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[FWD] jugocoord, jugoinfo, peacelink



Salve a tutt*,
per correttezza mando questo messaggio che mi giunge da Andrea Martocchia.
Nei giorni scorsi il dibattito della lista yugoslavia, in effetti, ha
rischiato di precipitare nella diatriba politica inutile condita da
personalismi. Ho scritto in privato ad alcuni dei protagonisti per
segnalare il problema e fin da ora vorrei ringraziare tutt* se, nonostante
tutto, il dibattito è rimasto nei limiti dello scambio di idee anche se
fatto con toni accesi. Concordo sostanziale con le considerazioni di Andrea
pur ribadendo, ancora una volta, che per ruolo e visione politica, e pur
considerando interessante e legittima l'esperienza di jugocoord, la lista
Yugoslavia di Peacelink è giusto che mantenga la prerogativa di essere un
luogo aperto al confronto nei limiti di una dialettica che in nessun caso
diventi spunto di propaganda per idee razziste, violente o guerrafondaie.
C'è una policy nel merito ed indipendentemente dai punti di vista, mi sento
di poter affermare che in nessun caso questa lista si è prestata a
diventare un mezzo di propaganda per soggetti interessati ad idee del
genere (e non solo, e per fortuna, grazie all'impegno dello staff di
Peacelink al quale appartengo). E' vero, però, che in questo senso possono
lo stesso passare spunti di dibattito piuttosto provocatori quando non
dettati da precisi intenti diffamatori o strategicamente disinformatori. E'
solo un problema di opzione politica. Ovvero scegliere di lavorare per
aprire spazi di dibattito in una platea omogenea per esperienze e visioni
politiche con tutto ciò che comporta in termini di qualità dialettica e
capacità progettuale comune (nel bene e nel male), oppure accettare la
sfida di uno spazio meno "selezionato" dove non venga negata la
conflittualità tra visioni politiche diverse, dove interessi illegittimi di
stampo interventista possano *forse* trovar "utile" partecipare (per quanto
con bel altri investimenti in termini di risorse umane e non sanno
benissimo di poter fare maggiori danni), ma dove soprattutto il variegato
movimento che si oppone alla guerra e alle dinamiche che concorrono a
scatenarla a difesa di un modello economico e sociale violento, possa
trovare utile confrontarsi ed allargare uno spazio di consenso ed
informazione che è una condizione necessaria (seppur non sufficiente) se
davvero vogliamo chiudere con un secolo di violenze inaudite che in
prospettive non sta promettendo nessun orizzonte di pace reale.
E' una sfida, appunto, che implica il fatto di confrontarsi con rapporti di
forza nettamente squilibrati (perché le logiche di guerra, da Wall Street
fino agli identitarismi etnici aggressivi stile UCK, lavorano ogni giorno a
questi obiettivi) ma anche a prendere atto dei propri limiti e delle
proprie contraddizioni in termini di analisi e capacità politica di
cambiamento del presente. E' una sfida che penso, come altri, bisogna
accettare e che spero veda la partecipazione anche di chi legge e scrive in
Jugocoord con la consapevolezza di utilizzare un mezzo, come quello
telematico, tanto potente in termini comunicativi quanto controproducente
se utilizzato per denigrare l'avversario a colpi di insulti e/o basse
insinuazioni, soprattutto se è per difendere sacrosanti principi di
giustizia sociale. L'aggravante è di farlo attraverso un mezzo che al più
mette in comunicazione il 2% della popolazione *occidentale*, che per il
momento si sta sviluppando secondo logiche di innovazione tecnologica ed
espansione economiche che sono del tutto integrate nello stesso sistema
violento che si contesta e cointribuendo ad un "chiacchericcio elettronico"
drammaticamente incommensurabile rispetto al rumore sordo delle bombe,
quelle vere, che continuano a cadere sulla popolazione civile inerme, in
Iraq, in Palestina, in Congo come nei Balcani.

A presto. Marco.
Mod. Lista Yugoslavia - Peacelink (www.peacelink.it)






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From: crj <crj@sigmasrl.it>
To: jugocoord@yahoogroups.com
Subject: jugocoord, jugoinfo, peacelink
Date: Mon, 05 Mar 2001 13:58:11 +0100

Ciao a tutti,

nei giorni scorsi ho avuto un interessante scambio di opinioni con Marco
Trotta, uno dei moderatori della lista jugoslava di peacelink. Su
quest'ultima, in seguito alla diffusione dell'articolo di Andrea
Ferrario su Kalajic, si e' scatenato uno scambio polemico molto acceso
ma - nell'opinione comune mia e di Marco - assai poco costruttivo. Con
questo messaggio vorrei tra l'altro ribadire a Marco, a scanso di
equivoci, che le mie critiche al dibattito in corso su peacelink non
sono critiche ai moderatori, ma bensi' si fondano sulla constatazione
che chi interviene su quella lista (ahinoi non solo su quella) troppo
spesso lo fa in maniera davvero indecente, o per far passare
surrettiziamente posizioni inaccettabili, oppure usando un linguaggio
verboso ed aggressivo che impedisce la comprensione dei problemi
anziche' facilitarla.

Ferrario, che conosco da anni per le sue posizioni, favorevoli alla
Grande Albania nonche', in generale, antijugoslave, cura un sito
internet dove diffonde traduzioni italiane della stampa filooccidentale
(es: tutte le pubblicazioni legate alla Fondazione Soros) dei paesi
balcanici spacciandola per "antimperialista". In realta' il suo
antimperialismo e' esclusivamente antiitaliano, antigreco ed
antifrancese, poiche' si limita a contestare atti e politiche di questi
paesi quando sono troppo "filoserbe". Questa sua posizione anziche'
evidenziare contrasti tra diverse strategie imperialistiche ha
l'esclusivo scopo di rafforzare la campagna antiserba ed antijugoslava
in quanto occulta i fatti piu' rilevanti dando peso e visibilita' a
questioni sostanzialmente secondarie o contraddizioni, con l'effetto di
depistare l'opinione pubblica di sinistra. Faccio tre esempi:

- Ferrario e' stato tra i primi a battere il tasto della questione della
Telekom serba per avvalorare la tesi di un Milosevic filooccidentale che
vuole svendere il suo paese. Percio' non ha mai parlato di episodi, come
quello del sequestro della Galenika da parte dell'ex governo serbo nel
febbraio 1999, che dimostrano che le istituzioni jugoslave nella
gestione Milosevic, pur trovando il modo di far entrare valuta straniera
nel paese, non hanno mai concesso il controllo dei settori strategici al
capitale straniero (neanche nel caso Telekom, vedansi le interessanti
dichiarazioni di Bernabe' a "Repubblica" dove si dice che la Jugoslavia
ha sostanzialmente ingannato l'Italia prendendosi i soldi in cambio di
niente).

- Nel 1998-1999 Ferrario sosteneva che la missione OSCE in Kosovo era
filoserba e che la NATO non avrebbe mai attaccato la Jugoslavia; di
converso, a tutt'oggi Ferrario non ha scritto nemmeno una riga sulla
grande base statunitense di Camp Bondsteel in Kosovo o sugli appoggi
NATO all'UCK.

- Ferrario e' riapparso in lista adesso solamente per far scoppiare un
"caso" su di un fatto ultracircostanziato e sostanzialmente
anacronistico, visto che Kalajic da molti mesi non e' stato piu'
invitato da nessuna parte, mentre le iniziative pubbliche di Grimaldi,
Trib. Clark, nonche' degli
Scienziati/e, nostre (CNJV), insomma dei settori antimperialisti
("filoserbi" o - meglio - filojugoslavi) sono state incessanti e sempre
piu' frequenti. Ferrario scrive quattordici (14!!!) pagine per parlare
di un singolo fascista infiltrato tra noi (guardacaso grazie alla...
RAI-TV) laddove, ad esempio, a proposito di fascismo nessuno spiega mai
il fascismo *storicamente* che cosa e' stato, che cosa ha fatto, da chi
parte stava il fascismo vero, storico, italiano e tedesco in primis, ad
esempio sulla questione kosovara.

Questo per quanto riguarda Ferrario; contemporaneamente e' intervenuto
un signore, Giovanni Trupo, che (come potete vedere dai siti internet
che cita e che cura) e' espressione dichiarata del lottarmatismo
grandealbanese: il suo messaggio ve l'ho riportato in un mio precedente
mail e non mi ripeto.

Marco mi ha ribadito il ruolo che cercano di assegnare a peacelink, ed
io gli ho risposto che devo purtroppo registrare, in base alla mia forse
troppo parziale esperienza, che - per ragioni indipendenti dalla
volonta' o strategia di chi gestisce la lista - sulla lista jugoslava di
peacelink purtroppo si finisce spesso con polemiche come quella recente.

Cosicche' ad esempio l'articolo recente di Ferrario, formulato in modo
stilisticamente molto accattivante e "ragionevole", nasconde una serie
di "vipere" (altro che le "vipere" di Trupo, secondo lui nascoste nel
Monastero di Decani...) e rispondere richiede una dedizione (tempo, e
quindi anche danaro) che solo pochi fortunati posso avere... Reagire con
scatti ed accuse trancianti serve a poco, e sicuramente non convince
nessuno dei molti che hanno poche certezze, i quali per capire si basano
piu' sullo stile che sulla conoscenza dei fatti specifici. In questo
senso forse solamente Giorgio Ellero ha potuto/saputo intervenire con
cognizione di causa, citando fonti e circostanze. Tuttavia, spesso
nemmeno questo e' sufficiente.
Nel 1998, quando esplose la campagna di disinformazione strategica sul
Kosmet in vista della aggressione,
io risposi "scientificamente" (credo, spero) a Tissino/L'Abate, e
Ferrario interveni' solo per darmi del bugiardo (bugiardo lui, nel
merito del problema della Ruder&Finn) e "fascista rautiano" perche' non
mi accodavo alla campagna antijugoslava.

Che cosa voglio dire? Voglio dire che peacelink ha due limiti
strutturali, indipendenti dai moderatori: l'uno e' legato alla presenza
di questi personaggi che sono veri e propri disinformatori, lo sono
oggettivamente, quantomeno per fanatismo; l'altro consiste nella
impossibilita' ed incapacita' di saper intervenire e rispondere con i
fatti anziche' con gli slogan.

Questi limiti non esistono nella nostra lista interna JUGOCOORD poiche'
essa e' espressione di una parte precisa nella polemica, ed i nostri
scazzi interni sono assolutamente impolitici (e quindi anche molto piu'
squallidi) poiche' su certe cose siamo tutti d'accordo. Peacelink si
prefigge invece di consentire il confronto tra posizioni diametralmente
opposte, quindi intervenire su quella lista significa "partire da zero":
percio' io non me la sento piu' di farlo, ma chi lo fa dovrebbe
veramente dedicarci tutto il tempo e la pazienza del mondo.

Chiudo con una informazione: la lista JUGOINFO (che non e' una lista di
discussione ma di circolazione di materiali che altrimenti non
circolerebbero in nessuna sede) ha dei problemi tecnici ancora
irrisolti. Pare che il server eCircle (che finora ha funzionato
MALISSIMO) stia per essere ristrutturato. Prego tutti di avere ancora un
po' di pazienza.

Andrea
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