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Re: allucinazioni di mezza estate
On 20 Aug 2000, at 2:19, mc.foto wrote:
> cmq non starò a tediarvi con storie oltre i limiti della sofferenza, perché
> a quanto pare del passato non importa un fico secco a nessuno.
> il trand valido è solo quello di oggi, dove i serbi sono i buoni e tutti gli
> altri i cattivi.
Ciao, ci sarebbe anche il trend tipico televisivo, dove TUTTI i SERBI
sono CATTIVI e tutto il resto del mondo (musulmani, croati,
albanesi kosovari, montenegrini di Djukanovic, Kfor e dulcis in
fundo NATO) BUONI.
Riusciremo un giorno a trovare il giusto equilibrio, oppure (+ o - la
stessa cosa) la giusta verità sui Balcani??
> personalmente non ci credo, personalmente non credo all'esistenza di buoni e
> di cattivi, quella è solo demagogia spicciola.
Probabilmente esiste, ma non nel modo in cui ce lo presentano...
> esistono popoli sopraffatti da una guerra malsana che si trascina da dieci
> anni a causa di un piccolo dittatore che ha usurpato la stessa stella rossa
> che porta sulla bandiera.
Alt: vorrei sapere chi è il piccolo dittatore di cui parli. Proprio
Milosevic?? Oppure Tudjman?? Oppure ancora Izbegovic (si ci
metto pure lui in mezzo, lui che ha dettato le sue condizioni e le ha
ottenute).
Io ci metterei in mezzo anche qualcuno dell'UCK, l'unica differenza
è che lì non c'è un vero leader, ma altri pazzi nazionalisti (che è
una cosa ben diversa dai pacifisti di lingua albanese che
rivendicano i loro diritti).
> l'armata popolare jugoslava, fondata da Tito durante la seconda ww era
> un'armata multietnica formata non solo da tutti i popoli slavi ma anche da
> divisioni di onesti compagni italiani. i suoi principali nemici erano, oltre
> ai nazifascisti italo-tedeschi, i fascisti croati di ante pavlic e i
> monarchici cetnici di un certo michailovic (o qualcosa del genere) gli
> stessi cetnici che sono scesi dai monti a fare buona parte del lavoro sporco
> progettato dall'accedemia delle scienze di belgrado ( a questo proposito
> esistono anche dei libri bianchi) con l'obbiettivo di creare la grande
> serbia, sogno romantico appartenuto ai karadzjiorgic (o qualcosa del genere)
> la dinastia monarchica serba.
>
> non mi sembra che tutto questo abbia a che fare con il comunismo, passato,
> presente o futuro.
>
Solo perchè in molti paesi della ex-Jugoslavia il comunismo
rappresentava anche per molti il centralismo serbo sennò anche lo
stesso Tudjman sarebbe rimasto un comunista, per entrambi il
colore politico sotto cui governavano è-era un fatto relativo pur di
mantenere il potere, la stessa globalizzazione neoliberista si sta
già facendo sentire, per altre vie, in Serbia.
E in tutta questa situazione non si capisce neanche più chi è
veramente di destra o di sinistra in Serbia, figuriamoci poi chi filo-
NATO o filo-Milosevic....
Ciao,
Davide