Sua Eminenza Bagnasco



Eminenza Camillo Ruini  ci ha lasciato.


Monsignor Angelo Bagnasco è da oggi il presidente della Conferenza Episcopale Italiana (Cei). Il ministro della Difesa Arturo Parisi gli ha espresso le sue più vive congratulazioni con un telegramma che ricorda "l'impegno pastorale svolto al servizio della grande famiglia della Difesa".

A un anno e cinque mesi dalla sua nomina a ordinario militare era in Kosovo per la sua sedicesima visita ai teatri operativi all'estero. Lì , all'aeroporto Amiko di Djakovica, l'ho incontrato per la prima volta nell'autunno 2004 e di lui ricordo soprattutto la grande fede per la Madonna della Guardia di Genova.

Monsignor Bagnasco, in che rapporto si vive tra vita militare e vita religiosa? E' lo stesso rapporto con cui ogni cristiano vive nella fede il proprio lavoro. I valori che il Vangelo incarna nella persona di Cristo e nelle Scritture devono essere luce anche per i militari come per ogni altra categoria di professionisti. E' per questo che i nostri cappellani svolgono il loro ministero e condividono da sacerdoti la vita con i propri militari.

Quante visite ha effettuato in teatro?
Sono arcivescovo ordinario militare per l'Italia da un anno e cinque mesi e questa è la mia sedicesima visita all'estero, in vari teatri operativi - dall'Iraq all'Afghanistan, dal Kosovo alla Bosnia e all'Albania - e sulle navi militari.

Quante persone ha cresimato e quante ne ha battezzate?
Per quanto attiene al Battesimo siamo sui 10 o 12 militari, forse 15. Le Cresime, invece, è impossibile numerarle, saranno centinaia. Al di là del numero è da rilevare il clima di festa e di preparazione ai Sacramenti, un clima che coinvolge non solo i diretti interessati e i loro padrini, ma anche le intere comunità dove avvengono queste celebrazioni. Quindi diventa una grazia per tutti.