Da Fulvio Grimaldi
Ho parlato alle 08.50 con un interlocutore
fidato delle dirigenza del PSS, appena tornato da una notte di scontri davanti
alla residenza di Milosevic. A quell'ora Remondino da Belgrado aveva dato
l'ennesimo annuncio dell'arresto avvenuto. Una disinformazione programmata
finalizzata a mettere l'opinione pubblica e le cancellerie davanti al fatto
compiuto e frenare le manifestazioni di protesta. Ripeto la richiesta di firmare
l'appello formulato ieri sera e a indire subito una manifestazione a Roma,
davanti all'ambasciata.
Ultimissime. Davanti alla residenza di Milosevic
continuano gli scontri tra polizie speciali di Djndjic e il presidio
dell'esercito che difende l'ex-presidente e la folla di sostenitori. Si sa di un
morto e parecchi feriti. Dopo l'irruzione delle camionette della polizia
speciale, trovatasi contrastata dalla folla e dai militari, nella notte sono
sopraggiunti circa 2000 poliziotti delle squadre speciali, rafforzate da coloro
che mi vengono definiti "mercenari stranieri". Questi reparti sono
riusciti ad allontanare in scontri durissimi i civili a seicento metri circa
dalle cancellate della residenza, dove tuttora insiste una grande folla. Da
allora è in corso una alterna battaglia con i soldati che difendono
Milosevic all'interno della residenza, mentre, pare, nell'abitazione si stanno
svolgendo negoziati tra i massimi dirigenti del Partito e emissari della
magistratura e del potere politico. Lo stallo rende vieppiù urgenti le
immediate mobilitazioni. Consiglio di non dividersi ora nella solita diatriba su
testi e formulazioni, non sarebbe veramente il caso. Nel pomeriggio si svolgono
due convegni: quello di Italia-Cuba alla Protomoteca del Campidoglio e quella
del PRC alla Sala Cavour in Via Cavour. Occasioni per lanciare l'apello.
Propongo che a Roma il Tribunale Clark e il sottoscritto facciano da
coordinatori delle iniziative.
Fulvio
|