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comunicato da Mitrovica della Operazione Colomba



Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII


COMUNICATO ALLA STAMPA


MITROVICA, KOSSOVO: LA GUERRA CONTINUA.


Anche oggi, domenica 13 febbraio 2000, violenti scontri si sono accesi a
Mitrovica, e nella notte si teme che la situazione possa peggiorare. La
Kfor - Nato fatica a controllare la situazione.

Nel frattempo i volontari dell'Operazione Colomba continuano a condividere
questi momenti di paura ed incertezza con le persone con le quali vivono e
lavorano quotidianamente, cercando di gettare dei ponti di comunicazione
fra le parti, piccoli e semplici segni di vita.

L'Operazione Colomba - Corpo Civile di Pace, progetto dell'ASSOCIAZIONE
COMUNITA' PAPA GIOVANNI XXIII, è presente in questa città da circa sei
mesi. Una presenza stabile che risiede nella parte nord della città, il
settore serbo in cui vi sono anche albanesi, cercando di lavorare
intensamente con le diverse etnie presenti, partendo dalla gente.

Circa 16000 sono le persone che vivono a Mitrovica nord: 9000 serbi 2500
albanesi e la restante parte e' composta da croati bosniaci e rom. Il
lavoro dell'operazione colomba specie in questi momenti si fa' sempre più
significativo ma altrettanto rischioso e difficile.
In questa parte della città la legge è  in mano a gruppi di ex-poliziotti
ed ex-paramilitari serbi, che pattugliano ogni angolo di strada sempre
pronti a pestare, intimidire ed ammazzare.
Nel frattempo sia il KFOR francese che la polizia dell'UNMIK non riesce
oppure più gravemente non vuole prendere il controllo della città. Quindi
un imponete macchina militare composta da migliaia di uomini con
altrettanti strumenti e mezzi iper-evoluti, e' stata solo capace di
spaccare una città in due parti.
Delle circa 400 organizzazioni umanitarie presenti in Kossovo solo 5 o 6
operano a nord di Mitrovica; questa scelta  non porta certamente alla
distensione ed al fra le parti.
Alla luce di questi dati e riflettendo sugli ultimi avvenimenti, è
difficile intravedere la possibilità della  convivenza di due etnie che
possano ritornare a dialogare civilmente. Oggi e' impossibile pensare ad un
eventuale futuro all'insegna della tolleranza e della pace, quando,  non
c'è  una volontà internazionale di lavorare in questa direzione. Basti
guardare a come vivono le enclave serbe sparse per il Kossovo.
Univoca e' la richiesta da parte di coloro che si incontrano ogni giorno: "
non lasciateci soli, non dimenticateci, perché cosi' abbiamo la possibilità
di sperare ancora".

Gianpiero Cofano, Rita Pastorino, Federica Bergamin.


Per chi volesse contattare i nostri volontari a Mitrovica è possibile
telefonare allo 00381 - 28 - 33797 oppure 32290.

In Italia potete contattare lo 03381325092.
Samuele Filippini
Rimini
Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII