Voci e volti della nonviolenza. 443



 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

Numero 443 dell'11 novembre 2011

 

In questo numero:

1. Un appello del Movimento Nonviolento, dell'Associazione per la pace, di Peacelink e del Centro di ricerca per la pace di Viterbo per il 4 novembre: Ogni vittima ha il volto di Abele

2. Dieci parole della nonviolenza in cammino

3. Luciano Bonfrate: Dieci parole da Assisi a Gubbio

4. Osvaldo Caffianchi: Ancora sulle dieci parole della nonviolenza in cammino da Assisi a Gubbio

5. Benito D'Ippolito: Dieci parole della nonviolenza in dieci profili di costruttrici di pace

6. Crispino Scotolatori: Ancora dieci parole sul sentiero da Assisi a Gubbio

7. Nello Scardani: Ancora dieci parole della nonviolenza riflesse in dieci volti di donne

8. Ricciardo Aloisi: Ancora dieci parole sul sentiero da Assisi a Gubbio

9. Omero Caiami Persichi: Dieci quartine tra Assisi e Gubbio

10. Giobatta Corinzi: Ancora dieci parole riflesse in dieci volti sul sentiero da Assisi a Gubbio

11. Geremia Cattristi: Dieci parole e dieci volti da Assisi a Gubbio

 

1. REPETITA IUVANT. UN APPELLO DEL MOVIMENTO NONVIOLENTO, DELL'ASSOCIAZIONE PER LA PACE, DI PEACELINK E DEL CENTRO DI RICERCA PER LA PACE DI VITERBO PER IL 4 NOVEMBRE: OGNI VITTIMA HA IL VOLTO DI ABELE

[Riproponiamo ancora il seguente appello, che valga anche per il prossimo anno]

 

Intendiamo proporre per il 4 novembre l'iniziativa nonviolenta "Ogni vittima ha il volto di Abele".

Proponiamo che il 4 novembre si realizzino in tutte le citta' d'Italia commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Affinche' il 4 novembre, anniversario della fine dell'"inutile strage" della prima guerra mondiale, cessi di essere il giorno in cui i poteri assassini irridono gli assassinati, e diventi invece il giorno in cui nel ricordo degli esseri umani defunti vittime delle guerre gli esseri umani viventi esprimono, rinnovano, inverano l'impegno affinche' non ci siano mai piu' guerre, mai piu' uccisioni, mai piu' persecuzioni.

*

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente. Non devono dar adito ad equivoci o confusioni di sorta; non devono essere in alcun modo ambigue o subalterne; non devono prestare il fianco a fraintendimenti o mistificazioni. Queste iniziative di addolorato omaggio alle vittime della guerra e di azione concreta per promuovere la pace e difendere le vite, devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo piu' austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo e' possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perche' le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perche' convocano ogni persona di retto sentire e di volonta' buona all'impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi. Dimostrando che solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise. Affermando il diritto e il dovere di ogni essere umano e la cogente obbligazione di ogni ordinamento giuridico democratico di adoperarsi per salvare le vite, rispettare la dignita' e difendere i diritti di tutti gli esseri umani.

*

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignita' e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo' salvare l'umanita'.

*

Movimento Nonviolento

per contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. 0458009803, fax: 0458009212, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org

Associazione per la pace

per contatti: e-mail: luisamorgantini at gmail.com, sito: www.assopace.org

Peacelink

per contatti: e-mail: info at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace di Viterbo

per contatti: e-mail: nbawac at tin.it, web: http://lists.peacelink.it/nonviolenza/

 

2. MATERIALI. DIECI PAROLE DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO

 

Riproponiamo di seguito ancora una volta i testi contenuti in una delle dispense del Corso di educazione alla pace svoltosi presso il liceo scientifico di Orte nell'anno scolastico 2004-2005, dal titolo "Dieci parole della nonviolenza in cammino". In essa venivano riproposti alcuni testi estratti dal notiziario telematico quotidiano "La nonviolenza è in cammino", proposti come materiali utili alla riflessione sui temi della pace, della dignita' umana, dell'accostamento alla nonviolenza.

La dispensa si apriva con la nota introduttiva che riportiamo qui di seguito.

Dal 4 al 7 settembre 2003 si svolse la camminata da Assisi a Gubbio promossa dal Movimento Nonviolento (per contatti: e-mail: azionenonviolenta at sis.it; sito: www.nonviolenti.org) come prosecuzione della marcia Perugia-Assisi per la nonviolenza che si era tenuta nel settembre 2000. In preparazione di questa iniziativa, cui tutte le persone amiche della nonviolenza furono chiamate a partecipare e contribuire, nei mesi precedenti venne promosso un percorso di riflessione articolato in "dieci parole della nonviolenza", proponendo ogni mese una parola su cui riflettere. Le dieci parole proposte erano: Forza della verita' (traduzione italiana del termine gandhiano "satyagraha"), coscienza, amore, festa, sobrieta', giustizia, liberazione, potere di tutti (concetto che Aldo Capitini esprimeva con la parola "omnicrazia"), bellezza, persuasione. A questo percorso volle contribuire anche il notiziario "La nonviolenza e' in cammino" ospitando i componimenti in versi che di seguito trascriviamo.

 

3. MATERIALI. LUCIANO BONFRATE: DIECI PAROLE DA ASSISI A GUBBIO

[Da "La nonviolenza e' in cammino", n. 594]

 

1. Forza della verita'

La nonviolenza e' ahimsa e satyagraha:

opposizione sempre alla violenza,

tenersi stretti a cio' che e' vero sempre.

*

2. Coscienza

La nonviolenza e' scelta di coscienza

conoscere insieme, e insieme la scienza

di voler scegliere l'azione buona.

*

3. Amore

La nonviolenza e' forza dell'amore

virtu' che eleva, bene dell'incontro,

e' convivenza, comunione, pace.

*

4. Festa

La nonviolenza e' festa, e' riconoscersi

fraterni sororali, umanita'

tutta abbracciata contro male e morte.

*

5. Sobrieta'

La nonviolenza e' la gioia possibile

nel condividere il mondo che e' di tutti:

non la sprecare questa buona vita.

*

6. Giustizia

La nonviolenza suscita la lotta

contro vilta', ingiustizia ed ignoranza:

e' unita'-amore che tutti degnifica.

*

7. Liberazione

La nonviolenza e' questo lungo andare

che apre strada e lungo questa strada

si riconosce uguale ogni diverso.

*

8. Potere di tutti

La nonviolenza e' l'omnicrazia

il potere di agire di tutti

il potere tra tutti condiviso.

*

9. Bellezza

La nonviolenza e' la bellezza quando

anime e corpi, rotte le catene,

riconoscendosi emergono alla luce.

*

10. Persuasione

La nonviolenza e' la scelta del tu,

la scelta del tu-tutti, il saldo stare

umani tra gli umani. E' cosa buona.

 

4. MATERIALI. OSVALDO CAFFIANCHI: ANCORA SULLE DIECI PAROLE DELLA NONVIOLENZA IN CAMMINO DA ASSISI A GUBBIO

[Da "La nonviolenza e' in cammino", n. 595]

 

1. Forza della verita'

Nell'afferrarsi alla verita'

e' l'unica speranza, nella lotta

con l'angelo si compie per l'intera

notte la prova, e trovi il vero nome.

*

2. Coscienza

La giovinetta Antigone per prima

seppe che viene l'ora in cui si deve

dire di no.

E' con quel no che sorge la coscienza

e' la coscienza che fa luce al mondo.

*

3. Amore

Come insegno' di Mantinea la donna

all'ateniese che sapeva l'arte

piu' necessaria, della levatrice,

l'amore e' cio' che unisce e cio' che salva

ti strappa su' dalla palude e t'alza

dove piu' pura e' l'aria e finalmente

possiamo respirare.

*

4. Festa

Non l'ordine chiuso, non le solenni

maschere del potere, non il passo

che come lama cade e calpesta.

Ma la danza, ma il volto ritrovato.

*

5. Sobrieta'

Non lasciare che a goccia a goccia

ti secchino il midollo i simulacri.

Nella misura e' l'unico segreto

cio' che tu sprechi ad altri manchera'

nel dissipare dissipi te stesso

vuol esser sobria la felicita'.

*

6. Giustizia

Rendere bene per male

avere misericordia

non cedere di un passo all'oppressione.

*

7. Liberazione

Di questo dolore che e' di tutti

lenire la piaga solo e' dato

se di tutti e per tutti e con tutti si sceglie

la parte, il cammino, l'amicizia.

*

8. Potere di tutti

Ascolta la voce dell'altro ed ascolta

con piu' grande attenzione il silenzio dell'altro.

Accogli la spina e la borraccia.

Non ci si libera da soli

non si compie da soli questo lungo viaggio.

E come un bozzolo, chi non si apre

perisce.

*

9. Bellezza

L'errore era nel credere che l'attimo

fuggente fosse bello. Era l'errore

nella fuga del tempo in fumo ed ombra.

Era nell'occhio invece la bellezza

era nel cuore, nel volto accarezzato.

E quella luce resta per sempre.

*

10. Persuasione

Io che sempre appartenni al partito

dei perplessi, che giusta il poeta

di Augusta, di Treviri l'esule ardito,

alle nobili idee sono uso

chiedere cosa celino invisibile

e che del sinolo di lancia e di scudo

sempre sentii la spina nel cuore,

pure volli viandante tra viandanti

incamminarmi con questi compagni

di pietà persuasi.

 

5. MATERIALI. BENITO D'IPPOLITO: DIECI PAROLE DELLA NONVIOLENZA IN DIECI PROFILI DI COSTRUTTRICI DI PACE

[Da "La nonviolenza è in cammino" n. 597]

 

1. Etty Hillesum, o la forza della verita'

 

Scegliere il bene, pensare col cuore,

condividere il dolore, avere cura

degli afflitti, totalmente ripudiare

la violenza, rifiutare

la salvezza per se' che affoga gli altri.

 

Fare la scelta della compassione

in nulla cedere al male

salvare tutti dinanzi all'orrore

salvare almeno l'umanita' futura.

*

2. La coscienza di Virginia Woolf

 

Alla corsa per l'accaparramento

sottrarsi, e preferire

altro sentiero, la propria autonomia

l'uso corretto delle tre ghinee

l'analisi serrata che connette

e smaschera per sempre

il maschilismo, il fascismo, la guerra.

 

E la guerra, il fascismo, il maschilismo

combattere con voce e forme proprie

trovando in  se' la stanza denegata.

 

E' questo che chiamiamo nonviolenza.

*

3. Maria Callas inventa l'amore

 

E' la voce che chiama e che trae

fuori dal gorgo verso la salvezza.

 

E' la voce che rompe del niente

il deserto, che la solitudine

svela, e consente che l'io si faccia noi.

*

4. Cathy Berberian, la festa dell'umanita'

 

Era sapiente di tutte le sapienze

parlava tutte le lingue, sapeva

e sapeva fare tutto.

 

Scioglieva in canto una voce che incantava

ed al convivio ed alla convivenza

l'umanita' chiamava intera a festa.

*

5. La sobrieta' di Rosa Luxemburg

 

Quando e' normale prendere il fucile

e strappare la vita alla gente

allora la galera e' il posto giusto

per le persone giuste, e li' era Rosa.

 

Quando e' normale che la gente buona

per prima venga presa e assassinata

per prima Rosa viene data ai pesci.

 

Ma questa norma dei vampiri Rosa

insegno' a smascherare, a contrastare,

per costruire un mondo non piu' barbaro

in cui normale sia esser d'aiuto.

*

6. La giustizia secondo Hannah Arendt

 

Sempre all'opposizione, sempre nitida

nella ricerca della verita'.

 

E sempre innamorata e sempre agile

nell'inseguire i pensieri fino in fondo

come riflessi nelle acque cangianti

vivi guizzanti pesciolini d'oro.

 

Sempre nemica dei poteri assassini

sempre nemica dell'astratto che uccide,

sempre il dialogo e lo spazio politico

in cui si possa vivere da umani

pronta a tessere di nuovo, a ragionare,

invito al concreto, invito al vivo incontro.

 

Del nascere il miracolo incessante,

il gesto morale del pensare,

la liberta fondata sul dialogo,

nessuno seppe dire come lei

nessuno come lei seppe donare.

*

7. Simone de Beauvoir, maestra di liberazione

 

Cosa sarebbe la Francia che amiamo

senza i libri di Simone de Beauvoir?

Cosa sapremmo senza quei libri

di cio' che conta del pensiero e della vita

d'Europa del secolo ventesimo?

 

Ma soprattutto quante lotte

sarebbero state sconfitte e cancellate

senza la voce del Castoro, senza

la sua presenza, la sua dedizione?

 

Ci insegno' tutto

in verità e in errore

Simone de Beauvoir:

l'ascolto e l'arte

della parola, e l'essere vicini

- che e' l'unica cosa che conta.

*

8. Luce Fabbri, il potere di tutti

 

La prima scoperta fu la guerra: l'orrore sovrano

che uomini accettassero di uccidere

e di essere uccisi.

 

L'intera vita dedico' alla lotta

contro la guerra, contro ogni oppressione,

per un'umanita' di liberi ed eguali.

 

Se avrà l'umanita' degno un futuro

come nel canto comunardo e' detto

e se tanto dolore avra' riscatto

nell'internazionale futura umanita',

in quel futuro che e' gia' compresente

ogni volta che fai l'azione buona

ci attende luminosa Luce Fabbri.

*

9. Frida Kahlo, della bellezza

 

Sognare tutti i sogni, raccontare

di se' e di tutti il volto e il cammino.

 

Rosa gelata, fiore appena nato

felicita' promessa a tutti e data

per sempre nel piu' lieve dei sussurri.

*

10. Simone Weil e la persuasione

 

Una così profonda liberta'

nessuno deve averla mai provata

ed un cosi' profondo lucido strazio.

 

Maestra di attenzione e verita'

che tutti rovescia i pigri pregiudizi

e tutte combatte le intime vilta'.

 

Figura dell'umanita'

lo specchio e l'enigma piu' chiaro

l'ardua la cruda la candida e lucente

incandescente

nonviolenza in cammino fatta donna.

 

6. MATERIALI. CRISPINO SCOTOLATORI: ANCORA DIECI PAROLE SUL SENTIERO DA ASSISI A GUBBIO

[Da "La nonviolenza è in cammino", n. 598]

 

1. Forza della verita'

 

Tieniti stretto alla verita'

e non temere il male

affronta il male

e vincilo con la pieta'.

*

2. Coscienza

 

L'arte la fede la sapienza

tutto le e' di nutrimento

ma solo lei tutto feconda e avviva

nostra buona signora la coscienza.

*

3. Amore

 

Piu' passa il tempo e meno sono certo

di saper dire cosa essere possa

ma ovunque vedo splender la sua possa

che regge il mondo e salva dal dolore.

*

4. Festa

 

Che cosa resta quando s'arresta ogni podesta

e si ridesta l'ombra molesta estinte le gesta

omai digesta nella foresta ogni tempesta

se non quel lieve ricordo della festa?

*

5. Sobrieta'

 

Invigila te stesso, a te stesso

esser presente sappi.

e passa in largo giro la borraccia

nessuno dei compagni resti senza

un sorso d'acqua, un sorso d'amicizia.

*

6. Giustizia

 

Dapprima fu la spada, la bilancia

appresso venne, verra' poi l'aratro.

La rabbia, l'equilibrio, il nutrimento.

S'ha da decidere che far del ferro:

se forza, o legge, oppur misericordia.

*

7. Liberazione

 

Nel profondo lago nero del tuo cuore

si nasconde il primo nemico.

Nella lotta dentro te contro di te

comincia quel cammino che da' pace.

*

8. Potere di tutti

 

Solo se si e' deliberato in comune

potremo agire in comune.

*

9. Bellezza

 

E' quel che si oppone alla morte

e' la gioia che rinasce ad ogni aurora

e' la speranza di essere ascoltati

e' tutto il mare dentro la conchiglia.

*

10. Persuasione

 

In quel piu' profondo colloquio corale

in cui s'incontrano infine tutti i tu

e non v'e' piu' contesa di mio e di tuo

li' ci ritroveremo faccia a faccia.

Ogni giorno e' quel colloquio corale

ogni giorno devi fare la tua scelta.

 

7. MATERIALI. NELLO SCARDANI: ANCORA DIECI PAROLE DELLA NONVIOLENZA RIFLESSE IN DIECI VOLTI DI DONNE

[Da "La nonviolenza è in cammino", n. 600]

 

1. Carla Lonzi, o della forza della verita'

 

Piu' passa il tempo e piu' diventa chiaro

che quelle parole scritte sulla carta vetrata

trent'anni fa, ancora c'interpellano.

 

Piu' passa il tempo e piu' diventa urgente

quel nitore di sguardo e di voce

per contrastare l'orrore presente.

*

2. Maria Zambrano, o della coscienza

 

La coscienza e' l'esilio

e l'esilio e' il ritrovarsi.

 

Perso tutto, allora resti tu.

 

Ed il pensiero che pensa e che ricrea

un mondo intero infine abitabile

da tutte tutte le persone umane.

*

3. Marina Cvetaeva, o dell'amore

 

Nessuno mai amo' quanto Marina:

amo' la luce e la terra, i corpi e i sogni e le parole.

 

Amo' le vite delle persone

si oppose sempre al cenno del carnefice.

*

4. Violeta Parra, o della festa

 

Conosceva la tristezza dalla coda lunga

come la Ande e fino in Patagonia.

 

Sapeva stringere i denti e lottare

masticando le erbe piu' amare, senza arrendersi mai.

 

Smascherava i fascisti col grido e col riso

e col ragionamento,

insegnava ad ascoltare lo zittito, l'offesa, gli inermi.

 

Ed abbracciata alla chitarra con la voce

rompeva catene, cavalcava le nuvole, dava sollievo

muovendo al coro e alla danza.

 

Al popolo restituiva

la dignita' rubata dai padroni.

*

5. Georgia O'Keeffe, o della sobrieta'

 

Per arrivare all'essenzialita'

occorre liberarsi dai feticci

spogliarsi dai viluppi di fantasmi

alla lusinghe del superfluo dire no.

Ed asciugarsi, andare nel deserto.

 

E solo allora trovi la scala

che dalla terra porta alla luna.

*

6. Marianella Garcia, o della giustizia

 

Salvare anche i morti

restituir loro il volto,

allo scempio compiuto dai carnefici

opporre infinita la pieta'.

 

E cosi' salvare coloro che verranno

dalla ripetizione incessante dell'orrore,

cosi' salvare l'umanita' presente,

cosi' rendere bene per male.

*

7. Rosanna Benzi, o della liberazione

 

Io la ricordo come una voce

che mi giunse qualche volta da un telefono

da Genova, dal polmone d'acciaio.

 

Ma la ricordo anche come donna

che volle vivere una vita piena

di affetti e di lotte, di verita'

che affronta il dolore e nessuno abbandona

nelle fauci dell'orco, nessuno

nel pozzo nero della solitudine

lascia che sia gettato.

 

Di liberazione maestra

non piu' dimenticata.

L'apertura che Capitini disse

in lei si era incarnata.

*

8. Ginetta Sagan, o del potere di tutti

 

Partecipo' alla Resistenza

fondo' Amnesty International

rese l'umanita' piu' buona e piu' forte.

 

Ancora chiama la sua voce all'azione

e chiama te.

*

9. Emily Dickinson, o della bellezza

 

Si puo' condurre una vita segreta

e donare al mondo tanta luce

che io che leggo ogni volta mi chiedo

quanto dolore costo' tanta gioia

quanta fatica tale levita'.

 

Si puo' essere sola e in solitudine

essere gia' figura dell'intero

genere umano, e lieve silenziosa

essere gia' di quella

societa' delle estranee che il mondo

ha da salvare, da mettere al mondo.

*

10. Margarete Buber-Neumann, o della persuasione

 

I campi, e nei campi l'umanita'.

I campi, e contro i campi l'umanita'.

 

Dire la verita', salvare quel che resta

delle vittime, contrastare

il totalitarismo che genera i campi

ed ogni ora si riproduce.

Ed ogni ora devi contrastare.

 

Saper distinguere tra i ruoli, le idee

astratte, e concreta la carne che soffre.

Saper riconoscere il bene e non sottrarsi.

Fare la scelta di salvare le persone.

 

8. MATERIALI. RICCIARDO ALOISI: ANCORA DIECI PAROLE SUL SENTIERO DA ASSISI A GUBBIO

[Da "La nonviolenza è in cammino", n. 605]

 

1. Forza della verita'

 

Nella ricerca della verita'

con il rispetto della verita'

in saldo abbraccio alla verita'

preferisci soffrire e non far male.

*

2. Coscienza

 

Nella coscienza della sofferenza

nella coscienza della compresenza

nella coscienza della gaia scienza

si tempra e si rinsalda l'alma frale.

*

3. Amore

 

tolto il disegno resta il colore

tolta la forza resta il calore

tolta la speme resta il valore

tolta la terra resta ancora il sale.

*

4. Festa

 

Ogni giorno l'aurora dita rosate torna

ed ogni giorno reca nuova festa.

*

5. Sobrieta'

 

Cosi' esposti al bisogno, cosi' esposti

alla paura, questo solo farmaco

conosco che offra limpido un sollievo:

volere meno, avere meno, andare

piu' lentamente, piu' in profondita',

dividere quel che e' nella bisaccia

con lo straniero, e nel lungo cammino

saper godere del bene del mondo,

del raccontarsi le infinite storie.

*

6. Giustizia

 

Non ci fu data la scienza

del bene e del male, ci fu data

l'intelligenza del dolore e acuta

la percezione della nostra confusione.

 

Cosi' quasi ciechi e senza bordone

questo cammino abbiamo da fare

e cosi' fragili e stanchi come siamo

la violenza dobbiamo contrastare

ed all'ingiusto il giusto contrapporre

e nella nostra scarsa luce il bene opporre

al male.

*

7. Liberazione

 

E' liberta' incarnata ed in cammino,

se si fermasse, divenisse astratta,

la liberta' in un lampo si corrompe

e s'arrovescia. E' un fiore delicato:

come cessa di crescere già muore.

*

8. Potere di tutti

 

Ognuno ha un potere e quel potere

e' un seme prezioso che deve dare frutto.

 

Ma ogni potere e' una lama affilata

che puo' affettare il pane e puo' squarciare

cuori pulsanti.

 

Il potere di tutti e' la scelta

di dar valore alla vita di tutti

di riconoscere a tutti la forza

di capire, di decidere, di agire,

di orientare la forza al bene comune.

*

9. Bellezza

 

Nel polveroso turbine del tempo

perennemente in fuga e che incessante

tutto ti logora e tutto travolge

un sorso, un goccio, un'ombra di armonia

che allude a un ritrovarsi e' la belta'.

*

10. Persuasione

 

La persuasione e' la persuasione

del potere di tutti, fondato

sulla coscienza della compresenza.

 

Sentire presente in se'

l'umanita' intera

sentire il se' presente

nel flusso incessante della vita.

 

Sentire come empatia

sentire come ascolto profondo

afferramento alla verita'.

 

Della realta' di tutti lo splendore.

 

9. MATERIALI. OMERO CAIAMI PERSICHI: DIECI QUARTINE TRA ASSISI E GUBBIO

[Da "La nonviolenza è in cammino", n. 607]

 

1. Forza della verita'

 

Oltre la coppa e lo stilo e' il nulla

ed anche questo canto certo e' nulla

due sole cose restano che valgono:

il pianto in comune, il riso in comune.

*

2. Coscienza

 

La parola e' piu' esigente del mondo

con la parola tu vai incontro al mondo

possa essere essa benedicente

possa essere essa portatrice di pace.

*

3. Amore

 

Ad eccezione del dolore tutto

dimenticai. Ma non dimenticai

la mano che mi si poso' sul volto.

Come una rosa fresca e profumata.

*

4. Festa

 

Mentre ceniamo insieme

mentre cantiamo insieme

si placa per un'ora questa furia

e per un'ora siamo ancora vivi.

*

5. Sobrieta'

 

Ascolta la voce del vento

ascolta l'orecchio del mare

ascolta la notte tutta occhi

e non negare mai la parola all'amico.

*

6. Giustizia

 

Non gravare su altri, sia lieve

il tuo camminare, il tuo parlare, il tuo sguardo.

Al curvo sii sostegno, a cio' che opprime

opponiti come una compatta roccia.

*

7. Liberazione

 

Tutto passera' presto, e' solo un attimo

ma questo attimo non sia sprecato.

Nulla passera' mai, per sempre resta

quello che hai fatto, quello che hai sperato.

*

8. Potere di tutti

 

E' nell'io la verita' del noi

ed e' nel noi la verita' dell'io.

Ma anche: e' nel tu la verita' dell'io

ed e' nel tutti la verita' dell'io, del tu, del noi.

*

9. Bellezza

 

Cosi' l'acqua dei sogni lava le angoscie

cosi' la luce del mondo risana le ferite

cosi' l'oblio rimuove le macerie

e la scoperta ci toglie il fiato ancora.

*

10. Persuasione

 

Anche di te vi e' bisogno

se questo sogno vogliamo trarre a vita

anche di te fa bisogno

per salvare di tutti la vita.

 

10. MATERIALI. GIOBATTA CORINZI: ANCORA DIECI PAROLE RIFLESSE IN DIECI VOLTI SUL SENTIERO DA ASSISI A GUBBIO

[Da "La nonviolenza è in cammino", n. 619]

 

1. Mary Wollstonecraft, della forza della verita'

 

Tutto puo' essere detto, ma prima

deve essere sentito, vissuto, e solo allora

tutto si fa chiaro, e tutto

il dolore il tormento la paura

si fa parola di rivendicazione

di umanita', cammino

di liberazione.

 

Per se', per tutte e tutti.

 

Conobbe tutto e non si arrese mai

sempre lotto' per la liberazione

di tutte, di tutti.

*

2. Edith Stein, della coscienza

 

Tutto e' pensiero e storia e tutto si rovescia

nella coscienza, e tutto vi si specchia.

 

Sta a te tenere limpido lo specchio

vedervi riflessa la via

tendere le braccia

salvare in te il mondo, aprire

porta dopo porta il varco

alla liberazione di tutti.

*

3. Ada Gobetti, dell'amore

 

Nessun uomo fu piu' intransigente di Piero Gobetti

ma una donna si', che ancora per molti anni

quella lotta comune che nel loro amore

era come una perla condusse.

 

Nessun uomo fu piu' educatore civile, al pubblico bene suscitatore

di Piero Gobetti, ma una donna si'

che per molti anni ancora quel magistero

seppe e volle recare, adempiere, consegnare

come un legato dai morti ai vivi.

 

Nessun uomo fu piu' di Piero Gobetti innamorato

della ragione e della virtu'

ma una donna si', che fu innamorata

della ragione, della virtu', di lui, del mondo.

 

Cadde giovane lui, lei

attraverso lunghi anni

sempre piu' giovane divenne e sempre

gentile e saggia seppe rimanere.

*

4. Isadora Duncan, della festa

 

Il corpo il movimento l'aria come acqua

tutto diviene luce quando la coscienza

si sente creatura fra creature

e si fa gesto, invito, amore, festa.

*

5. Ingeborg Bachmann, della sobrieta'

 

Concentrarsi, trovare il proprio centro

fare il vuoto, il deserto entro se',

 

e tendere alla patria da venire

e questa e' la virtu' dell'attenzione,

 

scavare la pietra del discorso

fino a raggiungere sorgiva la parola,

 

istituire cosi' quella comunita'

finora soltanto immaginata.

*

6. Anna Kuliscioff, della giustizia

 

In un possente rivolgimento d'amore

all'umanita' intera parlare la lingua

della carne che soffre, dello spirito che anela

dell'occhio che respira e che canta.

 

Col gesto largo del seminatore

fecondare il mondo, restituire

speranza agli oppressi, risanare

le ferite.

 

Il volto, il cuore d'Anna in sogno vidi

segno, impronta, aura della classe

che liberando se' liberi tutti.

*

7. Alice Paul, della liberazione

 

Una persona un voto. Lo diceva

in marcia per le vie della citta'.

 

Una persona un voto. Lo diceva

dal fondo della galera di qua e di la' dall'oceano

in sciopero della fame.

 

Una persona un voto. E poi ancora

la pace, il pane, le rose.

*

8. Flora Tristan, del potere di tutti

 

Noi che abbiamo conosciuto la miseria

e la miseria che sta sotto la miseria

ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:

da adesso no.

 

Noi che abbiamo sofferto la fame e le percosse

e cio' che genera la fame e le percosse

ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:

da adesso no.

 

Noi che ci siamo riconosciute e riconosciuti

uguali nella maschera del dolore e uguali nel sogno della gioia

ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:

da adesso no.

 

E avendo detto no allo sfruttamento

avendo detto no alla guerra e alla paura

e al calpestare gli altrui corpi piagati

ci siamo alzate e alzati infine e abbiamo detto:

da adesso si' che facciamo cominciare

la nuova storia.

*

9. Milena Jesenska', della bellezza

 

Vi e' una prima Milena, l'amica di Kafka

che e' il pozzo silenzioso che il praghese

colma delle parole in cui cerca di sciogliere

l'infinito auscultarsi nella notte: acque,

e delle acque la rottura che non viene

e il mistero che non affiora, e la luna,

la luna nel pozzo.

 

E vi e' una seconda Milena, la Milena restituita

da Margarete che la incontro' nel lager.

Oscuro mistero, che la sua vita

sia stata salvata dalla memoria

di chi la incontro' nell'inferno nazista.

 

Ed e' la Milena delle rotture

e del coraggio, la donna

che sa dire di no e di si',

che lotta inesausta, che e' uno

dei volti piu' belli della Resistenza.

*

10. Emma Thomas, della persuasione

 

Teneva insieme la vita attiva, poiche' senza le opere buone

le sofferenze dell'umanita' che incontri

tu alleviarle non puoi,

e la contemplativa,

poiche' nel silenzio e nella preghiera

libera e comune s'incontra l'altro e all'altro ci si apre.

 

Io sempre restai sconcertato di queste persone

cosi' diverse da me.

Molti anni mi occorsero per cogliere

quanto preziosa mi fosse la loro diversita', quanto

l'enigma che recano e' anche

uno specchio e un appello che mi tocca.

 

11. MATERIALI. GEREMIA CATTRISTI: DIECI PAROLE E DIECI VOLTI DA ASSISI A GUBBIO

[Da "La nonviolenza è in cammino", n. 625]

 

1. Olympe de Gouges, o la forza della verita'

 

Credette Olympe che la rivoluzione

fosse fatta per liberare tutti

- e dunque tutte -

e fosse fatta perche' le uccisioni

cessassero - ed a tutti

e tutte fosse la vita fatta salva.

 

Tratta al patibolo perche' affermava

sia l'uguaglianza che la differenza

tratta al patibolo perche' affermava

che e' delitto uccidere, e demenza.

*

2. Saffo, o della coscienza

 

Fu prima lei, nel corso della storia,

a educare alla nonviolenza

nitida e forte avendone coscienza.

E tu serbane grata la memoria.

*

3. Margarete Buber Neumann, o dell'amore

 

Essere stata tedesca quando la Germania

era il cuore e il vulcano dell'Europa

aver potuto chiamare signor padre

il grande Martin Buber, esser stata

subito e sempre contro il fascismo.

 

E nel partito e nel paese dei soviet

aver scoperto il fascismo dei maschi,

il fascismo di Stalin, il fascismo

degli apparati e dell'ideologia.

 

Poi il gulag, poi la consegna

ai nazisti ed il lager. E nel lager

resistere ancora, incontrarvi Milena.

 

Poi sopravvissuta e tornata dal ponte

dei corvi la lotta continuare ancora

per far memoria degli assassinati

e ancora e ancora per la verita'.

 

Contrastare le menzogne

affermare il buono e il giusto

continuare ad amare le persone.

 

Anche dei morti salvare la vita, la verita'

ultima. Mai

pronunciare la parola vile.

*

4. Bessie Smith, o della festa

 

Tenere nei polmoni e nella gola

del mondo tutta l'infelicita'

sapendo poi restituirne in canto

quanto ci unisce e trasformarlo in gioia.

*

5. Laura Conti, o della sobrieta'

 

Era ragazza ancora quando i nazi

calarono in Italia e necessario

fu scegliere e lei scelse di lottare

per l'umanita'.

 

Medico fu, perché salvare vite

e' cosa buona, e per salvare vite

nel movimento fu anche lei operaio

per l'umanita'.

 

Capi' tra i primi i rischi per l'ambiente

se tutto il capitale surdetermina,

scienziata e militante per l'ambiente

e per l'umanita' sempre lotto'.

*

6. Luce d'Eramo, o della giustizia

 

Sempre scelse la strada piu' difficile.

Lei figlia di gerarca fu nel lager

per aver scelto la parte degli oppressi

per aver scelto la via della giustizia.

 

Sempre scelse la strada piu' difficile.

Della lucidita' che nel dolore

soffre di piu' e piu' se ne raffina

per aprir vie alla liberazione.

 

Sempre afferrarsi amo' alla verita'.

 

E questo agire chiamo nonviolenza.

*

7. Bertha von Suttner, o della liberazione

 

Che cosa resta di lei?

Ma la vera domanda e': perche'

a milioni, a miliardi si danno gli umani la morte?

 

E la vera risposta e' ancora quella

che diede allora la saggia e gentile:

giu' le armi.

 

E' il disarmo la scelta necessaria

per aprire la necessaria via.

*

8. Ruth First, o del potere di tutti

 

Convincerla  a piantarla di pensare, di parlare, di opporsi al razzismo

non era possibile.

Cosi' la spensero con un pacco bomba

un pomeriggio dell'ottantadue.

 

Era stato spedito quel pacco molti anni

prima, era l'anno sessantatre, fu allora

che non bastando quei centodiciassette

giorni di carcere il regime razzista

spedi' quel pacco che vent'anni dopo

la raggiunse a Maputo. Le poste

sudafricane erano forse lente

ma inesorabili. Lei

non aveva cessato un solo giorno

di lottare contro l'apartheid

di costruire il potere di tutti

di resistere ad ogni razzismo.

 

Non era possibile farla tacere

cosi' la spensero con un pacco bomba.

Ma ancora lotta, ancora parla, ancora pensa

Ruth ogni volta che qualcuno ovunque

nel mondo si ribella alla menzogna

alla violenza all'ingiustizia all'odio

ogni volta che ovunque qualcuno

afferma il potere di tutti, l'umanita' comune,

li' Ruth First e' stata ascoltata

e quindi il pacco bomba non riusci'

a raggiungere l'intento, nel tragitto

si perse, e Ruth First l'assassinata

e' ancora qui, ed e' invece crollato

il regime che pensava di annientarla.

*

9. Joyce Lussu, o della bellezza

 

Era cosi' temeraria

che la sua vita sembra un unico gettarsi

nella mischia infinita contro il fascismo.

Un tuffo senza respiro

per il pane, per la pace, per la terra:

una terra in cui vivere sia cosa

degna, sia cosa bella.

 

E insieme amava il racconto e le parole

che vengono da lontano, tradusse

poesie, che e' come dire

che seppe ascoltare, meditare, contemplare,

e anche cosi' dar mano a coltivare

una terra, edificare un mondo

in cui vivere sia cosa degna, sia

cosa bella.

*

10. Maria Montessori, o della persuasione

 

Capire che la pace li' comincia:

dall'accoglienza fatta ai bambini.

 

E costruire un mondo in cui bambini

e adulti infine possano convivere.

 

Non piu' stranieri, non piu' abbandonati,

non piu' nemici, non piu' aggressori,

ma una umanita' riconoscente.

 

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VOCI E VOLTI DELLA NONVIOLENZA

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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"

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Numero 443 dell'11 novembre 2011

 

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