[Nonviolenza] Telegrammi. 2536



 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2536 del 18 novembre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com

 

Sommario di questo numero:

1. Peppe Sini: "Primum non nocere". Con dieci ippocratici apoftegmi sulla propaganda referendaria governativa

2. "Opporsi al maschilismo e al razzismo. Alcuni strumenti teorici e pratici". Un incontro di studio

3. La mozione conclusiva della I Giornata nazionale di studio sugli effetti sanitari e ambientali del trasporto aereo

4. Gian Marco Martignoni presenta "Costituzione e antipolitica" di Mario Dogliani

5. Alcuni testi del mese di luglio 2014 (parte terza)

6. Dall'Afghanistan alla Palestina

7. In ricordo di Henry David Thoreau e di Guenther Anders nell'anniversario della nascita

8. Cessi il massacro a Gaza

9. Solo la nonviolenza

10. Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni

11. Nadine Gordimer

12. Dopo la nuova aggressione razzista a Castel Volturno

13. Un giorno di digiuno e una lettera al prefetto contro il massacro a Gaza e contro tutte le guerre e le uccisioni

14. Per Nadine Gordimer

15. Cessi il massacro a Gaza

16. Da molte senatrici e molti senatori presentati i primi tre disegni di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza

17. Il momento e' adesso

18. E' deceduto Valentino Correggia

19. Una iniziativa a Viterbo e una lettera al Presidente del Consiglio contro il massacro a Gaza

20. Per Bartolome' de Las Casas

21. Nella Giornata mondiale per Nelson Mandela

22. Il primo passo

23. Segnalazioni librarie

24. La "Carta" del Movimento Nonviolento

25. Per saperne di piu'

 

1. EDITORIALE. PEPPE SINI: "PRIMUM NON NOCERE". CON DIECI IPPOCRATICI APOFTEGMI SULLA PROPAGANDA REFERENDARIA GOVERNATIVA

 

"Al qual proposito diceva un filosofo francese del secolo passato: i politici antichi parlavano sempre di costumi e di virtu'; i moderni non parlano d'altro che di commercio e di moneta"

(Giacomo Leopardi, Pensieri, XLIV)

 

Innanzitutto non nuocere.

La prima buona azione e' non farne una cattiva. A chi ci propone di fare una cosa errata, una cosa ingiusta, una cosa malvagia, una cosa indegna, occorre saper dire di no. Come Bartleby.

Al referendum del 4 dicembre votiamo No alla riforma costituzionale golpista del governo degli apprendisti stregoni.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

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I. La propaganda governativa sostiene che chi si oppone alla riforma costituzionale e' un complice del sistema di potere. Dimenticando che del sistema di potere il governo e' magna pars.

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II. La propaganda governativa sostiene che chi difende la Costituzione repubblicana porta il paese alla catastrofe. Dimenticando che questa Costituzione e' in vigore dal 1948 e non solo non ha provocato alcuna apocalisse, ma ha garantito la civile convivenza.

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III. La propaganda governativa sostiene che chi vota No al referendum difende l'indifendibile. E l'indifendibile sarebbero dunque le istituzioni repubblicane, la Costituzione democratica, la sovranita' popolare, il diritto di voto, la separazione e il controllo dei poteri.

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IV. La propaganda governativa sostiene che chi difende la Costituzione e' un babbeo o un mascalzone. Lo erano anche coloro che la Costituzione hanno scritto? Lo sono anche tutti i pubblici ufficiali che alla Costituzione hanno giurato fedelta' (compresi i signori e le signore del governo stesso)?

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V. La propaganda governativa secondo cui chi vota No e' ipso facto un reprobo dimostra la vocazione totalitaria di chi ci governa.

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VI. La propaganda governativa sostiene che la sua riforma semplifica. Basta leggere l'articolo 70 della Costituzione (che recita: "La funzione legislativa e' esercitata collettivamente dalle due Camere") e il testo della riforma che a quell'articolo di nove semplici e chiare parole ne sostituisce un altro di oltre quattrocento parole che impone un grottesco guazzabuglio che moltiplica le procedure e apre la via ad infiniti contenziosi.

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VII. La propaganda governativa sostiene che l'abolizione del Senato eletto dal popolo (e quindi la negazione della piena e diretta sovranita' popolare nell'elezione di una meta' dell'organo legislativo) sia una gran bella trovata. Anche l'attribuzione del laticlavio al cavallo di Caligola.

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VIII. La propaganda governativa insiste nel voler fare del referendum del 4 dicembre un plebiscito sul Presidente del Consiglio e sul suo gabinetto. Bisogna davvero essere ben megalomani per ritenere la carriera politica di un giovanotto e di un pugno di suoi sodali piu' importante della legge fondamentale dello stato dalla quale tutte le altre leggi e la stessa civile convivenza dipendono.

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IX. La propaganda governativa sostiene che maciullata per un terzo la Costituzione repubblicana in questo paese si vivra' assai meglio. Abolendola del tutto dovrebbe essere l'Eden.

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X. "Poiche' non sanno o non vogliono opporsi al malaffare, preferiscono abolire le buone leggi" (Eleandro di Trapezunte, Supplementi alla Storia segreta di Procopio di Cesarea).

*

Innanzitutto non nuocere.

La prima buona azione e' non farne una cattiva. A chi ci propone di fare una cosa errata, una cosa ingiusta, una cosa malvagia, una cosa indegna, occorre saper dire di no. Come Bartleby.

Al referendum del 4 dicembre votiamo No alla riforma golpista del governo degli apprendisti stregoni.

Senza odio, senza violenza, senza paura.

 

2. INCONTRI. "OPPORSI AL MASCHILISMO E AL RAZZISMO. ALCUNI STRUMENTI TEORICI E PRATICI". UN INCONTRO DI STUDIO

 

Si e' svolto la sera di giovedi' 17 novembre 2016 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di studio sul tema: "Opporsi al maschilismo e al razzismo".

Nel corso dell'incontro e' stato espresso apprezzamento, sostegno e adesione alla manifestazione nazionale "Non una di meno" che si svolgera' a Roma sabato 26 novembre in occasione della Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne.

Ampia parte dell'incontro e' stata dedicata a un'analisi rigorosamente documentata del fenomeno migratorio e delle sue cause.

All'incontro ha preso parte Paolo Arena.

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Paolo Arena, critico e saggista, studioso di cinema, arti visive, weltliteratur, sistemi di pensiero, processi culturali, comunicazioni di massa e nuovi media, e' uno dei principali collaboratori del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo e fa parte della redazione di "Viterbo oltre il muro. Spazio di informazione nonviolenta", un'esperienza nata dagli incontri di formazione nonviolenta che per anni si sono svolti con cadenza settimanale a Viterbo; nel 2010 insieme a Marco Ambrosini e Marco Graziotti ha condotto un'ampia inchiesta sul tema "La nonviolenza oggi in Italia" con centinaia di interviste a molte delle piu' rappresentative figure dell'impegno nonviolento nel nostro paese. Ha tenuto apprezzate conferenze sul cinema di Tarkovskij all'Universita' di Roma "La Sapienza" e presso biblioteche pubbliche. Negli scorsi anni ha animato cicli di incontri di studio su Dante e su Seneca. Negli ultimi anni ha animato tre cicli di incontri di studio di storia della sociologia, di teoria del diritto, di elementi di economia politica. Fa parte di un comitato che promuove il diritto allo studio con iniziative di solidarieta' concreta. Cura il sito www.letterestrane.it

 

3. DOCUMENTI. LA MOZIONE CONCLUSIVA DELLA I GIORNATA NAZIONALE DI STUDIO SUGLI EFFETTI SANITARI E AMBIENTALI DEL TRASPORTO AEREO

[Dall'Associazione italiana medici per l'ambiente (Isde-Italia) riceviamo e diffondiamo]

 

Mozione conclusiva della I Giornata nazionale di studio sugli effetti sanitari e ambientali del trasporto aereo approvata all'unanimita' il 29 ottobre 2016

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Premesso che:

- Il traffico aereo e' ascrivibile tra le piu' importanti fonti di inquinamento ambientale e danno alla salute e devono quindi essere predisposti interventi, azioni e politiche nazionali e internazionali che ne prevedano una rapida quanto concreta razionalizzazione e riduzione;

- Il trasporto aereo, gli aeroporti e tutte le strutture ed attivita' di supporto - come ormai dimostrato in modo inoppugnabile da una rilevante quanto consistente ed ultradecennale letteratura scientifica internazionale e nazionale - sono una fonte consistente di inquinamento acustico, atmosferico ed elettromagnetico e un fattore di danno inconfutabile per la salute e l'ambiente;

- Il traffico aereo contribuisce in ingente misura alle emissioni di anidride carbonica, principale gas ad effetto serra e diverse stime internazionali permettono di indicare un apporto di questo settore che va da un minimo del 3% ad un massimo del 10% contribuendo cosi' in misura decisiva all'effetto serra e all'inquinamento dell'aria;

- solo una minima parte della popolazione mondiale viaggia in aereo mentre le drammatiche conseguenze del surriscaldamento climatico, derivanti anche dal trasporto aereo, ricadono sull'intera umanita' in termini di desertificazione, alluvioni, cicloni, sconvolgimenti climatici cosi' gravi che determinano distruzioni e carestie in aree sempre piu' estese del pianeta e incrementano il fenomeno forzato delle migrazioni soprattutto dal continente africano ed asiatico, e secondo la tesi dei maggiori studiosi e delle piu' prestigiose istituzioni internazionali entro il 2050 si raggiungeranno tra i 200 e i 250 milioni di profughi per cause ambientali;

- secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanita' ogni anno sono circa 12,6 milioni le morti attribuibili all'inquinamento dell'aria, dell'acqua e del suolo, alle esposizioni chimiche, ai cambiamenti climatici e alle radiazioni ultraviolette ed e' quindi urgente e necessaria una riduzione dell'esposizione a fonti di inquinamento insieme ad interventi di risanamento, bonifica e tutela dell'ambiente;

- secondo la relazione del 2015 dell'Agenzia Europea per l'Ambiente - EEA (http://www.eea.europa.eu/it/pressroom/newsreleases/molti-cittadini-europei-sono-ancora) l'inquinamento atmosferico e' il principale fattore di rischio ambientale per la salute in Europa e riduce la durata di vita delle persone, contribuendo alla diffusione di gravi patologie quali malattie cardiache, problemi respiratori e cancro (si stima che nel 2011 l'inquinamento atmosferico sia stato responsabile di oltre 430 000 morti premature in Europa);

- l'inquinamento atmosferico si ripercuote in vari modi sulla salute in dipendenza anche delle condizioni del singolo soggetto, dell'eta' e della durata dell'esposizione, e gli effetti deleteri dell'inquinamento ambientale sono tanto maggiori quanto e' piu' precoce l'esposizione e quindi particolarmente vulnerabili sono il periodo gestazionale, neonatale, infantile e ado-lescenziale;

- l'Organizzazione Mondiale della Sanita', la Comunita' Europea, l'Agenzia internazionale di ricerca sul cancro, l'Agenzia europea per l'Ambiente, le piu' importanti e prestigiose istituzioni scientifiche e societa' mediche internazionali e nazionali raccomandano costantemente la riduzione dell'esposizione a tutte le fonti di inquinamento come prima misura per la tutela della salute ovvero : "Salute in ogni politica" (http://www.euro.who.int/en/health-topics/health-determinants/social-determinants/publications/pre-2007/health-in-all-policies-prospects-and-potentials) (http://www.who.int/quantifying_ehimpacts/publications/preventing-disease/en/);

- il diritto fondamentale ed inviolabile alla salute per ogni persona e ogni comunita' e' sancito dalla Carta Costituzionale italiana ed e' ribadito anche nel recente documento "Salute 2020 - Un modello di politica europea a sostegno di un'azione trasversale al governo e alla societa' a favore della salute e del benessere" (http://www.dors.it/alleg/newcms/201409/Health%202020_ita_DEF_SET2014.pdf);

- secondo le stime di Eurocontrol (www.eurocontrol.int) il numero dei voli nell'Unione Europea dovrebbe raddoppiare entro il 2025 rispetto al 2000 e cosi' l'entita' delle emissioni nocive generate da trasporto aereo (l'anidride carbonica prodotta dal trasporto aereo passera' cosi' dai 572 milioni di tonnellate annue del 2000 a un valore tra gli 1,2 e gli 1,4 miliardi di tonnellate nel 2025);

- sempre secondo il report dell'EEA le emissioni di CO2 sono aumentate di circa l'80% tra il 1990 e il 2014, e si prevede che cresceranno di un ulteriore 45% tra il 2014 e il 2035, mentre le emissioni degli ossidi di azoto - NOX sono raddoppiate tra il 1990 e il 2014, e si prevede una crescita di un ulteriore 43% tra il 2014 e il 2035;

- una recente ricerca della Warwick Business School dell'universita' di Warwick ha mostrato che tra il 2007 e il 2014 nessuna delle piu' note compagnie aeree mondiali, tranne qualche raro caso, ha provveduto a mettere in atto interventi e strategie volte a ridurre le proprie emissioni;

- negli ultimi decenni, il traffico aereo ha registrato una fase di crescita pressoche' costante soprattutto per quanto riguarda il settore del trasporto merci e quello dei voli low cost, solitamente legato al turismo definito anche "mordi e fuggi" determinando cosi' un incremento importante del suo impatto negativo sull'ambiente, soprattutto in termini di inquinamento atmosferico ed acustico;

- l'attuale sistema di mobilita' mondiale contribuisce per oltre un quarto a tutte le emissioni di gas serra ed e' fortemente incentrato sul trasporto sia individuale che collettivo su gomma e tende ad incrementare ed incentivare sempre piu' anche il trasporto aereo;

- sul territorio italiano sono dislocati oltre 100 aeroporti tra civili e militari;

- oltre il 70 per cento degli aeroporti italiani si trova all'interno di contesti urbani (assumendo la distanza massima di 10 km dal centro della citta' di riferimento - fonte One Work, Nomisma, Kpmg 2010 -);

- il numero eccessivo di aeroporti, la crescita diurna e notturna della movimentazione aerea sugli scali, il loro contesto entro citta' in forte espansione per numero di residenti ed abitazioni e' la ragione del rilevante impatto ambientale e sanitario del trasporto aereo anche in Italia negli ultimi decenni;

- le persone che vivono in prossimita' di scali aeroportuali e i lavoratori delle strutture aeroportuali sono costretti a subire oltre agli effetti dell'inquinamento dell'aria anche quelli dell'inquinamento acustico ed elettromagnetico con conseguenze importanti sulla salute e lo stato psicofisico (si vedano anche le ricerche scientifiche che evidenziano disturbi neurocognitivi nei bambini che frequentano scuole ubicate in prossimita' di aeroporti);

- In Italia a causa dello sviluppo ridotto delle metropolitane urbane, il ritardo nell'ammodernamento dei sistemi ferroviari metropolitani, l'abbandono dei sistemi tranviari elettrici, la vetusta' del parco veicolare e l'eterogeneita' delle misure adottate per contrastare l'inquinamento atmosferico, tra le quali mai viene inserita la riduzione del trasporto aereo, scarsi se non del tutto inutili sono i risultati dei vari piani regionali per il miglioramento della qualita' dell'aria e di conseguenza cresce il rischio sanitario correlato, soprattutto nelle grandi citta'.

Si chiede che le competenti istituzioni si impegnino attraverso leggi, interventi ed azioni affinche':

- l'intero sistema dei trasporti sia riconsiderato e rivisto quanto prima per tentare di ridurre il surriscaldamento del pianeta, tutelare la salute, gli ecosistemi, l'ambiente e garantire cosi' un futuro di vita dignitoso e sufficientemente adeguato alle esigenze umane alle attuali e alle prossime generazioni;

- il diritto alla salute, la tutela del territorio e quindi del patrimonio storico, artistico e paesaggistico, il rispetto delle leggi in materia ambientale e l'applicazione del principio di precauzione facciano da orientamento, vincolo e barriera ad ogni scelta di tipo economico-politico e infrastrutturale, ad ogni interesse di impresa che possa compromettere e conta-minare beni comuni e fondamentali per la vita stessa come l'aria, l'acqua, il suolo e la salute delle popolazioni;

- in Italia come nel mondo il trasporto aereo sia ridotto e razionalizzato;

- non si consenta la realizzazione di nuovi aeroporti nel territorio italiano e si respingano i progetti di ampliamento di quelli gia' esistenti;

- sia redatto un piano nazionale della mobilita' che riduca il traffico su gomma, che incentivi l'elettromobilita', il telelavoro, il trasporto su rotaia, sempre nel rispetto delle peculiarita' dei territori e dei diritti delle popolazioni interessate, e il trasporto via mare attraverso le cosiddette autostrade del mare e che abbia la tutela dell'ambiente e della salute come elementi cardine.

 

4. LIBRI. GIAN MARCO MARTIGNONI PRESENTA "COSTITUZIONE E ANTIPOLITICA" DI MARIO DOGLIANI

[Riceviamo e volentieri diffondiamo]

 

Per smascherare le ingannevoli e risibili argomentazioni dei sostenitori del si' al referendum del 4 dicembre, puo' essere utile, tra i tanti testi che trattano l'argomento, affidarsi alla lettura del libro "Costituzione e antipolitica" (Ediesse, pp. 224, euro 13) di Mario Dogliani, professore emerito di Diritto costituzionale all'universita' di Torino, in particolare per l'approccio storico che lo contraddistingue.

Ne vale davvero la pena, perche' Dogliani preliminarmente suddivide la storia della Repubblica in due fasi fondamentali: la prima (1948-1978) decisamente caratterizzata per l'attuazione del dettato costituzionale, attraverso riforme legislative socialmente avanzate (dallo Statuto dei lavoratori all'istituzione del Servizio sanitario nazionale, ecc.) grazie alla spinta e alle lotte del movimento operaio; la seconda (dal 1979 ad oggi) segnata, invece, dall'affermazione di una perniciosa "retorica della riforma costituzionale" in concomitanza con il dilagare dell'egemonia neoliberista e la progressiva messa in discussione delle conquiste realizzate in quegli anni.

Infatti, dall'eccesso di democrazia teorizzato dal Rapporto della Commissione Trilaterale, passando per il piano della P2 di Licio Gelli e il decisionismo craxiano, l'ideologia delle governabilita', propugnata senza alcuna remora dalla destra economica e politica, ha poi travolto ogni argine: cosicche', grazie all'incredibile abiura compiuta dal gruppo dirigente dell'ex partito comunista, e' con il referendum del 1993 che si materializza attraverso il superamento del sistema elettorale proporzionale, il primo attentato all'integrita' dei principi racchiusi nel testo costituzionale.

Si tratta di un passaggio fondamentale e fin troppo sottaciuto nelle sue conseguenze devastanti per il mondo del lavoro e la difesa complessiva nello stato sociale, giacche' vi e' una palese contraddizione tra la corretta rivendicazione di una rappresentanza sindacale proporzionale e la connessa titolarita' contrattuale, quando parallelamente la rappresentanza politica e' alterata e artefatta dalla nefasta cultura dello spirito maggioritario.

D'altronde, il ventennio berlusconiano ha abbondantemente dimostrato come la preminenza accordata all'esecutivo, per via di quel premio di maggioranza che i comunisti avevano duramente combattuto nel 1953 nelle sembianze della famosa legge-truffa, puo' svilire la centralita' del parlamento, nonche' permettere una dichiarata guerra aperta al potere giudiziario.

Con tutti i guasti che ne sono conseguiti per la nostra democrazia, anche se, fortunatamente, la reazione del popolo italiano ha sonoramente bocciato la controriforma costituzionale avanzata a colpi di maggioranza nel 2006 da Berlusconi e Lega Nord, all'insegna di un presidenzialismo autoritario di un federalismo secessionista.

Purtroppo, seppur quel pronunciamento ha di fatto rilegittimato la Carta costituzionale, il governo Renzi eterodiretto dal filo-atlantico Giorgio Napolitano, si e' da subito distinto per un procedimento di revisione fatto male, ma soprattutto di rottura e di maggioranza, fondandolo sull'umiliazione reiterata delle funzioni del Parlamento, grazie alla stupefacente arrendevolezza dei presidenti della Camera e del Senato.

Dogliani, che e' stato membro della Commissione delle riforme costituzionali istituita dal governo Letta, e' piu' che lapidario sulle ragioni dell'arroganza renziana: "si e' andato progressivamente cementando un blocco affaristico-finanziario con contorni inquietanti, che ha imposto la scrittura del testo che ora ci troviamo a giudicare".

Infatti, come Tsipras ha potuto misurare sulla sua pelle dopo il formidabile pronunciamento del popolo greco nel referendum indetto sulle politiche dell'austerita' imposte dalla Troika, il finanz-capitalismo chiede che la politica abbia esclusivamente una funzione servente rispetto alle sue dichiarate finalita'.

Tra l'altro, i ripetuti abbracci e sostegni da parte dei poteri forti - da Marchionne a Obama e finanche l'ambasciatore americano le ingerenze di ogni tipo si sprecano -, la dicono  lunga sul timbro impresso al combinato disposto controriforma costituzionale e Italicum.

Pertanto, come ha ben rilevato il filosofo Maurizio Ferraris nel recente pamphlet "Emergenza", la governabilita' algoritmica richiede la massima velocita' dei processi decisionali, quindi l'assenza di qualsiasi ostacolo all'azione degli esecutivi e la conseguente investitura di un capo eletto plebiscitariamente da parte del popolo; nonche' la messa fuori gioco, come abbiamo verificato sul Jobs act, la buona scuola e quant'altro, di qualsiasi politica che abbia al centro il primato del lavoro e dell'eguaglianza.

In ultima analisi, stante che il documento redatto nel maggio 2013 dalla banca J.P.Morgan puntando l'indice contro le costituzioni della periferia meridionale dell'Europa - poiche' "influenzate dalle idee socialiste e dalle tutele costituzionali dei diritti dei lavoratori" - ha ben chiarito qual e' l'essenza della cosiddetta "post-democrazia", e' evidente che il no al referendum del 4 dicembre, proprio per queste ragioni, assume una valenza doppiamente simbolica.

 

5. MATERIALI. ALCUNI TESTI DEL MESE DI LUGLIO 2014 (PARTE TERZA)

 

Riproponiamo qui alcuni testi apparsi sul nostro foglio nel mese di luglio 2014.

 

6. DALL'AFGHANISTAN ALLA PALESTINA

 

Cessino tutte le guerre.

Cessino tutte le oppressioni, le occupazioni, le persecuzioni.

Occorre il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti.

Occorre il rispetto intransigente per la vita e la dignita' di ogni essere umano.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

7. IN RICORDO DI HENRY DAVID THOREAU E DI GUENTHER ANDERS NELL'ANNIVERSARIO DELLA NASCITA

 

Ricorre il 12 luglio l'anniversario della nascita di Henry David Thoreau e di Guenther Anders, due grandi pensatori e testimoni, suscitatori dell'impegno per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera, dell'azione diretta nonviolenta, dell'impegno libertario e solidale, della forza della verita'.

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Henry David Thoreau e' nato a Concord il 12 luglio 1817 ed a Concord e' deceduto il 6 maggio 1862, grande pensatore libertario americano, obiettore di coscienza alla guerra, antirazzista ed antischiavista, precursore dei movimenti ecologisti e nonviolenti, fu autore di opere fondamentali come Walden ovvero la vita nei boschi e La disobbedienza civile. Tra le opere di Henry David Thoreau: Walden and other writings, Bantam Books, New York 1962, 1981; tra le traduzioni italiane: Walden ovvero la vita nei boschi, Rizzoli, Milano 1964; Walden ovvero la vita nei boschi e il saggio La disobbedienza civile, Neri Pozza, 1958, Mondadori, Milano 1970, 1977; La disobbedienza civile. Vita senza principi, Demetra, Bussolengo (Vr) 1995; La disobbedienza civile. Apologia per John Brown, Rcs, Milano 2010. Con la figura, l'opera e la riflessione di Thoreau si sono confrontati e su di lui e su di esse hanno scritto impegnative considerazioni pressoche' tutti gli studiosi del pensiero libertario e della nonviolenza (oltre agli storici della letteratura e della cultura nordamericana, di cui e' un classico).

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Guenther Anders (pseudonimo di Guenther Stern, "anders" significa "altro" e fu lo pseudonimo assunto quando le riviste su cui scriveva gli chiesero di non comparire col suo vero cognome) e' nato a Breslavia il 12 luglio 1902, figlio dell'illustre psicologo Wilhelm Stern, fu allievo di Husserl e si laureo' in filosofia nel 1925. Costretto all'esilio dall'avvento del nazismo, trasferitosi negli Stati Uniti d'America, visse di disparati mestieri. Tornato in Europa nel 1950, si stabili' a Vienna. E' scomparso a Vienna il 17 dicembre 1992. Strenuamente impegnato contro la violenza del potere e particolarmente contro il riarmo atomico, e' uno dei maggiori filosofi contemporanei; e' stato il pensatore che con piu' rigore e concentrazione e tenacia ha pensato la condizione dell'umanita' nell'epoca delle armi che mettono in pericolo la sopravvivenza stessa della civilta' umana; insieme a Hannah Arendt (di cui fu coniuge), ad Hans Jonas (e ad altre e altri, certo), e' tra gli ineludibili punti di riferimento del nostro riflettere e del nostro agire. Tra le opere di Guenther Anders: Essere o non essere, Einaudi, Torino 1961; La coscienza al bando. Il carteggio del pilota di Hiroshima Claude Eatherly e di Guenther Anders, Einaudi, Torino 1962, poi Linea d'ombra, Milano 1992 (col titolo: Il pilota di Hiroshima ovvero: la coscienza al bando); L'uomo e' antiquato, vol. I (sottotitolo: Considerazioni sull'anima nell'era della seconda rivoluzione industriale), Il Saggiatore, Milano 1963, poi Bollati Boringhieri, Torino 2003; L'uomo e' antiquato, vol. II (sottotitolo: Sulla distruzione della vita nell'epoca della terza rivoluzione industriale), Bollati Boringhieri, Torino 1992, 2003; Discorso sulle tre guerre mondiali, Linea d'ombra, Milano 1990; Opinioni di un eretico, Theoria, Roma-Napoli 1991; Noi figli di Eichmann, Giuntina, Firenze 1995; Stato di necessita' e legittima difesa, Edizioni Cultura della Pace, San Domenico di Fiesole (Fi) 1997. Si vedano inoltre: Kafka. Pro e contro, Corbo, Ferrara 1989; Uomo senza mondo, Spazio Libri, Ferrara 1991; Patologia della liberta', Palomar, Bari 1993; Amare, ieri, Bollati Boringhieri, Torino 2004; L'odio e' antiquato, Bollati Boringhieri, Torino 2006; Discesa all'Ade, Bollati Boringhieri, Torino 2008. In rivista testi di Anders sono stati pubblicati negli ultimi anni su "Comunita'", "Linea d'ombra", "Micromega". Opere su Guenther Anders: cfr. ora la bella monografia di Pier Paolo Portinaro, Il principio disperazione. Tre studi su Guenther Anders, Bollati Boringhieri, Torino 2003; singoli saggi su Anders hanno scritto, tra altri, Norberto Bobbio, Goffredo Fofi, Umberto Galimberti; tra gli intellettuali italiani che sono stati in corrispondenza con lui ricordiamo Cesare Cases e Renato Solmi.

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Da Thoreau come da Anders molte cose abbiamo appreso, e soprattutto questa: di pensare con la propria testa e di fare solo cio' che ci sembra sicuramente giusto e benigno; di opporci a tutti i poteri iniqui, di soccorrere tutte le vittime; di contrastare sempre la guerra e l'oppressione, le uccisioni e le persecuzioni, ogni inganno ed ogni asservimento; di lottare incessantemente per difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani e del mondo vivente.

Da Thoreau come da Anders abbiamo ricevuto testimonianze ed insegnamenti che ci hanno reso persone migliori: obiettori di coscienza, oppositori alla menzogna e alla violenza, resistenti contro tutte le dittature e tutte le corruzioni, persone amiche della nonviolenza.

Proseguendo nell'impegno di Henry David Thoreau e di Guenther Anders la nonviolenza e' in cammino.

 

8. CESSI IL MASSACRO A GAZA

 

Cessi il massacro a Gaza.

Vi e' una sola umanita'.

Solo la pace salva le vite.

Subito la cessazione dell'oppressione del popolo palestinese.

Subito la cessazione delle minacce di distruzione dello stato di Israele.

Subito il pieno riconoscimento dello stato di Palestina.

Subito democrazia e rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di ogni essere umano.

Subito il riconoscimento reciproco e universale di due stati sovrani.

Subito l'impegno della comunita' internazionale per la pace, la cooperazione, gli aiuti umanitari.

Subito azioni costruttive per disarmare e smilitarizzare i conflitti, per riparare ai torti, per risarcire le vittime superstiti, per garantire sicurezza, per migliorare le condizioni di esistenza, per promuovere fiducia e benessere.

Solo la pace salva le vite.

Vi e' una sola umanita'.

Cessi il massacro a Gaza.

 

9. SOLO LA NONVIOLENZA

 

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

Cessi il massacro a Gaza.

Cessino tutte le guerre e tutte le uccisioni.

Vi e' una sola umanita'.

Pace, disarmo, smilitarizzazione dei conflitti.

Rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

10. CONTRO TUTTE LE GUERRE, CONTRO TUTTE LE UCCISIONI, CONTRO TUTTE LE PERSECUZIONI

 

Si e' svolto nel pomeriggio di lunedi' 14 luglio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di testimonianza e di mobilitazione contro tutte le guerre e contro tutte le uccisioni.

Concludendo l'incontro, il responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, ha evidenziato ancora una volta che occorre affermare il valore assoluto del diritto alla vita e alla dignita' di ogni essere umano, e quindi occorre affermare il ripudio assoluto di tutte le guerre, di tutte le uccisioni, di tutte le persecuzioni.

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Ed in primo luogo, trovandoci in Italia, e dovendo innanzitutto assumerci la responsabilita' di contrastare i crimini commessi da chi il nostro paese governa, al nostro stesso paese dobbiamo chiedere un concreto impegno di pace e disarmo, di rispetto dei diritti umani, per salvare le vite.

Cessi la partecipazione italiana alla guerra afgana.

Cessi la politica razzista e assassina italiana e dell'Unione Europea.

Cessi la produzione di armi italiane messe a disposizione di eserciti belligeranti e di regimi dittatoriali.

Cessi la partecipazione italiana ad alleanze belliche.

Cessi la complicita' italiana con stati che usano strumenti criminali come la guerra e l'omicidio come tecniche di dominio.

L'Italia accolga tutti i fuggiaschi.

L'Italia soccorra tutte le vittime.

L'Italia disarmi e smilitarizzi se stessa, e dia cosi' l'esempio dell'unica politica internazionale alternativa possibile ed efficace: la politica della nonviolenza.

*

Detto questo, senza esitazioni e senza ipocrisie, chiediamo quindi anche ad altri paesi, ad altri governi, ad altre organizzazioni, di cessare anche loro di muovere guerre, commettere stragi, perseguitare popoli e persone.

Cessi il massacro a Gaza.

Cessi il massacro in Siria.

Cessi il massacro in Ucraina.

Cessino ovunque le guerre e le dittature.

Cessino ovunque le occupazioni militari e le oppressioni razziste e schiaviste.

Ovunque occorre il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti.

Ovunque occorre pace, democrazia, rispetto dei diritti umani.

Ovunque si dia aiuto a tutte le vittime.

Ogni paese accolga le persone in fuga.

Vi e' una sola umanita'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

11. NADINE GORDIMER

 

E' deceduta Nadine Gordimer, che ci ha insegnato tutto.

Con gratitudine la salutiamo, combattente nonviolenta con gli strumenti della verita' e della poesia, maestra di resistenza all'inumano.

La lotta nonviolenta per un'umanita' di persone tutte libere, eguali in diritti, responsabili e solidali continua.

 

12. DOPO LA NUOVA AGGRESSIONE RAZZISTA A CASTEL VOLTURNO

 

L'aggressione razzista di Castel Volturno - in cui anni fa la camorra fece una sanguinosa strage di persone immigrate - ci convoca a un impegno urgente e ineludibile: l'impegno a far cessare ogni forma di violenza nei confronti dei migranti, che oggi in Italia subiscono sovente condizioni di lavoro schiaviste, aggressioni armate (da poteri criminali, da bande razziste, da squadristi singoli ed organizzati) e violenze scellerate anche da parte delle istituzioni (come le detenzioni nei campi di concentramento e le deportazioni), ed insomma enormi pericoli per l'incolumita' personale e mancata tutela dei diritti piu' elementari.

Il razzismo e' un crimine contro l'umanita'.

Ogni essere umano ha diritto alla vita, alla dignita', alla solidarieta', al rispetto e alla protezione giuridica.

E' compito di ogni persona decente, come di ogni associazione democratica, come di tutte le istituzioni dello stato di diritto democratico e costituzionale riconoscere e difendere i diritti umani di ogni essere umano.

E' compito di ogni persona decente, come di ogni associazione democratica, come di tutte le istituzioni dello stato di diritto democratico e costituzionale opporsi alla violenza razzista.

 

13. UN GIORNO DI DIGIUNO E UNA LETTERA AL PREFETTO CONTRO IL MASSACRO A GAZA E CONTRO TUTTE LE GUERRE E LE UCCISIONI

 

Il responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, Peppe Sini, osservera' mercoledi' 16 luglio 2014 un giorno di digiuno come assunzione di responsabilita' e in segno di dolore per le vittime dei massacri a Gaza, massacri che potevano e dovevano essere evitati dall'umanita' con un'azione adeguata di solidarieta' internazionale con i due popoli e con le due diaspore, per sostenere e garantire l'esistenza dello stato di Israele e dello stato di Palestina, liberi e sovrani, democratici e rispettosi dei diritti umani, per contrastare ovunque le guerre e il razzismo, per contrastare ovunque tutte le uccisioni e tutte le persecuzioni.

*

La solidarieta' ipocrita non aiuta la pace.

La solidarieta' con i poteri violenti e assassini non aiuta la pace.

La solidarieta' che non riconosce la paura e la sofferenza di tutti i popoli non aiuta la pace.

La solidarieta' che non contrasta la violenza dei gruppi armati e dei loro finanziatori non aiuta la pace.

La solidarieta' che non contrasta la violenza di tutti i regimi dittatoriali e razzisti nel vicino e medio Oriente come ovunque non aiuta la pace.

La solidarieta' che non riconosce le responsabilita' dell'Europa non aiuta la pace.

La solidarieta' che non riconosce e contrasta la violenza dell'imperialismo non aiuta la pace.

*

Aiuta la pace la richiesta di salvare tutte le vite.

Aiuta la pace la richiesta della cessazione di tutte le persecuzioni, le umiliazioni, le rapine, le minacce genocidarie.

Aiuta la pace la memoria dei mostruosi crimini del colonialismo, del totalitarismo e della Shoah.

Aiuta la pace l'aiuto umanitario a tutte le vittime superstiti.

Aiuta la pace l'accoglienza e l'assistenza a tutte le persone che ne hanno necessita'.

Aiuta la pace il disarmo e la smilitarizzazione.

Aiuta la pace la scelta nitida e intransigente della nonviolenza.

*

In questo giorno di digiuno il responsabile della struttura nonviolenta viterbese indirizza una lettera al Prefetto di Viterbo in quanto rappresentante territoriale del governo italiano.

Il testo della lettera al Prefetto recita:

Egregio Prefetto,

le scrivo in quanto Lei e' la rappresentante del governo italiano, pregandola quindi di inoltrare questa lettera all'organo esecutivo dello Stato.

Aggiungo la mia voce a quella di quanti chiedono che cessino le attivita' belliche in Palestina e in Israele come ovunque.

Per questa giornata molte associazioni democratiche hanno promosso in tutta Italia un'iniziativa basata su un appello che chiede pace, liberta' e giustizia in Palestina e Israele, ed in particolare "che cessino immediatamente il fuoco, le rappresaglie e le vendette di ogni parte; che la politica e la comunita' internazionale assumano un ruolo attivo e di mediazione per la fine dell'occupazione militare israeliana e la colonizzazione del territorio palestinese, per il rispetto dei diritti umani, della sicurezza e del diritto internazionale in tutto il territorio che accoglie i popoli israeliano e palestinese; che il governo italiano si attivi immediatamente affinche' il nostro Paese e i Paesi membri dell'Unione Europea interrompano la fornitura di armi, di munizioni, di sistemi militari, come pure ogni accordo di cooperazione militare con Israele; che il nostro governo, oggi alla presidenza dell'Unione Europea, assuma questi impegni con determinazione e coraggio".

Condivido questo appello anche se non mi sfuggono reticenze ed ambiguita'.

Le chiedo pertanto, egregio Prefetto, di voler trasmettere al Governo questa espressione della volonta' di pace che entrambi sappiamo essere condivisa da tutti gli esseri umani di volonta' buona, ed e' la stessa volonta' di pace sancita dalla Costituzione della Repubblica Italiana all'art. 11 (alla quale, purtroppo, i governi italiani degli ultimi decenni non hanno saputo restare fedeli, a nostra comune vergogna, vergogna che perdurera' finche' non sapremo ottenere il rispetto della Carta a fondamento del nostro ordinamento giuridico da parte di chi il nostro paese governa e che con la sua inammissibile e fedifraga condotta toglie credibilita' alle nostre stesse parole di pace).

Distintamente,

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo

Viterbo, 16 luglio 2014

*

Cessino subito i massacri.

Solo la pace salva le vite.

Occorre il disarmo e la smilitarizzazione dei conflitti.

Si affermi il rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Si realizzi la solidarieta' che ogni essere umano riconosce, raggiunge, sostiene.

Vi e' una sola umanita'.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

14. PER NADINE GORDIMER

 

La scomparsa di Nadine Gordimer, autrice di libri indimenticabili che ben a ragione le valsero il riconoscimento del premio Nobel, non costituisce solo un lutto per la cultura mondiale.

La scomparsa di Nadine Gordimer e' innanzitutto la perdita di una straordinaria combattente nonviolenta per la dignita' umana, contro il razzismo ed ogni altra forma di oppressione.

Il lascito di Nadine Gordimer ci impegna quindi tutte e tutti a proseguirne la lotta, a coglierne e valorizzarne la coerenza tra mezzi e fini, a tenere insieme poesia e verita', a non dimenticare mai che la civilta' umana e' in primo luogo l'esperienza della solidarieta' e del dono, del reciproco riconoscimento e della comune responsabilita', ovvero il processo di liberazione dell'umanita' intera dall'ignoranza, dalla menzogna, da ogni ingiustizia e violenza.

Se delle mille cose che Nadine Gordimer ci ha insegnato una dovessimo indicarne come decisiva questa diremmo: a riconoscere e difendere la vita, la dignita' e i diritti di ogni essere umano, sapendo che in quella precisa, concreta, coerente e ineludibile solidarieta' sono in gioco la vita, la dignita' e i diritti dell'umanita' intera.

Ci manchera' la voce calda, la parola saggia, il volto luminoso, il coraggio mite di Nadine Gordimer. Ma essa resta nella sua opera e nella sua testimonianza. Non si estingue il valore delle persone buone.

Con voce e con volto di donna la nonviolenza e' in cammino.

 

15. CESSI IL MASSACRO A GAZA

 

Ogni persona sa che uccidere e' un male.

Ogni persona sa che la guerra e' un crimine.

Ogni persona sa che le armi sono nemiche dell'umanita'.

Ogni persona sa che per risolvere i conflitti occorre innanzitutto smilitarizzarli.

Ogni persona sa che solo la pace salva le vite.

Ogni persona chiede quindi che cessi immediatamente il massacro a Gaza.

Ogni persona chiede quindi che cessino tutte le guerre, le uccisioni, le persecuzioni.

Ogni persona chiede quindi disarmo e smilitarizzazione.

Ogni persona chiede quindi democrazia, giustizia, rispetto e solidarieta'.

Vi e' una sola umanita'.

Tutti abbiamo diritto a vivere.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita' dalla catastrofe.

 

16. INIZIATIVE. DA MOLTE SENATRICI E MOLTI SENATORI PRESENTATI I PRIMI TRE DISEGNI DI LEGGE PER LA FORMAZIONE DELLE FORZE DELL'ORDINE ALLA NONVIOLENZA

 

Accogliendo l'invito del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo la senatrice Loredana De Petris, il senatore Luigi Manconi, la senatrice Rita Ghedini, la senatrice Valeria Fedeli, il senatore Paolo Corsini, la senatrice Silvana Amati, il senatore Sergio Lo Giudice, la senatrice Daniela Valentini, la senatrice Rosa Maria Di Giorgi, il senatore Miguel Gotor, la senatrice Elena Ferrara, il senatore Marco Scibona, la senatrice Adele Gambaro, il senatore Marino Germano Mastrangeli, il senatore Daniele Gaetano Borioli, la senatrice Maria Spilabotte, la senatrice Erica D'Adda, la senatrice Monica Cirinna', la senatrice Manuela Serra, la senatrice Francesca Puglisi, il senatore Pasquale Sollo, il senatore Francesco Giacobbe, hanno presentato le prime tre proposte di legge in questa XVII legislatura per la formazione delle forze dell'ordine alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

*

Si tratta rispettivamente del disegno di legge n. 1515 recante "Norme di principio e di indirizzo per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle Forze di polizia" presentato in data 10 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 258 del 10 giugno 2014; del disegno di legge n. 1526 recante "Norme per l'inclusione della conoscenza e dell'addestramento all'uso delle risorse della nonviolenza nell'ambito dei percorsi didattici per l'istruzione, la formazione e l'aggiornamento del personale delle forze di polizia" presentato in data 16 giugno 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 263 del 17 giugno 2014; del disegno di legge n. 1565 recante "Norme per l'inclusione della nonviolenza nei percorsi formativi del personale delle forze di polizia" presentato in data 14 luglio 2014 ed annunciato nella seduta pomeridiana n. 279 del 15 luglio 2014.

*

E' in previsione che altri disegni di legge per la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza vengano presentati nei prossimi giorni sia al Senato che alla Camera.

Molti altri parlamentari hanno gia' espresso interesse e sostegno all'iniziativa.

Gia' nel 2001 decine di parlamentari di tutti gli schieramenti politici promossero e sostennero un'analoga iniziativa, ma allora essa non giunse all'esito dell'adozione della legge proposta. E' auspicabile che si riesca adesso.

*

Come e' stato piu' volte sottolineato, "la nonviolenza e' una grande risorsa per la democrazia, la legalita', i diritti umani; ed oggi piu' che mai vi e' bisogno dell'impegno di tutti in difesa ed a promozione della legalita', della democrazia, dei diritti umani"; e "proprio perche' le forze dell'ordine svolgono una funzione decisiva di difesa della sicurezza pubblica, di tutela della legalita', di garanzia del rispetto dei diritti di tutte le persone, cosi' come prevede l'ordinamento vigente, e' utile e necessario che possano disporre di una formazione che permetta di avvalersi delle grandi risorse della nonviolenza sul piano formativo, comunicativo, relazionale ed operativo".

 

17. IL MOMENTO E' ADESSO

 

E' adesso il momento di una legge per la formazione alla nonviolenza di tutti gli operatori delle forze di polizia, dai vigili urbani alle cinque polizie statali.

E' adesso il momento che la nonviolenza informi di se' tutte le istituzioni democratiche, a cominciare da quelle preposte all'ordine pubblico, all'affermazione della legalita', al contrasto del crimine, alla protezione della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

E' adesso il momento che tutti gli apparati pubblici conoscano ed utilizzino le straordinarie risorse che la nonviolenza mette a disposizione per inverare democrazia, legalita', diritti umani.

E' adesso il momento di far cessare ogni abuso da parte di chi e' investito di pubblici poteri.

E' adesso il momento per avviare subito la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza.

A chi ci legge chiediamo di scrivere al Governo, al Parlamento, alle Regioni, alle Province, ai Comuni, alle Questure, alle Prefetture, per chiedere subito la formazione delle forze dell'ordine alla nonviolenza.

*

Un modello di lettera al governo

Al/alla Ministro/a ...

Oggetto: proposta di un impegno suo personale, ovvero collegiale nell'ambito del Consiglio dei Ministri di cui fa parte, per la promozione e l'adozione di un atto normativo che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza

Gentile ministro/a ...,

le scrivo per formularle la richiesta di un atto legislativo ovvero regolamentare che disponga la formazione di tutti gli appartenenti alle forze dell'ordine alla conoscenza e all'addestramento all'uso delle risorse teoriche e pratiche della nonviolenza.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

Segnalo altresi' che nei giorni scorsi sono state presentate tre proposte di legge a tal fine.

Cfr. http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/07/msg00033.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

*

Un modello di lettera ai parlamentari

Al/alla senatore/senatrice/onorevole ...

Oggetto: proposta di presentazione di un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia statali e locali siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza

Gentile parlamentare,

le scrivo per formularle una proposta: di voler presentare un disegno di legge affinche' tutti gli appartenenti alle forze di polizia siano formati alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza.

Lei gia' sapra' che un analogo disegno di legge fu gia' presentato nel 2001, dopo la tragedia di Genova, sottoscritto da parlamentari di tutti gli schieramenti politici, ma allora non fu poi "calendarizzato" nei lavori parlamentari e quindi non giunse a buon fine.

Non vi e' bisogno di sottolineare la grande utilita' di tale formazione e addestramento, dovendo le forze dell'ordine intervenire anche in situazioni assai critiche, in cui le risorse della nonviolenza possono essere di insostituibile utilita'.

Distinti saluti,

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

Segnalo altresi' che nei giorni scorsi sono state presentate tre proposte di legge a tal fine.

Cfr. http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/07/msg00033.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

*

Un modello di lettera ai Comuni

Al Sindaco del Comune di ...

e per opportuna conoscenza:

a tutti gli assessori della Giunta Comunale

a tutti i consiglieri del Consiglio Comunale

alla Segretaria generale del Comune

Oggetto: proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale

Gentile sindaco,

forse sapra' gia' che in varie realta' territoriali, da Milano a Palermo, da diversi anni si svolgono attivita' di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per gli operatori dei vari Corpi di Polizia.

La nonviolenza appronta infatti strumenti di grande utilita', anche dal punto di vista comunicativo e relazionale, per gli operatori pubblici che nello svolgimento delle loro delicate funzioni possono trovarsi a dover fronteggiare situazioni complesse e critiche.

Con la presente lettera si avanza la proposta che il Comune di ... realizzi un corso di formazione alla conoscenza e all'uso delle risorse della nonviolenza per tutti gli operatori del Corpo di Polizia Locale.

Distinti saluti

FIRMA

LUOGO, DATA

Post scriptum: segnalo che una minima documentazione essenziale e' disponibile nella rete telematica, ad esempio nel fascicolo n. 1627 del 4 maggio 2014 dei "Telegrammi della nonviolenza in cammino", url: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/05/msg00003.html

Segnalo altresi' che nei giorni scorsi sono state presentate tre proposte di legge a tal fine.

Cfr. http://lists.peacelink.it/nonviolenza/2014/07/msg00033.html

INDIRIZZO COMPLETO DEL MITTENTE

 

18. E' DECEDUTO VALENTINO CORREGGIA

 

Solo ora ci giunge la notizia della scomparsa di Valentino Correggia, un uomo buono, padre della nostra amica Marinella.

Era nato a Rocca d'Arazzo (Asti) il 12 dicembre 1929, e li' e' deceduto il 25 giugno 2014.

A Marinella ed a tutti i familiari le nostro condoglianze.

 

19. UNA INIZIATIVA A VITERBO E UNA LETTERA AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO CONTRO IL MASSACRO A GAZA

 

Si e' svolto nel pomeriggio di giovedi' 17 luglio 2014 a Viterbo presso il "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" un incontro di testimonianza contro il massacro a Gaza, contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni, contro il razzismo ed ogni violazione della dignita' umana.

*

Nel corso dell'incontro sono state lette testimonianze e riflessioni di persone palestinesi ed israeliane che hanno scelto la nonviolenza e che lottano contro la guerra, contro l'occupazione militare, contro il terrorismo, contro il totalitarismo, contro il razzismo, contro il maschilismo, affinche' vi siano due stati liberi, sovrani e democratici - lo stato di Israele e lo stato di Palestina - che rispettino tutti i diritti umani di tutti gli esseri umani, in cui due popoli possano vivere in pace e in liberta' senza essere oppressi o minacciati di umiliazioni e rapine, di riduzione in schiavitu', di distruzione di ogni bene, persino di genocidio.

*

L'incontro e' stato concluso dal responsabile della struttura nonviolenta viterbese, Peppe Sini, al secondo giorno di digiuno contro la guerra, che ha ricordato ancora una volta la necessita' della nonviolenza come unico mezzo adeguato di costruzione della pace, della giustizia, della democrazia, del rispetto dei diritti di tutti gli esseri umani e dell'unico mondo vivente casa comune dell'umanita'.

*

I partecipanti all'incontro hanno approvato all'unanimita' la seguente lettera indirizzata al Presidente del Consiglio dei Ministri italiano.

"Signor Presidente del Consiglio,

come tante altre persone di volonta' buona formuliamo la richiesta di un fattivo impegno dell'Italia e dell'Europa per la cessazione del massacro in corso a Gaza, per l'invio di aiuti umanitari a tutte le vittime superstiti, per la cessazione della fornitura di armi a tutte le parti belligeranti.

Solo la pace salva le vite.

Solo la smilitarizzazione e il disarmo favoriscono la risoluzione dei conflitti.

Solo dal reciproco riconoscimento della comune umanita' possono scaturire la fiducia e la solidarieta' che sole consentono intima serenita' e civile convivenza.

Pace, giustizia, liberta' e sicurezza per la popolazione israeliana e per la popolazione palestinese; due stati liberi, sovrani e democratici per due popoli troppo a lungo orribilmente martoriati; rispetto della vita, della dignita' e dei diritti di tutti gli esseri umani.

Cessi immediatamente la guerra.

Si impegnino tutti i paesi del mondo per il disarmo e la smilitarizzazione".

 

20. PER BARTOLOME' DE LAS CASAS

 

Ricorre oggi, giovedi' 17 luglio, l'anniversario della scomparsa, il 17 luglio 1566, di Bartolome' de Las Casas, il grande difensore dei diritti degli indios e di tutti gli esseri umani, il grande oppositore della guerra e della violenza coloniale e razzista, l'autore della "Brevissima relazione della distruzione delle Indie" la cui lettura e' imprescindibile, una delle figure piu' luminose della nonviolenza.

*

Una utile raccolta di scritti di Bartolome' de Las Casas in edizione economica e' Obra indigenista, Alianza, Madrid, 1985, 1992; in traduzione italiana la Brevissima relazione della distruzione delle Indie e' presso Mondadori, Milano 1987, o anche presso le Edizioni Cultura della Pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1991; vari estratti dalla sua Apologetica Historia sono tradotti col titolo La leggenda nera, Feltrinelli, Milano 1959, 1972.

Tra le opere su Las Casas cfr. almeno Marianne Mahn-Lot, Bartolomeo de Las Casas e i diritti degli indiani, Jaca Book, Milano 1985; Gustavo Gutierrez, Dio o l'oro, Queriniana, Brescia 1991; Carlos Castillo, Bartolome' de Las Casas, Edizioni Cultura della Pace, S. Domenico di Fiesole (Fi) 1993; cfr. anche almeno Tzvetan Todorov, La conquista dell'America, Einaudi, Torino 1992; Fernando Mires, En nombre de la cruz, Dei, San Jose' (Costa Rica) 1989.

*

Nel ricordo di Bartolome' de Las Casas prosegua la lotta contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Nel ricordo di Bartolome' de Las Casas prosegua la lotta per difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani e dell'intero mondo vivente.

Nel ricordo di Bartolome' de Las Casas la nonviolenza e' in cammino.

 

21. NELLA GIORNATA MONDIALE PER NELSON MANDELA

[Nelson Mandela e' stato uno dei piu' grandi eroi della lotta contro il razzismo, per la dignita' di ogni essere umano; nato nel 1918, tra i leader principali dell'African National Congress, nel 1964 e' condannato all'ergastolo dal regime razzista sudafricano; nel corso dei decenni la sua figura diventa una leggenda e un punto di riferimento in tutto il mondo; uscira' dal carcere l'11 febbraio 1990 come un eroe vittorioso; premio Nobel per la pace nel 1993, primo presidente del Sudafrica finalmente democratico compira' il miracolo della riconciliazione; e' deceduto nel 2013. Tra le opere di Nelson Mandela: fondamentale e' l'autobiografia Lungo cammino verso la liberta', Feltrinelli, Milano 1995; tra le raccolte di scritti ed interventi pubblicate prima della liberazione cfr. La lotta e' la mia vita, Comune di Reggio Emilia, 1985; La non facile strada della liberta', Edizioni Lavoro, Roma 1986; tra le raccolte pubblicate successivamente alla liberazione: Tre discorsi, Centro di ricerca per la pace, Viterbo 1991; Contro ogni razzismo, Mondadori, Milano 1996; Mai piu' schiavi, Mondadori, Milano 1996 (il volume contiene un intervento di Nelson Mandela ed uno di Fidel Castro); Io, Nelson Mandela, Sperling & Kupfer, Milano 2010, 2013; Bisogna essere capaci di sognare, Rcs, Milano 2013. Tra le opere su Nelson Mandela: Mary Benson, Nelson Mandela: biografia, Agalev, Bologna 1988; Francois Soudan, Mandela l'indomabile, Edizioni Associate, Roma 1988; Jean Guiloineau, Nelson Mandela, Mondadori, Milano 1990; John Vail, I Mandela, Targa Italiana, Milano 1990; Fatima Meer, Il cielo della speranza, Sugarco, Milano 1990; John Carlin, Mandela. Ritratto di un sognatore, Sperling & Kupfer, Milano 2013; Christo Brand, Mandela. L'uomo che ha cambiato il mondo, Newton Compton, Roma 2014. Si veda anche: Winnie Mandela, Finche' il mio popolo non sara' libero, Sugarco, Milano 1986; Nancy Harrison, Winnie Mandela, Jaca Book, Milano 1987; ed ancora: Desmond Tutu, Anch'io ho il diritto di esistere, Queriniana, Brescia 1985; Desmond Tutu, Non c'e' futuro senza perdono, Feltrinelli, Milano 2001; Desmond Tutu, Anche Dio ha un sogno, L'ancora del Mediterraneo, Napoli 2004; ed anche: Nadine Gordimer, Vivere nell'interregno, Feltrinelli, Milano 1990; ed ancora almeno: Marcello Flores (a cura di), Verita' senza vendetta. L'esperienza della Commissione sudafricana per la verita' e la riconciliazione, Manifestolibri, Roma 1999.

Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace e i diritti umani" di Viterbo, e' oggi al terzo giorno di digiuno contro la guerra. Nel 1987 coordino' per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano]

 

C'e' un solo modo onesto per ricordare e celebrare Nelson Mandela: ed e' proseguirne la lotta contro il razzismo, contro lo schiavismo, contro il colonialismo, contro l'imperialismo, contro tutte le oppressioni, contro tutte le menzogne, contro tutte le violenze.

C'e' un solo modo onesto per ricordare e celebrare Nelson Mandela: ed e' proseguirne la lotta per difendere la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Opporsi a tutte le guerre, le uccisioni e le persecuzioni.

Opporsi al razzismo, allo schiavismo, al maschilismo.

Vi e' una sola umanita'.

La nonviolenza e' in cammino.

 

22. IL PRIMO PASSO

 

L'Afghanistan, l'Iraq, la Siria, l'Ucraina, Israele e la Palestina, la guerra che uccide e uccide e uccide. Uccide gli esseri umani.

E le dittature, che uccidono e uccidono e uccidono. Uccidono gli esseri umani.

E le democrature dove imperversano le mafie, che uccidono e uccidono e uccidono. Uccidono gli esseri umani.

E il razzismo, che uccide e uccide e uccide. Uccide gli esseri umani.

E ovunque il femminicidio, che uccide e uccide e uccide. Uccide gli esseri umani.

E l'ecocidio e la schiavitu', che uccidono e uccidono e uccidono. Uccidono gli esseri umani e l'unico mondo vivente casa comune dell'umanita' intera.

Cessare di uccidere, e' il primo passo.

*

Abolire gli eserciti e le armi. Salvare le vite.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

 

23. SEGNALAZIONI LIBRARIE

 

Letture

- Lev Tolstoj, Guerra e rivoluzione, Feltrinelli, Milano 2015, pp. 192, euro 8,50.

*

Riletture

- Ezio Mauro, Gustavo Zagrebelsky, La felicita' della democrazia. Un dialogo, Laterza, Roma-Bari 2011, 2012, pp. VI + 250.

- Gustavo Zagrebelsky, Contro la dittatura del presente, Laterza, Roma-Bari 2014, pp. VI + 136.

- Gustavo Zagrebelsky, Moscacieca, Laterza, Roma-Bari 2015, pp. XIV + 114.

- Gustavo Zagrebelsky, con Francesco Pallante, Loro diranno, noi diciamo, Laterza, Roma-Bari 2016, pp. IV + 148.

 

24. DOCUMENTI. LA "CARTA" DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO

 

Il Movimento Nonviolento lavora per l'esclusione della violenza individuale e di gruppo in ogni settore della vita sociale, a livello locale, nazionale e internazionale, e per il superamento dell'apparato di potere che trae alimento dallo spirito di violenza. Per questa via il movimento persegue lo scopo della creazione di una comunita' mondiale senza classi che promuova il libero sviluppo di ciascuno in armonia con il bene di tutti.

Le fondamentali direttrici d'azione del movimento nonviolento sono:

1. l'opposizione integrale alla guerra;

2. la lotta contro lo sfruttamento economico e le ingiustizie sociali, l'oppressione politica ed ogni forma di autoritarismo, di privilegio e di nazionalismo, le discriminazioni legate alla razza, alla provenienza geografica, al sesso e alla religione;

3. lo sviluppo della vita associata nel rispetto di ogni singola cultura, e la creazione di organismi di democrazia dal basso per la diretta e responsabile gestione da parte di tutti del potere, inteso come servizio comunitario;

4. la salvaguardia dei valori di cultura e dell'ambiente naturale, che sono patrimonio prezioso per il presente e per il futuro, e la cui distruzione e contaminazione sono un'altra delle forme di violenza dell'uomo.

Il movimento opera con il solo metodo nonviolento, che implica il rifiuto dell'uccisione e della lesione fisica, dell'odio e della menzogna, dell'impedimento del dialogo e della liberta' di informazione e di critica.

Gli essenziali strumenti di lotta nonviolenta sono: l'esempio, l'educazione, la persuasione, la propaganda, la protesta, lo sciopero, la noncollaborazione, il boicottaggio, la disobbedienza civile, la formazione di organi di governo paralleli.

 

25. PER SAPERNE DI PIU'

 

Indichiamo il sito del Movimento Nonviolento: www.nonviolenti.org; per contatti: azionenonviolenta at sis.it

Tutti i fascicoli de "La nonviolenza e' in cammino" dal dicembre 2004 possono essere consultati nella rete telematica alla pagina web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

TELEGRAMMI DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

Numero 2536 del 18 novembre 2016

Telegrammi quotidiani della nonviolenza in cammino proposti dal Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterbo a tutte le persone amiche della nonviolenza (anno XVII)

Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100 Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it , centropacevt at gmail.com , sito: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

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