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Re: R: risposta a Paola di Trieste




Sei sicura che siano questi i crimini di cui ha scritto Filipovic? Non
sarebbe male riprendere in mano gli articoli incriminati.

> Solo per citare alcuni dei casi di cui ho prove certe (e solo in una piccola
> zona del Kosovo): gli 8 uomini di Kashic separati dalla colonna dei profughi
> a Decani e fucilati (ho assistito alla riesumazione dei cadaveri); i due
> cognati della mia amica Alma, uccisi davanti ai loro genitori e alla figlia
> di 5 anni del maggiore; i 43 uomini delle famiglie Gashi, Ceku e Kelmendi
> nel villaggio di Qyshk/Cuska; i genitori, la zia, il cugino e il fratellino
> del mio amico Tahir Alimataj (anni 9) di Vitomirica; il papà e lo zio di
> Besim e Agim Kelmendi (anni 7 e 9) di Dubove; il marito e i genitori di
> Albina Krasniqi (anni 23) di Ozdrim.  Posso continuare, ma non mi sembra il
> caso. Sono tutte persone che conosco bene, e vivono tutte nel raggio di 8-10
> chilometri da Pec/Peja.

Vorrei anche farti notare che (a parte il fratellino di Tahir) stai
parlando di tutte vittime adulte, essenzialmente maschi. Questo non
scagiona nessuno, chiaramente, ma non penso di non essere il solo ad
essere stufo di questo terrorismo psicologico che state facendo, e che e' 
tutt'uno con la guerra.

Curiosamente su questa lista non c'e' nessuno che si prenda la briga di
fare altrettanto per le vittime dell'UCK. L'utilita' di questi scambi di
informazioni dovrebbe consistere nel porre le premesse per la
riconciliazione, giusto? Beh, mi sembra che qui si tenda a fare sempre
l'esatto contrario.

3000 vittime non sono poche, sono troppe. Pero' non ho la stessa tua
sicurezza rispetto alle attribuzioni di colpa per quello che e' successo
in questi anni in Kosovo.

Andrea