un gioco da bambini



un gioco da bambini

Ida Dominijanni

Sergio Pelico aveva dieci anni, abitava a Houston in Texas con la sua
famiglia e lo scorso weekend aveva visto in tv le immagini
dell'impiccagione di Saddam. Domenica è stato trovato morto, appeso a
un letto a castello con uno slip attorno al collo a mo' di cappio; ha
fatto tutto da solo mentre i genitori erano nel tinello. Mubashar Ali
aveva nove anni, abitava nel distretto di Rahim Yar Khan in Pakistan con
la sua famiglia e lo scorso weekend aveva visto in tv le immagini
dell'impiccagione di Saddam. Domenica è stato trovato morto, appeso al
soffitto con un pezzo di stoffa attorno al collo a mo' di cappio; l'ha
aiutato la sorella, dieci anni, mentre i genitori erano nel tinello.
Stessa età, stessa scena, stessa sequenza, stesso mondo globale alla
faccia dello scontro di civiltà: la forca e la tv sono transculturali e
funzionano nel Texas occidentale e cristiano quanto nel Pakistan
orientale e islamico. Solo che in Pakistan la polizia se la prende con
la negligenza dei genitori, in Texas lo psicologo di turno se la prende
con l'effetto imitativo della televisione. E nessuno dei due con
l'evento in sé e per sé, che invece è innocente, neutrale e
spettacolare come ormai ogni evento che capita.
Interrogato dal piccolo Sergio sul perché di quella forca, uno zio gli
aveva spiegato che Saddam era un uomo cattivo, con ciò ritenendo
esauriti i suoi compiti pedagogici. Un altro zio non capisce come sia
potuta finire così: «Non credo che pensasse che quello che stava vedendo
in tv fosse vero». Tanto siamo abituati a goderci la fiction e i
reality-show, da non percepire più la differenza che fa quando non è la
fiction a esserci somministrata come fosse realtà, bensì la realtà a
esserci somministrata come fosse fiction. Un bambino invece lo
percepisce. Il piccolo Sergio doveva essersene accorto, che non stava
guardando l'Isola dei famosi ma una impiccagione in diretta, e che se
quel cappio funzionava in tv doveva funzionare anche nella sua stanza.
E' stato l'evento, non la sua rappresentazione, ad autorizzarlo a
rifarlo. Forse dovremmo smettere di fare tutti come Alice nel paese
delle meraviglie, che per non vedere la realtà chiedeva agli specchi di
riflettere un attimo prima di rifletterla.

c/
singolare qualunque
http://materialiresistenti.blog.dada.net/
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Se si brucia una bandiera israeliana intervengono le massime
autorita' a ricordare Auschwitz e a condannare l'antisemitismo.
Se si brucia un' intera tendopoli di zingari, al massimo e' un episodio
di cronaca: eppure, anche quello degli zingari e' stato un Olocausto.
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