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Sulla situazione in Bosnia, Kosovo e Serbia per effetto del DU




Ciao, ricevo queste informazioni da Jasna Bastic, giornalista 
bosniaca, sulla situazione In Bosnia Serbia e Kosovo in 
conseguenze dei bombardamenti all'uranio impoverito.

Scusate la lunghezza e la frettolosa traduzione, ma si tratta di 
informazioni molto importanti, soprattutto perche' evidenziano gli 
effetti sulla salute della popolazione ed emergono anche molti 
dubbi sulle informazioni diffuse dalla Nato e sul fatto che si 
nascondino altre gravi questioni (come la faccenda delle scorie 
nucleari)

ciao
francesco




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[...]

Informazioni generali: 

Aree bombardate dalla Nato con proiettili all'uranio impoverito.

Periodo: 
BOSNIA Agosto-Settembre 1994, Agosto -Settembre 1995
KOSOVO/SERBIA Maggio-Giugno 1999

Kosovo: la maggior parte dei siti bombardati si trova nel sud-ovest 
e nel sud del Kosovo, nelle zone delle citta' di Prizren, Peja, 
Djakovica, Klina e nelle zone vicine al confine con l' Albania, dove 
erano concentrati i blindati jugoslavi; circa 31.000 proiettili all'uranio 
impoverito sono stati sparati sul Kosovo, secondo la Nato

Serbia meridionale: 4 siti (Bujanovac / villaggi Samoljica e Borovac; 
Presevo / villaggio di Reljan, Vranje / ripetitore TV);

Montenegro: La penisola di Lustica (sulla costa dell'Adriatico)

Bosnia: Siti nei dintorni di Sarajevo (la fabbrica militare e le 
caserme di Hadzici, la fabbrica militare di Vogosca, la postazione 
radar sul monte Jahorina, i magazzini con munizioni e esplosivi,  
siti in Jahorinski Potok; il centro comunicazioni di Ravna Planina 
sul monte Romania), in Bosnia centrale (Doboj, zone del monte 
Ozren) e nella Bosnia centro-orientale (tutti posti devo l'esercito 
Jugsolavo aveva importanti strutture militari, centri di 
comunicazione ecc)

Mancano ancora molte informazioni sui posti esatti, 
particolarmente in Bosnia, e sul reale contenuto e quantitativo di 
uranio impoverito o di altri materiali utilizzati nei bombardamenti


------KOSOVO---------

Periodo dei bombardamenti NATO: Marzo - Giugno 1999
- circa 31.000 proiettili con DU sono stati sparati (secondo la Nato)
- 14.180 proiettili intorno alla citta' di Peja

La NATO ha confermanto che munizioni con uranio impoverito sono 
state usate in 112 siti in Kosovo, la maggior parte in zone 
meridionali e sud-occidentali del Kosovo , con 31.000 proiettili. 
Questo e' stato ammesso solo recentemente, cio' significa che la 
popolazione locale, i reduci e le truppe KFOR sul posto non 
avevano la minima idea delle aree contaminate; la popolazione 
locale non e' mai stata avvertita sul possibile pericolo (evitare di 
toccare i resti dei carri armati, metalli... ecc) e non c'e' ancora una 
singola area in Kosovo o in Bosnia che sia marcata come 
pericolosa per radioattivita'  o materiali tossici (nella Serbia 
meridionale l'esercito Jugoslavo ha marcato alcune poche aree).

Nel frattempo per molti bambini in Kosovo il divertimento principale 
e' giocare intorno ai carri armati danneggiati e raccogliere proiettili, 
parti di munizioni esplose e altri simili oggetti metallici! Anche i piu' 
grandi sono soliti portare a casa metalli e resti di munizioni, che 
trovano per terra, come souvenir di guerra! Oppure li riutilizzano 
come metallo per attrezzi da lavoro in giardino !!!   Anche persone 
dall'Albania hanno attraversato il confine del Kosovo e hanno 
portato via parti dei carri armati danneggiati da rivendere come 
rottami !!!  La popolazione locale del Kosovo ha fatto lo stesso !!!  
Anche peggio, le autorita' locali del Kosovo hanno respinto le 
informazioni sulle bombe al DU e sul loro pericolo accusandole di 
essere propoganda Serba, un trucco per costringere le truppe Nato 
ad abbandonare il Kosovo (?!). Una totale mancanza di 
responsabilita' e sottostima del problema con cui si trovano a che 
fare!  Qualcosa sta cambiando ora, perche' dei medici hanno 
cominciato a svolgere alcune ricerche dettagliate quando la gente 
si e' presentata con alcuni particolari problemi.

In Kosovo, finora, non ci sono indicazioni sull'aumento di tumori o 
di altre malattie che potrebbe essere collegato agli effetti del DU. 
Ma, dopo un anno e mezzo, probabilmente e' ancora presto perche' 
le conseguenze si manifestino. La situazione e' decisamente 
peggiore in Bosnia dove le conseguenze dei bombardamenti sono 
piu' visibili (gli attacchi della NATO furono nel 1994 e nel 1995).

Sai gia' delle indagini dell'UNEP, non lo ripetero', quindi aspettiamo 
per il rapporto finale che sara' pubblicato in Marzo 2001.
In base ai risultati finali dei cinque laboratori indipendenti, che 
saranno pubblicati in Marzo, l'UNEP decidera' in merito a ulteriori 
missioni in Bosnia, Serbia e Iraq per ricerche in aree che 
potrebbero essere radioattive o tossiche.
Il problema principale e' perche' la missione in Bosnia deve 
dipendere dai risultati in Kosovo? Perche' l'equipe di ricercatori non 
e' gia' stata mandata in Bosnia, dove ci sono casi ben peggiori che 
in Kosovo?


---------SERBIA------------

Fonti dell'esercito Jugoslavo dicono che quattro aree nella Serbia 
meridionale sono contaminate perche' bombardate con proiettili 
dall'uranio impoverito durante l'intervento della Nato. Alcuni di 
questi posti sono marcati con cartelli che avvisano sulla 
pericolosita' dell'area. Ma le autorita' dell'esercito jugoslavo non 
hanno mai informato il pubblico su quale sia il livello di radioattivita'!

E' noto che quando l'esercito jugoslavo ha marcato i posti 
contaminati vicino Bujanovac, i contadini albanesi che vivevano li' 
vicino hanno pensato che l'esercito avesse fatto questo apposta 
per impedire loro di portare il bestiame nei campi, cosi' hanno tolto 
i segnali di pericolo e hanno portato i loro animali a pascolare 
sopra i campi contaminati!!!

Vengono riportati pochi casi di soldati dell'esercito jugoslavo che 
sono stati in Kosovo duranto le incursioni aeree della Nato, e ai 
quali ora e' stata diagnosticata leucemia o cancro.

Nella zona di Pcinjski (dove sono stati trovati dei proiettili nel 
terreno) viene riscontrata una radioattivita' superiore di 2000 volte 
superiore al normale, pero' a un metro di distanza non e' piu' 
presente (affermazione del dr .Miroslav Simic, specialista in 
radioattivita' del Centro per la protezione medica di Vranje);

Ancora, quando l'UNEP ricevera' i risultati dei laboratori (dopo le 
ricerce in Kosovo) si dedicera' a riguardo di nuove missioni in 
Serbia???


-----------BOSNIA-------------

Periodo dei bombardamenti NATO: Agosto-Settembre 1994; 
Agosto-Settembre 1995; 

circa 10000 proiettili all'uranio impoverito sono stati sparati

Alcuni dei posti in Bosnia bombardati con uranio impoverito sono 
noti, ma la Nato non ha ancora dato informazioni complete sui 
posti. Cio' che si sa e' che la maggior parte degli obiettivi erano 
intorno Sarajevo e nella Bosnia centrale e centro-meridionale.

La situazione in Bosnia e' decisamente peggiore che in Kosovo 
(probabilmente perche' e' passato piu' tempo, 5 anni, e le 
conseguenze sono visibili). C'e' la conferma di un aumento di casi 
di cancro e di altre malattie nelle zone che erano sotto gli attacchi 
della Nato con uranio impoverito.

Il posto piu' noto (essendo sottoposto al fuoco piu' intenso con 
uranio impoverito e con il numero di tumori piu' significativo) e' 
Hadzici, a 30 km da Sarajevo. Questa piccola citta' era sede 
dell'industria di riparazioni belliche dell'esercito jugoslavo (durante 
la guerra controllato dall'esercito serbo-bosniaco); la fabbrica e altri 
importanti strutture e caserme militari nei dintorni di Hadzici furono 
costantemente obiettivo dei bombardamenti con uranio impoverito 
della Nato. Ho visto io stessa i resti di questo tipo di munizione in 
una cassetta nella piccola strada all'interno della zona della 
fabbrica, e' una foto che ha circolato parecchio sui media; il 
problema e' che questa cassetta era li' abbandonata per terra.

Verso la fine del 1995 e l'inizio del 1996 la popolazione di Hadzici 
(serbo-bosniaca) ha abbandonato l'area e la maggior parte si e' 
trasferita a Bratunac, nella Bosnia settentrionale. Dal 1995 fino ad 
oggi, i medici in Bratunac hanno registrato un atipico numero di 
casi di cancro e strani sintomi solo tra la gente di Hadzici, e non 
tra gli abitanti locali. Il doppio delle persone di Hadzici sono morte, 
in confronto con quelle di Bratunac, e la maggior parte per cancro. 
La situazione non e' normale.

Ad esempio, ho visitato la famiglia Radic: il padre (56 anni) e la 
madre (47 anni) sono morti di cancro, il loro figlio ha problemi di 
salute ed attualmente e' ricoverato per accertamenti in ospedale; 
allo zio e' stata diagnosticata la leucemia. Tutti erano stati esposti 
direttamente all'uranio impoverito durante il bombardamento di 
Hadzici (vivevano molto vicino alla fabbrica). Lo zio, un uomo di 47 
anni, mi aveva mostrato una pallottola all'uranio impoverito, che non 
era esplosa e che lui aveva trovato all'interno della fabbrica in 
Hadzici, dove lui lavorava. Conservava quella pallottola e altre parti 
di munizioni a casa sua! E le prendeva e me le mostrava con le 
mani nude! Mi disse che ai bambini in Hadzici piaceva giocare con 
queste cose, e la gente portava le pallottole a casa come souvenir 
e persino utilizzavano parti di proiettili come strumenti da 
giardinaggio, essendo il metallo molto buono! Dopo il 
bombardamento, i lavoratori della fabbrica erano soliti ripulire lo 
spazio dalle parti di metallo e dai proiettili a mani nude! Nessuno 
ha mai detto loro qual'era il pericolo dell'uranio impoverito! Anche 
peggio, un dottore di Belgrado mi ha detto che i militari serbo-
bosniaci hanno riciclato parti dei proiettili all'uranio impoverito per 
farsi dei giubbotti anti-proiettile, perche'e' un materiale migliore 
dell'acciao! E' pazzesco!

Il caso piu' noto di Hadzici e Sladjana, una bambina di 12 anni. Ha 
dei seri problemi di respirazione, vomita in continuazione, avverte 
costanti dolori alle ossa, alle spalle e alla schiena, le cascano le 
unghie delle mani e dei piedi,... La sua malattia non e' 
diagnosticata. In Hadzici era solita giocare nel cratere dietro casa 
sua, provocato da un bombardamento, dove giocava con pezzi rotti 
di metallo che trovava nel cratere! I medici di Belgrado che l'hanno 
in cura sono venuti in contatto con altri medici giapponesi che 
hanno confermato loro che i suoi sintomi sono tipici di persone 
contaminatae da radiazioni.

Per quanto sappiamo, i suoi sintomi mostrano che potrebbe essere 
stata colpita dagli effetti di bombe aerosol!  Secondo la descrizione 
di molte persone sembra che anche questo tipo di bombe sia stato 
usato.

La dott.ssa Slavica Jovanovic di Bratunac ha svolto alcune ricerche 
dopo aver notato quante persone venivano all'ospedale con strani 
sindromi e tutte provenienti da Hadzici.
La Jovanovic ha fatto alcune semplici ricerche nel 1996, 1997 e 
nella prima meta' del 1998 contando il numero di morti e secondo 
le sue ricerche il doppio delle persone da Hadzici stanno morendo 
in paragone con gli abitanti di Bratunac; nel 1996, tra 4.500 - 5.000 
profughi da Hadzici, 31 sono morti; nel 1997 1.500 profughi di 
Hadzici hanno lasciato Bratunac e sono andati a vivere altrove, ma 
41 sono morti (come si vede il numero e' crescente); nella prima 
meta' del 1998, sono morti in 26; La dott.ssa Jovanovic dice: 
"Voglio solo mostrare come qualcosa sta succedendo qui,  c'e' 
qualche fattore esterno che ha influito sulla salute di questa gente 
e chiedo alle autorita' di iniziare delle ricerche serie. Ricerche che 
non sono mai state fatte!".

La storia di Hadzici e Bratunac e' diventata nota quando il 
giornalista locale Nedeljko Zelenovic (anche lui di Hadzici) ha fatto 
un'indagine (confrontando informazioni sui morti nei libri delle 
chiese locali e dei municipi ecc) ed e' arrivato alla conclusione che 
quasi 400 persone di Hadzici trasferitesi a Bratunac sono morte di 
cancro.

Un altro caso significativo e' la citta di Doboj, nella Bosnia centrale: 
il tasso di cancro e infezioni respiratorie e' 2.5 volte maggiore 
rispetto a prima della guerra! Vi sono molti casi di malattie 
respiratorie e problemi alla pelle. Nel triennio 1996-1999 vi sono 
state 247 operazioni per tumori alla pelle e al collo; nel 1990-1991, 
con la popolazione circa 3 volte piu' grande (durante e dopo la 
guerra molta gente è andata via), vi furono solo 154 operazioni per 
tumori.
I posti bombardati nelle vicinanze di Doboj sono: Potocani 
(produzione militare, obiettivo militare, 15 km a sud di Doboj; 
Ciganiste, ripetitore di telecomunciazioni, a 5 km dal centro della 
citta'; il ripetitore della radio locale, 2 km a sud dal centro della 
citta'; Kraljica, centro di comunicazioni, a 35 km da Doboj); 

La situazione e' simile nelle citta' di Kalinovik (vicino Sarajevo), 
Foca etc. 

Kalinovik: il dr. Trifko Guzina ha affermato che 9 casi di cancro 
all'apparato digestivo erano stati registrati prima della guerra, nel 
1996-2000 invece ve ne sono stati 100; i tumori ai polmoni sono 
piu' che raddoppiati rispetto a prima della guerra; nel 1992-95 46 
cases, nel 1996-2000 116 casi.

Non c'e' ancora una missione internazionale che stia lavorando sul 
problema della Bosnia. I medici del posto possono solo cercare di 
curare le malattie e di aiutare la gente ma non hanno dei laboratori 
sofisticati per individuare l'origine delle malattie e la possibile 
presenza di uranio nelle ossa o nel sangue delle persone.

Le autorita' militari serbo-bosniache, insieme a ricercatori e 
scienziati di Belgrado, hanno svolto alcune indagini 
immediatamente dopo i bombardamenti Nato del 1999. Ad oggi (!) 
questi risultati non sono stati pubblicati, ne' in Bosnia ne' in Serbia! 
Nessuno ha mai messo in guardia gli abitanti di Hadzici, Doboj o 
altri posti sui possibili pericoli di contaminazione e avvelenamento!

Ricerche sia scientifiche che mediche sono necessarie per provare 
in che modo ed esattamente a causa di quali munizioni sono stati 
esposti gli abitanti di queste citta' bosniache e come cio' e' 
collegato con l'uranio impoverito o altri elementi radioattivi.



Il libro "The Invisible War", di Martin Messonnier, Frederick Loore e 
Roger Trilling (tre autori dalla Francia, Belgio e Stati Uniti) offre 
molte informazioni sul DU e sulla possibilita' che possa contenere 
altri e piu' pericolosi elementi, insieme alle possibili cause di 
questo.

Il libro si basa su un eccellente documentario.

Affermazioni nel libro: 
- I proiettili sparati in Iraq e in Kosovo erano composti da un 
materiale contaminato da un potenziale cocktail letale di scorie 
nucleari, plutonio e altri prodotti nucleari altamente tossici;
- Il Pentagono ha sviato il mondo con le affermazioni che i proiettili 
al DU sono sicure, dicendo che essi contengono uranio solo 
leggeremente radioattivo. Ma gli autori affermano che i proiettili 
sono stati fatti con uranio contaminato da elementi piu' tossici; 
- L'esercito USA e' determinato a mantenere in uso i proiettili al DU 
nonostante il fatto che la stessa Marina militare U.S.A. abbia 
rinunciato (la US Navy ha gradualmente eliminato gli stock negli 
ultimi dieci anni, rimpiazzando i proiettili all'uranio impoverito con 
quelli al tungsteno, che non e' radioattivo ed e' molto meno tossico).
Gli impianti nucleari dai quali proviene l'uranio impoverito sono: 
Paducah (Kentucky), Portsmouth (Ohio), Oak Ridge (Tennessee). 
Il caso piu' emblematico e' quello dell'impianto di Paducah: migliaia 
di lavoratori hanno avuto problemi simili ai veterani della guerra del 
golfo e cio' e' stato anche confermato da Bill Richardson, segretario 
del Department of Energy. Documenti dell'agosto 1999 mostrano 
che i lavoratori di Paducah hanno respirato plutonio come 
conseguenza di un "difettoso esperimento governativo sul 
riciclaggio di combustibile nucleare"; l'aumento di tumori apparse 
gia' negli anni 80; nell'ottobre 1999 il Dipartimento dell'Energia ha 
riportato che "durante il processo di creazione di combustibile per 
reattori nucleari e di elementi per armi nucleari, l'impianto di 
diffusione gas di Paduah ha creato uranio impoverito 
potenzialmente contenente nettunio e plutonio"; 
- Kenneth Bacon, portavoce del Dipartimento alla Difesa, ha detto 
che alcuni elementi estranei sono stati trovati nell'uranio impoverito 
nel 1999 e che l'impianto nucleare di Paducah (che produce il DU) 
e' stato chiuso per 90 giorni; La Nuclear Regulatory Commission  
degli USA ha sospeso i lavori nell'impianto di Paducah, Kentucky; 
gli scienziati affermano che respirare anche un milionesimo di 
oncia di plutonio puo' provocare il cancro.
- Quindi, secondo gli autori, le uniche possibili origini dell'uranio 
impoverito sono Paducah, Portsmouth e Oak Ridge, che hanno 
usato uranio contaminato. I lavoratori in Paducah e in altri impianti, 
come i soldati in Iraq e in Kosovo, non erano equipaggiati per 
maneggiare questi pericoli. Paducah era progettata per gestire 
uranio, non plutonio, che e' estremamente piu' radioattivo dell'uranio.

Tutte le affermazione nel libro si basano su documenti militari e 
governativi.

Quindi, sembra evidente che uranio impoverito pulito e sporco 
siano stati mescolati a Paducah o negli stock del Ministero della 
Difesa negli anni 80. Una decisione politica e militare e' stata presa 
di utilizzarlo lo stesso, nella credenza o speranza che solo piccole 
quantita' di materiale altamente radioattivo fossero coinvolte.
Non e' ancora noto se la mescolanza e' avvenuta per errore o 
intenzionalmente.


SOLDATI ITALIANI

Ufficiali dell'esercito serbo-bosniaco hanno confermato che nel 
1996 i soldati italiani erano dislocati nei dintorni di Sarajevo, nei 
posti colpiti dai bombardamenti di Agosto-Settembre 1995. I soldati 
italiani controllavano i posti bombardati quindi erano in diretto 
contatto con particelle di munizioni, polvere tossica, ecc


SCORIE NUCLEARI

Uno degli ancora ignoti problemi in Bosnia sono le scorie nucleari e 
la grande posssibilita' che le forze della Nato abbiano trasportato 
scorie nucleari dai paesi occidentali in Bosnia.
Ci sono molte informazioni da gente del posto e media bosniaci 
locali (ma mai confermato da nessuno ufficialmente) che la Nato ha 
segretamente messo delle scorie nucleari sul monte Igman (vicino 
Sarajevo). Un altro posto dove delle scorie nucleare potrebbero 
essere state messe e' sottoterra in prossimita' dell'aeroporto vicino 
la citta' di Bihac, nella Bosnia occidentale.
I medici in Sarajevo hanno ufficialmente confermato che c'e' un 
atipico aumento nel numero di tumori da quell'area (che non fu 
bombardata dagli attacchi Nato del 1995).
E' veramente difficile controllare tutto questo, perche' queste aree 
sono protette dalle forze della Nato (che naturalmente negano 
tutto) e le autorita' locali bosniache, anche se sapessero qualcosa, 
non vogliono contrapporsi alla Nato e agli USA, temendo di perdere 
il loro supporto.



Alcune cose importanti:

-	nel 1995, ufficiali di parte serbo-bosniaca hanno mandato agli 
uffici delle Nazioni Unite in Zagabria i primi rapporti frutto delle 
indagini sulle conseguenze dei bombardamenti Nato. L'ufficio delle 
Nazioni Unite in Zagabria non ha mai fatto niente a riguardo (cio' e' 
affermato dal prof. Novica Vojinovic, serbo-bosniaco);

-	dopo i bombardamenti della Nato, gia' nel 1995, scienziati del 
centro di ricerche atomiche Vinca di Begrado e specialisti 
dell'esercito jugoslavo sono venuti dalla Serbia e hanno svolto delle 
ricerche; fino ad oggi i risultati non sono mai stati pubblicati;

-	tutte le iniziative di alcuni medici e specialisti serbi per 
continuare le ricerche sono state fermate; i motivi sono che il 
governo serbo probabilmente teme che i serbo-bosniaci possano 
emigrare in Serbia (dove gia' ci sono moltissimi profughi) a cio' 
potrebbe indebolire la posizione della Republika Srpska (di parte 
serbo bosniaca); un altro motivo e' che le autorita' serbo bosniache 
temono che qualsiasi informazione sulla contaminazione potrebbe 
mettere a repentaglio i prodotti agricoli sul mercato;



Molte domande sono ancora senza risposta:

Quali sono i posti esatti in Bosnia bombardati con DU?

E' l'uranio impoverito l'unico materiale radioattivo usato durante gli 
attacchi Nato? Qual'era il contenuto delle munizioni all'uranio 
impoverito e la sua origine (tracce di U236 e plutonio...)?

Perche' l'UNEP e l'OMS non mandano gruppi di ricerca in Bosnia e 
non solo in Kosovo?
La Bosnia e' il posto dove sono avvenuti bombardamenti piu' intensi 
in aree concentrate, ed e' passato un periodo di tempo 
sufficientemente lungo per poter vedere le conseguenze, come 
l'aumento dei numeri di casi di cancro ecc

[...]

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francesco iannuzzelli   francesco@href.org
associazione peacelink - sez. disarmo
http://www.peacelink.it/tematiche/disarmo
----------------------------------
...e tutto questo avra' eco,
e arrivera' fino all'ultimo angolo della terra