi gusti. Questo che ti riporto è solo  esempio, ce ne sono davvero tanti purtroppo.

un esempio ( in traduzione google )

06.07.2012 - 07:25 Aggiornato il 07/06/2012 - 17:50 da Mossa Ag Attaher Ag Mossa Attaher
 

 Durante la giornata del 5 giugno 2012, le nostre mogli, le nostre figlie, le nostre sorelle, le nostre madri e nonne hanno fatto una ferma decisione di protestare per le strade di Kidal per esprimere il loro rifiuto di oscurantismo religioso che cerca di attraverso AQIM e Ancar-Din, a stabilirsi nel nostro paese.
E quale risposta hanno preso? Un sacrilegio grande che il MNLA non può accettare né tollerare!

 Oscurantismo semplicemente evitare il soffio della vita nella nostra patria. Come tutti oscurantismo, è a partire da minare il più sacro del sacro fra i Tuareg, le nostre mogli! Ces dignes héritières et gardiennes de notre culture millénaire. Questi eredi degni e custodi della nostra antica cultura.  La donna Tuareg che ha sempre attirato l'attenzione e l'ammirazione di tutti i popoli della terra, a partire con la sua.

 Per noi, Tuareg autentico, questo è inaccettabile.  E 'intollerabile e non può in ogni caso essere il lavoro di Tuareg. Questi "uomini" Ansar Dine che hanno commesso questo sacrilegio solo per dimostrare bordo dei popoli Tuareg e altri della terra, non hanno nulla di Tuareg.  Portavano una mutazione che li rende nemici del popolo Tuareg ora mina la donna Tuareg, mina la cultura e l'identità del nostro popolo!

 Quando l'oscurità da questo spregevole e disonorevole osa toccare il nostro passato, le nostre madri, le nostre sorelle, le nostre figlie, le nostre mogli, ha raggiunto un livello intollerabile e attraversato la linea rossa che parla non solo la MNLA, che porta lotta Azawad per una libera e indipendente per tutti i suoi cittadini, senza distinzione di razza, religione o sesso ... ma contesta anche la comunità internazionale, compresa l'Unione africana.

  Per questo atto gravissimo, chiediamo ancora una volta l'Unione africana, le Nazioni Unite, tutti i paesi e di tutti gli organismi internazionali e le agenzie sulla realtà dei pericoli dell'Islam in modo da misurare l'accuratezza della nostra multi- richieste di solidarietà per combattere questo flagello globale che non risparmierà nessuno. Sfidiamo ad assumersi la responsabilità per gli attacchi sulla nostra identità e la nostra cultura attraverso il fuoco incrociato che ci troviamo di fronte a ciò che è più sacro per noi, la nostra libertà, la nostra dignità non può ospitare qualsiasi disprezzo delle nostre donne e più forte a causa della loro aggressività.

L'indipendenza del Azawad abbiamo proclamato tramite il nostro lunga lotta che ha avuto inizio ben prima della indipendenza africana, non può essere danneggiato da forze oscurantiste, quali che siano.  Chiediamo, quindi, di capire la nostra causa, il sostegno di tutte le parti della pace MNLA amore, la giustizia e la libertà, come chiediamo alla condanna internazionale di questo intrapresi dal oscurantista in Azawad toccare la dignità della nostra fondazione e della nostra identità culturale: la società è matriarcale Tuareg in quanto il millennio, non permetteremo che apprendista stregone, senza alcun riferimento e minacciano ogni radice che è il nostro onore e l'orgoglio .

Par Mossa Ag Attaher Per Ag Mossa Attaher

Chargé de Communication du MNLA Communication Officer della MNLA

----Messaggio originale----
Da: davide at bertok.it
Data: 22-set-2012 17.39
A: <pace at peacelink.it>
Ogg: Re: [pace] Prosegue l’islamizzazione silenziosa dell’Africa: ora tocca a Libia e Nord-Mali

Qual'è il problema se prosegue l'islamizzazione?
L'islam innanzitutto non è per forza "lapidazioni", seconda cosa stiamo
parlando di islamizzazione forzata o libera scelta?
Davide

Il 19/08/2012 6.14, valeria.sonda at alice.it ha scritto:
>
> http://www.corrispondenzaromana.it/prosegue-lislamizzazione-silenziosa-dellafrica-ora-tocca-a-libia-e-nord-mali/
>
> Prosegue l’islamizzazione silenziosa dell’Africa: ora tocca a Libia e
> Nord-Mali
>
> di *Mauro Faverzani*) Prosegue nell’indifferenza generale il silenzioso
> tentativo di totale islamizzazione del continente africano, anche nei
> Paesi ritenuti più “moderati”: decisamente filo-musulmano è Mohamed
> al-Megaryef, eletto in Libia presidente del Congresso Generale
> Nazionale, l’organismo cui il Consiglio Nazionale di Transizione ha
> consegnato tutto il potere nel dopo-Gheddafi. Non a caso -secondo quanto
> riportato dall’edizione on line del settimanale “Jeune Afrique”- un
> membro del Pjc, il Partito della Giustizia e della Costruzione, ha
> definito quest’elezione una “vittoria per gli islamisti”.
>
> *Intanto, la sharia è di fatto già divenuta legge nel Nord-Mali, ancor
> prima che la regione sia posta tutta sotto il controllo delle forze
> musulmane.* Prima la lapidazione di una coppia di concubini a Aguelhok
> lo scorso 29 luglio, poi l’8 agosto la prima amputazione pubblica della
> mano di un presunto ladro di moto ad Ansongo, regione retta dal Mujao,
> il Movimento per l’unicità e la jihad nell’Africa dell’Ovest. Alla
> tragica esecuzione han partecipato decine di persone.
>
> *Incredibili le dichiarazioni pubblicate in merito da “Jeune Afrique”,
> attribuite ad un capo musulmano del posto, Mohamed Ould Abdine:* “E’ la
> legge di Dio -ha affermato- Noi l’abbiamo applicata, è la sharia che lo
> esige, nessuno ci può impedire di farlo”. Tant’è vero che, in agenda,
> c’è già un’altra esecuzione analoga, prevista a Gao.
>
> *Scontri invece in Tunisia, contestato il governo in carica, perché
> accusato di una deriva autoritaria ed islamizzante.* Ultimo episodio in
> ordine di tempo, la proposta di legge “anti-blasfemia”, penalizzante nei
> confronti della Chiesa Cattolica, avanzata dal partito musulmano al
> potere, Ennahdha. A Sidi Bouzid si sono svolte manifestazioni di piazza,
> disperse con lacrimogeni e pallottole di gomma. A far montare la
> protesta della gente, duramente provata dalla crisi economica, anche la
> violenza delle forze dell’ordine, che han già provocato diversi feriti.
> Sordo a qualsiasi critica, Ennahdha ha respinto ogni addebito ed ha anzi
> accusato media e sindacati di voler “minacciare l’unità del Paese”.
> Mauro Faverzani
>
>



--
Mailing list Pace dell'associazione PeaceLink.
Per ISCRIZIONI/CANCELLAZIONI: http://www.peacelink.it/mailing_admin.html
Archivio messaggi: http://lists.peacelink.it/pace
Area tematica collegata: http://italy.peacelink.org/pace
Si sottintende l'accettazione della Policy Generale:
http://web.peacelink.it/policy.html