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Macedonia: "operazione mietitura"




Finalmente la Nato può entrare, da liberatore, a pieno titolo, in Macedonia. Per difendere il legittimo governo dai terroristi dell'UCK. Un altro passo ad Est, un'altra medaglia al valore per i gendarmi mondiali, un'altra "ora delle decisioni irrevocabili" è giunta per l'Italia gloriosa nella democratizzazione dei barbari, un'altra Crociata contro gl'infedeli. Amen.

----- Original Message -----
From: "Andrea Nava"
Sent: Saturday, August 11, 2001 10:26 PM
Subject: "operazione mietitura"

Per la nuova missione di pace è tutto prontissimo. Destinazione Macedonia.
Le truppe ci sono, l'Italia pure, manca soltanto l'accordo finale tra le parti e il gioco sarà fatto.
La certezza che la tregua sia solida e che i ribelli dell'Uck mantengano la promessa di (ri)consegnare le armi sono le condizioni perchè possa scattare la nuova, entusiasmante, coinvolgente ma pur sempre umanitaria
"OPERAZIONE MIETITURA"!

E sì, si chiamerà proprio così la missione Nato in Macedonia.
Le truppe, circa 3.500 soldati, aspettono solo l'ordine di partire. La linea di comando dovrà essere solo un po' rivista (e il vertice Nato che si terrà a Napoli il 26 e il 27 settembre mi pare che capiti proprio a piccione!).
Scopo della "OPERATION ESSENTIAL HARVEST" sarà quella di raccogliere (che poeti!) le armi che i ribelli dell'Uck dovrebbero consegnare spontaneamente alle truppe Nato.
Un'operazione che si basa tutta sulla fiducia, come ci tengono a precisare quelli dell'Alleanza Atlantica.
Peccato però, che i guerriglieri albanesi si riforniscano di armi dagli stessi a cui dopo devono riconsegnarle. Giochini divertenti.
Nell'ambito delle operazioni Kfor (la forza internazionale per il kosovo) l'intervento dell'Italia è previsto come sottocomando assieme a Grecia, Francia e Gran Bretagna.
E della presenza italiana non ci sono proprio dubbi: 450 soldati delle brigate Sassari e Garibaldi.
Tutti con un'esperienza e un cuore grandi così.
Tutti volontari i paladini di questo nuovissimo baraccone umanitario.

E non è difficile immaginare come andrà a finire (le missioni in Kosovo insegnano): arriveranno i soccorsi umanitari, faranno crollare definitivamente il già provatissimo equilibrio socio-economico della Macedonia, facendo affluire un fottio di soldi, beni e risorse che ben presto finiranno nella mani delle associazioni mafiose.I rapporti di dipendenza saranno totali, l'economia destinata a una non- produttività eterna e, gli aeroplani liberi, a seconda dei casi, di sganciare scatolette di cibo liofilizzato o bombe contro i guerriglieri recidivi che, cazzo, queste armi non le vogliono proprio mollare.

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Un anno dopo.
Maaa, questi ingrati, proprio qui dovevano venire a toglierci il lavoro?
A noi, a noi che gli avevamo mandato la missione di pace... questi infami?
Già li sento.

grazie

mariangela


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