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Notizie Est #265 - Serbia
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- Subject: Notizie Est #265 - Serbia
- From: "Est" <est@ecn.org>
- Date: Tue, 28 Sep 1999 14:33:49 +0100
- Posted-Date: Tue, 28 Sep 1999 14:48:09 +0200
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NOTIZIE EST #265 - SERBIA
26 settembre 1999
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L'OPPOSIZIONE SERBA: STENTATA E DIVISA
[Seguono due articoli: uno da "Le Monde" sulle
difficolta' dell'opposizione serba a organizzare
massicce proteste (ringrazio il lettore Marco
Pelosi, che lo ha tradotto), l'altro dal
settimanale bulgaro "Kapital", che traccia un
breve ma utile profilo delle principali forze
che compongono l'attuale opposizione serba -
a.f.]
L'OPPOSIZIONE SERBA STENTA A LANCIARE UN
MOVIMENTO DI MASSA
("Le Monde, 21 settembre 1999)
Solamente 20.000 persone circa hanno manifestato
martedi' 21 settembre sotto la pioggia, nel
centro di Belgrado, per reclamare le dimissioni
di Slobodan Milosevic, la formazione di un
governo di transizione e la convocazione di
elezioni anticipate. L'assembramento,
organizzato dall'Alleanza per il cambiamento
(SZP), si proponeva come il punto di partenza di
un vasto movimento di protesta che ha lo scopo
di culminare "nel giro di qualche mese... con
uno sciopero generale". Degli altri incontri,
tenutisi nello stesso momento in una quindicina
di localita', non hanno trovato un riscontro
degno di nota, ad eccezione di quello
organizzato a Krusevac, una citta' del sud,
dove, nel corso dei bombardamenti NATO, si erano
tenute delle manifestazioni di disertori.
L'alleanza per il cambiamento, che non ha saputo
raccogliere l'adesione dell'influente Vuk
Draskovic, capo del Partito del rinnovamento
serbo, non e' dunque riuscita, in questa prima
giornata di protesta, a ricreare la dinamica del
precedente meeting del 19 agosto scorso a
Belgrado, quando 150.000 erano scese in strada.
Dalla tribuna, il capo del Partito Democratico
Zoran Dijnjic ha lanciato un appello agli
abitanti affinche' manifestino quotidianamente,
"per attaccare Slobodan Milosevic ogni giorno,
finche' egli non cadra', perche' questa e' una
guerra di nervi".
A Novi Sad, un centinaio di persone che
intendevano "prendere d'assalto" la sede del
parlamento regionale della Vojvodina per conto
di un piccolo partito d'opposizione, sono stati
bloccati dalla polizia. In Vojvodina e nella
citta' di Kragujevac le forze dellordine in
questi giorni hanno inoltre fermato una dozzina
di militanti dell'opposizione. D'altro canto,
circa 8000 copie di "Reporter", un settimanale
critico nei confronti di Slobodan Milosevic e di
sua moglie, sono state sequestrate dalla polizia
serba alla frontiera con la Bosnia (Repubblica
serba), dove il giornale e' stampato. A
Belgrado, le manifestazioni si sono svolte senza
incidenti, ma in presenza di numerosi poliziotti
piazzati soprattutto presso gli edifici
governativi. - (AP,AFP.)
(traduzione di Marco Pelosi)
CHI E' CHI NELL'OPPOSIZIONE SERBA
("Kapital", 25 settembre-1 ottobre 1999)
ALLEANZA PER I CAMBIAMENTI
Ne fanno parte 35 organizzazioni. E' stata
creata 15 mesi fa. L'Alleanza ha un consiglio
politico formato dai presidenti delle
organizzazioni che ne fanno parte, consiglio che
si riunisce in casi determinati, adottando
decisione sulle iniziative che l'Alleanza deve
intraprendere. Le decisioni dell'Alleanza
vengono comunicate ai media da un coordinatore,
che e' uno dei leader dei partiti membri. La
carica di coordinatore e' a rotazione e cambia
ogni sei mesi. Attualmente il coordinatore e'
Vladan Batic, presidente del Partito
Democristiano della Serbia. Il prossimo sara'
Vuk Obradovic, leader del partito
Socialdemocrazia. Gli altri partiti piu'
importanti della coalizione sono il Partito
Democratico di Zoran Djindjic, l'Alleanza Civica
di Goran Svilanovic, il Centro Democratico di
Dragoljub Micunovic, l'Associazione dei
sindacati liberi e indipendenti di Dragan
Miluvanovic. L'Alleanza per i cambiamenti gode
del sostegno anche di un grande numero di
organizzazioni non governative e di associazioni
di intellettuali.
ALTERNATIVA DEMOCRATICA
Il leader e' Nebojsa Covic, fino a due mesi fa
coordinatore dell'Alleanza per i cambiamenti [e
fino al 1998 alto esponente "moderato" del
Partito Socialista di Milosevic - N.d.T.]. E'
uscito dall'Alleanza asserendo che essa agisce
troppo lentamente, mentre egli desidera fare
seriamente breccia sulla scena politica.
NUOVA DEMOCRAZIA
Il partito di Dusan Mihajlovic, fino all'anno
scorso membro della coalizione di governo con il
Partito Socialista della Serbia e con la
Sinistra Jugoslava. Oggi chiede le dimissioni di
Milosevic, l'unificazione dell'opposizione e
l'organizzazione di elezioni. E' favorevole
all'integrazione della Serbia nei processi di
integrazione europei, ma e' contrario in
generale alle proteste di strada.
GRUPPO DEI 17 (G-17)
Un gruppo informale di esperti in economia, che
periodicamente rendono pubblica una valutazione
della congiuntura economica del paese o dei
diversi problemi amministrativi, finanziari o
commerciali. Due mesi fa circa il G-17 ha varato
l'iniziativa dell'elaborazione di una
piattaforma politica denominata Patto di
stabilita' per la Serbia. I suoi elementi
fondamentali sono le dimissioni del governo, la
rinuncia a formare un governo da parte di tutti
i partiti all'ospposizione per u periodo di un
anno, durante il quale il paese dovra' essere
governato da un esecutivo temporaneo di esperti
che godono di rispetto e fiducia nel paese e
all'estero. Recentemente, il coordinatore del G-
17, Mladjan Dinkic, ha accusato pubblicamente i
leader dell'opposizione di vanita', di
perseguire interessi personali e di litigare
troppo tra di loro, aiutando in tal modo il
regime a mantenersi al potere. Egli ha
minacciato che se entro un mese o due
l'opposizione non scaccera' Milosevic dal
potere, cerchera' di farlo un G-17 "+"
allargato. Allo stesso tempo, durante la sua
visita a Parigi e a Bruxelles il 15 e il 16
settembre, Dinkic ha illustrato ai leader
europei il progetto "Energia per la democrazia",
in base al quale gli aiuti UE ai cittadini serbi
dovranno essere destinati a tutte le citta', e
non solo a quelle governate dall'opposizione,
come invece pensavano in origine gli europei.
Dinkic si offre per garantire che questi aiuti
in denaro e in fonti energetiche non cadano
nelle mani del regime e arrivino effettivamente
ai normali cittadini serbi prima dell'inizio
dell'inverno.
MOVIMENTO STUDENTESCO "OTPOR" ("RESISTENZA")
E' favorevole a cambiamenti radicali e organizza svariate azioni contro il
regime in tutto il paese, ma ha riserve nei confronti di alcuni leader
dell'opposizione.
MOVIMENTO DI RINNOVAMENTO SERBO
E' il partito di Vuk Draskovic. Chiede elezioni anticipate, ma e' contro le
proteste di strada, perche' secondo lui non fanno altro che sprecare l'energia
popolare. Rifiuta categoricamente ogni unione, alleanza o azione comune con
qualsiasi altra organizzazione politica. Ha rifiutato piu' volte inviti a
partecipare a manifestazioni comuni con l'Alleanza per i cambiamenti. Nel 1996,
insieme ai leader dei democratici Zoran Djindjic e dell'Alleanza civica Vesna
Pesic, ha dato vita alla coalizione "Zajedno" ("Insieme"), che ha vinto le
elezioni locali in molte citta' della Serbia, tra cui le piu' grandi: Belgrado,
Nis, Kragujevac, Novi Sad, Cacak, Kraljevo. Successivamente, tuttavia, Djindjic
e Draskovic hanno litigato, perche' Djindjic ha rifiutato di appoggiare la
candidatura di Draskovic a presidente, e a sua volta quest'ultimo con i suoi
voti ha fatto cadere Djindjic dal posto di sindaco di Belgrado. Tuttavia, in
molte citta' la coalizione "Zajedno" continua a governare ancora oggi. Per tre
mesi, all'inizio del 1999, il Movimento di Rinnovamento Serbo ha partecipato al
governo in coalizione con i socialisti e la sinistra jugoslava. Draskovic e'
stato vicepremier, e due-tre suoi uomini sono stati ministri nel governo
federale.
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SERBIA
Il suo leader, Vojislav Kostunica, viene descritto da molti come la variante
accademica del leader del Partito Radicale Vojisla Seselj. Vuole le elezioni,
ma e' contro le proteste di strada e le azioni dell'Alleanza per i cambiamenti.
Recentemente ha firmato un'intesa di collaborazione con tre partiti piu'
piccoli dalle posizioni politiche simili alle sue e circolano insistenti voci
che sia in trattativa per creare un nuovo blocco
dell'opposizione con il Movimento per una Serbia
Democratica, fondato un mese fa e il cui leader
e' l'ex capo di Stato Maggiore dell'esercito
Perisic.
MOVIMENTO PER UNA SERBIA DEMOCRATICA
Il summenzionato partito del gen. Momcilo
Perisic. Lo stesso Perisic per ora evita le
dichiarazioni pubbliche e la partecipazione alle
manifestazioni delle varie forze politiche,
nonostante i numerosi inviti rivoltigli
dall'Alleanza per i cambiamenti. Perisic afferma
che lo fara' quando l'opposizione si unira'.
ALLEANZA DEI PARTITI DEMOCRATICI
Coalizione di organizzazioni regionali, che
agisce in collaborazione con l'Alleanza per i
cambiamenti. Ne fanno parte il Partito
Riformatore Democratico della Vojvodina di
Miodrag Isakov, la Lega dei Socialdemocratici
della Vojvodina di Nenad Canak, l'Alleanza degli
Ungheresi della Vojvodina di Jozsef Kasa, la
Coalizione "Sumadija" di Kovacevic, la
coalizione "Sandjak" di Rasim Ljaic e la
Coalizione "Vojvodina" guidata da Dragan
Veselinov.
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