Re: R: Re: [pace] Prosegue l’islamizzazione silenziosa dell’Africa: ora tocca a Libia e Nord-Mali



Mi sembra di capire semplicemente (scusami se sbaglio) che le donne manifestano perchè non vogliono i musulmani e basta. Mi vengono in mente quegli italiani che non vogliono i musulmani in Italia perchè dicono che vengono qui a imporre a noi le loro leggi e usanze, quando la realtà è che vogliono semplicemente avere i loro spazi per pregare e sono un importante forza lavoro nel nostro paese. Poi nel mondo ci saranno tranquillamente delle sette più violente e intolleranti, ma se la mettiamo così anche alcune frange cattoliche sono veramente integraliste e razziste ma non per questo tutti i cristiani lo sono :)
Davide

Il 22/09/2012 18.25, valeria.sonda at alice.it ha scritto:
http://www.tamurt.info/declaration-du-mnla-suite-a-l-agression-des-femmes-de-kidal,2662.html?lang=fr (
articolo )
http://www.youtube.com/watch?v=GL4KvmXYxlU ( video marcia delle donne
contro gli islamisti, azawad )


Sostanzialmente  i breivnik non mi piacciono in nessuna salsa, tantomeno
quelli in salsa al ciaida.
Altre donne in altre parti del mondo vedo che hanno i miei stessi gusti.
Questo che ti riporto è solo  esempio, ce ne sono davvero tanti purtroppo.

un esempio ( in traduzione google )

06.07.2012 - 07:25 Aggiornato il 07/06/2012 - 17:50 da Mossa Ag
AttaherAg Mossa Attaher

  Durante la giornata del 5 giugno 2012, le nostre mogli, le nostre
figlie, le nostre sorelle, le nostre madri e nonne hanno fatto una ferma
decisione di protestare per le strade di Kidal per esprimere il loro
rifiuto di oscurantismo religioso che cerca di attraverso AQIM e
Ancar-Din, a stabilirsi nel nostro paese. E quale risposta hanno preso?
: Un sacrilegio grande che il MNLA non può accettare né tollerare!

  Oscurantismo semplicemente evitare il soffio della vita nella nostra
patria.Come tutti oscurantismo, è a partire da minare il più sacro del
sacro fra i Tuareg, le nostre mogli! Ces dignes héritières et gardiennes
de notre culture millénaire. Questi eredi degni e custodi della nostra
antica cultura. La donna Tuareg che ha sempre attirato l'attenzione e
l'ammirazione di tutti i popoli della terra, a partire con la sua.

  Per noi, Tuareg autentico, questo è inaccettabile. E 'intollerabile e
non può in ogni caso essere il lavoro di Tuareg. Questi "uomini" Ansar
Dine che hanno commesso questo sacrilegio solo per dimostrare bordo dei
popoli Tuareg e altri della terra, non hanno nulla di Tuareg. Portavano
una mutazione che li rende nemici del popolo Tuareg ora mina la donna
Tuareg, mina la cultura e l'identità del nostro popolo!

  Quando l'oscurità da questo spregevole e disonorevole osa toccare il
nostro passato, le nostre madri, le nostre sorelle, le nostre figlie, le
nostre mogli, ha raggiunto un livello intollerabile e attraversato la
linea rossa che parla non solo la MNLA, che porta lotta Azawad per una
libera e indipendente per tutti i suoi cittadini, senza distinzione di
razza, religione o sesso ...ma contesta anche la comunità
internazionale, compresa l'Unione africana.

Per questo atto gravissimo, chiediamo ancora una volta l'Unione
africana, le Nazioni Unite, tutti i paesi e di tutti gli organismi
internazionali e le agenzie sulla realtà dei pericoli dell'Islam in modo
da misurare l'accuratezza della nostra multi- richieste di solidarietà
per combattere questo flagello globale che non risparmierà nessuno.
Sfidiamo ad assumersi la responsabilità per gli attacchi sulla nostra
identità e la nostra cultura attraverso il fuoco incrociato che ci
troviamo di fronte a ciò che è più sacro per noi, la nostra libertà, la
nostra dignità non può ospitare qualsiasi disprezzo delle nostre donne e
più forte a causa della loro aggressività.

L'indipendenza del Azawad abbiamo proclamato tramite il nostro lunga
lotta che ha avuto inizio ben prima della indipendenza africana, non può
essere danneggiato da forze oscurantiste, quali che siano. Chiediamo,
quindi, di capire la nostra causa, il sostegno di tutte le parti della
pace MNLA amore, la giustizia e la libertà, come chiediamo alla condanna
internazionale di questo intrapresi dal oscurantista in Azawad toccare
la dignità della nostra fondazione e della nostra identità culturale: la
società è matriarcale Tuareg in quanto il millennio, non permetteremo
che apprendista stregone, senza alcun riferimento e minacciano ogni
radice che è il nostro onore e l'orgoglio .

Par Mossa Ag Attaher Per Ag Mossa Attaher

Chargé de Communication du MNLA Communication Officer della MNLA

    ----Messaggio originale----
    Da: davide at bertok.it
    Data: 22-set-2012 17.39
    A: <pace at peacelink.it>
    Ogg: Re: [pace] Prosegue l’islamizzazione silenziosa dell’Africa:
    ora tocca a Libia e Nord-Mali

    Qual'è il problema se prosegue l'islamizzazione?
    L'islam innanzitutto non è per forza "lapidazioni", seconda cosa stiamo
    parlando di islamizzazione forzata o libera scelta?
    Davide

    Il 19/08/2012 6.14, valeria.sonda at alice.it ha scritto:
     >
     >
    http://www.corrispondenzaromana.it/prosegue-lislamizzazione-silenziosa-dellafrica-ora-tocca-a-libia-e-nord-mali/
     >
     > Prosegue l’islamizzazione silenziosa dell’Africa: ora tocca a Libia e
     > Nord-Mali
     >
     > di *Mauro Faverzani*) Prosegue nell’indifferenza generale il
    silenzioso
     > tentativo di totale islamizzazione del continente africano, anche nei
     > Paesi ritenuti più “moderati”: decisamente filo-musulmano è Mohamed
     > al-Megaryef, eletto in Libia presidente del Congresso Generale
     > Nazionale, l’organismo cui il Consiglio Nazionale di Transizione ha
     > consegnato tutto il potere nel dopo-Gheddafi. Non a caso -secondo
    quanto
     > riportato dall’edizione on line del settimanale “Jeune Afrique”- un
     > membro del Pjc, il Partito della Giustizia e della Costruzione, ha
     > definito quest’elezione una “vittoria per gli islamisti”.
     >
     > *Intanto, la sharia è di fatto già divenuta legge nel Nord-Mali,
    ancor
     > prima che la regione sia posta tutta sotto il controllo delle forze
     > musulmane.* Prima la lapidazione di una coppia di concubini a
    Aguelhok
     > lo scorso 29 luglio, poi l’8 agosto la prima amputazione pubblica
    della
     > mano di un presunto ladro di moto ad Ansongo, regione retta dal
    Mujao,
     > il Movimento per l’unicità e la jihad nell’Africa dell’Ovest. Alla
     > tragica esecuzione han partecipato decine di persone.
     >
     > *Incredibili le dichiarazioni pubblicate in merito da “Jeune
    Afrique”,
     > attribuite ad un capo musulmano del posto, Mohamed Ould Abdine:*
    “E’ la
     > legge di Dio -ha affermato- Noi l’abbiamo applicata, è la sharia
    che lo
     > esige, nessuno ci può impedire di farlo”. Tant’è vero che, in agenda,
     > c’è già un’altra esecuzione analoga, prevista a Gao.
     >
     > *Scontri invece in Tunisia, contestato il governo in carica, perché
     > accusato di una deriva autoritaria ed islamizzante.* Ultimo
    episodio in
     > ordine di tempo, la proposta di legge “anti-blasfemia”,
    penalizzante nei
     > confronti della Chiesa Cattolica, avanzata dal partito musulmano al
     > potere, Ennahdha. A Sidi Bouzid si sono svolte manifestazioni di
    piazza,
     > disperse con lacrimogeni e pallottole di gomma. A far montare la
     > protesta della gente, duramente provata dalla crisi economica,
    anche la
     > violenza delle forze dell’ordine, che han già provocato diversi
    feriti.
     > Sordo a qualsiasi critica, Ennahdha ha respinto ogni addebito ed
    ha anzi
     > accusato media e sindacati di voler “minacciare l’unità del Paese”.
     > Mauro Faverzani
     >
     >



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