Comunicato Stampa: "..Remzi Kartal è stato fermato dalla polizia tedesca"




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24 Gennaio 2005
Comunicato Stampa

L'ex deputato del DEP Remzi Kartal
è stato fermato dalla polizia tedesca.

L'esponente politico kurdo Remzi Kartal si trovava in Germania per
partecipare ad una iniziativa culturale ed era in procinto di avviarsi per
un giro fra le associazioni curde in Europa, è stato fermato dalla polizia
di Norimberga, su richiesta della Turchia.

Remzi Kartal, fino ad ora ha condotto una politica di legittimità e
assoluta legalità, lavorando per una soluzione democratica e pacifica della
questione curda, come gli altri più conosciuti esponenti del partito DEP
(Hatip Dicle, Leyla Zana, Selim Sadak, Orhan Dogan). Nel 1991 era stato
eletto al Parlamento turco come deputato del DEP. Ma, a causa delle
repressioni delle autorità turche nei confronti degli esponenti politici
kurdi nel '94 ha dovuto lasciare il suo paese. In esilio, insieme ad altri
suoi compagni del DEP, fra questi anche l'attuale Presidente del Kongra-Gel
Zubeyir Aydar, ha creato un ufficio di solidarietà per il DEP. Nel '95 ha
contribuito a fondare il Parlamento Kurdo in Esilio (PKDW), di cui per
molti è stato nel Consiglio esecutivo, dopo che il Parlamento si è sciolto
nel '99, ha preso parte ai lavori per la costituzione del Congresso
Nazionale Kurdo (KNK), di cui è stato membro del direttivo, attualmente è
vice presidente del Kongra-Gel.

Questa azione conferma l'ambiguità dell'approccio europeo, che riconosce a
Leyla Zana il premio Sakarov, mentre poi ferma Remzi Kartal con l'accusa di
"terrorismo".

Come ha dichiarato alla stampa il Presidente del Kongra-Gel, Zubeyir Aydar,
la Turchia sta lavorando per creare una alleanza anti-curda e "da parte
curda nel periodo di discussione dell'avvio dei negoziati con l'Unione
Europea, abbiamo agito ritenendo che una soluzione del problema possa
trovarsi attraverso il dialogo, ma la Turchia, di contro, sta cercando
delle alleanze per annientare il movimento di liberazione kurdo". Tutto
questo lo si evince chiaramente dalle attività politiche che la Turchia sta
intrattenendo da un lato alleandosi con  l'Iran e Siria, dall'altro lato
incontrando gli esponenti di USA ed Iraq. In tutto questo, l'Europa accusa
ingiustamente i politici curdi. Si tratta di atteggiamenti inaccettabili,
per i quali richiamiamo l'attenzione di tutti i democratici, che sono stati
da sempre al fianco del cammino intrapreso del movimento kurdo, affinché
non si lasci agire l'arroganza turca anche sul territorio europeo.

Numerose sono stati i suoi appelli per una soluzione pacifica delle
questione curda, con questa ultima operazione la Germania fa da sponda alle
politiche di negazione, annientamento, assimilazione e tortura in vigore da
anni contro il nostro popolo.

Facciamo appello alla Germania perché non prenda parte alle politiche
anti-curde in atto e affinché liberi immediatamente Kartal.








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