Coi piedi per terra. 125



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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Numero 125 del 13 settembre 2008

In questo numero:
1. La confessione
2. Peppe Sini: Adr a Viterbo? Come mettere il lupo a guardia delle pecore
3. I nuovi attila non prevarranno
4. I conti senza l'oste
5. Gli irresponsabili
6. Peppe Sini: Apprendisti stregoni a Viterbo
7. Isde di Viterbo: Un impegno per la prevenzione
8. Gabriele Bindi ricorda Masanobu Fukuoka
9. Manuela Cartosio: Imbrocchiamola
10. Per contattare il comitato che si oppone all'aeroporto di Viterbo

1. EDITORIALE. LA CONFESSIONE
[Riportiamo il seguente comunicato dell'11 settembre 2008 del comitato dal
titolo completo "Clamorosa la confessione del pasticciaccio brutto. L'Enac
costretta ad ammettere il maledetto imbroglio. L'Adr va sottoposta a
giudizio per il disastro di Ciampino"]

Con l'accordo tra l'Ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) e la
societa' "Aeroporti di Roma" (Adr) che affida a quest'ultima, gia'
responsabile del disastro di Ciampino, il potere di disporre di Viterbo per
realizzarvi un nuovo devastante aeroporto per voli low cost, lorsignori
hanno definitivamente confessato il pasticciaccio brutto.
Viene finalmente in piena luce il maledetto imbroglio che la propaganda
menzognera di una lobby politico-affaristica irresponsabile ed arraffatrice
aveva cercato di tener nascosto.
La stessa lobby aeroportuale e' ora costretta ad ammettere apertis verbis
quanto da oltre un anno afferma a ragione il movimento che si oppone al
devastante mega-aeroporto: ovvero che la condanna di Viterbo a subire
quell'opera scellerata e' stata decisa senza progetti, senza verifiche,
senza rispetto alcuno delle leggi di tutela ambientale e sanitaria in
vigore, in modo arbitrario e sciagurato.
*
Infatti l'Enac ha dovuto finalmente ammettere che (e citiamo testualmente da
un comunicato riassuntivo dell'accordo diffuso da una figura istituzionale
che della scandalosa operazione nociva e distruttiva e' a Viterbo tra i
principali sostenitori): "i punti principali dell'accordo prevedono che Adr
provveda alla redazione: - di uno studio di pre-fattibilita'
tecnico-operativo per l'Aeroporto di Viterbo (...); - di un rapporto
ambientale preliminare sui possibili e significativi impatti della
realizzazione (...)".
Che tradotto in lingua corrente significa:
a) che non c'e' e non c'e' mai stata alcuna vera, seria e adeguata
progettazione: si e' voluto imporre un'opera faraonica e catastrofica
addirittura in assenza di progetto;
b) che non c'e' e non c'e' mai stata alcuna verifica di conformita' con
quanto stabilito dalla legislazione vigente in materia di tutela
dell'ambiente, della salute e della sicurezza dei cittadini (anzi si e'
voluto imporre una decisione scellerata sapendo che la realizzazione
dell'opera flagrantemente confliggerebbe con rilevantissimi beni ambientali,
culturali e produttivi e sarebbe di enorme nocivita' per la salute della
popolazione investita);
c) che quindi tutti gli atti fin qui assunti e le procedure fin qui adottate
al fine di condannare Viterbo al disastro costituito dal devastante
mega-aeroporto sono stati viziati da flagranti mistificazioni, omissioni,
irregolarita', illegalita', insensataggini.
Ce n'e' quanto basta e avanza non solo per fermare definitivamente l'intera
scandalosa operazione speculativa e distruttiva, ma anche per richiedere
l'intervento delle competenti magistrature, come provvederemo a fare.
*
Non solo: adesso - con una toppa peggiore del buco - si vuol addirittura
affidare ad Adr, responsabile del disastro di Ciampino, la gestione finanche
degli adempimenti fin qui scandalosamente, scelleratamente elusi.
Roba dell'altro mondo: qui si e' oltre il ridicolo e il grottesco, qui si e'
all'ennesimo insulto all'intelligenza delle persone e all'ennesimo sfregio
di ogni correttezza.
Adr infatti non garantisce nulla: poiche' Adr e' un soggetto che va
piuttosto messo sotto osservazione - ed usiamo un eufemismo - per quanto
accaduto a Ciampino; Adr non e' affatto un affidabile soggetto super partes,
ma piuttosto un soggetto la cui pregressa azione va sottoposta a giudizio.
*
Questi recenti sviluppi confermano la giustezza della nostra opposizione al
devastante mega-aeroporto; confermano la giustezza della nostra solidarieta'
con la popolazione di Ciampino; confermano la giustezza del nostro impegno
per la riduzione del trasporto aereo, in difesa della salute, dell'ambiente,
della democrazia, dei diritti di tutti.
Il devastante mega-aeroporto a Viterbo e' un crimine ed una follia: non
permetteremo che si distruggano fondamentali beni di Viterbo, si danneggi la
salute dei viterbesi e si sperperino ingenti risorse pubbliche per una
squallida operazione speculativa.
I voli a Ciampino vanno ridotti, drasticamente ed immediatamente:
abolendoli, non trasferendoli altrove.
Il trasporto aereo, fortemente corresponsabile dell'effetto serra che sta
devastando la biosfera e mettendo in pericolo la civilta' umana, va ridotto
e non incrementato.
Chiamiamo tutti i cittadini di Viterbo e dell'Alto Lazio ad opporsi ad
un'opera scellerata, a difendere la nostra terra e i nostri diritti, a
difendere la biosfera che e' la casa comune dell'umanita'.

2. RIFLESSIONE. PEPPE SINI: ADR A VITERBO? COME METTERE IL LUPO A GUARDIA
DELLE PECORE
[Riportiamo il seguente intervento dell'11 setembre 2008 dal titolo completo
"Adr a Viterbo? Come mettere il lupo a guardia delle pecore. La societa'
'Aeroporti di Roma' (Adr), responsabile del disastro di Ciampino, vuole
aggredire anche Viterbo. Lo impediremo con la forza della verita', con la
forza della democrazia, con la forza delle leggi in vigore"]

Hanno gettato la maschera.
Affidare alla famigerata societa' "Aeroporti di Roma", gia' responsabile del
disastro di Ciampino, la realizzazione e la gestione di un devastante
mega-aeroporto a Viterbo significa condannare Viterbo a un disastro
ambientale e sanitario, sociale ed economico.
Mettere Viterbo in balia della famigerata societa' "Aeroporti di Roma" e'
come mettere il lupo a far da guardiano alle pecore.
*
Con la connivenza di politicanti irresponsabili, di burocrati insipienti, di
affaristi senza scrupoli, La societa' "Aeroporti di Roma" (in sigla: Adr),
gia' responsabile del disastro di Ciampino, vuole aggredire anche Viterbo.
L'intesa tra l'Ente nazionale per l'aviazione civile (in sigla: Enac) e Adr
rivela la vera natura affaristica e speculativa dell'operazione del
devastante mega-aeroporto di Viterbo: "ciampinizzare" il capoluogo dell'Alto
Lazio senza neppure sollevare Ciampino da una servitu' che devasta salute e
qualita' della vita dei suoi cittadini.
Adr infatti e' la societa' che gestisce l'aeroporto di Ciampino, ovvero il
soggetto responsabile della disastrosa situazione di aggressione alla salute
e ai diritti dei cittadini di Ciampino, di Marino e del X Municipio di Roma,
vittime del mega-aeroporto per voli low cost gia' li' collocato.
*
Lo diciamo una volta ancora:
1. A Viterbo il devastante mega-aeroporto non puo' e non deve essere
realizzato: perche' distruggerebbe irreversibilmente beni ambientali,
culturali, terapeutici, produttivi e simbolici insostituibili; perche'
danneggerebbe gravissimamente la salute dei cittadini che gia' subiscono
l'impatto di scandalose servitu' e speculazioni; perche' sperpererebbe
immense risorse pubbliche che invece devono essere usate per potenziare le
ferrovie, per difendere e valorizzare i beni culturali e ambientali e per
promuovere le vocazioni produttive del territorio; infine perche' si tratta
di un'opera del tutto priva dei requisiti di legge, nociva ed insensata.
2. A Ciampino i voli vanno ridotti drasticamente ed immediatamente, non
spostandoli altrove ma abolendoli tout court.
3. Il trasporto aereo, gravemente corresponsabile del surriscaldamento
globale del pianeta, deve essere ridotto e non incrementato.
*
Difenderemo Viterbo e l'Alto Lazio con la forza della verita', con la forza
della democrazia, con la forza delle leggi in vigore.
Insieme a tutte le persone di volonta' buona, insieme alle istituzioni che
rispettano ed applicano le leggi italiane, impediremo questo ennesimo
scempio ambientale e disastro sociale, questo ennesimo sperpero e rapina di
pubbliche risorse, questa ennesima scellerata aggressione alla salute e ai
diritti dei cittadini.

3. DIRITTI. I NUOVI ATTILA NON PREVARRANNO
[Riportiamo il seguente comunicato del 10 settembre 2008 del Comitato, gia'
apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"]

Da quanto riferiscono i mezzi d'informazione l'odierno scandaloso accordo
tra l'ente nazionale per l'aviazione civile (Enac) e la famigerata societa'
"Aeroporti di Roma" (Adr) conferma la natura biecamente affaristica
dell'operazione che vorrebbe realizzare un nuovo devastante mega-aeroporto a
Viterbo, peraltro lasciando nel disagio e nel disastro la popolazione di
Ciampino.
Se mai ce ne fosse stato ancora bisogno, i messeri della lobby affaristica
ed ecocida hanno definitivamente gettato la maschera, e confessato il
pasticciaccio brutto, il maledetto imbroglio.
Il piano della lobby affaristica ed ecocida e' semplice: arricchirsi ai
danni del pubblico erario; arricchirsi ai danni della salute delle
popolazioni vittimizzate; arricchirsi ai danni dell'ambiente; arricchirsi ai
danni dei diritti e degli interessi dei cittadini e delle comunita' locali;
arricchirsi ai danni delle autentiche vocazioni dei territori investiti.
E gli elementi dello scellerato piano sono chiaramente delineati:
a) realizzare a Viterbo un enorme e illegale mega-aeroporto per voli low
cost che devastera' salute e ambiente;
b) mantenere a Ciampino un intollerabile e sciagurato mega-aeroporto per
voli low cost che continuera' a massacrare la salute e i diritti della
popolazione locale;
c) accrescere ulteriormente il trasporto aereo che gia' e' in ingente misura
corresponsabile del surriscaldamento del clima, e che e' quindi un'attivita'
che occorre invece drasticamente e immediatamente ridurre.
*
Questo piano di saccheggio e di devastazione va contrastato.
Va contrastato con la forza della legalita'.
Va contrastato con la forza della democrazia.
*
Per quanto concerne specificamente la situazione viterbese sara' sufficiente
ricordare una volta ancora che la realizzazione a Viterbo di un devastante
mega-aeroporto per voli low cost avrebbe esiti inaccettabili e disastrosi.
1. grave nocumento per la salute della popolazione, come dimostrato dal
documento dell'Isde (International Society of Doctors for the Environment -
Italia) del 18 marzo 2008;
2. grave devastazione dell'area termale del Bulicame, peculiare bene
naturalistico e storico-culturale, terapeutico e sociale, economico e
simbolico, gia' citato da Dante nella Divina Commedia ed elemento
fondamentale dell'identita' di Viterbo;
3. grave impatto su un rilevante bene archeologico come l'emergenza in situ
del tracciato dell'antica via consolare Cassia, come ammesso dall'assessore
e vicepresidente della Regione Lazio Esterino Montino;
4. grave impatto inquinante sull'Orto botanico dell'Universita' degli Studi
della Tuscia, bene scientifico, di ricerca e didattico di cospicua
rilevanza;
5. grave impatto inquinante sulle colture agricole - di qualita' e
biologiche - insistenti nell'area maggiormente investita;
6. grave danno economico per la citta' con deprezzamento di attivita',
esercizi ed immobili;
7. conflitto con attivita' ed esigenze di interesse strategico nazionale
dell'Aeronautica Militare, come evidenziato da ultimo dal "Centro Studi
Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto compatibile" in un recente documento
diffuso il 2 agosto 2008 in cui si afferma testualmente "l'incompatibilita'
tra l'intensa attivita' di aviazione civile commerciale e la permanenza di
un'attivita' di volo militare importante - quella della Cavalleria
dell'Aria - che rende Viterbo tra gli aeroporti militari di primaria
importanza strategica (come fissato da un recente decreto)" e come gia'
precedentemente puntualmente segnalato nella seduta del Consiglio comunale
di Viterbo del 25 luglio 2008;
8. immenso sperpero di fondi pubblici per un'opera nociva e distruttiva,
quando Viterbo e l'Alto Lazio hanno bisogno di ben altri interventi della
mano pubblica: e particolarmente di un forte sostegno a difesa e
valorizzazione dei beni ambientali e culturali, dell'agricoltura di
qualita', delle peculiari risorse locali; e per quanto concerne la mobilita'
un forte sostegno al trasporto ferroviario (riaprendo la linea
Civitavecchia-Capranica-Orte; potenziando la linea Viterbo-Orte; potenziando
la linea Viterbo-Capranica-Roma);
9. aggravamento di una condizione di servitu' per l'Alto Lazio, territorio
gia' gravato da pesantissime servitu' energetiche, militari e speculative e
da fenomeni di inquinamento ed aggressione criminale alla salute, alla
sicurezza e alla qualita' della vita dei cittadini;
10. concreto pericolo che l'opera veicoli interessi ed affari non
trasparenti, conflitti di interessi in figure investite di ruoli e funzioni
istituzionali, operazioni economiche illecite e penetrazione dei poteri
criminali, come segnalato da autorevoli figure istituzionali;
11. infine, poiche' il punto di riferimento da parte dei promotori
dell'opera e' il sedime di Ciampino e l'attivita' che in esso si svolge, si
rileva come proprio la situazione di Ciampino sia insostenibile e gravemente
lesiva dei piu' elementari diritti della popolazione locale, ed e' quindi
evidentemente scandaloso voler "ciampinizzare" un'altra citta' (occorre
invece una drastica e immediata riduzione dei voli su Ciampino).
12. l'opera e' tuttora priva di adeguata progettazione, anzi della stessa
precisa definizione di collocazione e dimensioni, come ammesso dallo stesso
Consiglio comunale di Viterbo nella parte narrativa dell'atto deliberativo
n. 92 del 25 luglio 2008 in cui si afferma testualmente che "devesi fare
presente che a tutt'oggi non si conoscono ne' la lunghezza della pista che
potrebbe arrivare a superare i 3000 m, ne' il suo orientamento"; peraltro il
gia' citato "Centro Studi Tuscia per lo sviluppo di un aeroporto
compatibile" ha rilevato "l'impossibilita' oggettiva ñ dimostrata dagli
studi del nostro centro ñ di allungare la pista di almeno altri due
chilometri mantenendone l'orientamento e, tanto meno, di smantellare
l'attuale per costruirne altra - come sostenuto da ambienti dell'assessorato
al volo - disassata di 10 gradi verso nord o sud";
13. l'opera confligge con il Piano territoriale paesaggistico regionale e le
relative norme di salvaguardia, come riconosciuto dallo stesso Consiglio
comunale di Viterbo con l'atto deliberativo n. 92 del 25 luglio 2008;
14. l'opera e' totalmente priva di fondamentali verifiche e di fondamentali
requisiti previsti dalla legislazione italiana ed europea in materia di
Valutazione d'impatto ambientale, Valutazione ambientale strategica,
Valutazione d'impatto sulla salute.
Quanto alla procedura di individuazione di Viterbo come sede di un
devastante mega-aeroporto per voli low cost del turismo "mordi e fuggi" per
Roma:
15. la relazione ministeriale del novembre 2007 che ha dato il via ad una
serie di atti amministrativi successivi e' destituita di fondamento in punto
di diritto e di fatto, come dimostrato ad abundantiam da un documento del 18
gennaio 2008 del "Centro studi Demetra" che conclude la sua ampia
ricognizione dichiarando che "gli atti ministeriali risultano palesemente
affetti da gravi vizi di illegittimita' sotto il rilevato profilo
dell'eccesso di potere per carenza dell'istruttoria tecnica condotta dalla
commissione istituita presso il Ministero dei Trasporti";
16. non solo: quella relazione contiene dichiarazioni semplicemente
dereistiche e si rivela nel merito come non rispondente ad un'analisi
fattuale della realta' territoriale: essa infatti ignora del tutto il fatto
che il sedime indicato ricade nel cuore dell'area termale del Bulicame e a
ridosso di emergenze archelogiche, naturalistiche, scientifiche, culturali,
agricole, terapeutiche, economiche ed insediative tali da rendere l'opera
ipso facto irrealizzabile; cadendo quindi la validita' di quella relazione,
cadono con essa tutti gli atti amministrativi conseguenti, viziati in radice
dal vizio dell'atto presupposto e fondativo;
17. peraltro la stessa compagnia aerea Ryan Air - che nelle dichiarazioni
dei proponenti l'opera avrebbe dovuto essere il soggetto imprenditoriale
maggior fruitore della nuova struttura aeroportuale - ha esplicitamente
dichiarato di non intendere affatto trasferire la sua attivita'
nell'eventuale scalo viterbese (cfr. intervista trasmessa dalla Rai il 27
aprile 2008 nell'ambito del programma "Report").
18. realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce della
situazione aeroportuale italiana (cfr. la gia' citata inchiesta televisiva
della Rai ("Report", 27 aprile 2008);
19. realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'attuale
trend del trasporto aereo internazionale (cfr. ad esempio l'intervento
dell'europarlamentare Giulietto Chiesa del primo luglio 2008 che rinvia tra
l'altro a un servizio dell'"International Herald Tribune" del 28-29 giugno
2008);
20. realizzare un nuovo mega-aeroporto e' insensato alla luce dell'esigenza
di ridurre il trasporto aereo per ridurre il surriscaldamento globale del
clima (come richiesto dall'Onu, dalla comunita' scientifica internazionale,
dagli statisti piu' avvertiti);
21. occorre procedere alla riduzione drastica e immediata del trasporto
aereo (particolarmente a fini di diporto), come richiesto da interventi di
autorevoli personalita' come i premi Nobel Desmond Tutu e Wangari Maathai; e
sostenere invece un modello di mobilita' piu' adeguato, sostenibile e
democratico.
*
Gli scellerati piani speculativi, nocivi e devastanti della lobby
affaristica dei nuovi attila non prevarranno.

4. DIRITTI. I CONTI SENZA L'OSTE
[Riportiamo il seguente comunicato del 10 settembre 2008 del "Centro di
ricerca per la pace" di Viterbo, gia' apparso nelle "Notizie minime della
nonviolenza in cammino"]

La notizia dell'accordo tra il gatto Enac (Ente nazionale per l'aviazione
civile) e la volpe Adr (societa' Aeroporti di Roma) per realizzare un
devastante mega-aeroporto per voli low cost a Viterbo, far continuare a
Ciampino la devastante attivita' di Ryan Air, incrementare ulteriormente il
trasporto aereo (voragine di sperpero e di ruberie di soldi pubblici,
nonche' magna pars nel provocare il surriscaldamento del clima globale che
e' la principale catastrofe planetaria che l'umanita' deve urgentemente
fronteggiare) conferma l'irresponsabilita', il delirio e la protervia di
certi potentati che gia' tanti disastri hanno provocato.
*
Ma lorsignori fanno i conti senza l'oste.
E l'oste sono le leggi italiane ed europee; l'oste sono i cittadini
determinati a far rispettare quelle leggi perche' determinati a difendere la
salute, l'ambiente, il territorio, i diritti di tutti; l'oste e' la forza
del diritto e della democrazia.
*
Enac e Adr e tutta l'ingorda e vandalica lobby politico-affaristica che li
fiancheggia saranno sconfitti in questo ennesima scandalosa operazione
nociva e distruttiva, in questo ennesimo squallido imbroglio ai danni della
popolazione.
A Viterbo il devastante mega-aeroporto non puo' e non deve essere
realizzato, ne' adesso ne' mai.
A Ciampino la catastrofe sanitaria e sociale provocata dall'esorbitante
attivita' aeroportuale deve essere fermata, subito.
E' davvero l'ora che prevalgano i diritti delle persone, il pubblico
interesse, il bene comune.
E' davvero l'ora che prevalgano le leggi dello stato.
*
Li fermeremo.
Con la forza della verita'. Con la forza della legalita'. Con la forza della
democrazia.

5. DIRITTI. GLI IRRESPONSABILI
[Riportiamo il seguente comunicato del 2 settembre 2008 del comitato, gia'
apparso nelle "Notizie minime della nonviolenza in cammino"]

Certi pubblici amministratori sono degli irresponsabili che non sanno quel
che dicono.
Continuano a proclamare che occorre realizzare il devastante mega-aeroporto
a Viterbo, ma ignorano (ovvero fingono di ignorare) la realta'.
*
E la realta' e' che la realizzazione del devastante mega-aeroporto a Viterbo
nel cuore dell'area termale del Bulicame e a poca distanza dal centro
storico della citta' implica:
1. un gravissimo danno alla salute e alla sicurezza dei cittadini viterbesi
e dell'Alto Lazio, un'area che gia' subisce gli effetti disastrosi di
ingenti servitu' e scandalose speculazioni;
2. una gravissima devastazione di rilevantissimi beni ambientali;
3. una gravissima devastazione di rilevantissimi beni storico-culturali;
4. una gravissima devastazione di rilevantissimi beni terapeutici e sociali;
5. un gravissimo danno a rilevanti attivita' agricole, agricolo-biologiche e
produttive;
6. una gravissimo danno a rilevanti attivita' ricettive, alberghiere e
sanitarie ed a potenzialita' di sviluppo coerente, sostenibile e appropriato
alle caratteristiche del territorio;
7. una gravissimo danno a rilevanti interessi soggettivi e legittimi
interessi della popolazione locale;
8. una gravissima aggressione a rilevanti beni botanici e scientifici;
9. una gravissima aggressione a rilevanti beni archeologici;
10. un gravissimo sperpero di fondi pubblici per un'opera illegale,
irrealizzabile e dannosa.
*
A questo si aggiunga che:
11. l'opera e' priva degli indispensabili requisiti e delle ineludibili
verifiche previste dalla vigente legislazione italiana ed europea in materia
di Valutazione d'impatto ambientale (in sigla: Via), Valutazione ambientale
strategica (in sigla: Vas), Valutazione d'impatto sulla salute (in sigla:
Vis);
12. le procedure tecniche ed amministrative seguite nell'iter decisionale
tuttora in corso sono gia' state viziate da colossali errori di fatto e di
diritto, da scandalose irregolarita' e squallide mistificazioni, da lacune
ed omissioni spaventose, da un osceno pressappochismo e una flagrante
malafede, da interessi privati in contrasto col pubblico bene, da atti
deliberativi peggio che ignobili;
13. frattanto sono gia' state effettuate le prime specifiche segnalazioni a
competenti strutture di controllo per avviare interventi istituzionali che
blocchino ogni operazione palesemente speculativa, di danno al pubblico
interesse, di violazione della legalita', di vulnus ai diritti soggettivi ed
ai legittimi interessi dei cittadini e delle comunita' locali;
14. lo stesso consiglio comunale di Viterbo ha dovuto ammettere che l'opera
e' anche incompatibile col Piano territoriale paesaggistico regionale e le
relative norme di salvaguardia del territorio.
*
Stando cosi' le cose, sara' sufficiente aggiungere ancora soltanto che:
15. e' necessario ed urgente liberare Ciampino dal surplus di voli che
opprime quella popolazione aggredendone salute, benessere e diritti con una
gravita' inaudita; e' necessario liberare Ciampino nell'unico modo
ragionevole ed efficace: riducendo immediatamente e drasticamente i voli,
annullandoli e non trasferendoli altrove; occorre liberare Ciampino, non
"ciampinizzare" altre citta'.
16. E' ormai ben noto che vi sono troppi aeroporti in Italia, con un danno
immenso per il pubblico erario, per l'ambiente e per i cittadini, come
dimostrato anche dalle sempre piu' numerose ed approfondite inchieste
giornalistiche sia televisive che della carta stampata di questi ultimi mesi
che hanno messo in forte evidenza il caos, l'inefficienza,
l'irresponsabilita' e il malaffare presenti in questo ambito.
17. Occorre privilegiare la sicurezza dei cittadini innanzitutto: in queste
ultime settimane tragici eventi hanno dimostrato come compagnie aeree
irresponsabili e una politica dissennata del "low cost" mettano in pericolo
e fin distruggano tante, troppe vite umane.
18. Infine, e' necessario ed improcrastinabile ridurre il trasporto aereo
per contrastare l'effetto serra, a cui l'attivita' aeronautica contribuisce
in ingente misura: ridurre i voli per contrastare il surriscaldamento del
clima del pianeta e' un dovere nei confronti dell'umanita' intera e delle
generazioni future.
*
Last but not least:
19. il viterbese ha bisogno di potenziare le ferrovie. Attualmente sia la
linea Viterbo-Orte, che la linea Viterbo-Capranica-Roma, che la linea
regionale Viterbo-Civita Castellana hanno tempi di percorrenza biblici e un
servizio inadeguato e sovente lasciato andare in malora da una politica
scellerata; la linea Civitavecchia-Capranica-Orte, poi, e' addirittura
chiusa da decenni. Questo occorre a Viterbo: potenziare subito le ferrovie,
non sperperare somme da capogiro di soldi pubblici per un mega-aeroporto
illegale, patologico, distruttivo e insensato.
20. l'Alto Lazio ha bisogno di difendere e valorizzare i suoi straordinari
beni ambientali e culturali, le sue autentiche vocazioni produttive, la
qualita' della vita nel suo territorio e nei suoi centri abitati: occorre
difendere i diritti delle popolazioni locali dall'aggressione dei poteri
politico-affaristici, degli interessi speculativi, delle operazioni
illecite, cosi' come dei poteri occulti e criminali.
*
Queste cose sono note a tutti, o almeno a tutti coloro che sulla questione
hanno voluto informarsi e documentarsi adeguatamente.
Cosicche' delle due l'una: o certi amministratori della Regione Lazio, della
Provincia e del Comune di Viterbo non sanno di cosa parlano, ed allora
sarebbe bene che cessassero di amministrare la cosa pubblica perche' con una
tale ignoranza si possono solo provocare danni colossali.
Oppure certi amministratori della Regione Lazio, della Provincia e del
Comune di Viterbo sanno fin troppo bene di cosa parlano, ed allora mentono
sapendo di mentire, ed a maggior ragione sarebbe bene che cessassero di
amministrare la cosa pubblica perche' con una tale protervia si possono solo
provocare danni colossali.

6. HIC ET NUNC. PEPPE SINI: APPRENDISTI STREGONI A VITERBO
[Riproponiamo il seguente intervento gia' apparso nelle "Notizie minime
della nonviolenza in cammino".
Peppe Sini, responsabile del "Centro di ricerca per la pace" di Viterbo,
gia' consigliere comunale e provinciale, e' stato dagli anni '70 uno dei
principali animatori del movimento che si opponeva alle servitu' energetiche
e militari nell'Alto Lazio, e il principale animatore del movimento che si
oppose al devastante progetto autostradale della cosiddetta "Supercassia";
nel 1979 ha fondato il Comitato democratico contro l'emarginazione che ha
condotto rilevanti campagne di solidarieta'; ha promosso e presieduto il
primo convegno nazionale di studi sulla figura e l'opera di Primo Levi; nel
1987 ha coordinato per l'Italia la campagna di solidarieta' con Nelson
Mandela allora detenuto nelle prigioni del regime razzista sudafricano; nel
1999 ha ideato, promosso e realizzato l'esperienza delle "mongolfiere della
pace" con cui ostacolare i decolli dei bombardieri che dalla base di Aviano
recavano strage in Jugoslavia; nel 2001 e' stato l'animatore dell'iniziativa
che - dopo la tragedia di Genova - ha portato alla presentazione in
parlamento di una proposta di legge per la formazione delle forze
dell'ordine alla nonviolenza; e' stato dagli anni '80 il principale
animatore dell'attivita' di denuncia e opposizione alla penetrazione dei
poteri criminali nell'Alto Lazio - e negli anni '90 ha presieduto la
Commissione d'inchiesta ad hoc istituita dal Consiglio Provinciale di
Viterbo -; dal 2000 e' direttore del notiziario telematico quotidiano "La
nonviolenza e' in cammino". Una sua lettera aperta del 3 luglio 2007 ha dato
avvio al movimento che si oppone al devastante progetto del mega-aeroporto
di Viterbo e s'impegna per la riduzione del trasporto aereo]

E' l'orgia dell'ipocrisia la retorica sfoderata in occasione della festa
patronale di Viterbo da pubblici amministratori irresponsabili e politicanti
affaristi che mentre si riempiono la bocca di elogi alla citta' si
ripromettono di devastarne per sempre fondamentali beni naturalistici,
storici e culturali, di danneggiarne irreversibilmente decisivi beni
terapeutici, sociali ed economici, di ledere gravissimamente la salute, la
sicurezza e i diritti dei cittadini viterbesi.
*
La realizzazione dell'illegale e insensato mega-aeroporto a Viterbo infatti
significa devastare l'area termale del Bulicame, che di Viterbo e' uno dei
beni maggiori; e significa danneggiare la salute dei viterbesi in modo e
misura estremi, come sanno gli abitanti di Ciampino che gia' subiscono un
aeroporto a ridosso dell'insediamento urbano (e con un volume di traffico
che nelle intenzioni di amministratori e politicanti irresponsabili Viterbo
sarebbe condannata addirittura a superare di gran lunga).
Bastera' infine ricordare che la proposta e' priva dei requisiti e delle
verifiche disposti dalla legislazione italiana ed europea in vigore, che
l'iter amministrativo - peraltro tuttora in corso - a seguito del quale la
citta' dovrebbe essere condannare a subire il devastante mega-aeroporto e'
stato viziato da flagranti e scandalosi errori, mistificazioni ed
irregolarita', per giungere all'unica conclusione ragionevole: che il nocivo
e distruttivo mega-aeroporto e' del tutto fuorilegge; che implicherebbe uno
sperpero immane di fondi pubblici ed avrebbe come esito un immenso danno ai
cittadini viterbesi e alla comunita' altolaziale; che e' del tutto
incompatibile con le reali esigenze ed i fondamentali diritti della
popolazione.
*
Sic stantibus rebus, quegli amministratori e quei politicanti che insistono
nel dissennatamente propagandare e nel voler pervicacemente imporre un'opera
folle e criminale come il devastante mega-aeroporto sono dei barbari e degli
irresponsabili, degli insipienti allo sbaraglio, degli apprendisti stregoni.
O ancora peggio: degli amministratori-affaristi che perseguono interessi
privati a discapito del pubblico bene, che vogliono arricchire se stessi o i
loro amici o gli amici degli amici a danno della collettivita' amministrata
e del pubblico erario, facendo scempio della morale e del diritto, in
violazione della legislazione in vigore: reato previsto e punito dal codice.

7. INTERVENTI. ISDE DI VITERBO: UN IMPEGNO PER LA PREVENZIONE
[Riportiamo il seguente comunicato del 10 settembre 2008 dell'Isde di
Viterbo (per contatti: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it,
sito: www.coipiediperterra.org (dalla home page cliccare su "Isde di
Viterbo") dal titolo completo "L'Associazione italiana medici per l'ambiente
chiede alla Asl di Viterbo un impegno per la prevenzione in relazione ai
fattori di rischio ambientale", gia' apparso nelle "Notizie minime della
nonviolenza in cammino"]

Il 9 settembre a Viterbo si e' svolta una riunione della Asl per presentare
ai medici di medicina generale un progetto aziendale riguardante la gestione
di nuove attivita' ambulatoriali.
Nel corso della riunione e' intervenuta nel dibattito anche la dottoressa
Antonella Litta, referente per Viterbo dell'Isde (Associazione italiana
medici per l'ambiente - International Society of Doctors for the Environment
Italia) che ha posto all'attenzione dei presenti alcune importanti emergenze
ambientali che riguardano il territorio viterbese.
In particolare la dottoressa Litta ha illustrato il grave impatto che avra'
su ambiente e salute la minacciata messa in funzione della centrale
riconvertita a carbone di Tor Valdaliga Nord a Civitavecchia, ed ha fatto
rilevare, anche in considerazione delle sempre minori disponibilita'
finanziarie della sanita' regionale, la necessita' di dare priorita'
assoluta a progetti di monitoraggio e studio dello stato di salute delle
popolazioni e della situazione dell'ambiente.
Il territorio viterbese e i suoi abitanti infatti continuano a subire
aggressioni ambientali: dalle servitu' energetiche col loro carico
inquinante alle discariche abusive, alla presenza di metalli pesanti nelle
acque potabili - in particolare dell'arsenico - e ai processi di
eutrofizzazione dei laghi che favoriscono la presenza e lo sviluppo di alghe
in grado di produrre tossine estremamente dannose per la salute. In tale
contesto occorre non disperdere risorse ed energie, e promuovere invece la
prevenzione con adeguate iniziative che coinvolgano tutte le istituzioni in
difesa della salute di tutte le persone.

8. LUTTI. GABRIELE BINDI RICORDA MASANOBU FUKUOKA
[Dal sito www.aamterranuova.it riprendiamo il seguente ricordo del primo
settembre 2008 dal titolo "Fukuoka ci ha lasciati, con un filo di
paglia...".
Gabriele Bindi e' formatore ed operatore della comunicazione; come
giornalista collabora da anni con riviste e associazioni nell'ambito
dell'ecologia, della bioedilizia e del benessere naturale. Opere di Gabriele
Bindi: (con Helene Delqueux e Caterina Melander), Viaggiando bio. Guida
all'ospitalita' e alla ristorazione biologica in Italia, Baldini, 2003.
Masanobu Fukuoka (1913-2008) e' il microbiolgo giapponese che ha promosso il
metodo dell'agricoltura naturale. Dalla Wikipedia, edizione italiana,
irendiamo per stralci la seguente scheda: "Masanobu Fukuoka (1913-2008) e'
il pioniere dell'agricoltura naturale o "del non fare" e l'autore di The
One-Straw Revolution e The Natural Way Of Farming. Microbiologo, ha iniziato
la sua carriera come scienziato del suolo, specializzandosi nelle patologie
delle piante. A 25 anni comincio' a mettere in dubbio i preconcetti della
scienza dell'agricoltura. Quindi, lascio' il suo posto come ricercatore
scientifico, torno' nella fattoria della sua famiglia nella isola di Shikoku
nel sud del Giappone per coltivare mandarini, iniziando a dedicare la sua
vita allo sviluppo di un sistema di agricoltura biologica ed ecocompatibile.
L'obiettivo della sua ricerca e' stato minimizzare quanto possibile gli
interventi dell'uomo, che si limita ad accompagnare un processo largamente
gestito dalla natura. Nell'essenza il metodo di Fukuoka tenta di riprodurre
quanto piu' fedelmente condizioni naturali. Il terreno non viene arato e la
germinazione avviene direttamente in superficie, se necessario avendo
preventivamente mescolato i semi con argilla e fertilizzante (questo
consente di ridurre il numero di semi necessari). Nel terreno intatto, dove
idealmente sono state fatte crescere piante poco invadenti che fissano
l'azoto (es. trifoglio), che trattengono il terreno e impediscono lo
sviluppo di infestanti, viene coltivata simultaneamente la coltivazione
voluta. Animali antagonisti vengono introdotti per combattere infestazioni
(ad esempio carpe insettivore nelle coltivazioni di riso, o anatre per
combattere le lumache). Il terreno rimane sempre coperto, riducendo cosi'
l'impoverimento per erosione superficiale, e la parte aerea delle piante
annuali, dopo il raccolto, deve essere utilizzata per una pacciamatura.
Anche la mancanza di aratura o comunque di aereazione artificiale del
terreno riduce la necessita' di concimazione, in quanto i batteri che
fissano l'azoto nel terreno sono anaerobi. In Giappone il metodo di Fukuoka
ha prodotto rendite per ettaro simili a quelli di tecniche che si avvalgano
della chimica. E' un metodo di coltivazione essenzialmente su piccola scala,
particolarmente adatto a piccoli appezzamenti, che si avvale piu'
dell'attenzione al dettaglio che al lavoro intenso, richiedendo comunque
esperienza ed una notevole abilita'. Il tempo totale di lavoro viene
notevolmente ridotto fino all'80% rispetto ad altri metodi". Opere di
Masanobu Fukuoka: La rivoluzione del filo di paglia. Un'introduzione
all'agricoltura naturale, Libreria Editrice Fiorentina;  La fattoria
biologica. Agricoltura secondo natura, Edizioni Mediterranee; Lezioni
Italiane. Un'introduzione alla Rivoluzione del Filo di Paglia in Italia,
Libreria Editrice Fiorentina]

La rivoluzione del filo di paglia forse si deve ancora compiere, ma il
microbiologo giapponese ha lasciato un segno profondo nella coscienza di chi
crede nell'intelligenza della natura.
Masanobu Fukuoka, il pioniere dell'agricoltura naturale, ha lasciato questo
mondo il 16 agosto scorso. Si e' spento di morte naturale, a 95 anni, il
migliore epilogo per chi ha sempre creduto nella profonda intelligenza della
natura.
Ci ha lasciato in eredita' l'idea di un mondo sostenibile e armonioso, che
ammicca ai valori di un tempo, ma con un approccio rivoluzionario alla vita
e al lavoro.
Il metodo della non-azione di Fukuoka si sviluppa sulla consapevolezza che
la natura e' in grado di stabilire un equilibrio perfetto, e che l'uomo,
rispettando tale equilibrio, possa far fronte ai propri bisogni. Grazie agli
studi di Fukuoka si e' diffusa la pratica del coltivare senza l'aratro,
dando il via a pratiche come la permacultura, che credono nella capacita'
autorigenerante del suolo e contano sull'attivita' dei microrganismi e della
microfauna del suolo. Lasciato a se stesso, il suolo conserva naturalmente
la propria fertilita', in accordo con il ciclo naturale della vita vegetale
e animale. Un rifiuto convinto all'impiego di prodotti chimici e alle
pratiche di diserbo.
Ma il suo messaggio riecheggia note intonate anche nel dibattito odierno
sulla crisi alimentare. Per Fukuoka, sempre attento all'aspetto spirituale
del coltivare, sono sufficienti 1000 mq a persona per arrivare
all'autosufficienza alimentare.
L'agricoltura naturale in Giappone ha prodotto rendite per ettaro simili ai
metodi convenzionali, che fanno uso della chimica. Anche in Italia viene
applicato su piccola scala per scopi di autosostentamento alimentare,
coniugandosi con l'esigenza moderna (e forse antica!) di ridurre il tempo di
lavoro fino all'80% rispetto ad altri metodi.

9. MONDO. MANUELA CARTOSIO: IMBROCCHIAMOLA
[Dal quotidiano "Il manifesto" del 5 settembre 2008 col titolo
"Imbrocchiamola".
Manuela Cartosio e' giornalista e saggista, particolarmente attenta ai
movimenti e alle lotte sociali]

Bere l'acqua del rubinetto, invece della minerale in bottiglia, e' un atto
di educazione civica. Da insegnare nelle scuole. Tornando tra i banchi, gli
scolari di Desio troveranno una novita': brocche, una ogni quattro alunni,
piene di ottima acqua del rubinetto. L'iniziativa e' promossa da
"Brianzacque", l'azienda che gestisce la rete idrica della Brianza. In
futuro, promette l'azienda, sara' estesa alle scuole di ogni ordine e grado
dei 52 comuni della futura provincia di Monza-Brianza. Per tranquillizzare
qualche mamma iperapprensiva, l'Asl fara' periodici controlli sulla qualita'
dell'acqua distribuita nelle brocche e per certificare la pulizia dei
contenitori. Il fine dell'iniziativa e' duplice: sensibilizzare i ragazzi
all'uso consapevole e responsabile di un bene comune, convicerli a smetterla
con la minerale.
Liscia o gasata, e' inutilmente costosa e inquinante, perche' prima viaggia
per centinaia di chilometri sui tir e poi riempie le discariche di plastica.
Solo il 5% dell'acqua messa in rete da Brianzacque e' utilizzata per bere o
cucinare. E' verosimile che la media nazionale sia analoga: siamo un popolo
di gran bevitori di minerale, a tutto vantaggio delle multinazionali
dell'acqua in bottiglia. Nel 2007 in Italia sono stati imbottigliati 12
miliardi di litri di acqua minerale. Per quantita' assoluta siamo il quinto
maggior consumatore di acqua minerale al mondo, ma si sale al terzo posto
(dopo Emirati Arabi e Messico) per consumo pro capite (in media ogni
italiano ciuccia 202 litri di minerale l'anno).
Si riferiscono al 2006, ma restano validi, i dati contenuti nel dossier "Un
paese in bottiglia" diffuso da Legambiente lo scorso marzo, in occasione
della Giornata mondiale dell'acqua. Il rapporto censisce 189 fonti attive e
304 marche di acque minerali che generano un volume d'affari di 2,2 miliardi
di euro. I canoni che le industrie pagano alle Regioni per attingere l'acqua
minerale alle fonti si aggirano sui 3-5 centesimi ogni mille litri: non
bastano neppure a coprire i costi sostenuti dagli enti pubblici per smaltire
le bottiglie pet che sfuggono alla raccolta differenziata. Solo il 35% delle
bottiglie di plastica va al riciclaggio (ci sono forti dubbi che una parte
finisca comunque sottoterra). Sapendo che per produrre un chilo di pet
(polietilene tereftalato) servono circa due chili di petrolio, e' possibile
stimare l'impatto ecologico delle sole bottiglie di plastica. Nel 2006 in
Italia sono state utilizzate 350.000 tonnellate di pet, con un consumo di
665.000 tonnellate d petrolio e un'emissione di gas serra di circa 910.000
tonnellate di CO2 equivalente. Piu' difficile (ma basta un'occhiata alle
autostrade piene di tir carichi di bottiglie) stabilire l'inquinamento
prodotto dal trasporto su gomma dell'acqua minerale.
Solo il 18% delle bottiglie viaggia sui treni. I consumatori babbioni
pensano che l'acqua in bottiglia sia piu' sicura dell'acqua del rubinetto.
Convinzione rafforzata da un marketing martellante, fatto di raffiche di
spot con testimonial famosi e messaggi pubblicitari sul filo dell'inganno.
Solo in pubblicita' l'industria dell'acqua in bottiglie investe 370 milioni
l'anno. Dispongono di risorse assai piu' scarse le campagne di varie
associazioni a favore dell'acqua "del sindaco". Una, lanciata da Legambiente
e Altroconsumo, si chiama "Imbrocchiamola" ed e' rivolta a ristoranti e bar
perche' servano ai clienti acqua corrente.
L'iniziativa brianzola porta le brocche nelle scuole. Con la speranza che i
ragazzi conquistati all'acqua del rubinetto disintossichino i genitori che
si fanno di minerale.

10. RIFERIMENTI. PER CONTATTARE IL COMITATO CHE SI OPPONE ALL'AEROPORTO DI
VITERBO

Per informazioni e contatti: Comitato contro l'aeroporto di Viterbo e per la
riduzione del trasporto aereo: e-mail: info at coipiediperterra.org , sito:
www.coipiediperterra.org
Per contattare direttamente la portavoce del comitato, la dottoressa
Antonella Litta: tel. 3383810091, e-mail: antonella.litta at libero.it
Per ricevere questo notiziario: nbawac at tin.it

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COI PIEDI PER TERRA
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Supplemento de "La nonviolenza e' in cammino"
Direttore responsabile: Peppe Sini. Redazione: strada S. Barbara 9/E, 01100
Viterbo, tel. 0761353532, e-mail: nbawac at tin.it
Numero 125 del 13 settembre 2008

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