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Notizie Est #265 - Serbia



"I Balcani" - http://www.ecn.org/est/balcani

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NOTIZIE EST #265 - SERBIA
26 settembre 1999
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L'OPPOSIZIONE SERBA: STENTATA E DIVISA

[Seguono due articoli: uno da "Le Monde" sulle 
difficolta' dell'opposizione serba a organizzare 
massicce proteste (ringrazio il lettore Marco 
Pelosi, che lo ha tradotto), l'altro dal 
settimanale bulgaro "Kapital", che traccia un 
breve ma utile profilo delle principali forze 
che compongono l'attuale opposizione serba - 
a.f.]

L'OPPOSIZIONE SERBA STENTA A LANCIARE UN 
MOVIMENTO DI MASSA 
("Le Monde, 21 settembre 1999)

Solamente 20.000 persone circa hanno manifestato 
martedi' 21 settembre sotto la pioggia, nel 
centro di Belgrado, per reclamare le dimissioni 
di Slobodan Milosevic, la formazione di un 
governo di transizione e la convocazione di 
elezioni anticipate. L'assembramento, 
organizzato dall'Alleanza per il cambiamento 
(SZP), si proponeva come il punto di partenza di 
un vasto movimento di protesta che ha lo scopo 
di culminare "nel giro di qualche mese... con 
uno sciopero generale". Degli altri incontri, 
tenutisi nello stesso momento in una quindicina 
di localita', non hanno trovato un riscontro 
degno di nota, ad eccezione di quello 
organizzato a Krusevac, una citta' del sud, 
dove, nel corso dei bombardamenti NATO, si erano 
tenute delle manifestazioni di disertori.

L'alleanza per il cambiamento, che non ha saputo 
raccogliere l'adesione dell'influente Vuk 
Draskovic, capo del Partito del rinnovamento 
serbo, non e' dunque riuscita, in questa prima 
giornata di protesta, a ricreare la dinamica del 
precedente meeting del 19 agosto scorso a 
Belgrado, quando 150.000 erano scese in strada. 
Dalla tribuna, il capo del Partito Democratico 
Zoran Dijnjic ha lanciato un appello agli 
abitanti affinche' manifestino quotidianamente, 
"per attaccare Slobodan Milosevic ogni giorno, 
finche' egli non cadra', perche' questa e' una 
guerra di nervi".

A Novi Sad, un centinaio di persone che 
intendevano "prendere d'assalto" la sede del 
parlamento regionale della Vojvodina per conto 
di un piccolo partito d'opposizione, sono stati 
bloccati dalla polizia. In Vojvodina e nella 
citta' di Kragujevac le forze dellordine in 
questi giorni hanno inoltre fermato una dozzina 
di militanti dell'opposizione. D'altro canto, 
circa 8000 copie di "Reporter", un settimanale 
critico nei confronti di Slobodan Milosevic e di 
sua moglie, sono state sequestrate dalla polizia 
serba alla frontiera con la Bosnia (Repubblica 
serba), dove il giornale e' stampato. A 
Belgrado, le manifestazioni si sono svolte senza 
incidenti, ma in presenza di numerosi poliziotti 
piazzati soprattutto presso gli edifici 
governativi. - (AP,AFP.)
(traduzione di Marco Pelosi)


CHI E' CHI NELL'OPPOSIZIONE SERBA
("Kapital", 25 settembre-1 ottobre 1999)

ALLEANZA PER I CAMBIAMENTI
Ne fanno parte 35 organizzazioni. E' stata 
creata 15 mesi fa. L'Alleanza ha un consiglio 
politico formato dai presidenti delle 
organizzazioni che ne fanno parte, consiglio che 
si riunisce in casi determinati, adottando 
decisione sulle iniziative che l'Alleanza deve 
intraprendere. Le decisioni dell'Alleanza 
vengono comunicate ai media da un coordinatore, 
che e' uno dei leader dei partiti membri. La 
carica di coordinatore e' a rotazione e cambia 
ogni sei mesi. Attualmente il coordinatore e' 
Vladan Batic, presidente del Partito 
Democristiano della Serbia. Il prossimo sara' 
Vuk Obradovic, leader del partito 
Socialdemocrazia. Gli altri partiti piu' 
importanti della coalizione sono il Partito 
Democratico di Zoran Djindjic, l'Alleanza Civica 
di Goran Svilanovic, il Centro Democratico di 
Dragoljub Micunovic, l'Associazione dei 
sindacati liberi e indipendenti di Dragan 
Miluvanovic. L'Alleanza per i cambiamenti gode 
del sostegno anche di un grande numero di 
organizzazioni non governative e di associazioni 
di intellettuali.
ALTERNATIVA DEMOCRATICA
Il leader e' Nebojsa Covic, fino a due mesi fa 
coordinatore dell'Alleanza per i cambiamenti [e 
fino al 1998 alto esponente "moderato" del 
Partito Socialista di Milosevic - N.d.T.]. E' 
uscito dall'Alleanza asserendo che essa agisce 
troppo lentamente, mentre egli desidera fare 
seriamente breccia sulla scena politica.
NUOVA DEMOCRAZIA
Il partito di Dusan Mihajlovic, fino all'anno 
scorso membro della coalizione di governo con il 
Partito Socialista della Serbia e con la 
Sinistra Jugoslava. Oggi chiede le dimissioni di 
Milosevic, l'unificazione dell'opposizione e 
l'organizzazione di elezioni. E' favorevole 
all'integrazione della Serbia nei processi di 
integrazione europei, ma e' contrario in 
generale alle proteste di strada.
GRUPPO DEI 17 (G-17)
Un gruppo informale di esperti in economia, che 
periodicamente rendono pubblica una valutazione 
della congiuntura economica del paese o dei 
diversi problemi amministrativi, finanziari o 
commerciali. Due mesi fa circa il G-17 ha varato 
l'iniziativa dell'elaborazione di una 
piattaforma politica denominata Patto di 
stabilita' per la Serbia. I suoi elementi 
fondamentali sono le dimissioni del governo, la 
rinuncia a formare un governo da parte di tutti 
i partiti all'ospposizione per u periodo di un 
anno, durante il quale il paese dovra' essere 
governato da un esecutivo temporaneo di esperti 
che godono di rispetto e fiducia nel paese e 
all'estero. Recentemente, il coordinatore del G-
17, Mladjan Dinkic, ha accusato pubblicamente i 
leader dell'opposizione di vanita', di 
perseguire interessi personali e di litigare 
troppo tra di loro, aiutando in tal modo il 
regime a mantenersi al potere. Egli ha 
minacciato che se entro un mese o due 
l'opposizione non scaccera' Milosevic dal 
potere, cerchera' di farlo un G-17 "+" 
allargato. Allo stesso tempo, durante la sua 
visita a Parigi e a Bruxelles il 15 e il 16 
settembre, Dinkic ha illustrato ai leader 
europei il progetto "Energia per la democrazia", 
in base al quale gli aiuti UE ai cittadini serbi 
dovranno essere destinati a tutte le citta', e 
non solo a quelle governate dall'opposizione, 
come invece pensavano in origine gli europei. 
Dinkic si offre per garantire che questi aiuti 
in denaro e in fonti energetiche non cadano 
nelle mani del regime e arrivino effettivamente 
ai normali cittadini serbi prima dell'inizio 
dell'inverno.
MOVIMENTO STUDENTESCO "OTPOR" ("RESISTENZA")
E' favorevole a cambiamenti radicali e organizza svariate azioni contro il 
regime in tutto il paese, ma ha riserve nei confronti di alcuni leader 
dell'opposizione.
MOVIMENTO DI RINNOVAMENTO SERBO
E' il partito di Vuk Draskovic. Chiede elezioni anticipate, ma e' contro le 
proteste di strada, perche' secondo lui non fanno altro che sprecare l'energia 
popolare. Rifiuta categoricamente ogni unione, alleanza o azione comune con 
qualsiasi altra organizzazione politica. Ha rifiutato piu' volte inviti a 
partecipare a manifestazioni comuni con l'Alleanza per i cambiamenti. Nel 1996, 
insieme ai leader dei democratici Zoran Djindjic e dell'Alleanza civica Vesna 
Pesic, ha dato vita alla coalizione "Zajedno" ("Insieme"), che ha vinto le 
elezioni locali in molte citta' della Serbia, tra cui le piu' grandi: Belgrado, 
Nis, Kragujevac, Novi Sad, Cacak, Kraljevo. Successivamente, tuttavia, Djindjic 
e Draskovic hanno litigato, perche' Djindjic ha rifiutato di appoggiare la 
candidatura di Draskovic a presidente, e a sua volta quest'ultimo con i suoi 
voti ha fatto cadere Djindjic dal posto di sindaco di Belgrado. Tuttavia, in 
molte citta' la coalizione "Zajedno" continua a governare ancora oggi. Per tre 
mesi, all'inizio del 1999, il Movimento di Rinnovamento Serbo ha partecipato al 
governo in coalizione con i socialisti e la sinistra jugoslava. Draskovic e' 
stato vicepremier, e due-tre suoi uomini sono stati ministri nel governo 
federale.
PARTITO DEMOCRATICO DELLA SERBIA
Il suo leader, Vojislav Kostunica, viene descritto da molti come la variante 
accademica del leader del Partito Radicale Vojisla Seselj. Vuole le elezioni, 
ma e' contro le proteste di strada e le azioni dell'Alleanza per i cambiamenti. 
Recentemente ha firmato un'intesa di collaborazione con tre partiti piu' 
piccoli dalle posizioni politiche simili alle sue e circolano insistenti voci 
che sia in trattativa per creare un nuovo blocco 
dell'opposizione con il Movimento per una Serbia 
Democratica, fondato un mese fa e il cui leader 
e' l'ex capo di Stato Maggiore dell'esercito 
Perisic.
MOVIMENTO PER UNA SERBIA DEMOCRATICA
Il summenzionato partito del gen. Momcilo 
Perisic. Lo stesso Perisic per ora evita le 
dichiarazioni pubbliche e la partecipazione alle 
manifestazioni delle varie forze politiche, 
nonostante i numerosi inviti rivoltigli 
dall'Alleanza per i cambiamenti. Perisic afferma 
che lo fara' quando l'opposizione si unira'.
ALLEANZA DEI PARTITI DEMOCRATICI
Coalizione di organizzazioni regionali, che 
agisce in collaborazione con l'Alleanza per i 
cambiamenti. Ne fanno parte il Partito 
Riformatore Democratico della Vojvodina di 
Miodrag Isakov, la Lega dei Socialdemocratici 
della Vojvodina di Nenad Canak, l'Alleanza degli 
Ungheresi della Vojvodina di Jozsef Kasa, la 
Coalizione "Sumadija" di Kovacevic, la 
coalizione "Sandjak" di Rasim Ljaic e la 
Coalizione "Vojvodina" guidata da Dragan 
Veselinov.


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