Su Liberazione: Turi, a digiuno su un albero in Val di Susa...



Turi, a digiuno su un albero in Val di Susa per difendere le ragioni dei No Tav

Turi è ancora sull'albero, resiste da più di 24 ore. E' in digiuno da giorni, ora anche senza liquidi. La sua tenacia ed il suo spirito di sacrificio hanno permesso di far girare un appello a tutti i giornalisti perché raggiungessero il presidio e dessero voce a chi vuole che anche le ragioni del movimento NO TAV trovino spazio. Sul posto è arrivata una troupe di Sky, ma Turi non si accontenta. Turi continua la sua lotta NON VIOLENTA, abbracciato a quell'albero così fragile, ad un'altezza di quasi 30 metri. Intorno alle 15:30 i vigili del fuoco, approfittando di un momento di calma, hanno tentato una manovra per fare scendere il nostro pacifista rampante: alcuni uomini sul cestello si sono preparati ad avvicinarsi alla cima dell'albero, ma il manovratore ha forzato la mano ed il cestello ha urtato con violenza i rami già fragili, rischiando di far cadere Turi. A poco o nulla sono valse le grida degli attivisti NO TAV presenti sul posto, che hanno filmato tutta la scena. Pochi istanti dopo ecco ritentare la manovra, stesso impatto violento, stesso esito: mettere in grave pericolo la vita di Turi. Il cestello è ora accanto alla cima dell'albero, i rami sono flessi pericolosamente (sono molto secchi) e la vita di Turi è ancora in pericolo. Lui non scende, non demorde e ormai è chiaro che è pronto a tutto, anche al gesto più estremo. Non ci sono parole per descrivere una situazione sempre più grave, tra manovre forzate e pericolose commesse dai Vigili del Fuoco ed il complice silenzio dei media. Ripetiamo l'appello a tutti i giornalisti, TURI chiede di poter parlare ai media, chiede di mettere fine a questo assordante silenzio che copre le peggiori violenze di uno stato che ha dichiarato guerra ai cittadini. Ognuno risponda alla propria coscienza, per la vita di quest'uomo valoroso. Turi, un pacifista, un no tav, un uomo coerente.
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in data:06/08/2011