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giù le mani da Milosevic
Contro il Nazionalismo
DARE UNA PATRIA A CHI NON CE L'HA
Contro l'Imperialismo
DARE UNO STATO A CHI NON CE L'HA
Rischia di diventare quasi ripetitivo ribadire questi concetti, ma non lo
è.
Con l'introduzione del concetto di globalizzazione, predicato
dall'Imperialismo occidentale, e soprattutto da chi questo potere imperiale
ce l'ha (gli USA), si tende ad utilizzare parole d'ordine "di sinistra", per
mascherare una politica di destra. Nel recente attacco militare alla
Jugoslavia certa sinistra accusava Milosevic di essere nazionalista e
fautore della Grande Serbia, solo perchè aveva osato difendere il suo paese
dalla frantumazione. Frantumazione sponsorizzata dall'Impero amerikano, col
supporto dei mini stati satellite, che in nome di concetti "di sinistra",
quale l'autodeterminazione dei popoli, portavano spezzoni di quella che era
stata la Repubblica Federale Socialista di Jugoslavia nell'alveo dei
sub-imperi tedeschi e turchi sotto il controllo dell'Impero Amerikano.
Ecco così il marco conquistare prima la Slovenia e la Croazia, poi paqrte
della Bosnia, e, dulcis in fundo, la Jugoslavia di Kostunika e Djindic
(diciamo Jugoslavia per semplificare, visto che anche il Montenegro, oltre
la Serbia, è stato conquistato).
Contemporaneamente il sub-impero turco (grazie alla fida Albania) metteva
tutti e due i piedi in parte della Bosnia, nel Kosovo, e si appresta ad
inserirsi anche in Macedonia.
Il tutto con grande soddisfazione del potente per eccellenza: l'Impero
Yankee.
Nessuna novità sotto il sole, si potrebbe dire, se non, appunto, l'utilizzo
di concetti di sinistra per giustificare la più grande politica imperiale a
cavallo dei due millenni.
Ecco come è stato possibile, che parte della sinistra, anche antagonista, si
trovasse di fatto schierata con l'Impero in questa avventura. La negazione
dei concetti di Patria e di Stato, ha portato ad appoggiare di fatto la
politica dello Stato per eccellenza, quello amerikano, e la repulsione per
concetti "di destra" come difesa nazionale ha portato alla vittoria le mire
di dominio mondiale degli Yankees.
E così, finalmente, vediamo, con grande giubilo di certa "sinistra", gli USA
assumere direttamente nell'area dei Balcani il controllo di tutti i
ministeri chiave. Non soltanto i ministeri economici, con il controllo e la
gestione degli "aiuti umanitari", e i ministeri della guerra con le basi
strategiche in Bulgaria, Kosovo e presto anche in Serbia, da aggiungere a
quelle in Turchia, ma anche i ministeri dell'interno, vedi il ruolo della
KFOR in Kosovo e la polizia speciale di Djindic in Serbia, e quello di
Grazia e Giustizia, con il famigerato Tribunale Penale Internazionale della
Del Ponte, autentica emanazione dell'Impero Amerikano.
Gli avvenimenti di queste ore sono emblematici: gli amerikani intimano al
fantoccio Kostunika e al servo Djindic di consegnare Milosevic entro il 31
Marzo. Naturalmente il governo mondiale USA a questo scopo ha attivato tutti
i ministeri citati prima; così si condizionano gli aiuti alla consegna di
Slobo, si attivano i terroristi dell'UCK nel sud della Serbia e in
Macedonia, reintroducendo il clima di guerra del '99 e finalmente si da
mandato al servo Djindic di scavalcare Kostunika e procedere all'arresto.
Una manovra orchestrata in tutti i dettagli, come mai se ne vedevano da
tempo, forse dai tempi del golpe contro Allende, preparato, come si
ricorderà, con assedio economico, scioperi corporativi e quindi l'esercito.
Adesso l'assedio economico si manifesta con l'embargo, mentre la polizia
speciale di Djindic prende il posto dell'esercito di Pinochet.
Per fortuna, almeno per ora, qualcosa non ha funzionato e Milosevic è ancora
libero, ma le prove generali di amministrazione diretta yankee nel globo
sono state fatte, e, probabilmente,lo scopo sarà raggiunto, magari con
l'eliminazione fisica di Milosevic, il che eviterebbe imbarazzi a tutti i
personaggi autori della sceneggiata.
Ma, badate bene, questa nuova strategia dell'Impero non si esaurirà con la
Jugoslavia e magari con l'Iraq, sarà la linea strategica USA per il dominio
planetario.
I recenti accordi tra gli USA e i governi del centro e del sud-america,
ricordiamo il plan Colombia, non si muovono forse in questa strategia di
creazione di regimi a sovranità limitata col diretto intervento
nord-amerikano? Ed anche in Medio-Oriente il ruolo amerikano di aperto
sostegno al boia Sharon e al regime militare turco non è finalizzato a
questo scopo?
E' molto comodo ed anche facile attaccare i concetti di Patria e di Stati
Nazionali. E' facile perchè in questa fase il potere reale condivide questa
politica. Non è un caso che lo slogan della globalizzazione è stato lanciato
proprio dal potere centrale USA, con l'adeguamento servile, ma anche
interessato, dei sub-imperi, Unione Europea in testa.
Perchè, in finale,questa globalizzazione non elimina gli stati nazionali
tout court, tanto è vero che, come sta dimostrando Bush proprio in questi
giorni sul problema inquinamento, gli amerikani non hanno alcuna intenzione
di dismettere lo stato loro. Quelli che si stanno abrogando sono gli Stati,
che possono diventare scomodi in quanto tali.
Si nega uno Stato ai Palestinesi, perchè questo potrebbe limitare il potere
dello Stato israeliano, fido e potente cane da guardia yankee in
Medio-Oriente; si nega uno Stato al popolo kurdo, perchè il loro Stato con
la sua posizione strategica potrebbe creare qualche problema al progetto
turco-amerikano di controllo della cosiddetta via della seta; si nega uno
Stato ai Baschi, vista la posizione geografica di cuscinetto fra Francia e
Spagna.
Si riconoscono invece, ed anzi si incoraggiano, creazioni di Stati per
popoli inesistenti, onde indebolire Stati, che, in qualche modo, potrebbero
creare problemi all'Impero.
E allora vediamo gli anglo-amerikani correre in soccorso dello Stato
kuwaitiano che, come tutti sanno, è uno Stato inventato su misura o, per
meglio dire, su paralleli (Q8) per un unico abitante (lo sceicco), onde
garantirsi, a spese dell'Iraq, il controllo dell'oro nero; e vediamo pure
inventare uno Stato per un popolo che non è mai esistito in quanto tale,
parliamo del Kosovo, tanto è vero che, quando si parla di kosovari viene
sempre aggiunto l'aggettivo albanesi.
Come si vede, lo scontro reale non è fra "nazionalisti" e
"internazionalisti", ma tra l'imperialismo e i popoli scomodi, perchè
difendono la loro autonomia e diversità.
Non è un caso che nei vari WTO lo scontro sulla globalizzazione vede
schierati da una parte gli Stati forti, che con questo progetto intendono
acquisire sempre maggiori vantaggi, economici si, ma di conseguenza anche
politico-coloniali e dall'altra i paesi deboli, che difendendo la loro
identità, anche nazionale, cercano di impedire una loro nuova
colonizzazione.
D'altronde i concetti di Patria o di Nazione non sono concetti di destra in
sè, diventano di destra quando si associano ai concetti di colonialismo e
imperialismo, quando cioè sono finalizzati alla conquista di altri Stati.
Quelli meno giovani ricorderanno che proprio in nome della Patria i
Partigiani presero le armi contro il tedesco invasore, mentre fu in nome
dell'impero che la destra fascista di Mussolini andò a conquistare prima
l'Albania, poi la Libia, l'Etiopia e l'Eritrea.
E allora è il momento di smetterla con le frasi fatte; è arrivato il momento
di saper leggere la realtà autonomamente e non con gli occhi delle veline
NATO. I fatti parlano chiaro: è dall'89 che l'Impero unico amerikano sta
facendo piazza pulita di tutte le sacche di resistenza planetaria. Dapprima
è toccato all'Iraq, attaccato in un primo tempo economicamente, quando il
Kuwait spinto dallo sponsor amerikano fece crollare il prezzo del greggio
proprio nel momento in cui l'Iraq cercava di ricostruire la sua economia
distrutta da dieci anni di guerra con l'Iran; in seguito il Kuwait
attraverso tunnel sotterranei trovò il modo di sfruttare i giacimenti
iraqeni vicini al confine, costringendo l'Iraq all'intervento armato, che
portò al Desert Storm e quindi all'embargo.
Poi è stato il turno della Jugoslavia, disintegrata a tappe, sia per motivi
geo-politici (sbocco sul Mediterraneo per i tedeschi, presenza militare nei
Balcani per gli amerikani), sia per motivi economici (corridoio 8, via della
seta etc.etc.).
La difesa della Patria, per questi Stati non era una categoria di destra, ma
di sinistra, visto che era una lotta contro un Impero come quello amerikano,
sempre più aggressivo a livello planetario. Il resto sono chiacchiere, anzi
veline NATO.
Il "grande satrapo di Bagdad" era riuscito a costruire uno Stato moderno,
laico e che godeva di un benessere distribuito fra la popolazione in un'area
dove i "democratici" sauditi fanno morire di fame i loro sudditi, tagliano
le mani agli autori di piccoli reati da sopravvivenza e lapidano gli
omosessuali, e dove gli "occidentali" turchi negano alla popolazione kurda,
ma anche turca, i deiritti umani fondamentali.
Il "grande dittatore di Belgrado", invece, viene accusato dalla NATO dei più
orrendi crimini contro l'umanità, che poi in soldoni si riducono all'accusa
di omicidio di 340 kosovari, in presenza di una guerra civile dichiarata
dall'UCK. Come se un domani qualche tribunale internazionale incriminasse il
governo italiano di crimini contro l'umanità per le decine di morti degli
anni '70-80. Qualcuno dirà che le vittime furono di meno, ma allora non si
trattava di guerra condotta con armi pesanti, come è stato in Kosovo.
E' normale che uno Stato attaccato si difenda, quello che non è normale è
che qualcuno si arroghi il diritto di condannare lo Stato, che si difende.
Le stesse baggianate sulla Grande Serbia, denunciate dalla NATO, erano
semplicemente il tentativo di Milosevic di fermare la disintegrazione
jugoslava, fomentata dagli Imperi e sub-imperi occidentali (amerikani,
tedeschi, turchi). Senza contare il grande padrino degli ustascia, il famoso
Giovanni Paolo II, detto Papa.
Oltretutto la Slovenia se ne andò senza colpo ferire; mentre rispetto alla
Croazia la guerra scoppiò per la difesa dei serbi della Krajina, visto che
la Costituzione della "democratica" Croazia recitava nel 1 articolo: La
Croazia è la Patria dei cittadini Croati".
Ma da quale parte proviene la pulizia etnica?
E' per questo che pensiamo che bisogna riprendere in mano il vessillo
dell'anti-imperialismo. Bisogna impedire che vengano eliminati i popoli
scomodi da parte dello Stato Imperialista Amerikano.
LIBERTA' PER MILOSEVIC!!!
GIU' LE MANI DALL'IRAQ E DALLA PALESTINA!
LIBERTA' E INDIPENDENZA PER IL POPOLO KURDO!!!
BUTTIAMO A MARE LE BASI AMERIKANE!!!
L'Avamposto degli Incompatibili
http://www.controappunto.org