[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
riunione realtà pugliesi e adesione appello contro il G8
RIUNIONE DELLE REALTA' PUGLIESI
Si è svolto ieri a Brindisi un incontro di realtà pugliesi per discutere le
modalità di intervento sul territorio soprattutto sui temi dell'immigrazione
della repressione e della militarizzazione del territorio. Non si è trattato
di un intervento estemporaneo, ma di una scadenza da inserire nel quadro del
lavoro delle commissioni di lavoro, decise nell'incontro di Taranto di
alcuni mesi fa.
Pertanto non era un incontro nato sull'onda di scadenze nazionali ed
internazionali come il controvertice di Genova, anche se è indubbio che ci
si è confrontati anche su questo; come non era un incontro segnato dalla
recentissima vittoria elettorale del più grande affarista d'Italia, anche se
chiaramente ciascuna realtà si è confrontata anche con questo nell'analisi
politica in cui muoversi sui temi in oggetto.
All'incontro hanno partecipato i compagni di alcune delle realtà pugliesi.
Il tema della repressione introdotto dai compagni di Taranto e sviluppato da
un compagno di Fasano poneva in risalto la nuova strategia del potere in
Italia fatta di prevenzione e fondata sul riperpetuare vecchi sistemi
emergenziali, introdotti negli anni '70 dal governo di unità nazionale e
ribaditi nell'ultimo periodo dal cosiddetto centro-sinistra con la legge che
ha prolungato i tempi di indagine preliminare per i reati collegati alla
legge 270 bis. Naturalmente tutti i compagni mettevano anche in risalto il
rischio che il centro-destra, trovata la strada spianata grazie al governo
di centro-sinistra, possa accelerare la normalizzazione già cominciata,
grazie al decisionismo che caratterizza quello schieramento.
L'altro tema, peraltro strettamente collegato, è quello dell'immigrazione.
Anche rispetto a questo problema ci ritroviamo di fronte il fatto che la
vocazione a blindare le frontiere, propria del polo, trovi ampi varchi già
nelle regole esistenti volute ed attuate dall'ulivo. Le espulsioni dei
"clandestini" sono già attuate con efficienza sempre maggiore da mesi, e da
tempo ormai questa chiusura è in atto anche per i profughi e i rifugiati. Da
mesi è stato stabilito, per esempio, che funzionari turchi dislocati nei
posti di frontiera affianchino i funzionari italiani nell'esaminare le
domande di asilo dei profughi kurdi: come dire il carnefice decide se la
vittima ha diritto a salvarsi la pelle. Come pure i recenti accordi fra
l'Italia ulivista e la Turchia per fermare l'arrivo di profughi in Italia
dalla Turchia, cosa che negli ultimi giorni ha visto l'arresto di centinaia
di profughi verso l'Italia direttamente in Turchia, sono tutto una strada
spianata per il nuovo governo affaristico repressivo, che presumibilmente
sulla scia di tutto ciò potrà cercare nuovi spunti per tentare di fermare i
migranti.
In questo scenario acquista ampio risalto il problema della militarizzazione
del territorio, cosa che in Puglia è diventato il nodo centrale della
politica NATO di controllo dell'area meridionale europea. La politica di
militarizzazione delle frontiere, e si sa che la Puglia è la vera zona di
frontiera in questa fase, già utilizzata enormemente nel conflitto dei
Balcani, col placet del governo di centro sinistra avrà presumubilmente
un'accelerazione col nuovo esecutivo berlusconiano, sia per lo scopo di
fermare l'immigrazione, sia come base perenne di pronto intervento nelle
eventuali zone di crisi.
Questi sono i temi che i compagni si sono posti come base di discussione sul
che fare in Puglia rispetto a queste tematiche.
Temi che verranno messi all'attenzione dei compagni da mini relazioni sul
dibattito di ieri, che al più presto verranno fatti circolare anche in rete,
per intraprendere una strada comune, anche in preparazione del Contro G8
Network per i diritti globali di Genova. Proprio per costruire questo
percorso che preveda la costituzione di Network locali e provinciali, che
siano di stimolo al Network regionale, i compagni che già hanno aderito
all'appello nazionale per Genova invitano tutte le realtà ad un incontro da
organizzare per i primi giorni di Giugno. La data precisa e il luogo saranno
comunicati nei prossimi giorni.
Adesione all'Appello Nazionale contro il G8 di Genova
CONTRO IL G8/NETWORK PER I DIRITTI GLOBALI
A Genova dal 20 al 22 luglio si riunirà il G8.
I capi di stato e di governo degli 8 paesi più industrializzati del mondo si
troveranno nel capoluogo
ligure per imporre le loro decisioni sulle teste di un'umanità che, secondo
i loro progetti, dovrebbe
subire con passività, rassegnazione o, persino con gioiosa accettazione, i
diktat dei potenti in nome del
profitto e dell'accumulazione capitalistica.
Dietro la mistificatoria propaganda che vorrebbe finita ogni ideologia e
soprattutto ogni possibilità
di alternativa al sistema sociale presente, si nasconde in realtà una delle
epoche ideologiche più
totalitarie che siano mai esistite: il capitalismo, nella sua estensione
quasi mondiale, si presenta come
il migliore ed unico mondo possibile.
Un mondo che costringe alla fame interi continenti, dove le guerre diventano
"umanitarie", dove anche nei
paesi cosiddetti avanzati centinaia di milioni di persone vivono
un'esistenza sempre più precaria, dove
si internano nei lager migranti colpevoli solo di essere tali, dove si
devasta l'ambiente e si avvelena
ciò che quotidianamente mangiamo.
Ma se così è, la semplice denuncia e il lamento non bastano. I movimenti e
le lotte che quotidianamente si
oppongono ai tiranni della terra e che vedono in piazza milioni di uomini e
di donne dimostrano con
forza che un altro mondo è possibile.
Anche noi andremo a dirlo a Genova a partire da questi tre terreni di lotta
che ci vedono impegnati nei nostri territori:
¨ il lavoro, per il diritto al reddito lavoro/non lavoro, contro le vecchie
e nuove forme di
sfruttamento, la flessibilità imposta e la precarizzazione;
¨ l'immigrazione, per la libertà di circolazione e la parificazione dei
diritti per tutti/e;
¨ l'ambiente, contro la devastazione e l'inquinamento dei territori,
dell'acqua, dell'aria e degli alimenti,
contro i brevetti delle forme di vita e le manipolazioni genetiche a
beneficio delle multinazionali.
Per questo crediamo possibile e necessario costruire una grande
mobilitazione a partire dalla realizzazione
di una rete di tutte le realtà antagoniste e autorganizzate, con tutte le
diverse espressioni di un
movimento nazionale e internazionale che ha nell'anticapitalismo il proprio
minimo comun denominatore.
Per la costruzione dal basso di una reale e radicale alternativa allo stato
di cose presente, rifiutando la
subalternità all'illusoria alternanza fra differenti forme, di destra o di
"sinistra", di gestione dello stesso sistema sociale.
Spetta a noi fare in modo che la mobilitazione contro il G8, dal punto di
vista antagonista e delle lotte,
sia legata a un filo rosso di continuità con le grosse manifestazioni che,
da Seattle a Praga, da Nizza a
Quebec City,hanno riempito di inquietanti fantasmi i fino allora
relativamente tranquilli incontri dei
signori del globo. In particolare, in Italia, la mobilitazione di Napoli
contro il terzo Global Forum
ha rappresentato un momento importante per il movimento contro la
globalizzazione capitalistica; ha
saputo, attraverso una capillare preparazione e il radicamento in una
situazione sociale di
conflittualità diffusa, portare in piazza 40.000 persone, riuscendo a
coniugare la costruzione di un
appuntamento di massa, la radicalità dei contenuti e l'incisività delle
forme di lotta. Da Palermo a
Napoli, disoccupati e precari autorganizzati del "Sud Ribelle"
parteciperanno con forza alle mobilitazioni
genovesi contro il G8 e, insieme ai senza lavoro di tutta Europa,
rivendicheranno di fronte ai padroni del
mondo il diritto al reddito o al salario garantito.
Dopo il marzo napoletano, in vista del G8, è quindi importante rafforzare un
livello di dibattito permanente e di coordinamento tra le varie realtà. Sarà
inoltre importante essere presenti alle grosse
scadenze europee dei prossimi mesi (Salisburgo, Barcellona, Goteborg),
opponendo alla globalizzazione
capitalistica una reale internazionalizzazione delle lotte. In continuità
con Porto Alegre è importante
lottare e sostenere i lavoratori coreani nella battaglia contro la Daewoo, i
Sem Terra contro i
latifondisti, il popolo palestinese contro l'oppressore sionista, il popolo
Kurdo e basco in
lotta per la propria liberazione, i combattenti colombiani e la lotta
zapatista in Chiapas.Facciamo
dunque un appello a tutte le realtà di movimento (dai centri sociali al
mondo dell'autorganizzazione, dai
comitati antirazzisti e di immigrati a quelli contro le produzioni di morte,
dai collettivi femministi a
quelli antimperialisti ecc.), nella pluralità dei contenuti, in totale
conflittualità nei confronti del
G8 e del capitalismo, a costruire insieme l'appuntamento di luglio a Genova.
In preparazione di questo appuntamento ci proponiamo,
infine, di costruire dei coordinamenti territoriali e regionali che abbiano
lo stesso nome della rete nazionale.
NETWORK PER I DIRITTI GLOBALI, J21 (july 21).
COLLETTIVO GIOVANILE LA SCINTILLA VENTIMIGLIA
* COORDINAMENTO PIEMONTESE CONTRO IL G8 * CSOA ASKATASUNA TORINO
* CSOA MURAZZI TORINO
* CSACASTELLAZZO IVREA * CSA MATTONE ROSSO VERCELLI * CDA BABYLON BRA
* COLLETTIVO LINEA ROSSA BUSSOLENO *
COLLETTIVO UNIVERSITARIO AUTONOMO TORINO
* CENTRO COMUNICAZIONE AUTONOMA SENZA PAZIENZA TORINO *
RESISTENZA ANTIFASCISTA TORINO * RETE NO GLOBAL CAMPANIA
* CSOA OFFICINA 99 NAPOLI * SKA NAPOLI *
COLLETTIVO AUTONOMO STUDENTESCO ZONA D'OMBRA NAPOLI *
MOVIMENTO ANTAGONISTA TOSCANA * CONFEDERAZIONE COBAS *
REDAZIONE NAZIONALE "VIS-à-VIS" * COLLETTIVO SPARTACUS VICENZA
* CS ASILO POLITICO SALERNO * COORDINAMENTO CONTRO IL G8 LOMBARDIA
* CSA VITTORIA MILANO * CSOA PACI' PACIANA BERGAMO * CSA DORDONI CREMONA *
COMITATO DI SOLIDARIETÀ CON I POPOLI DEL LATINO
AMERICA "CARLOS FONSECA" * CSO "RICOMINCIO DAL FARO"
ROMA * COMITATO DI LOTTA PRECARI/E FUORI SEDE ROMA *
COLLETTIVO ANTAGONISTA PRIMAVALLE ROMA * COORDINAMENTO
MAGMA MANZIANA * MAGAZZINO ROSA LUXEMBURG ROMA *
CENTRO SOCIOABITATIVO "VITTORIO OCCUPATO" OSTIA * LA
RETE SICILIANA PER L'AUTOGESTIONE * LABORATORIO "AREA
51" MESSINA * CSOA "EX CARCERE" PALERMO * CSA "AURO"
CATANIA * COMITATI CONTRO GLI INCENERITORI DELLA
CALABRIA * COORDINAMENTO SINISTRA VERDE E ANTAGONISTA
DELLA CALABRIA * COLLETTIVO KEP COMO * KOLLETTIVO
STUDENTI AUTORGANIZZATI COMO * LE COMPAGNE DI COMO *
CONTROG8/NETWORK-PER I DIRITTI GLOBALI PUGLIA
A Roma le seguenti Realtà si fanno promotrici della
costruzione del NETWORK PER I DIRITTI GLOBALI/CONTRO
IL G8 proponendo nei prossimi giorni i primi incontri
organizzatori delle mobilitazioni contro il G8 di GENOVA
CONFEDERAZIONE COBAS
Comitato di solidarietà con i popoli del Latino America "Carlos Fonseca"
Centro sociale Occupato "Ricomincio dal Faro"
Comitato di lotta precari/e fuori sede
Collettivo Antagonista Primavalle
Coordinamento MAGMA
Magazzino Rosa Luxemburg
Centro socioabitativo "VITTORIO OCCUPATO" - Ostia
Riunione nazionale a Roma il 20 maggio del Network per
i diritti globali/contro il G8
Il 4-5 maggio a Genova c/o la "Chiamata del Porto" si
è tenuto un confronto generale sugli scenari e sulle
iniziative di protesta contro il G8 di luglio 2001.
Numerosissima la partecipazione di delegazioni
straniere da gran parte d'Europa e dal resto del
mondo, tra cui quelle di Porto Alegre e
dell'Argentina.
Significativa la presenza di lavoratrici e lavoratori,
anche in rappresentanza di sindacati di base e
alternativi europei , che hanno apprezzato e approvato
le proposte fatte dalla Confederazione Cobas:
- di un confronto non simbolico ma fattuale tra tutte
le realtà del mondo del lavoro e del precariato
presenti nei forum del controSummit;
- di far aprire il corteo del 21 luglio alla
delegazione dei lavoratori della Danone, in lotta
contro i licenziamenti provocati dalla multinazionale
francese;
- di indicare tra le forme di lotta lo Sciopero
Generale il 20 luglio dei - lavoratori , precari,
immigrati, popolazione, .- come atto di protesta e di
dissenso contro i prepotenti del mondo e i loro
nefasti deliberati.
Il 4-5 maggio a Genova si è discusso in cinque
commissioni (Lavoro/Disoccupazione - Ambiente/Clima -
Povertà/Debito - Finanza/Commercio - Governo Globale/GuerraPace) e in sede
plenaria, soprattutto in
merito ai contenuti e allo svolgimento delle mobilitazioni:
- il 19 luglio a sostegno dei diritti dei migranti ;
- il 20 luglio i blocchi tematici contro il Summit;
- il 21 luglio il grande corteo, che le autorità
tendono a espellere molto lontano dalla cosiddetta
"zona rossa".
Si è parlato anche della logistica per poter
accogliere le migliaia di partecipanti che giungeranno
a Genova svariati giorni prima del Summit: a
tutt'oggi, non c'è ancora nulla di concesso in termini
di aree e accessi garantiti.
La prossima riunione è il 21 maggio ore 12 a Genova.
In relazione agli sviluppi e alla preparazione della
mobilitazione contro il G8, è convocata il 20 maggio
ore 9 a Roma (Cobas, Via Prenestina, 163) la riunione
del "Network per i diritti uguali", allargata a tutte
le esperienze antagoniste tra i
lavoratori/precari/disoccupati, dell'immigrazione, del
diritto alla casa, della lotta agli inquinanti e alla
devastazione ambientale/alimentare,
dell'antimilitarismo, della solidarietà tra i popoli.
Network per i diritti globali/contro il G8