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02/08 Roma: grave situazione dei profughi del Kosovo in Italia



URGENTISSIMO
Alla c.a. dei centri di accoglienza di Azione Comune
Alle associazioni che si occupano di asilo e immigrazione
A tutte le persone interessate
e p.c. all'ACNUR Italia

 

 

Oggetto: grave situazione dei profughi del Kosovo in Italia

 

Cari amici, come tutti sapete, il Governo italiano ha annunciato,
all'inizio di luglio, rispondendo ad alcune interpellanze parlamentari, di
essere in procinto di emanare una DPCM (Direttiva della Presidenza del
Consiglio dei Ministri) con la quale si sarebbe affrontata la delicatissima
questione dei profughi del Kosovo il cui permesso di soggiorno è scaduto il
30.06.00. Del contenuto di tale DPCM e dei suoi aspetti positivi e negativi
se ne è già data notizia. La questione attualmente che desta maggiore
preoccupazione è data dal fatto che è passato un mese da quando la
Direttiva è stata annunciata, ma essa ancora non è ufficiale e quindi non
operativa. Nel frattempo migliaia di persone sono irresponsabilmente tenute
in una condizione "sospesa"; tra essi vi sono sia coloro che già
disponevano di un lavoro regolare che ora rischiano di perdere, sia coloro
che, in particolare appartenenti a minoranze etniche in Kosovo non possono
in alcun modo fare rientro nei territori di origine per seri motivi legati
alla propria sicurezza, nonché per motivi di stabilità del già fragile
processo di pace nella regione. Per questi ultimi la Direttiva avrebbe
previsto la possibilità di rilascio di un pds per "motivi umanitari".

Per ragioni che non sono state rese note, la DPCM in questione, dopo essere
stata approvata dal Ministero dell'Interno, giace, da alcune settimane,
negli uffici della Presidenza del Consiglio. Tanta superficialità e
disinteresse per i destini delle persone è francamente un segnale
sconcertante.

Accanto alle pressioni, lettere, solleciti di queste settimane, l'ICS, il
CIR, la Cds e altre associazioni e reti di solidarietà propongono a tutte
le associazioni italiane impegnate nel campo dell'immigrazione e
dell'asilo, ed in particolare a tutte le strutture di accoglienza in
Italia, come ulteriore strumento di pressione di aderire alla proposta di

un presidio da tenersi di fronte a Palazzo Chigi
per il giorno mercoledì 2 agosto, ore 10.00

con richiesta di un incontro immediato alla Presidenza del Consiglio di una
delegazione composta da rappresentati delle comunità dei profughi dal
Kosovo in Italia, e rappresentanti delle associazioni italiane di tutela
degli stranieri e dell'antirazzismo.

Considerato il brevissimo tempo a disposizione, nonchè il periodo estivo, è
chiaro che tale iniziativa dovrà puntare più che ad una grossa presenza
numerica, ad una presenza qualitativamente significativa di esponenti della
società civile italiana e delle comunità straniere.

Chiediamo a tutti i destinatari di questo messaggio di mobilitarsi per
permettere una significativa partecipazione all'iniziativa e di mettersi in
contatto entro lunedì 31 luglio con la sede dell'ICS di Roma o di Trieste,
ovvero con la sede del CIR o della Cds di Roma per ogni ulteriore notizia
(nonchè per la conferma dell'iniziativa)

Vi prego di diffondere questo messaggio a tutti coloro che ritenete sia
utile che lo ricevano.grazie


 
 
Gianfranco Schiavone
Servizio rifugiati ICS

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ICS Roma: 06/85355081
ICS Trieste: 040/52248/5706014