Coi piedi per terra. 172



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 172 del 3 aprile 2009

In questo numero:
1. Antonella Litta: Le stanze del Palazzo e la citta' dei cittadini
2. Peppe Sini: Dulcamara con le ali
3. Una lettera al Prefetto di Viterbo
4. Il professor Gianni Mattioli solidale con il comitato che si oppone al
mega-aeroporto
5. Una intervista ad Antonella Litta
6. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. EDTORIALE. ANTONELLA LITTA: LE STANZE DEL PALAZZO E LA CITTA' DEI
CITTADINI

Dalla parata di amministratori comunali e provinciali di Viterbo svoltasi a
Palazzo dei priori il 2 aprile, nonostante i disperati e grotteschi
tentativi di mistificazione ed i voli retorici per nascondere la realta' dei
fatti, e' emerso ancora una volta che il mega-aeroporto e' irrealizzabile.
E' irrealizzabile perche' provocherebbe immensi danni ambientali e sanitari.
E' irrealizzabile perche' vi si oppongono precise ed insormontabili norme di
legge e vincoli di salvaguardia.
E' irrealizzabile perche' richiederebbe un enorme sperpero di soldi pubblici
che non possono essere gettati in una intrapresa cosi' evidentemente
illecita e insensata.
*
Quella che doveva essere nelle intenzioni degli organizzatori una passerella
propagandistica ha inoltre manifestato come il cosiddetto "granitico
consenso" dei pubblici amministratori locali si stia sgretolando: non solo
il consigliere unico rappresentante presente della sinistra ha votato
contro, ma anche due consiglieri del Pd hanno negato il loro consenso
nonostante il tuonare del loro capogruppo.
*
Se poi dalle stanze e dai maneggi del Palazzo si passa alla citta' dei
cittadini, e' ormai assolutamente evidente che la popolazione viterbese
nella sua parte informata e cosciente e' del tutto contraria alla
realizzazione di un mega-aeroporto che devasterebbe un bene preziosissimo ed
insostituibile come l'area termale del Bulicame (con le sue ricchezze
archeologiche, naturalistiche, terapeutiche, culturali, agricole); un
mega-aeroporto che aggredirebbe la salute, la sicurezza e la qualita' della
vita di tantissimi cittadini.
*
L'iniziativa propagandistica odierna, conclusasi senza una deliberazione di
effettiva rilevanza amministrativa ma solo di vuota ciancia, si e' risolta
in un boomerang per la lobby politico-affaristica del mega-aeroporto, che ha
dovuto ancora una volta gettare la maschera e rivelare la propria
insipienza, la propria tracotanza, la propria irresponsabilita'.
*
Il movimento che si oppone al mega-aeroporto in difesa dell'ambiente e della
salute dei cittadini esce rafforzato da questa ennesima vicenda.

2. EDITORIALE. PEPPE SINI: DULCAMARA CON LE ALI

La cosiddetta "seduta congiunta" del consiglio comunale e del consiglio
provinciale di Viterbo tenutasi il 2 aprile (si fosse tenuta il primo
aprile, tutti avrebbero capito subito che si trattava di una piramidale
truffa e di una sesquipedale beffa) e' stata una pagliacciata
propagandistica nella tradizione della commedia dell'arte e di quei
ciarlatani che spacciano miracolosi elisir che si rivelano poi solenni
imbrogli e rivoltanti veleni.
*
Scopo della seduta ripetere una volta ancora che il ceto
politico-affaristico, col sostegno di insipienti e corrotti, vuol realizzare
a Viterbo un nocivo e distruttivo, illegale e folle mega-aeroporto nell'area
termale del Bulicame, a ridosso di popolosi quartieri della citta'.
*
Un mega-aeroporto che devasterebbe irreversibilmente gli insostituibili beni
archeologici, naturalistici, terapeutici, economici, scientifici presenti
nell'area del Bulicame.
Un mega-aeroporto che metterebbe in grave pericolo la sicurezza, la salute,
la qualita' della vita di migliaia di cittadini.
Un mega-aeroporto illegale che viola norme di legge italiane ed europee e
vincoli di salvaguardia nazionali,regionali e comunali.
Un mega-aeroporto monumento allo sperpero, al saccheggio e alla ruberia del
pubblico denaro.
Un mega-aeroporto a vantaggio di una ristretta lobby di speculatori e di
imbroglioni, e a danno dell'intera popolazione di Viterbo e dell'Alto Lazio.
*
Ormai tutti i viterbesi sanno che il mega-aeroporto e' una scandalosa
operazione affaristica che devasta il territorio e danneggia la salute e i
diritti della popolazione.
Ma i cialtroni fautori del mega-aeroporto insistono nel loro illecito e
insensato disegno, accecati dalla loro stessa stoltezza e protervia.
E forse, accecati come sono, non immaginano quanto presto saranno chiamati a
rispondere dinanzi alle competenti magistrature del loro malgoverno, della
loro irresponsablita', delle loro flagranti violazioni dell'etica e della
legge.
*
Il mega-aeroporto a Viterbo non si fara': lo impedisce la legge e la
ragione.
I politicanti insipienti e corrotti e gli affaristi che li manovrano non
potranno continuare ancora a lungo a cercar di ingannare i cittadini,
aggredire i beni comuni, violare la morale e il diritto.

3. DOCUMENTI. UNA LETTERA AL PREFETTO DI VITERBO

Al Prefetto di Viterbo
Oggetto: richiesta di intervento
Signor Prefetto,
la documentazione recentemente prodotta dall'Amministrazione Comunale di
Viterbo e diffusa ai consiglieri comunali in relazione alla proposta di una
variante - ma meglio sarebbe dire stravolgimento - del Piano regolatore
generale della citta', al fine di realizzare nell'area termale del Bulicame
un nocivo e distruttivo mega-aeroporto, dimostra senza piu' alcuna
possibilita' di equivoci come l'opera de quo sia del tutto in contrasto con
la vigente normativa, con i vigenti strumenti urbanistici e di
pianificazione territoriale comunali e regionali, e con i relativi vincoli
di salvaguardia.
*
Una planimetria definitivamente rivelatrice dell'illiceita' del
mega-aeroporto
E' sufficiente la visione della Tavola 2 recante la "Planimetria con vincoli
paesaggistici, idrogeologici, archeologici, termali" presenti nell'area, per
percepire come l'opera confligga con fondamentali beni archeologici,
naturalistici, storico-culturali, e come la sua eventuale realizzazione sia
palesemente contra legem.
E del resto l'Amministrazione Comunale di Viterbo ne e' da tempo ben
consapevole, come dimostra ad esempio il verbale del dibattito accluso alla
delibera del Consiglio Comunale di Viterbo n. 92 del 25 luglio 2008.
Peraltro, come avemmo occasione di segnalarLe in occasione di un nostro
precedente incontro, e' del tutto evidente che la realizzazione del
mega-aeroporto costituirebbe un vulnus irreversibile e catastrofico per
l'area termale del Bulicame, e un fattore di inquinamento gravemente
patogeno per la popolazione locale.
*
Una lettera al Presidente della Repubblica del 4 agosto 2008
Ricordera' anche che in una nostra lettera al Presidente della Repubblica
del 4 agosto 2008, che pure le trasmettemmo per opportuna conoscenza,
segnalavamo che (citiamo testualmente):
"La realizzazione a Viterbo di un devastante mega-aeroporto per voli low
cost avrebbe i seguenti inaccettabili e disastrosi esiti:
a) grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal
documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment -
Italia) del 18 marzo 2008;
b) grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene
naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e
simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento
fondamentale dell'identita' di Viterbo;
c) grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ
del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore
e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino;
d) grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi
della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua
rilevanza;
e) grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e
biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita;
f) grave danno economico per la citta' con deprezzamento di attivita',
esercizi ed immobili;
g) conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale
dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi
Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento
diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita'
tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di
un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria
dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria
importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia'
precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale
di Viterbo del 25 luglio 2008;
h) immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva,
quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della
mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e
valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di
qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita'
un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea
Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando
la linea Viterbo-Capranica-Roma);
i) aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio
gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative e
da fenomeni di inquinamento ed aggressione criminale alla salute, alla
sicurezza e alla qualita' della vita dei cittadini;
l) concreto pericolo che l'opera veicoli interessi ed affari non
trasparenti, conflitti di interessi in figure investite di ruoli e funzioni
istituzionali, operazioni economiche illecite e penetrazione dei poteri
criminali, come segnalato da autorevoli figure istituzionali;
m) infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori dell'opera
e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si rileva come
proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente lesiva dei
piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi evidentemente
scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre invece una
drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino).
A cio' si aggiunga che:
n) l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa
precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso
Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo
n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che ""devesi fare
presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che
potrebbe arrivare a superare i 3000 m, ne' il suo orientamento"; peraltro il
gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto
compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva - dimostrata dagli
studi del nostro centro - di allungare la pista di almeno altri due
chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare
l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato
al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud";
o) l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le
relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio
comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008;
p) l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali
requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di
Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica,
Valutazione d'impatto sulla salute.
Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un
devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per
Roma:
q) la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una
serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto
di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18
gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia
ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente
affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo
dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla
commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti";
r) non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente
dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi
fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto
che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a
ridosso di emergenze archeologiche, naturalistiche, scientifiche, culturali,
agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera
ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione,
cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice
dal vizio dell'atto presupposto e fondativo;
s) peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni dei
proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale maggior
fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente dichiarato
di non intendere affatto trasferire la sua attivita' nell'eventuale scalo
viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27 aprile 2008 nell'ambito
del programma "Report").
Infine:
t) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della
situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva
della Rai ("Report", 27 aprile 2008);
u) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale
trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento
dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra
l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno
2008);
v) realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza
di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del
clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale,
dagli statisti piu' avvertiti);
z) occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto aereo
(particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di
autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e
sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e
democratico".
Cosi' scrivevamo al Presidente della Repubblica il 4 agosto 2008.
*
Una richiesta urgente
Con la presente siamo quindi a richiedere un Suo urgente intervento, per
quanto di competenza, al fine di impedire una flagrante violazione di legge
e una palese devastazione di peculiari ed insostituibili beni pubblici
insistenti nell'area, cosi' come un grave danno per la salute, la sicurezza
e la qualita' della vita dei cittadini, cosi' come un colossale sperpero di
fondi pubblici per un'opera di effettuale nocumento al territorio e alla
popolazione.
Voglia gradire distinti saluti,
per il Comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per
la riduzione del trasporto aereo, la portavoce: dottoressa Antonella Litta
Viterbo, primo aprile 2009

4. SOLIDARIETA'. IL PROFESSOR GIANNI MATTIOLI SOLIDALE CON IL COMITATO CHE
SI OPPONE AL MEGA-AEROPORTO

Il professor Gianni Mattioli, una delle figure piu' autorevoli
dell'ambientalismo scientifico in Italia, ha espresso piena solidarieta' al
comitato che si oppone al mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la
riduzione del trasporto aereo.
*
La solidarieta' del professor Mattioli si aggiunge a quella di altri
autorevoli scienziati e cattedratici, come ad esempio Angelo Baracca,
Virginio Bettini, Luigi Cancrini, Marcello Cini, Paul Connett, Giorgio
Cortellessa, Luca Mercalli, Stefano Montanari, Giuseppe Nascetti, Giorgio
Nebbia, Gianni Tamino, Federico Valerio.
*
Il comitato ringrazia il professor Mattioli per il suo prestigioso sostegno,
e con piu' forza prosegue nell'impegno per difendere il territorio e la
comunita' viterbese dall'aggressione illegale e insensata costituita dal
mega-aeroporto; consapevole che le innumerevoli solidarieta' ricevute da
tantissime autorevoli figure a livello nazionale ed internazionale (come ad
esempio anche la vicepresidente del Parlamento europeo Luisa Morgantini,
l'illustre magistrato Ferdinando Imposimato, una figura di enorme
autorevolezza morale come padre Alex Zanotelli, il grande cantautore
Francesco Guccini, e molte altre personalita' ancora) cosi' come da
innumerevoli cittadini viterbesi, confermano la giustezza e la necessita'
della lotta che sta conducendo in difesa della legalita' e della qualita'
della vita, dell'ambiente e della salute della popolazione.
*
Gianni Mattioli, docente universitario di fisica, tra i promotori del
movimento antinucleare e dell'ambientalismo scientifico in Italia, gia'
parlamentare, sottosegretario e ministro. Tiene l'insegnamento di
Complementi di Fisica matematica per il corso di laurea in Matematica e gli
insegnamenti di Fisica (laurea triennale) e di Complementi di Fisica (lauree
specialistiche) per il corso di laurea in Scienze naturali presso la
facolta' di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali dell'Universita' di Roma
"La Sapienza". Ha effettuato ricerca in fisica delle particelle elementari,
meccanica quantistica, moti quasi-periodici nel formalismo hamiltoniano. Si
e' occupato inoltre di energia e dell'impatto ambientale delle fonti
energetiche, in particolare per quanto attiene alle radiazioni ionizzanti e
ai modelli di diffusione in aria di sostanze inquinanti. Piu' recentemente,
si e' dedicato all'approfondimento delle tematiche dell'effetto serra e
della sostenibilita'. Ha pubblicato articoli su riviste scientifiche
internazionali ed e' coautore di alcuni libri sulle questioni energetiche e
sui problemi della sostenibilita'. Sui problemi energetici e' stato
ascoltato come esperto in sedi istituzionali nazionali ed europee. E' membro
della giunta del Centro di ricerca de "La Sapienza" per le scienze applicate
per la protezione dell'Ambiente e dei Beni Culturali. E' membro della
Presidenza del Comitato scientifico del Decennio per l'Educazione allo
Sviluppo Sostenibile dell'Unesco e del Comitato scientifico di Legambiente.

5. ANTICIPAZIONI. UNA INTERVISTA AD ANTONELLA LITTA
[Riportiamo come anticipazione il testo integrale dell'intervista ad
Antonella Litta realizzata dalla rivista locale "Gens" il 31 marzo 2009 e
che apparira' nel prossimo fascicolo del periodico]

Una intervista ad Antonella Litta, portavoce del "Comitato che si oppone al
mega-aeroporto di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo,
in difesa della salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di
tutti"
*
Antonella Litta e' la portavoce del Comitato che si oppone alla
realizzazione del mega-aeroporto a Viterbo; svolge l'attivita' di medico di
medicina generale a Nepi (in provincia di Viterbo). E' specialista in
Reumatologia ed ha condotto una intensa attivita' di ricerca scientifica
presso l'Universita' di Roma "la Sapienza" e contribuito alla realizzazione
di uno tra i primi e piu' importanti studi scientifici italiani
sull'interazione tra campi elettromagnetici e sistemi viventi, pubblicato
sulla prestigiosa rivista "Clinical and Esperimental Rheumatology", n. 11,
pp. 41-47, 1993. E' referente locale dell'Associazione italiana medici per
l'ambiente (International Society of Doctors for the Environment - Italia).
Gia' responsabile dell'associazione Aires-onlus (Associazione internazionale
ricerca e salute) e' stata organizzatrice di numerosi convegni
medico-scientifici. Presta attivita' di medico volontario nei paesi
africani. E' stata consigliera comunale. E' partecipe e sostenitrice di
programmi di solidarieta' locali ed internazionali. Presidente del Comitato
"Nepi per la pace", e' impegnata in progetti di educazione alla pace, alla
legalita', alla nonviolenza e al rispetto dell'ambiente.
Le abbiamo rivolto alcune domande.
*
- "Gens": Che cosa e' il "Comitato che si oppone al mega-aeroporto di
Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della
salute, dell'ambiente, della democrazia, dei diritti di tutti" e quali
obiettivi intende perseguire?
- Antonella Litta: Il comitato e' l'espressione piu' attiva di un
grandissimo numero di cittadini che a Viterbo, in provincia e in Italia, da
ormai quasi due anni si oppongono alla realizzazione del mega-aeroporto per
voli low-cost a Viterbo e si impegnano per far conoscere le ragioni a
sostegno di una immediata riduzione del trasporto aereo; infatti  questo e'
un mezzo di trasporto fortemente inquinante e dannoso per la salute e
l'ambiente, che contribuisce in ingente misura all'effetto serra, la piu'
drammatica  emergenza ambientale planetaria attuale.
Per noi l'opposizione alla  realizzazione del mega-aeroporto significa anche
la difesa del diritto delle generazioni future a vivere una vita sana, in un
ambiente sano e in un mondo sempre piu' giusto e solidale, rispettoso dei
diritti di tutti gli esseri umani e anche di quelli della natura.
Hanno aderito e sostengono il nostro comitato rilevantissime figure
istituzionali, personalita' illustri del mondo accademico, della cultura,
dell'impegno sociale: ad esempio scienziati come Angelo Baracca, Virginio
Bettini, Luigi Cancrini, Marcello Cini, Paul Connett, Giorgio Cortellessa,
Gianni Mattioli, Luca Mercalli, Stefano Montanari, Giuseppe Nascetti,
Giorgio Nebbia, Gianni Tamino, Federico Valerio, il prestigioso magistrato
Ferdinando Imposimato, la vicepresidente del Parlamento Europeo Luisa
Morgantini, padre Alessandro Zanotelli, cattedratici universitari come Rocco
Altieri, Anna Bravo, Andrea Canevaro, Andrea Cozzo, Giovanna Fiume, Nella
Ginatempo, Domenico Jervolino, Fulvio Cesare Manara, Raffaele Mantegazza,
Arnaldo Nesti, Luigi Piccioni, Giuliano Pontara, Lorenzo Porta, Elena
Pulcini, Claudio Riolo, Annamaria Rivera, Antonella Sapio, Giovanni Scotto,
Sergio Tanzarella, Silvia Vegetti Finzi, la scrittrice Dacia Maraini, il
cantautore Francesco Guccini ed innumerevoli altri.
*
- "Gens": Perche' siete contrari alla realizzazione dell'aeroporto a
Viterbo? La vostra e' una convinzione ideologica o e' suffragata da dati
provenienti da ricerche documentate?
- Antonella Litta: Nessuna convinzione ideologica ma solo buon senso, amore
per la bellezza del nostro territorio e conoscenza, studio e documentazione
scientifica delle problematiche di cui ci occupiamo con rigore, liberta' e
indipendenza di giudizio. Viterbo e' una citta' ricca di arte, storia,
cultura e tradizioni, con un patrimonio naturalistico, paesaggistico e
terapeutico-termale unico per le sue caratteristiche e che, se giustamente
valorizzato, sarebbe la risposta logica e naturale ai problemi
dell'occupazione.
Siamo molto preoccupati perche' la realizzazione del mega-aeroporto e'
prevista a ridosso del centro abitato di Viterbo e questo determinerebbe un
gravissimo inquinamento dell'aria, un inquinamento acustico pesantissimo,
generato dalle fasi di decollo ed atterraggio degli aerei.
Inoltre l'opera implicherebbe la cementificazione di aree ricche di pregio e
valore storico, archeologico, termale e scientifico; in particolare di aeree
come quella del Bulicame e dell'orto botanico.
L'altro aspetto che ci preoccupa ancora di piu', ed e' anche il motivo del
mio impegno nel comitato in quanto medico, e' il danno alla salute,
soprattutto a quella dei bambini, che il traffico aereo determina. I motori
degli aerei infatti sono alimentati con il cherosene, un combustibile
fossile, e soprattutto nelle fasi di atterraggio e decollo rilasciano il
quantitativo maggiore di gas nocivi, polveri sottili ed ultrasottili e
generano livelli di rumorosita' tali da alterare notevolmente la qualita'
della vita e la salute di coloro che vivono e lavorano in prossimita' di uno
scalo aereo. Ormai innumerevoli studi scientifici dimostrano che queste
forme di inquinamento producono gravi malattie: respiratorie,
cardiovascolari, cronico-degenerative, tumorali. Questa consapevolezza e
certezza mi ha spinto a scrivere, insieme ai colleghi Mauro Mocci e Gianni
Ghirga, anch'essi come me soci dell'Associazione italiana medici per
l'ambiente (Isde-Italia), un appello a tutti i medici dell'Alto Lazio per
denunciare questa minaccia per la salute e l'ambiente ed offrire numerosi
riferimenti scientifici utili per l'informazione e la sensibilizzazione sia
del personale sanitario, che dei pubblici amministratori e dei cittadini.
*
- "Gens": Di fronte ai ventilati benefici di un possibile sviluppo
dell'economia viterbese, come l'aumento dell'occupazione e la realizzazione
di importanti infrastrutture necessarie per localizzare l'aeroporto civile a
Viterbo, come vi ponete? Con quali argomenti intendete confutare la
posizione favorevole all'aeroporto assunta dalla gran parte delle forze
politiche viterbesi?
- Antonella Litta: Ogni volta che si vuole imporre e realizzare un'opera
devastante ed inutile si racconta la solita e logora menzogna che la grande
opera, il grande appalto, porteranno sviluppo ed occupazione, e, in questo
caso, che sara' il mega-aeroporto a risolvere tutti i problemi di Viterbo e
della sua provincia. Su questa ennesima e specifica menzogna si sono
costruiti pezzi di carriere politiche e alleanze trasversali
politico-affaristiche. E' con questa menzogna che si continua a ingannare e
ricattare senza alcuna decenza i giovani e i disoccupati.
La verita' e' che opere inutili e dannose finiscono inevitabilmente con il
devastare i territori, le loro risorse naturali e le loro autentiche
vocazioni produttive, soffocando tutte quelle attivita' lavorative ed
economiche gia' presenti che invece si sarebbe dovuto e potuto aiutare a
crescere.
I politici fautori del mega-aeroporto probabilmente non si sono mai chiesti
quanti posti di lavoro andrebbero perduti per sempre in settori strategici
per il nostro territorio come il termalismo, l'agricoltura biologica, la
ricerca universitaria, il turismo di qualita', se Viterbo venisse
trasformata in una delle tante citta' scalo, devastata, inquinata,
cementificata.
*
- "Gens": Oltre ad affermare le vostre convinzioni, come pensate di poter
convincere la cittadinanza della bonta' delle vostre tesi? Quali iniziative
intendete promuovere? Quali collaborazioni?
- Antonella Litta: Innumerevoli sono state  le iniziative d'informazione e
formazione rivolte ai cittadini promosse dal nostro comitato fin dalla sua
costituzione. Abbiamo realizzato il sito www.coipiediperterra.org,
organizzato numerosi convegni scientifici, promosso passeggiate al Bulicame
guidate dal professor Paolo Giannini e dal professor Antonello Ricci, per
far conoscere da vicino la bellezza e la ricchezza di cio' che verrebbe
distrutto se il mega-aeroporto fosse realizzato. Sempre con questo intento,
il 18 luglio dello scorso anno, si e' tenuto per la prima volta nella storia
di Viterbo un concerto notturno proprio nell'area del Bulicame.
Stiamo inoltre lavorando alla costituzione di una rete dei comitati che in
Italia e all'estero sono impegnati nell'opposizione alla costruzione e
all'ampliamento degli aeroporti. Abbiamo  stretto un forte rapporto di
solidarieta' con le persone impegnate nei comitati di Ciampino, e proprio la
conoscenza diretta dei danni che queste persone hanno subito e subiscono a
causa della presenza dello scalo aeroportuale ci ha spinto e ci rafforza
nella nostra opposizione al mega-aeroporto a Viterbo.
Abbiamo in programma molte iniziative tra cui mostre fotografiche e
ulteriori giornate di studio e approfondimento. Voglio anche segnalare che
l'Associazione italiana medici per l'ambiente, anche su proposta del nostro
comitato, ha costituito uno gruppo nazionale di studio sul tema "Il
trasporto aereo come fattore d'inquinamento ambientale e danno alla salute".
*
- "Gens": La prospettiva di realizzare l'aeroporto a Viterbo ha messo in
moto notevoli interessi economici interessati sia alla costruzione sia alla
gestione dello scalo. Non credete che sia difficile poter fermare questi
"poteri forti" che offrono commesse e posti di lavoro?
- Antonella Litta: Sappiamo bene che intorno alle prospettive di grandi
appalti si muovono sempre grandi interessi ed appetiti che pero', in questo
caso, non saranno soddisfatti perche' il mega-aeroporto a Viterbo non si
fara'. Infatti al momento e dopo quasi due anni da una decisione
ministeriale superficiale e viziata da gravi errori di fatto e procedurali,
non esiste ancora  alcun progetto del futuro scalo aeroportuale e di
conseguenza non e' stata ancora realizzata alcuna valutazione di impatto
ambientale (Via), alcuna valutazione ambientale strategica (Vas) e alcuna
valutazione dell'impatto sanitario (Vis), valutazioni obbligatorie per legge
per la tutela dell'ambiente e della salute dei cittadini.
Quest'opera quindi e' palesemente fuorilegge e per realizzarla si dovrebbe
violare su gran parte del territorio comunale quanto disposto dal Piano
territoriale paesaggistico regionale e i relativi vincoli di salvaguardia a
tutela di ambiente e legalita'. Andare quindi a proporre una variante al
Piano regolatore generale, come si appresta a fare la giunta del Comune di
Viterbo, e' un'ulteriore conferma che stanti gli attuali strumenti
urbanistici, stanti gli attuali vincoli di salvaguardia, stanti le attuali
normative italiane e comunitarie, il mega-aeroporto non puo' essere
realizzato.
Sono le leggi che gia' hanno decretato l'impossibilita' del mega-aeroporto a
Viterbo. Noi semplicemente chiediamo e continueremo a chiedere il rispetto
di queste leggi e della legalita' in ogni suo aspetto.
*
- "Gens": Ci puo' spiegare perche' a Ciampino hanno rinunciato all'aeroporto
mentre a Viterbo sarebbero disposti ad ospitarlo?
- Antonella Litta: In un incontro organizzato dal nostro comitato nella
scorsa primavera a Viterbo, i cittadini di Ciampino ci hanno raccontato come
Ciampino e le vicine belle cittadine dei castelli romani non abbiano avuto
alcun vantaggio dalla presenza di un aeroporto che nel corso degli anni e'
diventato uno scalo per le compagnie aeree low-cost. Nessun vantaggio dal
punto di vista della crescita economica e del turismo, ma solo ingenti danni
alla salute e all'ambiente. Le persone che vivono a Ciampino e in tantissime
altre citta', in Italia e nel mondo, che sono sedi di scali aeroportuali,
sperimentano purtroppo sulla loro pelle gli effetti dell'inquinamento
prodotto dal traffico aereo: incremento delle malattie respiratorie,
cardiovascolari, tumorali, disturbi della qualita' della vita e disturbi
della capacita' di apprendimento nei bambini.
Noi semplicemente non vogliamo che Viterbo sia "ciampinizzata" ma che si
riducano immediatamente i voli su Ciampino e si restituisca anche a quella
comunita' il diritto alla salute. Suggeriamo agli interessati fautori del
mega-aeroporto di chiedere direttamente ai cittadini di Ciampino quale e
quanta ricchezza ed occupazione abbia portato l'attivita' aeroportuale che
loro vorrebbero trasferire a Viterbo.
*
- "Gens": Secondo voi, con il Governo in carica e la sopraggiunta crisi
economica finanziaria, e' ancora reale la probabilita' di realizzare
l'aeroporto a Viterbo? Non credete che oggi sia molto difficile reperire le
risorse economiche per realizzare opere infrastrutturali necessarie?
- Antonella Litta: Il Governo ma anche la Regione, la Provincia e il Comune,
considerando anche la difficile situazione economica attuale dovrebbero
prima di tutto evitare di costruire ulteriori, inutili e dannosi aeroporti,
come gia' deciso in Germania, Francia e Spagna. Il buon senso e l'onesta'
vorrebbero che si facesse cosi' anche in Italia dove abbiamo gia' piu' di
cento aeroporti, molti in perdita economica e che sopravvivono solo grazie
allo sperpero di enormi finanziamenti pubblici.
Le istituzioni si dovrebbero preoccupare di spendere le risorse pubbliche
per quello che piu' serve al territorio viterbese: una adeguata ed
efficiente rete ferroviaria, interventi sul sistema idrico e sugli
acquedotti perche' l'acqua sia veramente potabile, la messa in sicurezza e
la bonifica delle discariche illegali presenti ormai da anni nel nostro
territorio, il miglioramento dei servizi sociali e sanitari.
L'America e tantissimi Paesi europei stanno affrontando la crisi economica
con investimenti per la tutela e il risanamento ambientale e per lo sviluppo
delle energie rinnovabili, mentre da noi invece si vuole continuare ad
investire in grandi opere che l'ambiente distruggono e in forme di energia
vecchie e dannose come il carbone e il nucleare. Siamo un paese che
purtroppo procede con il passo di un gambero cieco.
*
- "Gens": A vostro avviso sarebbe auspicabile un maggiore realismo politico,
economico e sociale teso a verificare le effettive possibilita' di sviluppo
del territorio viterbese tenendo nel dovuto conto la sua vocazione
turistico-termale, la possibilita' di puntare su una agricoltura di qualita'
tramite la valorizzazione dei prodotti tipici locali ed una migliore
valorizzazione del patrimonio artistico-culturale?
- Antonella Litta: Noi pensiamo che sia necessario un diverso sviluppo per
il territorio viterbese e che la priorita' assoluta in tema di mobilita' sia
rappresentata dal miglioramento della rete ferroviaria. Se solo una piccola
parte dei fondi pubblici che si pensa di sperperare per l'aeroporto fossero
invece spesi per ammodernare la rete ferroviaria viterbese (e
particolarmente riapertura della Civitavecchia-Capranica-Orte, potenziamento
della Viterbo-Orte, miglioramento della Viterbo-Capranica-Roma) questo
consentirebbe da subito il miglioramento della qualita' della vita di
tantissimi pendolari viterbesi che per la tratta Viterbo-Roma impiegano oggi
quasi due ore, e garantirebbe un flusso di turismo vero e costante verso il
nostro territorio: quello degli abitanti della capitale e dell'area
metropolitana circostante - e parliamo di milioni di persone che potrebbero
conoscere le nostre vere ricchezze: il termalismo, l'arte, la storia, le
bellezze naturalistiche, i prodotti delle colture biologiche e di qualita'.
Le ingenti risorse pubbliche che verrebbero sperperate per realizzare a
Viterbo una ennesima servitu' nociva e distruttiva come il mega-aeroporto
potrebbero invece essere messe a disposizione di uno sviluppo sostenibile
del nostro territorio, della nostra economia, della nostra cultura.
*
- "Gens": A vostro avviso sarebbe possibile una soluzione alternativa
all'attuale localizzazione dell'aeroporto allo scopo di recepire quanto di
buono puo' arrivare dalla realizzazione di uno scalo aeroportuale nel
viterbese e, nel contempo, limitare gran parte dei risvolti negativi per
l'ambiente cercando di favorire la sua compatibilita' territoriale?
- Antonella Litta: Il mega-aeroporto non portera' alcun vantaggio a Viterbo
e ai viterbesi e sara' solo un altro grande affare per quei personaggi che
gestirebbero gli appalti e la nuova colata di cemento che si abbatterebbe su
Viterbo. Non esistono e non possono esistere mega-aeroporti
"ecocompatibili", non ce n'e' traccia al mondo. Lo voglio ribadire ancora
una volta: Viterbo e i suoi cittadini non hanno bisogno di un devastante,
inquinante e dannoso mega-aeroporto, ma hanno bisogno di una efficace rete
ferroviaria, d'interventi di bonifica e risanamento ambientale, e della
tutela e valorizzazione di quanto c'e' gia', come beni ambientali e
culturali e come autentiche vocazioni produttive del territorio.
*
- "Gens": Come concluderebbe questa conversazione?
- Antonella Litta: Innanzitutto ringraziando il vostro giornale per questa
intervista che ci permette ancora una volta di far conoscere l'oggettivita'
e la giustezza delle ragioni dell'opposizione al mega-aeroporto a Viterbo.
Vorrei poi aggiungere un'ultima cosa: non e' affatto vero che Viterbo senza
il mega-aeroporto non avra' futuro; e' vero piuttosto il contrario: il
mega-aeroporto sarebbe una catastrofe ambientale e sanitaria per la citta'.
Fortunatamente il mega-aeroporto insensato ed illegale non si fara'; ed il
futuro di questa bella citta' lo stanno gia' costruendo ogni giorno le
tantissime persone oneste, generose ed intelligenti che di Viterbo amano e
difendono la bellezza, la storia, le ricchezze e le sue grandi autentiche
potenzialita'.

6. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 172 del 3 aprile 2009

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