Re: [pace] lettera dalla siria



Noi ci possiamo definire "il dialogo" perchè promuoviamo sempre la pace, siamo contro gli armamenti, siamo contro le guerre, promuoviamo sempre l'incontro e non lo scontro tra le parti fra le quali vi sono contenziosi piccoli o grandi che siano.
I provocatori in questa lista che si chiama "pace" sono quelli o quelle che vogliono farci credere che gli USA e i paesi ad essi collegati siano delle giovani educande o mammolette che dir si voglia che vanno in giro per il mondo ad aiutare gli orfani e le vedove e a distribuire alimenti e cioccolatini ai popoli affamati e non invece paesi responsabili di guerre dove hanno perso la vita svariati milioni di esseri umani distruggendo irrimediabilmente l'ambiente.
I provocatori sono quelli che invece di adoperarsi per l'incontro tra le parti in lotta in Siria o in qualsiasi altra parte del mondo sostenendo le iniziative di riconciliazioni, soffiano sul fuoco e chiedono l'intervento militare dell'ONU, violando così anche lo stesso statuto dell'ONU che evidentemente non conoscono.
I provocatori in questa lista sono quelli che postano in questa lista che si chiama "pace" propri articoli o interviste corredate da immagini sanguinolente dei propri nemici. Questo è un modo di fare propaganda di guerra tipico delle organizzazioni naziste. Noi pur essendo convinti, ad esempio, che il presidente Bush sia un criminale di guerra non ci siamo mai sognati di rappresentarlo imbrattato di sangue perchè le persone pacifiche e nonviolente non possono cibarsi di immagini truculente e violente che trasformano in mostri gli altri esseri umani, chiunque essi siano.
Noi siamo convinti che ogni essere umano, anche il più feroce e brutale assassino, è nostro fratello ed è questa la differenza fondamentale fra un nonviolento ed una qualsiasi altra persona.
Chi ha a cuore l'umanità promuove le idee della pace, della convivenza, del dialogo, rifiuta gli eserciti e qualsiasi intervento armato perchè la guerra, come scriveva Giovanni XXIII nella Pacem in terris, è pura e semplice follia (alienum at rationem).
Per quanto riguarda il "linguaggio marziano" capisco le difficoltà della signora Rizzo che parla e scrive male l'italiano essendo di madre lingua inglese. Ma credo sia abbastanza chiaro a tutti gli altri che non si tratti affatto di insulti ma di un modo, magari "colorato", per dire che le cose da lei scritte sembrano provenire da un altro pianeta, volendoci far credere cose palesemente false come quelle sulla estraneità degli USA nelle vicende siriane.
E con questo diciamo la parola fine, per quel che ci riguarda, a questa discussione.
Giovanni Sarubbi


On 10/07/2012 01:12, mary r wrote:
Lorenzo, ho capito una cosa, ci sono provocatori che vogliono solo provocare. Ti accusano con il tuo nome di cose che non hai detto o fatto, non sono capace di chiedere scusa. Esiste una mobbing neanche sottile, con annessi insulti tipo "linguaggio marziano" da persone che si azzardano di chiamarsi "il dialogo", ma non sono chiamato alla buona educazione. ho notato settimane fa anche una specie di divieto di parlare di Siria! Ma, ovviamente, era visto da me come un meccanismo di togliermi di mezzo, siccome solo io non interveniva più (nemmeno rispondendo alle continue provocazioni) ma i provocatori erano liberi di continuare. Regole che sono fatte ma non rispettate... forse tenute in serbo. mentre insulti hanno la dignità di rimanere parte della "discussione". E io sono qui, aspettando l'atteso resoconto della manifestazione "con Assad". Ho visto filmati dei Brownshirts, dove il popolo siriano era definito come "ratti". Vorrei tanto sapere come si sta con i fascisti che credono che la permanenza del leader è il valore assoluto.

-----Messaggio originale----- From: Davide Bertok
Sent: Monday, July 09, 2012 11:48 PM
To: pace at peacelink.it
Subject: Re: R: R: [pace] lettera dalla siria

Il 07/07/2012 2.34, lorenz.news at yahoo.it ha scritto:
Caro Davide, io ho chiesto delle scuse pubbliche a
Cosenza, e quindi non sto intasando niente e non sto insultando nessuno,
senza contare che sono un redattore di Peacelink e scrivo sulla tematica
pace e in assenza del moderatore mi sento in dovere di dire a tutti i limiti
da non superare.

Allora non ci capiamo!
Se scivolate sul privato e vi scrivete con epiteti vari che non
interessano a nessuno allora è meglio che proseguite fuori dalla lista.
Non credo di parlare arabo, è il mio ultimo intervento sul tema, se non
capisci non è un problema mio.

Davide



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