[Nonviolenza] Senza odio, senza violenza, senza paura. 40



 

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SENZA ODIO, SENZA VIOLENZA, SENZA PAURA

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Al referendum votiamo No alla riforma costituzionale golpista

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 40 del 18 novembre 2016

 

In questo numero:

1. Un appello nonviolento per il 4 dicembre: Un parlamento eletto dal popolo, uno stato di diritto, una democrazia costituzionale. Al referendum votiamo No al golpe

2. Alcuni testi del mese di ottobre 2016 (parte seconda)

3. Nel Mediterraneo

4. Dario Fo

5. Il Premio Nobel a Bob Dylan

6. L'Italia non assecondi i criminali della Nato nell'aggressione alla Russia

7. Carogno Mozzarecchi: L'hae visto 'r presidente der conzijo

8. Carogno Mozzarecchi: Ariecchete 'sta marcia de la pace

9. Fermare il massacro

10. Carogno Mozzarecchi: Er president'ha ddetto: O ssi' o a ccasa

11. Carogno Mozzarecchi: Famola corta, sori buggiaroni

12. Ricordate a Viterbo le vittime del rastrellamento nazista nel ghetto di Roma del 16 ottobre 1943

13. Carogno Mozzarecchi: Viva 'r governo de la ggioventu'!

14. Carogno Mozzarecchi: Mo' tte lo vojo di': a pparla' pulito

15. Carogno Mozzarecchi: Stamm'a ssenti', che tte la spiego io

16. Due libri da leggere su Costituzione e referendum

17. Che per risolvere i problemi

18. Solo la pace ferma le uccisioni

19. E se tu togli

20. Commemorato Aldo Capitini a Viterbo

21. Perche' no

22. Il 27 ottobre la XV giornata del dialogo cristiano-islamico

23. "Industria culturale e macchina del consenso". Un incontro di studio

24. Dieci coltellate. Minima una guida al referendum

25. Pace, disarmo, smilitarizzazione

26. Di carne umana la macellazione

27. Sappi aiutare il prossimo e il lontano

28. Per la XV giornata del dialogo cristiano-islamico che si svolgera' il 27 ottobre

29. Tom Hayden

30. Ciccio Cicorini: A mme mme piace la Costituzzione

31. Due sono i modi di veder la guerra

32. Approssimandosi la XV giornata del dialogo cristiano-islamico

33. Due semplici domande

34. Opporsi al razzismo

35. Continua la strage nel Mediterraneo

36. Del dialogo

37. Un messaggio di saluto ai partecipanti alla prima "Giornata nazionale di studio sugli effetti sanitari e ambientali del trasporto aereo" che si terra' a Firenze il 29 ottobre 2016

 

1. REPETITA IUVANT. UN APPELLO NONVIOLENTO PER Il 4 DICEMBRE: UN PARLAMENTO ELETTO DAL POPOLO, UNO STATO DI DIRITTO, UNA DEMOCRAZIA COSTITUZIONALE. AL REFERENDUM VOTIAMO NO AL GOLPE

 

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

*

Il Parlamento, l'istituzione democratica che fa le leggi, deve essere eletto dal popolo, e deve rappresentare tutti i cittadini con criterio proporzionale.

Ma con la sua riforma costituzionale il governo vorrebbe ridurre il senato a una comitiva in gita aziendale, e con la sua legge elettorale (il cosiddetto Italicum) vorrebbe consentire a un solo partito di prendersi la maggioranza assoluta dei membri della camera dei deputati anche se ha il consenso di una risibile minoranza degli elettori, e con il "combinato disposto" della riforma costituzionale e della legge elettorale il governo, che e' gia' detentore del potere esecutivo, vorrebbe appropriarsi di fatto anche del potere legislativo, rompendo cosi' quella separazione e quell'equilibrio dei poteri che e' la base dello stato di diritto.

Se prevalessero le riforme volute dal governo sarebbe massacrata la Costituzione repubblicana nata dalla Resistenza antifascista, sarebbe rovesciata la democrazia, sarebbe negata la separazione dei poteri e quindi lo stato di diritto.

*

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Al referendum sulla riforma costituzionale voluta dal governo votiamo No.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

 

2. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI OTTOBRE 2016 (PARTE SECONDA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di ottobre 2016.

 

3. NEL MEDITERRANEO

 

Nel Mediterraneo prosegue la strage.

*

Diciamolo ancora una volta: due sono i provvedimenti indispensabili e urgenti per far cessare le stragi nel Mediterraneo e la schiavitu' in Italia.

Riconoscere a tutti gli esseri umani il diritto di giungere nel nostro paese in modo legale e sicuro.

Riconoscere il diritto di voto a tutte le persone che vivono nel nostro paese.

 

4. DARIO FO

 

E' deceduto Dario Fo, che del palcoscenico fece una barricata, irrideva il potere e ne denunciava la violenza.

 

5. IL PREMIO NOBEL A BOB DYLAN

 

E' motivo di gioia profonda l'attribuzione del Premio Nobel per la letteratura a Bob Dylan, le cui piu' vere, piu' vive, piu' belle canzoni sono state voce del movimento per la pace e i diritti, appello alla lotta nonviolenta per la liberazione dell'umanita' da ogni violenza, da ogni menzogna, da ogni oppressione.

 

6. L'ITALIA NON ASSECONDI I CRIMINALI DELLA NATO NELL'AGGRESSIONE ALLA RUSSIA

 

La scellerata decisione di dispiegare militari italiani in Lettonia al confine con la Russia, imposta dalla Nato ed accettata supinamente dal governo italiano, costituisce una criminale follia: non solo non ha affatto fini lecitamente difensivi (posto che vi sia ancora qualcuno cosi' stolido da credere che l'escalation bellica possa essere "difensiva" di alcunche'), ma si configura esplicitamente come una bellicosa minaccia e come un passo ulteriore verso la guerra di aggressione contro la Russia che i  vertici della Nato al servizio dell'imperialismo americano, fingendo di essere immemori degli esiti delle aggressioni di Napoleone e di Hitler, fingendo di ignorare quali possano essere gli esiti di una nuova guerra in Europa, fingendo di non prevedere il pericolo immane di un conflitto atomico, stanno da tempo preparando.

La Nato e' da lungo tempo divenuta l'esatto contrario di un'alleanza difensiva, se mai realmente lo sia stata: e' ormai inequivocabilmente la piu' pericolosa organizzazione internazionale terrorista e stragista che mira senza esitazioni a provocare una guerra in Europa i cui esiti e' facile prevedere come apocalittici per l'intera umanita'.

Occorre sciogliere la Nato e processarne i dirigenti dinanzi a una corte di giustizia internazionale per crimini di guerra e crimini contro l'umanita'.

In Europa e nel mondo e' indispensabile e urgente una politica di pace con mezzi di pace, una politica rigorosamente nonviolenta, una politica che abbia a suo fondamento l'opposizione a tutte le guerre e a tutte le uccisioni, il rispetto e la difesa di tutte - tutte - le vite umane e della biosfera casa comune dell'umanita'.

*

L'Italia rispetti finalmente l'articolo 11 della sua Costituzione che "ripudia la guerra", e ne realizzi le evidenti implicazioni e conseguenze: che sono la smilitarizzazione e il disarmo, e l'avvio della Difesa popolare nonviolenta e dei Corpi civili di pace.

L'Italia non si presti piu' a dispiegare militari agli ordini della Nato ne' in Lettonia ne' altrove.

L'Italia promuova lo scioglimento della Nato prima che la Nato provochi la catastrofe dell'umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Vi e' una sola umanita'.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

7. CAROGNO MOZZARECCHI: L'HAE VISTO 'R PRESIDENTE DER CONZIJO

 

L'hae visto 'r presidente der conzijo

co' la ministra fija der banchiere

tutti bellini, bianchi come 'n gijo

che cce voleveno fa' 'sto cristiere

 

che lloro giocheno a 'ndo tocco pijo

e tte se fregheno 'r cacio e le pere

e a tte te lasseno diggiuno, fijo,

che hae da 'nna' a ccattanno pe' mmestiere.

 

Eppoe le vegghi co' 'sta faccia tosta

che mmo' pe' rrubba' mejo cianno fretta

de faccese 'na legge fatta apposta.

 

Ma gguarda tu, mannaggia a la paletta,

che pe' nun famme metta 'sta supposta

me tocca  a vvota' nno 'nziem'a Brunetta.

 

8. CAROGNO MOZZARECCHI: ARIECCHETE 'STA MARCIA DE LA PACE

 

Ariecchete 'sta marcia de la pace

su e ggiu' pe' greppi tra Peruggia e Assisi

che chi ciariva so' ssudate frace

e ttocca faje 'n par de flebbocrisi.

 

Sara' che c'e' quarcuno che je piace,

che ssi sse' svejo e sae fa' du' sorisi

rimorchi quarche regazzotta audace

che je piaceno ll'omini decisi.

 

Ho camminato tutta la ggiornata

e nnun ho rrimediato 'na ciavatta,

la sola vorta che me so' 'nfrattato

 

e' stato solo pe' ffa' 'na pisciata.

La pace nu' lo so ssi ll'hanno fatta

so ssolo ch'io ce so' guasi crepato.

 

9. FERMARE IL MASSACRO

 

Fermare il massacro.

Salvare le vite.

Solo la nonviolenza puo' riuscirci.

 

10. CAROGNO MOZZARECCHI: ER PRESIDENT'HA DDETTO: O SSI' O A CCASA

 

Er president'ha ddetto: O ssi' o a ccasa,

o mme date raggione o mme ne vo.

Poi se n'e' 'ccorto 'r sor mastro cerasa

d'ave' convint'a tutte a vvota' nno.

 

E appresso la ministra ggiu' 'na spasa

de trombonate e 'nzurti e quipproquo

che a daje retta a uno je se 'ntasa

lo stommico e la zzucca doppo 'n po'.

 

E nnue poracce e ppure sempriciotte

emo capito solo che 'sta ggente

ce vonno bidona' pure stavorta

 

co' 'ste moine qui da gattamorta

e cco' la scusa che 'gni cosa e' urgente

a lloro la cuccagna e a nnue le bbotte.

 

11. CAROGNO MOZZARECCHI: FAMOLA CORTA, SORI BUGGIARONI

 

Famola corta, sori buggiaroni

e' vvero o nun e' vvero che 'l governo

ha ddetto ch'emo rotto li cojoni

a sta' a discute tutto 'n sempiterno?

 

E' vvero o nno che li sori padroni

se so' stufati a sopporta' 'st'inferno

'ndo' pure noi che semo pezzentoni

volemo da vota' pure d'inverno?

 

E allora se so' ffatte 'sta riforma

che ddice che comanneno esse sole

e ppe' cchi nun ce sta' ciade' la norma

 

de stasse zitte pure se je dole

e 'gni cinqu'anni tanto pe' la forma

d'anna' a vvota' che artro nun ze pole.

 

12. RICORDATE A VITERBO LE VITTIME DEL RASTRELLAMENTO NAZISTA NEL GHETTO DI ROMA DEL 16 OTTOBRE 1943

 

Si e' svolta domenica 16 ottobre 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" una commemorazione delle vittime del rastrellamento nazista nel ghetto di Roma del 16 ottobre 1943: furono rapite 1.259 persone e di esse 1.023 furono deportate nel campo di sterminio di Auschwitz, da cui fecero ritorno solo in sedici.

Dopo un minuto di silenziosa meditazione sono state rilette con profonda commozione alcune delle indimenticabili pagine scritte da Giacomo Debenedetti su quella tragedia. Successivamente sono stati letti alcuni brani dalle opere di Primo Levi.

Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese ha ancora una volta espresso la condivisa persuasione che il ricordo delle vittime del male e' gia' appello alla lotta contro il male; che la memoria delle vittime della Shoah e' gia' impegno alla lotta contro il nazismo che sempre risorge, e' gia' gesto che chiama alla lotta contro tutte le dittature, contro tutte le guerre, contro tutte le oppressioni, contro tutte le violenze; e' gia' invito alla resistenza e quindi resistenza in atto, testimonianza che esorta all'azione in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Fare memoria delle vittime significa opporsi a chi uccidendole pretendeva annichilirle per sempre: col nostro ricordo noi ne teniamo viva la presenza nella memoria dell'umanita'; col nostro ricordo delle vittime noi ci opponiamo ancora agli assassini, a tutti gli assassini.

Ed e' ponendoci all'ascolto delle vittime, all'ascolto del silenzio delle vittime, all'ascolto del dolore fatto pietra delle vittime, che noi riaffermiamo la nostra comune umanita'; che noi riaffermiamo il nostro comune dovere a soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa d'aiuto; il nostro comune dovere a resistere alla violenza; il nostro comune dovere ad opporci alla guerra e a tutte le uccisioni, al razzismo e a tutte le persecuzioni, al maschilismo e a tutte le oppressioni; il nostro comune dovere di difendere l'umanita' che e' una, di difendere la biosfera casa comune dell'umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

La resistenza antifascista continua nella lotta nonviolenta per salvare tutte le vite.

Nel ricordo delle vittime della Shoah lottiamo oggi per la pace, per la vita di ogni persona, per la liberazione dell'umanita' intera, per la solidarieta' che tutti gli esseri umani riconosce e conforta e sostiene, sorelle e fratelli tutte e tutti, tutte e tutti parte dell'unica umana famiglia.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

13. CAROGNO MOZZARECCHI: VIVA 'R GOVERNO DE LA GGIOVENTU'!

 

Viva 'r governo de la ggioventu'!

La legge nova e' que': che pe' 'r senato

nun s'ha da vota' piu', e che 'r deputato

se lo sceje er capoccia, mica tu.

 

Che cchi ggoverna nu' la regge ppiu'

'sta pigareccia, 'sto spreco de fiato

'ndo vole mette becco 'gni screanzato

che 'r posto suo e' dde fa' la servitu'.

 

Chi sta ar governo e ha ffatto bazzicotto

je va da governa' come je pare

che d'essa controllato mo' ss'e' rrotto.

 

Macche' elezzioni, e' rrobba da somare.

Macche' democrazzia, ch'ade' 'n pancotto.

Smettete da scocciacce e annate ar mare!

 

14. CAROGNO MOZZARECCHI: MO' TTE LO VOJO DI': A PPARLA' PULITO

 

Mo' tte lo vojo di': a pparla' pulito

se de tutti i ministri ce fae 'n mazzo

se chiama gabbinetto, e 'n der palazzo

se sa che 'r gabinetto ade' quer sito

 

che nun po' mae manca', e cchi c'e' ito

te dice ch'ade' propio 'n ber sollazzo

che sse sta mmejo lli' che sur terrazzo

e cce se gode da leccasse er dito.

 

E quello che ccia' avuto 'sta fortuna

d'aritrovasse ma 'sto gabbinetto

nun vole scegne ppiu' da la tribbuna

 

che nun ze stacca manco cor raschietto

manco si j'arigaleno la luna.

Avoja a di' "ssi pperdo me dimetto".

 

15. CAROGNO MOZZARECCHI: STAMM'A SSENTI', CHE TTE LA SPIEGO IO

 

Stamm'a ssenti', che tte la spiego io

'sta gran riforma costituzzionale.

Primo: 'r zenato adera annato a mmale

cosi' ll'hanno levato e vae co' ddio.

 

Ar posto suo tanto pe' ffa' pio pio

ce vanno du' farlocchi ch'ade' ugguale.

Seconno, la riforma elettorale

ar parlamento ch'era 'n ciancichio

 

je ficca su' 'na bbella muserola

cosi' ss'azzitta e 'mpara a ddi' dde si'

quanno 'r governo je da' la parola.

 

Pe' tterzo: er popolaccio ha da obbedi'.

E mmo' che tt'ho spiegata 'sta tajola

decide tu ssi tte sta bbe' cosi'.

 

16. DUE LIBRI DA LEGGERE SU COSTITUZIONE E REFERENDUM

 

- Salvatore Settis, Costituzione! Perche' attuarla e' meglio che cambiarla, Einaudi, Torino 2016, pp. XII + 320, euro 19.

- Gustavo Zagrebelsky, con Francesco Pallante, Loro diranno, noi diciamo. Vademecum sulle riforme istituzionali, Laterza, Roma-Bari 2016, pp. IV + 148, euro 10.

 

17. CHE PER RISOLVERE I PROBLEMI

 

Che per risolvere i problemi si ammazzino le persone, che pessima idea.

*

Ogni vittima ha il volto di Abele.

La guerra e' nemica dell'umanita'.

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

La nonviolenza e' la politica necessaria.

 

18. SOLO LA PACE FERMA LE UCCISIONI

 

Solo la pace ferma le uccisioni.

Solo la smilitarizzazione ferma le uccisioni.

Solo il disarmo ferma le uccisioni.

Solo la nonviolenza ferma le uccisioni.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

*

Il primo diritto e' non essere uccisi.

Salvare le vite e' il primo dovere.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Solo la nonviolenza ferma le uccisioni.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

 

19. E SE TU TOGLI

 

E se tu togli

il tegumento dell'astratto

le chele e gli speroni

se il greve cemento delle illusioni

non ti strappa il respiro e la voce

non t'intrappola il piede e lo sguardo

in questa notte tutta stelle e tutta orecchie

ogni pensiero di bene e' gia' il bene

ogni parola di pace e' gia' pace.

 

Sai gia' quale sia il tuo dovere

non hai bisogno di bussola e sestante

viaggia leggero, condividi il tuo pane

soccorri chi soffre, combatti

contro ogni menzogna, contro ogni violenza.

 

Non vi e' altra legge, non vi e' altra scienza

che questa di Socrate e di Antigone.

 

20. COMMEMORATO ALDO CAPITINI A VITERBO

 

Si e' svolta mercoledi' 19 ottobre 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" una commemorazione di Aldo Capitini nell'anniversario della scomparsa avvenuta il 19 ottobre 1968.

*

Aldo Capitini e' stato l'apostolo della nonviolenza in Italia.

Antifascista e promotore del liberalsocialismo, ideatore della marcia Perugia-Assisi, fondatore del Movimento Nonviolento, lascia un'eredita' profonda e feconda nella vita culturale, morale e civile del nostro paese e dell'umanita'.

Nel corso dell'incontro sono stati letti e commentati alcuni suoi scritti.

Nel ricordo e alla scuola di Aldo Capitini continuiamo nell'impegno contro la guerra e tutte le uccisioni, contro il razzismo e tutte le persecuzioni, contro il maschilismo e tutte le oppressioni; nell'impegno in difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; nell'impegno in difesa della biosfera casa comune dell'umanita' che e' una.

*

Pace, disarmo, smilitarizzazione.

Giustizia sociale e liberazione dei popoli e delle persone.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Rispetto per la vita di tutti i viventi e dell'unico mondo vivente.

Oppresse e oppressi, unitevi nella lotta per la comune liberazione.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

*

Una breve notizia su Aldo Capitini

Aldo Capitini e' nato a Perugia nel 1899, antifascista e perseguitato, docente universitario, infaticabile promotore di iniziative per la nonviolenza e la pace. E' morto a Perugia nel 1968. E' stato il piu' grande pensatore ed operatore della nonviolenza in Italia.

Tra le opere di Aldo Capitini: la miglior antologia degli scritti e' ancora quella a cura di Giovanni Cacioppo e vari collaboratori, Il messaggio di Aldo Capitini, Lacaita, Manduria 1977 (che contiene anche una raccolta di testimonianze ed una pressoche' integrale - ovviamente allo stato delle conoscenze e delle ricerche dell'epoca - bibliografia degli scritti di Capitini); ma notevole ed oggi imprescindibile e' anche la recente antologia degli scritti a cura di Mario Martini, Le ragioni della nonviolenza, Edizioni Ets, Pisa 2004, 2007; delle singole opere capitiniane sono state recentemente ripubblicate: Le tecniche della nonviolenza, Linea d'ombra, Milano 1989, Edizioni dell'asino, Roma 2009; Elementi di un'esperienza religiosa, Cappelli, Bologna 1990; Colloquio corale, L'ancora del Mediterraneo, Napoli 2005; L'atto di educare, Armando Editore, Roma 2010; cfr. inoltre la raccolta di scritti autobiografici Opposizione e liberazione, Linea d'ombra, Milano 1991, L'ancora del Mediterraneo, Napoli 2003; gli scritti sul Liberalsocialismo, Edizioni e/o, Roma 1996; La religione dell'educazione, La Meridiana, Molfetta 2008; segnaliamo anche Nonviolenza dopo la tempesta. Carteggio con Sara Melauri, Edizioni Associate, Roma 1991. Presso la redazione di "Azione nonviolenta" (e-mail: azionenonviolenta at sis.it, sito: www.nonviolenti.org) sono disponibili e possono essere richiesti vari volumi ed opuscoli di Capitini non piu' reperibili in libreria (tra cui Il potere di tutti, 1969). Negli anni '90 e' iniziata la pubblicazione di una edizione di opere scelte: sono fin qui apparsi un volume di Scritti sulla nonviolenza, Protagon, Perugia 1992, e un volume di Scritti filosofici e religiosi, Perugia 1994, seconda edizione ampliata, Fondazione centro studi Aldo Capitini, Perugia 1998. Piu' recente e' la pubblicazione di alcuni carteggi particolarmente rilevanti: Aldo Capitini, Walter Binni, Lettere 1931-1968, Carocci, Roma 2007; Aldo Capitini, Danilo Dolci, Lettere 1952-1968, Carocci, Roma 2008; Aldo Capitini, Guido Calogero, Lettere 1936-1968, Carocci, Roma 2009.

Tra le opere su Aldo Capitini: a) per la bibliografia: Fondazione Centro studi Aldo Capitini, Bibliografia di scritti su Aldo Capitini, a cura di Laura Zazzerini, Volumnia Editrice, Perugia 2007; Caterina Foppa Pedretti, Bibliografia primaria e secondaria di Aldo Capitini, Vita e Pensiero, Milano 2007; segnaliamo anche che la gia' citata bibliografia essenziale degli scritti di Aldo Capitini pubblicati dal 1926 al 1973, a cura di Aldo Stella, pubblicata in Il messaggio di Aldo Capitini, cit., abbiamo recentemente ripubblicato ne "La domenica della nonviolenza" n. 392 del 9 ottobre 2016; b) per la critica e la documentazione: oltre alle introduzioni alle singole sezioni del sopra citato Il messaggio di Aldo Capitini, tra le pubblicazioni recenti si veda almeno: Giacomo Zanga, Aldo Capitini, Bresci, Torino 1988; Clara Cutini (a cura di), Uno schedato politico: Aldo Capitini, Editoriale Umbra, Perugia 1988; Fabrizio Truini, Aldo Capitini, Edizioni cultura della pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1989; Tiziana Pironi, La pedagogia del nuovo di Aldo Capitini. Tra religione ed etica laica, Clueb, Bologna 1991; Fondazione "Centro studi Aldo Capitini", Elementi dell'esperienza religiosa contemporanea, La Nuova Italia, Scandicci (Fi) 1991; Rocco Altieri, La rivoluzione nonviolenta. Per una biografia intellettuale di Aldo Capitini, Biblioteca Franco Serantini, Pisa 1998, 2003; AA. VV., Aldo Capitini, persuasione e nonviolenza, volume monografico de "Il ponte", anno LIV, n. 10, ottobre 1998; Antonio Vigilante, La realta' liberata. Escatologia e nonviolenza in Capitini, Edizioni del Rosone, Foggia 1999; Mario Martini (a cura di), Aldo Capitini libero religioso rivoluzionario nonviolento. Atti del Convegno, Comune di Perugia - Fondazione Aldo Capitini, Perugia 1999; Pietro Polito, L'eresia di Aldo Capitini, Stylos, Aosta 2001; Gian Biagio Furiozzi (a cura di), Aldo Capitini tra socialismo e liberalismo, Franco Angeli, Milano 2001; Federica Curzi, Vivere la nonviolenza. La filosofia di Aldo Capitini, Cittadella, Assisi 2004; Massimo Pomi, Al servizio dell'impossibile. Un profilo pedagogico di Aldo Capitini, Rcs - La Nuova Italia, Milano-Firenze 2005; Andrea Tortoreto, La filosofia di Aldo Capitini, Clinamen, Firenze 2005; Maurizio Cavicchi, Aldo Capitini. Un itinerario di vita e di pensiero, Lacaita, Manduria 2005; Marco Catarci, Il pensiero disarmato. La pedagogia della nonviolenza di Aldo Capitini, Ega, Torino 2007; Alarico Mariani Marini, Eligio Resta, Marciare per la pace. Il mondo nonviolento di Aldo Capitini, Plus, Pisa 2007; Maura Caracciolo, Aldo Capitini e Giorgio La Pira. Profeti di pace sul sentiero di Isaia, Milella, Lecce 2008; Mario Martini, Franca Bolotti (a cura di), Capitini incontra i giovani, Morlacchi, Perugia 2009; Giuseppe Moscati (a cura di), Il pensiero e le opere di Aldo Capitini nella coscienza delle giovani generazioni, Levante, Bari 2010; cfr. anche il capitolo dedicato a Capitini in Angelo d'Orsi, Intellettuali nel Novecento italiano, Einaudi, Torino 2001; e Amoreno Martellini, Fiori nei cannoni. Nonviolenza e antimilitarismo nell'Italia del Novecento, Donzelli, Roma 2006; c) per una bibliografia della critica cfr. per un avvio il libro di Pietro Polito citato ed i volumi bibliografici segnalati sopra.

 

21. PERCHE' NO

 

Non so chi abbia avuto la brillante idea che le leggi e' meglio farle di fretta.

Io sapevo che le decisioni serie - ed a maggior ragione quelle che riguardano tutti, come le leggi - e' meglio prenderle con calma, dopo averci molto pensato ed avendone a lungo discusso, con la piu' ampia partecipazione e condivisione.

*

Non so perche' oggi si creda che la democrazia consista nell'obbedienza pronta, cieca e assoluta al governo.

Io sapevo che la democrazia e' il potere del popolo, e che i governi che chiedono obbedienza pronta, cieca e assoluta non si chiamano democratici, ma in un altro modo.

*

Governabilita': garbato pseudonimo dell'autoritarismo dei potenti.

*

Le leggi dovrebbero essere la difesa del debole dagli abusi del forte.

Le Costituzioni si oppongono all'assolutismo.

Lo stato di diritto si fonda sulla separazione, l'equilibrio e il controllo dei poteri.

La democrazia e' il contrario dell'autocrazia.

Invece la riforma costituzionale e la connessa legge elettorale che il governo ha voluto imporre negano la democrazia, violano lo stato di diritto, stracciano la Costituzione, si pongono come effettuali antileggi intese ad incrementare il potere incontrollato e quindi la violenza dei potenti - il governo, i potentati economici di cui esso e' comitato d'affari, il capitale transnazionale schiavista ed ecocida.

*

Se il governo golpista vince il referendum il senato della Repubblica italiana non lo eleggera' piu' il popolo italiano.

Se il governo golpista vince il referendum la maggioranza dei deputati non rappresentera' piu' la maggioranza del popolo italiano.

Senza neppure dirlo, il governo avra' abolito di fatto l'art. 1 della Costituzione che afferma che "la sovranita' appartiene al popolo".

*

Nell'Assemblea costituente che scrisse la Costituzione della Repubblica italiana c'erano Basso, Croce, Calamandrei, Terracini, Dossetti, le donne e gli uomini della Resistenza, alcune delle figure piu' alte della coscienza morale e civile del nostro paese; e nelle sue nitide, ferme, luminose parole tu senti la memoria, la voce e il respiro delle vittime della dittatura e delle guerre fasciste, dei martiri della Resistenza.

La riforma Renzi-Boschi non solo e' stata promossa da un governo (e l'assurdita' e la protervia di tale iniziativa sono smascherate e denunciate con parole definitive da Gustavo Zagrebelsky alla p. 52 del suo recente volumetto Loro diranno, noi diciamo, Laterza, Roma-Bari 2016) ma e' stata approvata da un Parlamento irreversibilmente delegittimato in quanto la legge con cui esso e' stato eletto (il cosiddetto Porcellum, nomen omen) e' stata riconosciuta incostituzionale.

*

Chi confronti il limpido linguaggio della Costituzione della Repubblica italiana con quello da Azzeccagarbugli della riforma Renzi-Boschi percepisce immediatamente che la Costituzione del 1948 e' comprensibile a chiunque, chiara e coerente; al contrario la riforma odierna e' scritta in modo involuto e fin grottesco - e chi legge coglie al volo sia l'intenzione fraudolenta che la pochezza e confusione tanto dell'espressione che delle idee (per un esempio ormai canonico si confronti l'art. 70 della Costituzione, di sole nove parole, con la delirante alluvione di oltre quattrocento parole con cui il governo vorrebbe sostituirlo; un efficace ed inconfutabile commento al riguardo e' alle pp. 19-21 del libro di Salvatore Settis, Costituzione!, Einaudi, Torino 2016).

*

Il 4 dicembre votiamo No.

No al golpe, no al fascismo, no alla barbarie.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

 

22. IL 27 OTTOBRE LA XV GIORNATA DEL DIALOGO CRISTIANO-ISLAMICO

 

Si svolgera' il 27 ottobre la XV giornata del dialogo cristiano-islamico.

Ovunque possibile si promuovano iniziative d'incontro, di pace, di nonviolenza; di riconoscimento, difesa e promozione della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; di difesa del mondo vivente casa comune dell'umanita'.

 

23. "INDUSTRIA CULTURALE E MACCHINA DEL CONSENSO". UN INCONTRO DI STUDIO

 

Si e' svolto la sera di giovedi' 20 ottobre 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "Industria culturale e macchina del consenso. Per un'analisi critica della societa' dello spettacolo, delle dinamiche e delle forme di asservimento e alienazione nell'Italia degli ultimi decenni; e per un'etica civile della resistenza nonviolenta alla barbarie".

All'incontro ha preso parte Paolo Arena...

 

24. DIECI COLTELLATE. MINIMA UNA GUIDA AL REFERENDUM

 

Intitolare questi brevi ragionamenti "dieci coltellate" e' un espediente retorico: a indicare la necessita' e l'urgenza di squarciare la cortina delle menzogne ed uscire dalla subalternita' al discorso dominante che e' il discorso falso e fraudolento della classe dominante che tutte e tutti ci opprime.

Indicheremo qui di seguito tre trappole in cui non cadere (la trappola delle velocita', la trappola del risparmio, la trappola della governabilita'), formuleremo tre elogi (del perfetto bicameralismo, della rappresentanza proporzionale, del costituzionalismo nemico dell'assolutismo), dichiareremo tre beni irrinunciabili (la repubblica parlamentare; lo stato di diritto, ovvero la separazione e il controllo dei poteri; la democrazia, ovvero la sovranita' popolare) e giungeremo a una conclusione che ci sembra coerente e doverosa: il 4 dicembre votare No al golpe degli apprendisti stregoni; difendiamo la Costituzione della Repubblica italiana.

E valga il vero.

*

1. La trappola della velocita'

Quando si prendono decisioni importanti non si discute mai abbastanza. Quando si fanno le leggi, piu' ci si pensa e meglio e'. La democrazia e' un processo decisionale lento e paziente; come scrisse Guido Calogero si contano tutte le teste invece di romperle. Solo le dittature sono veloci, velocissime, e il frutto di quella velocita' e' sempre e solo la schiavitu' e la morte di innumerevoli esseri umani.

*

2. La trappola del risparmio

Da quando in qua per risparmiare quattro baiocchi occorre massacrare la Costituzione, che e' la legge a fondamento di tutte le nostre leggi, la base del nostro ordinamento giuridico e quindi della nostra civile convivenza? Da quando in qua per risparmiare quattro baiocchi occorre distruggere la forma istituzionale repubblicana del nostro paese e sostituirla con la dittatura del governo, ovvero con la dittatura del capitale finanziario transnazionale di cui il governo in carica e' servo sciocco? Per ridurre i costi dell'attivita' parlamentare basterebbe una legge ordinaria che riduca gli emolumenti a tutti i parlamentari portandoli a retribuzioni ragionevoli.

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3. La trappola della governabilita'

Cio' che si nasconde dietro la parola magica - ovvero la cortina fumogena - della "governabilita'" altro non e' che il potere dei potenti di imporre la loro volonta' e i loro abusi senza opposizioni e senza controlli. La governabilita' non e' ne' un valore ne' un bisogno in nome del quale devastare la democrazia, lo stato di diritto, i diritti civili, politici e sociali che ad ogni persona appartengono.

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4. Elogio del perfetto bicameralismo

In un parlamento due camere sono meglio di una: se nell'una si commette un errore l'altra puo' correggerlo; se nell'una prevale un'alleanza di malfattori, l'altra puo' contrastarla. Due camere si controllano reciprocamente. Cosi' si sbaglia di meno. Benedetto sia il bicameralismo perfetto.

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5. Elogio della rappresentanza proporzionale

In una democrazia il potere e' del popolo che lo esercita attraverso i suoi rappresentanti. Il parlamento che fa le leggi in nome del popolo deve essere rappresentativo di esso in modo rigorosamente proporzionale. Se invece una minoranza si appropria della maggioranza dei seggi quel parlamento non e' piu' democratico, diventa solo la foglia di fico di un regime oligarchico. E se il governo si sostituisce al parlamento nella sua funzione legislativa non solo quel parlamento diventa una foglia di fico a tentar di occultare l'oscenita' del potere reale, ma quel potere non e' piu' ne' democratico ne' repubblicano, e' diventato un'autocrazia. Benedetta sia la rappresentanza proporzionale.

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6. Elogio del costituzionalismo, nemico dell'assolutismo

Il fine e il senso di ogni Costituzione e' impedire o almeno limitare gli abusi dei potenti. Nelle societa' divise in classi di sfruttatori e sfruttati, di proprietari ed espropriati, di governanti e governati, chi esercita funzioni di governo e' costantemente esposto alla forza corruttiva del potere. Nessun potere deve essere assoluto, ogni potere deve avere limiti e controlli. Benedetto sia il costituzionalismo, nemico dell'assolutismo.

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7. Una repubblica parlamentare, non una dittatura

Se il governo attraverso la riforma costituzionale, la riforma elettorale ed il loro "combinato disposto" (ovvero l'effetto sinergico delle norme contenute nelle due riforme) mutila ed esautora il parlamento e si appropria di fatto del potere legislativo e lo somma a quello esecutivo che gia' detiene, viene meno la repubblica parlamentare. Ma per noi la repubblica parlamentare e' un bene irrinunciabile.

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8. Uno stato di diritto, ovvero la separazione e il controllo dei poteri

Se il governo attraverso la riforma costituzionale, la riforma elettorale ed il loro "combinato disposto" (ovvero l'effetto sinergico delle norme contenute nelle due riforme) si appropria di fatto del potere legislativo e lo somma a quello esecutivo che gia' detiene, annienta la separazione e il controllo dei poteri, che sono il fondamento dello stato di diritto. Ma per noi lo stato di diritto, ovvero la separazione e il controllo dei poteri, e' un bene irrinunciabile.

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9. Una democrazia, ovvero la sovranita' popolare

Se il governo attraverso la riforma costituzionale, la riforma elettorale ed il loro "combinato disposto" (ovvero l'effetto sinergico delle norme contenute nelle due riforme) riduce il parlamento a un giocattolo nelle sue mani, si fa un senato non piu' eletto dal popolo, si fa una camera dei deputati in cui una minoranza rapina la maggioranza assoluta dei seggi, si appropria di fatto del potere legislativo e lo somma a quello esecutivo che gia' detiene, la sovranita' popolare e' annichilita e con essa la democrazia. Ma per noi la democrazia, ovvero la sovranita' popolare, e' un bene irrinunciabile.

*

10. No al golpe, difendiamo la Costituzione della Repubblica italiana

Nel referendum del 4 dicembre si vota per dire si' o no al golpe. Chi vota si', come vuole il governo degli apprendisti stregoni, accetta il golpe che distrugge il parlamento eletto dal popolo, lo stato di diritto, la democrazia costituzionale. Chi vota no, contro la volonta' del governo degli apprendisti stregoni, difende il parlamento eletto dal popolo, lo stato di diritto, la democrazia costituzionale, e quindi si oppone al golpe. No al golpe. No al fascismo. No alla barbarie. Al referendum votiamo No. Senza odio, senza violenza, senza paura. Difendiamo la Costituzione della Repubblica italiana.

 

25. PACE, DISARMO, SMILITARIZZAZIONE

 

Solo la nonviolenza puo' fermare la guerra e le stragi.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

26. DI CARNE UMANA LA MACELLAZIONE

 

Di carne umana la macellazione

mi sai tu dire quando cessera'?

Quando non vi saranno piu' persone?

Quando nessuno piu' respirera'?

 

Adesso occorre una decisione

per interesse, se non per bonta':

di far cessare adesso ogni uccisione

aprendo gli occhi alla verita'.

 

La verita' che ogni essere umano

di vivere ha il diritto, ed ha il dovere

di aiutare ogni altro essere umano

 

a vivere, a conoscere, ad avere

speranza ed esperienza dell'umano

e casa e vesti e da mangiare e bere.

 

27. SAPPI AIUTARE IL PROSSIMO E IL LONTANO

 

Sappi aiutare il prossimo e il lontano,

il giovane e l'anziano, l'incapace

e l'abile, il piu' semplice e il piu' strano,

in tutti riconosci la verace

 

umanita' che nel suo quotidiano

viaggio nel dolore cerca pace

e nel silenzio come nel baccano

spera trovare scampo dal rapace

 

artiglio che dilacera e disquatra;

trovare una scintilla, una fiammella

di calda, di fremente umanita'

 

che faccia luce nella notte atra

che rechi dell'amore la novella

che doni la virtu' della pieta'.

 

28. PER LA XV GIORNATA DEL DIALOGO CRISTIANO-ISLAMICO CHE SI SVOLGERA' IL 27 OTTOBRE

 

Questa giornata ci riguarda tutti

credenti e atei tutti ci interpella

con volto di fratello e di sorella

ci convoca affinche' cessino i lutti.

 

Prima di esserne tutti distrutti

dell'odio occorre estinguer la procella

l'umanita' e' una sola navicella

che solo unita non soccombe ai flutti.

 

Sono diverse tutte le persone

e tutte sono uguali nel diritto

a vivere, ad amare, alla ragione.

 

Salvar le vite ed aiutar l'afflitto

e' legge di ogni scienza e religione.

Uccidere e' il piu' folle empio delitto.

 

29. TOM HAYDEN

 

E' deceduto Tom Hayden, indimenticabile compagno di lotte per la pace e i diritti civili.

 

30. CICCIO CICORINI: A MME MME PIACE LA COSTITUZZIONE

 

A mme mme piace la Costituzzione

de Basso, de Dossetti e Terracini

e nno de Renzi e Boschi e de Verdini

che nu' lo so chi ade' 'r piu' sbomballone.

 

Me piace da vota' ma ll'elezzione

chi dico io e nno quattro cretini

capati dar governo de' quatrini,

che nun me va da sta' sotto padrone.

 

Me piace ave' la Cammera e 'r Zenato

a ffa' le leggi piano e ssenza fretta

e cche cce va' chi er popolo ha votato

 

er popolo sovrano, no 'na setta.

Che cce vo' fa', me ce so' affezzionato

a 'sta Costituzzione benedetta.

 

31. DUE SONO I MODI DI VEDER LA GUERRA

 

Due sono i modi di veder la guerra:

dall'alto chi sta dentro i bombardieri,

dal basso chi finisce sottoterra.

Chi uccide avra' un domani, solo ieri

 

l'ucciso. Quando l'assassino atterra

medaglie ed interviste e camerieri,

l'assassinato il nulla ormai lo serra

e piu' non merita i nostri pensieri.

 

Di tutti gli uccisori provo orrore

e di chi li comanda, addestra, acclama

di chi li arma e chi chiama valore

 

aver di sangue un'insensata brama

e di chi inocula algido il furore

che l'umanita' intera rende grama.

 

32. APPROSSIMANDOSI LA XV GIORNATA DEL DIALOGO CRISTIANO-ISLAMICO

 

Mentre la guerra divora innumerevoli esseri umani, mentre i poteri dominanti asserviti alla guerra nel loro delirio di potenza si adoperano a distruggere l'umanita' e la biosfera, mentre infelici vittime delle ideologie e delle strutture assassine si fanno carnefici e cooperano al male comune, vi sono fortunatamente altri esseri umani che pongono mano a fermare la guerra e le stragi, a salvare le vite, a soccorrere, accogliere, assistere le persone bisognose di aiuto.

Esseri umani che riconoscono l'umanita' di tutti gli esseri umani e di tutti gli esseri umani rispettano e difendono e sostengono la vita, la dignita', i diritti.

Esseri umani in dialogo e in cammino, che preferiscono soffrire anziche' far soffrire, che all'ingiustizia oppongono la misericordia e la condivisione, all'esclusione oppongono la convivenza, all'indifferenza oppongono la solidarieta', al dominio oppongono la comune liberazione e la reciproca responsabilita', alla violenza oppongono la nonviolenza.

Esseri umani persuasi che l'umanita' e' una e plurale; che la liberta' e' indivisibile, e nessuno vive libero finche' qualcuno e' oppresso e negato; che la giustizia e' nel riconoscimento del diritto altrui pari al proprio; che la verita' e' nell'azione buona.

*

Si avvicina il 27 ottobre, giorno in cui si svolgera' la XV giornata del dialogo cristiano-islamico.

Di questa giornata, che muovendo dal dialogo tra due grandi religioni invita al dialogo tra tutte le religioni e tutte le visioni del mondo, sono promotrici molte persone di diverse opinioni, alcune che aderiscono a una religione ed altre no, ma tutte persuase del dovere di opporre il bene al male, di opporre la nonviolenza alla violenza, di agire per opporsi a tutte le uccisioni, di agire per salvare tutte le vite.

Ed e' bene che in questa giornata ovunque possibile si promuovano iniziative d'incontro, di pace, di nonviolenza; di riconoscimento, difesa e promozione della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani; di difesa del mondo vivente casa comune dell'umanita'.

*

Vi e' una sola umanita', e nella pluralita' delle persone e quindi delle visioni del mondo tutte le meditate esperienze esistenziali come tutte le grandi tradizioni di pensiero convergono nel riconoscimento di alcune fondamentali verita': che ogni essere umano ha diritto alla vita; e quindi che uccidere e' un male assoluto; e quindi che rispettare, difendere, salvare le vite e' il primo dovere.

In questa giornata si uniscano tutte le persone di volonta' buona per riaffermare il primo diritto: il diritto alla vita; e il primo dovere: l'aiuto reciproco.

Contro la guerra e tutte le uccisioni.

Contro il razzismo e tutte le persecuzioni.

Contro il maschilismo e tutte le oppressioni.

In difesa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

In difesa della biosfera casa comune dell'umanita'.

La nonviolenza e' in cammino.

La nonviolenza e' il cammino.

 

33. DUE SEMPLICI DOMANDE

 

Poniamoci due semplici domande.

Un essere umano la cui esistenza e' minacciata dalla guerra e dalla fame, dalle dittature e dal terrorismo, ha diritto o no a cercare di salvare la propria vita? A noi sembra di si'.

Alle persone che in fuga dalla morte e passando attraverso mille orrori giungono nel nostro paese abbiamo il dovere di salvare la vita oppure dobbiamo lasciarle morire sotto i nostri occhi senza prestar loro alcun soccorso? A noi sembra che abbiamo il dovere di salvare le loro vite.

*

Siamo esseri umani, e crediamo che tutti gli esseri umani abbiano diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta'.

Siamo esseri umani, e crediamo che tutti gli esseri umani appartengano a un'unica umanita' in questo unico mondo casa comune dell'umanita' intera.

Siamo esseri umani, e crediamo che il primo diritto e' non essere uccisi, che il primo dovere e' salvare le vite.

Siamo esseri umani e crediamo che occorre soccorrere, accogliere, assistere tutti gli esseri umani bisognosi di aiuto.

*

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

La guerra e' un crimine contro l'umanita'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

Abolire le guerre, gli eserciti, le armi.

Convivere tutti condividendo i beni.

 

34. OPPORSI AL RAZZISMO

 

Opporsi al razzismo.

Salvare le vite.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

Vi e' una sola umanita'.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

 

35. CONTINUA LA STRAGE NEL MEDITERRANEO

 

Continua la strage nel Mediterraneo.

Continua la strage.

Continua.

*

Che cessi questo orrore.

Che si mettano a disposizione di tutte le persone in fuga dalla fame e dalla guerra mezzi di trasporto pubblici e gratuiti per salvare le loro vite.

Soccorrere, accogliere, assistere ogni persona bisognosa di aiuto.

*

Salvare le vite e' il primo dovere.

 

36. DEL DIALOGO

 

Il dialogo e' il riconoscimento dell'altro.

Il dialogo e' il contrario dell'uccidere.

Il dialogo e' l'umanita' che si riconosce plurale e solidale, una e responsabile.

*

Senza dialogo non c'e' condivisione.

Senza dialogo non c'e' pace.

Senza dialogo non c'e' giustizia.

*

Il dialogo e' l'inizio della rivoluzione nonviolenta che sola puo' salvare l'umanita'.

 

37. UN MESSAGGIO DI SALUTO AI PARTECIPANTI ALLA PRIMA "GIORNATA NAZIONALE DI STUDIO SUGLI EFFETTI SANITARI E AMBIENTALI DEL TRASPORTO AEREO" CHE SI TERRA' A FIRENZE IL 29 OTTOBRE 2016

 

Care amiche e cari amici,

e' con profonda gratitudine che inviamo questo nostro breve saluto alla vostra importante assise.

Circa dieci anni fa a Viterbo iniziammo la lotta contro la realizzazione di un insensato e illegale mega-aeroporto nella preziosa area archeologica, naturalistica e termale del Bulicame di dantesca memoria. Dopo anni di impegno riuscimmo ad impedire quella criminale follia e a salvare un fondamentale bene comune.

In quella vicenda portavoce del comitato che difese ad un tempo ambiente, salute e civilta' fu la dottoressa Antonella Litta, che e' la principale artefice del vostro convegno scientifico ed a cui nuovamente attestiamo la nostra amicizia e la nostra gratitudine.

*

Il trasporto aereo deve essere drasticamente ridotto se vogliamo difendere beni e diritti irrinunciabili.

Deve cessare l'utilizzo degli aerei a fini di morte.

E deve cessare l'utilizzo degli aerei a fini di svago.

Per il suo gravoso impatto sull'umanita' e la biosfera il trasporto aereo deve avere unicamente fini di indubitabile utilita' collettiva, deve essere a beneficio dell'umanita' intera senza recare danno ad alcuno, ogni altro uso - a fini di guerra (crimine assoluto che la Costituzione della Repubblica italiana ripudia), a fini di diporto, a fini di privato profitto a danno di popolazioni intere, a fini di privilegio di pochi a danno dei molti - va immediatamente drasticamente ridotto e infine abolito.

E' giunto il tempo in cui le scelte afferenti al modello di sviluppo e al modello di mobilita' devono essere rese rigorosamente e concretamente coerenti con il fine primario del bene comune dell'umanita': ovvero della difesa della salute, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, della difesa del mondo vivente, della difesa della civilta' che consiste nel salvare le vite, nel riconoscere l'universale diritto alla vita, nel praticare la solidarieta' che sola fonda la civile, l'umana convivenza.

*

Si usi il trasporto aereo per salvare le vite di chi fugge dalla fame e dalle guerre, dalle dittature e dal terrore, dalla schiavitu' e dai disastri ambientali.

Si usi il trasporto aereo per recare aiuti umanitari dove esseri umani sono in pericolo.

Si usi il trasporto aereo per sostenere il progresso scientifico, morale e civile dell'umanita'.

E la si faccia finita con l'attuale uso dissennato a fini di iniquo profitto, a fini di brutale violenza, a fini di dissipazione ed imposizione del privilegio di pochi il cui insostenibile costo ambientale, sanitario e sociale e' pagato dall'umanita' intera.

*

Nel recarvi questo saluto ci e' grato ricordare alcuni dei compagni di lotta con cui a Viterbo iniziammo e conducemmo la vittoriosa lotta nonviolenta contro il mega-aeroporto e per la drastica riduzione del trasporto aereo: Alfio Pannega, Gianni Fiorentini, Mario Onofri, Giuseppe Tacconi, compagni deceduti in questi anni ma la cui memoria e' viva in noi. Come e' vivo in noi il ricordo di tante altre compagne e maestre e tanti altri compagni e maestri da cui molto abbiamo appreso e nel solco della cui eredita' di pensiero e di azione anche questo vostro incontro di studio si colloca, da Alexander Langer a Laura Conti, da Giulio A. Maccacaro a Lorenzo Tomatis, da Marcello Cini a Luigi Mara, a molte e molti altri.

*

Ci e' grato infine riproporre qui due brevi testi che ebbero un decennio fa qualche circolazione e forse possono essere ancora di qualche utilita'.

* * *

Volare fa male alla salute

1. Volare fa male alla salute

E innanzitutto alla salute di chi non vola.

Fa male alla salute dell'intera umanita' che subisce gli effetti del surriscaldamento del clima - la principale emergenza globale odierna - cui il trasporto aereo contribuisce in misura rilevantissima.

Fa male alla salute delle popolazioni che vivono nei pressi degli aeroporti che subiscono il pesantissimo inquinamento atmosferico e il non meno pesante inquinamento acustico.

Fa male alla salute dei cittadini dei Paesi come l'Italia (e come molti altri) che vedono lo Stato regalare immensi capitali alle compagnie aeree (sia elargendo giganteschi contributi diretti, sia concedendo scandalose ed incredibili esenzioni ed agevolazioni fiscali); lo stesso Stato che taglia spietatamente i servizi pubblici e il diritto alla salute e all'assistenza.

E fa male alla salute di chi vola, visto che e' una modalita' di trasporto non coerente con la stessa costituzione psicofisica ed esistenzial-culturale dell'essere umano.

Infine fa male anche alla salute degli altri animali: che anch'essi sono esseri viventi e provano sofferenza. Ma come volete che si preoccupino degli altri animali quei potenti rapinatori che non si preoccupano neppure delle sofferenze che - per arricchirsi e sperperare, per  appropriarsi privatamente ed egoisticamente consumare cio' che e' di tutti, a tutti rubandolo - infliggono tanti e tali danni agli altri esseri umani?

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2. Volare fa male all'ambiente

Il trasporto aereo danneggia enormemente l'ecosistema planetario nella sua globalita'.

Danneggia enormemente gli ecosistemi locali.

Impedisce la realizzazione di modelli di mobilita' coerenti con modelli di sviluppo autocentrati, con tecnologie appropriate, ecologicamente sostenibili, economicamente adeguati ai bisogni e alle culture delle popolazioni, e democraticamente controllabili.

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3. Volare e' antieconomico

Perche' e' estremamente energivoro, mentre l'umanita' ha bisogno di un'economia della sobrieta' e della condivisione che consideri il dato di fatto dei limiti della biosfera e della scarsita' delle risorse.

Perche' e' il modo di trasporto piu' costoso: non ve ne e' una adeguata percezione pubblica perche' i costi vengono esternalizzati: gli Stati sovvenzionano le compagnie aeree con fiumi di denaro ed agevolazioni; i costi ambientali e sociali vengono pagati dalle popolazioni; i lavoratori sono spesso precari e quindi costantemente sotto minaccia. La maggior parte della popolazione e' tenuta del tutto all'oscuro del fatto che ingenti risorse pubbliche che vengono sottratte ai diritti e al benessere delle persone, vengono sperperate a profitto delle compagnie aeree e dei prominenti che ruotano intorno al grande affare.

Perche' danneggia le economie locali, imponendo nocivita', costi, relazioni sociali insostenibili.

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4. Volare e' pericoloso

Il trasporto aereo e' pericoloso per il pianeta.

Il trasporto aereo e' pericoloso per l'ambiente naturale e per i beni storici e culturali.

Il trasporto aereo e' pericoloso per le persone: danni certi alla salute, estrema pericolosita' degli incidenti, degrado della qualita' della vita.

Il trasporto aereo e' pericoloso per le liberta' civili: specialmente dopo la tragedia dell'11 settembre 2001 esso implica un enorme incremento dei controlli e quindi una crescente militarizzazione degli impianti, sui territori, nei confronti delle comunita' locali e della vita quotidiana delle persone.

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5. Volare e' alienante

Volare fa male alla percezione di se' e del mondo.

Aeroporti ed aerei sono cio' che l'antropologia contemporanea chiama "nonluoghi": in cui  decisive esperienze umane, sia percettive che conoscitive nel senso piu' ampio e profondo, vengono inibite e represse; in cui vige e viene imposto un modello di presenza al mondo, di essere nel mondo (l'in-der-welt-sein di heideggeriana memoria) tendenzialmente dereistico, pesantemente deresponsabilizzante, fortemente eterodiretto.

Quell'esperienza decisiva della cultura umana che e' il viaggio, come iniziazione e scoperta, come ricerca di se' e dialogo con l'altro da se', qui si annienta nel vuoto di ambienti tutti uguali in una logica che si modella su schemi di condotta coatti e tendenzialmente totalitari.

*

6. Finanziare il trasporto aereo significa togliere risorse dove sono necessarie

Il trasporto aereo toglie risorse alla mobilita' sostenibile.

Il trasporto aereo toglie risorse al turismo responsabile.

Il trasporto aereo toglie risorse ai servizi pubblici a beneficio delle persone bisognose.

Il trasporto aereo toglie risorse a politiche di giustizia e di solidarieta'.

Il trasporto aereo toglie risorse alle possibilita' di un'occupazione sicura e dignitosa.

*

7. Della virtu' del limite

Il volo lasciamolo agli uccelli.

Il cielo lasciamolo alle stelle.

Cessiamo di volere tutto e tutto distruggere.

E' l'unica Terra che abbiamo.

Vi e' una sola umanita'.

* * *

Mozione per la riduzione del trasporto aereo approvata all'unanimita' dal congresso nazionale del Movimento Nonviolento tenutosi a Verona dal primo al 3 novembre 2007

Il Congresso del Movimento Nonviolento

- impegnato nella difesa della biosfera fortemente minacciata dal surriscaldamento del clima;

- consapevole del pesante contributo che al surriscaldamento del clima da' il trasporto aereo;

- cosciente altresi' che il trasporto aereo costituisce una forma di mobilita' altamente inquinante e devastante per l'ambiente e dannosa per la salute e il benessere delle persone, fortemente energivora, interna ad un modello di sviluppo ecologicamente insostenibile, assai costosa per l'intera collettivita' locale e l'intera umanita' vivente che in larghissima parte neppure ne fruisce;

esprime sostegno ai movimenti che si impegnano per la drastica riduzione del trasporto aereo;

ed in tal ambito sostiene i movimenti e le iniziative che con la scelta della nonviolenza e la forza della democrazia, in difesa della legalita' e dei diritti umani di tutti gli esseri umani:

a) si oppongono alla realizzazione di nuovi aeroporti (e all'ampliamento degli aeroporti esistenti) laddove non ve ne sia una vera necessita' ma essi siano realizzati per promuovere forme di turismo "mordi e fuggi" legate a una fruizione consumista, alienata, usurante e mercificata dei beni ambientali e culturali, e ad un'esperienza del viaggiare che non sia arricchimento di conoscenza ma asservimento agli imperativi delle agenzie della narcosi pubblicitaria;

b) si impegnano per la riduzione drastica ed immediata del carico di voli dei sedimi aeroportuali collocati a ridosso di centri abitati gia' pesantemente gravati e fin soffocati dall'attivita' aeroportuale;

c) chiedono la cessazione dello sperpero di pubblico denaro per finanziare le compagnie aeree;

d) chiedono che cessino le agevolazioni e le esenzioni fiscali alle compagnie aeree;

e) si oppongono alle condotte gravemente antisindacali e violatrici dei diritti dei lavoratori messe in atto da eminenti compagnie aeree;

f) difendono il diritto alla salute, i beni culturali e ambientali, gli ecosistemi locali e l'ecosistema planetario, i diritti dell'umanita' presente e delle generazioni future, minacciati dal dissennato incremento del trasporto aereo;

g) si impegnano per il rigoroso rispetto della legislazione in materia di difesa dell'ambiente, della salute, dei beni comuni;

h) chiedono che tutte le strutture aeroportuali realizzate e realizzande siano sottoposte senza eccezioni alla dirimente verifica della compatibilita' con quanto disposto dalla vigente legislazione italiana ed europea in materia di Valutazione d'impatto ambientale (Via) e di Valutazione ambientale strategica (Vas);

i) si oppongono alle attivita' militari che violano l'art. 11 della Costituzione e ad ogni ampliamento delle basi aeronautiche militari, e particolarmente alla presenza e all'ampliamento di basi aeronautiche militari di stati stranieri e di coalizioni intese a, o impegnate in, attivita' belliche che la Costituzione ripudia;

l) promuovono forme di mobilita' sostenibile, modelli di sviluppo autocentrati con tecnologie appropriate, scelte economiche ecocompatibili, eque e solidali;

m) promuovono una cultura della mobilita' e del viaggio sostenibile, conviviale, solidale, aperta all'incontro e all'ascolto reciproco, rispettosa delle persone e dell'ambiente;

n) si impegnano per la riduzione del surriscaldamento climatico e per la difesa della biosfera.

* * *

Care amiche e cari amici,

questo vostro incontro contribuira' sicuramente non solo all'informazione e alla documentazione, ma anche alla coscientizzazione necessaria affinche' si avvii una politica del trasporto aereo finalmente rispettosa della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani, finalmente rispettosa della biosfera casa comune dell'umanita'.

Con i migliori auguri di buon lavoro, un cordiale saluto

 

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SENZA ODIO, SENZA VIOLENZA, SENZA PAURA

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Al referendum votiamo No alla riforma costituzionale golpista

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino" (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100

Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it, centropacevt at gmail.com, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

Numero 40 del 18 novembre 2016