BEFANA senza scopa e da primato...






	Il 7 gennaio apprendo dalle pagine preziose di Tusciaweb on line che
Viterbo ha ottenuto il giorno della Befana il primato MONDIALE per
aver fatto sfilare nella città  la calza più lunga del mondo.
Visitando il sito www.tusciaweb.it si possono vedere le foto...
A lato sulla sinistra del sito, apprendo "inoltre" che Legambiente
denuncia la pochezza delle iniziative a favore dell'infanzia e
dolcetti in fondo... anzi carbone,leggo una lettera dei genitori degli
asili e scuole dell'obbligo della città dove scrivono e raccontano il
degrado degli spazi delle scuole stesse.
Sicuramente sulla stampa locale verrà fuori la prima notizia che
peraltro, dato il primato mondiale, si guadagna un posticino anche su
quella nazionale.
Evidentemente anche la Befana è cambiata: porta dolcetti e malgrado la
scopa volante che le permette di vedere tutto, non ramazza più nelle
scuole, e negli spazi dove il gioco e l'incontro dei bambini è
essenziale per la crescita della persona.
Una volta ancora l'apparenza mediatica, la forma è salva. Nella
sostanza rimaniamo con i carboni ardenti nelle mani, che non sono
nemmeno edulcorati artificialmente. Le "feste" sono finite.

Doriana Goracci



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Viterbo - Rapporto di Legambiente boccia le politiche comunali per l'infanzia
Una città poco a misura di bambino
5 gennaio 2007 - ore 15,40
Roma è fra le prime quattro città italiane a misura di bambino, mentre
continua la risalita di Frosinone e Rieti. Carbone invece a Latina e
Viterbo che, per il secondo anno consecutivo, non fornisce nemmeno i
dati.

Questa, in sintesi, la situazione fotografata da Ecosistema Bambino
2007, il decimo rapporto di Legambiente sulle politiche comunali per
ragazzi fino a 14 anni nei 103 comuni capoluogo di Provincia.

"Il dato di Viterbo - dicono Pieranna Falasca e Umberto Cinalli - ci
pone in una posizione che più che critica è imbarazzante.

Infatti i dati forniti dall'amministrazione comunale sono incompleti e
i pochi restituiti collocano Viterbo comunque nella fascia delle città
che meno si preoccupano dei bambini in Italia.

Non sono previsti spazi per la partecipazione dei più piccoli alla
vita pubblica (niente incontri sistematici con il cindaco, consigli
comunali dei bambini e neppure progetti di adozione del territorio
promossi dall'amministrazione), le iniziative sono indirizzate
soprattutto al disagio, a pochi e localizzati laboratori (il
Palazzetto della creatività) o ad attività di servizio come attività
di recupero per un ridotto numero di utenti.

Ma non è prevista nessuna forma di collaborazione attiva dei bambini
per le decisioni importanti che riguardano la città e nessuna forma di
collaborazione con associazioni culturali, ad eccezione di quelle che
ricevono i fondi strutturali per il sostegno sociale.

Abbiamo partecipato all'incontro che l'assessore Rotelli ha condotto
nel dicembre scorso, presentando le cifre impegnate per il prossimo
biennio nel settore, ma del tutto assente è stata la fase di analisi
del pregresso (quali risultati ha raggiunto qualitativamente il
comune, per esempio con il progetto "Tribù", finanziato di nuovo a
scapito di altre iniziative?), nessuna possibilità di contribuire alla
definizione effettiva delle scelte perché non è stata realizzata la
fase di analisi e discussione partecipata in precedenza (Tavolo di
concertazione).

Rimane la sensazione di una politica per l'infanzia e l'adolescenza di
retroguardia, lenta e assistenziale, mentre altre realtà, come Rieti
per fare un esempio vicino, tentano per lo meno di mettere in atto
iniziative di coinvolgimento effettive.

Viterbo stenta a capire che bisogna costruire la città con e per i
bambini e non loro malgrado.

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Viterbo - La Pila - Asilo Canevari e media Vanni
Il cortile delle scuole nel degrado, ma Fracassini non fa nulla
7 gennaio 2007 - ore 1,39
Riceviamo e publichiamo
- Il cortile della scuola elementare e asilo Canevari versa in
condizioni di estremo degrado per mancata manutenzione ordinaria e
straordinaria da oltre dieci anni: giochi e palizzate pericolanti,
mancanti e crollate in altri punti, chiodi sporgenti, scivoli rotti e
inservibili, panchine in legno che si aprono in due.

I bambini la mattina sono confinati nelle aule da anni, senza potere
usufruire del cortile della scuola né a ricreazione né per attività
ludiche ricreative pomeridiane.

Non vengono piantati alberi né fiori, né c'è un prato. Non si fa una
pulizia ordinaria o straordinaria.

Inoltre esiste un ulteriore grave problema di sicurezza per i bambini.
Le tre scuole, che si dividono l'aerea verde, media Vanni, elementare
e asilo Canevari lasciano i cancelli aperti la mattina e di pomeriggio
cosicché chiunque può entrare liberamente nel cortile.

I genitori e i rappresentanti dei genitori hanno piu' volte, nel corso
degli anni, richiesto alle presidi e al comune gli interventi
necessari senza mai ottenerli.

Verso novembre la cosa è stata segnalata all'assessore ai Lavori
Pubblici Fracassini, che è venuto a vedere sul posto e ha visionato il
tutto. Ma, anche se ha promesso interventi immediati, nulla è accaduto.

Non si comprende cosa si aspetta per intervenire. Che accada qualcosa
di grave?

Alcuni genitori


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