Re: [pace] Prosegue l’islamizzazione silenziosa dell’Africa: ora tocca a Libia e Nord-Mali



Qual'è il problema se prosegue l'islamizzazione?
L'islam innanzitutto non è per forza "lapidazioni", seconda cosa stiamo parlando di islamizzazione forzata o libera scelta?
Davide

Il 19/08/2012 6.14, valeria.sonda at alice.it ha scritto:

http://www.corrispondenzaromana.it/prosegue-lislamizzazione-silenziosa-dellafrica-ora-tocca-a-libia-e-nord-mali/

Prosegue l’islamizzazione silenziosa dell’Africa: ora tocca a Libia e
Nord-Mali

di *Mauro Faverzani*) Prosegue nell’indifferenza generale il silenzioso
tentativo di totale islamizzazione del continente africano, anche nei
Paesi ritenuti più “moderati”: decisamente filo-musulmano è Mohamed
al-Megaryef, eletto in Libia presidente del Congresso Generale
Nazionale, l’organismo cui il Consiglio Nazionale di Transizione ha
consegnato tutto il potere nel dopo-Gheddafi. Non a caso -secondo quanto
riportato dall’edizione on line del settimanale “Jeune Afrique”- un
membro del Pjc, il Partito della Giustizia e della Costruzione, ha
definito quest’elezione una “vittoria per gli islamisti”.

*Intanto, la sharia è di fatto già divenuta legge nel Nord-Mali, ancor
prima che la regione sia posta tutta sotto il controllo delle forze
musulmane.* Prima la lapidazione di una coppia di concubini a Aguelhok
lo scorso 29 luglio, poi l’8 agosto la prima amputazione pubblica della
mano di un presunto ladro di moto ad Ansongo, regione retta dal Mujao,
il Movimento per l’unicità e la jihad nell’Africa dell’Ovest. Alla
tragica esecuzione han partecipato decine di persone.

*Incredibili le dichiarazioni pubblicate in merito da “Jeune Afrique”,
attribuite ad un capo musulmano del posto, Mohamed Ould Abdine:* “E’ la
legge di Dio -ha affermato- Noi l’abbiamo applicata, è la sharia che lo
esige, nessuno ci può impedire di farlo”. Tant’è vero che, in agenda,
c’è già un’altra esecuzione analoga, prevista a Gao.

*Scontri invece in Tunisia, contestato il governo in carica, perché
accusato di una deriva autoritaria ed islamizzante.* Ultimo episodio in
ordine di tempo, la proposta di legge “anti-blasfemia”, penalizzante nei
confronti della Chiesa Cattolica, avanzata dal partito musulmano al
potere, Ennahdha. A Sidi Bouzid si sono svolte manifestazioni di piazza,
disperse con lacrimogeni e pallottole di gomma. A far montare la
protesta della gente, duramente provata dalla crisi economica, anche la
violenza delle forze dell’ordine, che han già provocato diversi feriti.
Sordo a qualsiasi critica, Ennahdha ha respinto ogni addebito ed ha anzi
accusato media e sindacati di voler “minacciare l’unità del Paese”.
Mauro Faverzani