a conquista della servitù



https://www.ecn.org/wws/arc/movimento/2005-02/msg00993.html

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Da: Joe <flespa at tiscali.it>
Data: Sat, 26 Feb 2005 01:42:46 +0100
A: <Al-Awda-Italia at yahoogroups.com>
Oggetto: la conquista della servitù

Messaggio: 7       
    Data: Fri, 25 Feb 2005 10:29:40 +0100 (CET)
      Da: Zeliko R 
 Oggetto: Re: "Se gli americani invadono l'Italia oggi, che cosa fareste?
Sono sicuro che gli italiani reagirebbero alla stessa maniera in cui gli
iracheni stanno reagendo contro gli Stati Uniti e i suoi alleati"

scusate ma forse viviamo in un altro paese, gli Stati
Uniti hanno già invaso l'Italia nel 1943, hanno vinto
la guerra, l'Italia a Parigi nella conferenza di pace
è stata messa tra le nazioni sconfitte e nel 2005
abbiamo ancora 108 basi militari americane in Italia,
tra un po' 109 con l'aeroporto di Rimini, la
colonizzazione culturale statunitense è totale ma non
vedo reazioni da parte del popolo italiano ... SV ---

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Cerchiamo di non fare di tutte le erbe un fascio (in senso letterale). In
quegli anni, ancora più orridi di quelli che abbiamo la sventura di vivere
attualmente, la "nazione", la "patria" italiota trovavasi nella melma della
sconfitta e dell'invasione (e dei tedeschi e degli angloamericani) per una
guerra che il suo "Duce" grottesco e funesto AVEVA DICHIARATO in pubblica
piazza con mento volitivo. Nel caso dell'Iraq, così come dell'Afganistan o
della Iugoslavia, si tratta, viceversa, di conflitti decisi e perseguiti
unilateralmente dai necroyankhamburgers con scusanti tisibili e sulla base
solo dello strapotere tecnologico e della forza bruta - tipo le campagne
"europee" di ampliamento dello "spazio vitale" dei nazisti. La nostra
miserabile servitù noi ce la siamo conquistata a suo tempo al grido di "eia
eia alalà".

Joe Fallisi