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Bosnia: arrestati tre generali musulmani



Il Manifesto
4 Agosto 2001 


I crimini di Izetbegovic 

"Arrestati" a Sarajevo tre generali musulmani per crimini contro i serbi 
TOMMASO DI FRANCESCO  

Arrestati - e presto consegnati al Tribunale dell'Aja - per crimini di
guerra contro le popolazioni serbe tre ex generali dell'esercito
musulmano di Bosnia - lo stato maggiore e le milizie paramilitari erano
alle dirette dipendenze dell'ex presidente Alja Izetbegovic, firmatario
di Dayton, come Milosevic e Tudjman, ma grande alleato, con il
presidente croato, dell'Occidente e della Nato. L'iniziativa, se
confermata, arrivando esattamente il giorno dopo la sentenza su
Srebrenica contro il generale serbo-bosniaco Krstic, il numero due
militare di Mladic, assume un valore, anche simbolico, rilevante. Il
Tribunale dell'Aja, alla buon'ora, manda a dire che punta a processare
"tutti" i criminali della guerra in Bosnia Erzegovina. Ora - mentre a
Sarajevo la notizia era attesa e nessuno appare sorpreso - i media di
mezzo mondo, se si accorgeranno dell'iniziativa, dovranno faticare non
poco a spiegare: hanno sempre taciuto le stragi contro i serbi a
Sarajevo e in Bosnia. 

Ieri il comandante dell'esercito della Federazione croato-musulmana,
Atif Dudakovic, ha riferito che i generali Mehmed Alagic e Enver
Hadzihasanovic sono stati arrestati nelle prime ore del mattino. Una
fonte del ministero della difesa federale ha riferito che un terzo
ufficiale musulmano in servizio durante la guerra (1992-1995), un
colonnello, e' stato arrestato ma non ha potuto fornire il nome. Ne' la
Sfor-Nato in Bosnia, ne' la polizia bosniaca hanno confermato o smentito
gli arresti. "No comment" anche dal Tribunale dell'Aja, ma la portavoce
della procura, Florence Hartman, ha riferito che i procuratori "avevano
consegnato al governo di Sarajevo atti di incriminazione sigillati un
paio di giorni fa". 

Alagic e' stato il comandante del VII corpo d'armata che operava nella
Bosnia centrale durante la guerra. Poi si congedo' e fu eletto sindaco
di Sanski Most, nella Bosnia occidentale. Fu poi destituito e quest'anno
condannato a quattro anni di carcere per abuso di potere. Hadzihasanovic
fu promosso a capo di stato maggiore delle forze armate musulmano-croate
ed e' andato in congedo l'anno scorso. La radio di Bihac ipotizza che il
terzo arrestato potrebbe essere Naser Oric, comandante
musulmano-bosniaco della difesa di Srebrenica, accusato dai serbi di
crimini contro i civili nell'area di Bratunac - da lui dipendevano anche
molti mercenari mujaheddin. 

Dal gennaio del 2000 il Tribunale dell'Aja aveva annunciato di "avere
inscritto a ruolo" l'inchiesta sul "Dossier Kazani" che costituisce
parte delle prove dei crimini dei musulmani di Bosnia contro i serbi. Le
rivelazioni sul "Dossier Kazani", dal nome delle gole sotto il monte
Trebevice, dove a partire dal 1992 - il feroce assedio serbo-bosniaco
della citta' comincia ad aprile - vennero gettati centinaia di corpi di
civili serbi (migliaia per Chris Hedges, il giornalista del New York
Times che per primo, nel 1997, riprese le notizie gia' lanciate da una
rigorosa inchiesta in 5 puntate del periodico indipendente di Sarajevo
Dani). I gruppi paramilitari musulmani della difesa di Sarajevo - e che
dipendevano da Izetbegovic - nel 1992 portarono avanti un "doppio
assedio" della citta', uccidendo e facendo sparire molti civili serbi,
come risulta dalle 56 pagine di documenti riservati della Corte militare
bosniaca che si occupo' del caso gia' nel 1994. Ora, forse, il Tribunale
dell'Aja se ne ricorda. Aspettiamo che la Del Ponte riapra il dossier
sui crimini dei leader della Nato.