[Date Prev][Date Next][Thread Prev][Thread Next][Date Index][Thread Index]
Notizie Est #296 - Croazia
- To: "Notizie Est" <est@ecn.org>
- Subject: Notizie Est #296 - Croazia
- From: "Est" <est@ecn.org>
- Date: Sun, 2 Jan 2000 16:36:00 +0100
- Posted-Date: Sun, 2 Jan 2000 16:46:38 +0100
- Priority: normal
"I Balcani" - http://www.ecn.org/est/balcani
==============================
NOTIZIE EST #296 - CROAZIA
2 gennaio 2000
==============================
I PARTITI E LA NOMENKLATURA IN CROAZIA
(da "Nacional", dicembre 1999)
I MAGGIORI PARTITI CROATI IN LIZZA ALLE ELEZIONI
* Unione Democratica Croata (HDZ). Il partito e
movimento che sotto la leadership di Franjo
Tudjman ha vinto le prime elezioni
multipartitiche nel 1990 e da allora governa la
Repubblica di Croazia. Secondo la visione di
Tudjman, la HDZ riunisce nel suo programma tutte
le opzioni politiche, dai cristiano-democratici,
all'uomo qualunque, all'antifascismo,
all'estrema destra. La HDZ detiene 75 seggi in
parlamento su un totale di 128 e di conseguenza
tutti i funzionari del governo sono membri della
HDZ, a cominciare dal premier Matesa e i suoi
ministri. La HDZ promuove una politica
conservatrice e nazionalista, e' intollerante
verso le minoranze e l'opposizione, ha cercato
di tenere nascosto il proprio sostegno a una
divisione della Bosnia-Erzegovina e al suo
interno opera un forte gruppo di radicali, con
alla testa Ivica Pasalic, che potrebbero opporsi
a ogni cambiamento di potere. A giudicare dalle
indagini di opinione, la HDZ dovrebbe perdere le
imminenti elezioni e il maggiore colpo per il
partito e' stata la malattia del presidente
Tudjman, ospedalizzato all'inizio di novembre [e
morto alcune settimane fa].
Partito Socialdemocratico (SDP).Il maggiore
partito dell'opposizione, guidato da Ivica
Racan. Questo partito, in coalizione con il
HSLS, vincera' certamente le prossime elezioni.
Lo SDP e' il successore del Partito Comunista
che nel 1990 si e' riformato e ha garantito
l'organizzazione di elezioni multipartitiche.
Alcune settimane fa, lo SDP e' diventato membro
a pieno titolo dell'Internazionale Socialista.
Alle elezioni del 1995 il partito ha ottenuto
l'8,8% dei voti e ha 8 rappresentanti in
parlamento, mentre i sondaggi oggi indicano che
insieme ai Social-Liberali dovrebbe ottenere tra
il 35% e il 40% dei voti. Promuove politiche
simili a quelle dei governi condotti da Tony
Blair e da Gerhard Schroeder e promette che, se
arrivera' al potere, la Croazia entrera' a fare
parte dell'UE e della NATO nel giro di pochi
anni.
Partito Social-Liberale Croato (HSLS). Fondato
nel 1989, e' stato il primo nuovo partito
fondato durante il periodo del socialismo e tra
il 1992 e il 1995 e' stato il maggiore partito
dell'opposizione. E' guidato da un ex dissidente
e leader degli studenti, Drazen Budisa. Per un
certo tempo, i suoi membri hanno preso in
considerazione la formazione di una coalizione
con la HDZ, ma nell'agosto del 1999 Budisa ha
firmato un accordo con Ivica Racan per formare
una coalizione tra HSLS e SDP. Anche se il HSLS
ha solo 8 rappresentanti in parlamento, gli
osservatori politici ritengono che la sua
associazione con lo SDP sia stata una mossa che
influenzera' in maniera decisiva la vittoria
sulla HDZ e il cambiamento di potere in Croazia.
Partito Contadino della Croazia (HSS). Il
discendente del maggiore partito croato tra le
due guerre mondiali, attualmente guidato da
Zlatko Tomic. Ha 10 rappresentanti in Parlamento
e gode dei maggiori appoggi tra la popolazione
rurale e le classi conservatrici del paese.
Anche se e' stato vicino alla HDZ, due anni fa
si e' unito ai rimanenti partiti
dell'opposizione; alle imminenti elezioni si
presentera' all'interno di un "quartetto" di
opposizione, insieme a LS, IDS e HNS. Vicino
alla coalizione tra SDP e HSLS, questo quartetto
rappresenta la seconda maggiore coalizione di
partiti dell'opposizione.
Partito Liberale (LS). Fondato due anni fa,
quando membri insoddisfatti del HSLS hanno
abbandonato tale partito insieme al leader Vlado
Gotovac e hanno dato vita a una nuova forza. Il
liberali hanno quattro seggi in Parlamento e
sono uno dei partiti piu' combattivamente
all'opposizione. Si sono impegnati per una
rottura radicale con i successori di Tudjman,
che veda una piena sostituzione degli uomini
della HDZ e la sostituzione del sistema
semipresidenziale con un sistema pienamente
parlamentare.
Assemblea Democratica dell'Istria (IDS). Il
maggiore partito regionale, guidato da Ivan
Javkovic, ha tre rappresentanti in parlamento.
Rivale senza mezzi termini della HDZ, e' a
favore della decentralizzazione della Croazia e
dell'assegnazione di una maggiore indipendenza
alle regioni. Il governo lo accusa da anni di
nascondere l'intenzione di annettere l'Istria
alla vicina Italia.
Partito Popolare Croato (HNS). Un piccolo
partito di opposizione che ha due rappresentanti
in Parlamento. Il suo presidente e'
l'imprenditore Radimir Cacic. Nonostante del
partito facciano parte numerosi noti politici,
come Vesna Pusic, Stipe Mesic e Srecko Bijelica,
esso riterrebbe un successo anche il semplice
conseguimento di un numero di rappresentanti in
parlamento maggiore di quello che detiene ora.
Partito Croato dei Diritti (HSP). Un partito
nazionalista estremista, guidato da Anto Djapic
e che ha tre rappresentanti in Parlamento. Sono
avversari degli ex comunisti e si sono di
frequente attivati per impedire il ritorno dei
profughi serbi. L'iconografia del partito
ricorda quella del regime collaborazionista
degli ustasa, che guidava lo Stato Indipendente
della Croazia (NDH), alleato di Hitler durante
la Seconda guerra mondiale. Sono a favore di
politiche isolazioniste.
Partito Comune Croato (HPS). Partito dei
radicali croati, guidato da Tomislav Mercep.
Conta sul supporto degli elettori croati della
Slavonia Orientale, una regione che nel 1991 e'
stata distrutta da unita' serbe e dove i
conflitti etnici continuano a essere ricorrenti.
Vi sono forti probabilita' che il presidente del
partito, Mercep, comandante di un'unita' di
polizia i cui membri hanno commesso numerosi
crimini durante la guerra, possa finire al
Tribunale dell'Aja.
UN BREVE PROFILO DELLA NOMENKLATURA CROATA
Franjo Tudjman. Il presidente della Repubblica
di Croazia e del partito di governo HDZ. Noto
per il suo regime autoritario e per la
convinzione che la Croazia non sia in grado di
sopravvivere come stato sovrano senza di lui. E'
convinto della necessita' di dividere
etnicamente la Bosnia-Erzegovina e, in
conseguenza di cio', la Croazia e' sottoposta da
svariati anni a "tacite sanzioni" da parte della
comunita' internazionale. Alla fine del 1996 e'
stato confermato che soffriva di un cancro allo
stomaco, [e a dicembre e' morto, dopo un lungo
ricovero in ospedale].
Ivic Pasalic. Consigliere di Tudjman per la
politica interna e secondo esponente, in ordine
di influenza, della politica croata. E' il
leader dell'ala destra della HDZ e la persona
che ha nominato uomini a lui fedeli in tutte le
piu' importanti posizioni della Croazia, dal
settore giudiziario a quello economico. Nello
scandalo dell'anno scorso relativo agli usi
illegittimi di enormi somme di denaro della
Dubrovnik Bank, e' emerso che Pasalic era il
personaggio dietro alla cosiddetta "quinta
colonna".
Vladimir Seks. Vicepresidente della HDZ e del
Parlamento, uno dei membri piu' influenti del
partito di governo. In pubblico, e' riuscito a
ottenere l'immagine di fiero nazionalista
croato, anche se, svariati anni fa, i media
pubblicavano documenti che dimostravano come in
passato sia stato un collaboratore della polizia
segreta jugoslava.
Mate Granic. Ministro degli esteri,
vicepresidente della HDZ e rappresentante della
corrente liberale nel partito di governo.
All'estero viene considerato l'esponente piu'
importante della HDZ, che avrebbe espresso la
volonta' della Croazia di accettare gli standard
democratici per la transizione del paese, per le
relazioni con le minoranze e con la stampa. Una
parte dell'opinione pubblica ritiene che anche
dopo un cambiamento ai vertici del potere Granic
potrebbe riuscire a conservare il suo posto di
capo della diplomazia. Nonostante questo, la sua
influenza all'interno del governo e della HDZ e'
relativamente debole.
Pavao Miljavac. Ministro della difesa e, secondo
l'opinione degli esperti, la maggiore garanzia
che i militari accetteranno una vittoria
dell'opposizione alle prossime elezioni. A causa
di tale suo ruolo, Ivic Pasalic e Georgia Susak,
vedova dell'ex ministro della difesa Gojko
Susak, hanno cercato di fare sostituire Miljavac
prima delle elezioni.
Zlatko Matesa. Premier croato, un tecnocrate la
cui ascesa politica e' stata resa possibile dal
suo matrimonio con la figlia dell'ex premier
Franjo Greguric. Politicamente e ideologicamente
incolore, il suo intero mandato politico e'
stato in equilibrio tra le ali destra e liberale
della HDZ e, alla luce delle previsioni, dovra'
abbandonare il suo posto dopo le elezioni.
Ljerka Mintas-Hodak. Ministro per l'integrazione
europea e uno dei maggiori radicali nel governo
Matesa. Per confessione dello stesso Tudjman, ha
avuto il suo posto di ministro perche' "e'
carina". Per tutto il tempo e' stata a favore di
una posizione risoluta della Croazia nei
confronti della comunita' internazionale,
soprattutto quando era in causa la
collaborazione con il Tribunale dell'Aja.
Mladen Naletilic Tuta. L'ex comandante della
"Brigata dei carcerati", un'unita' di croati
dell'Erzegovina accusata di avere commesso
crimini di guerra contro i musulmani in Bosnia-
Erzegovina. Il Tribunale dell'Aja ha chiesto
l'estradizione di Naletilic, cosa che il regime
di Tudjman ha cercato di evitare, nel timore che
la sua testimonianza potrebbe provare il
coinvolgimento del governo croato
nel tentativo di spartizione della Bosnia-Erzegovina. E' il maggiore
sostenitore croato della fusione di parti della Bosnia-Erzegovina con la
Croazia, anche se molti ritengono che sia semplicemente un comune criminale
legato al traffico internazionale di droga.
Zvonimir Separovic. Ministro della giustizia ed ex Ministro degli esteri
durante la guerra in Croazia dal 1991 al 1992. Nonostante sia stato un membro
del Partito Comunista per ben 50 anni, oggi e' un inflessibile nazionalista.
Dopo la rimozione da capo della diplomazia, e' stato per anni il piu' duro
critico di Franjo Tudjman. Dopo il suo ritorno alla HDZ e la sua nomina a
ministro, Separovic e' diventato uno dei maggiori oppositori dell'estradizione
dei croati indagati dal Tribunale dell'Aja, almeno nei suoi discorsi, ed e' il
membro piu' estremista del governo.
Hrvoje Sarinic. Per lungo tempo capo dell'Ufficio del presidente, e per breve
tempo premier, ha abbandonato la HDZ dopo una battaglia con Pasalic ed e'
diventato cosi' il piu' noto dissidente del partito di governo. Sarinic ha
mostrato ai giornalisti documenti nei quali si afferma che i servizi segreti
seguivano i media e che i giornali indipendenti vengono considerati nemici
dello stato. Dopo la sua uscita dalla HDZ ha offerto il proprio sostegno
all'opposizione.
Andrija Hebrang. Ex ministro della sanita' e, successivamente, ministro della
difesa. Si e' dimesso dal suo posto di ministro dopo che non gli e' riuscito di
eliminare gli esponenti della linea dura e di mettere i servizi segreti
militari (SIS) sotto il suo controllo. E' stato capo del consiglio medico del
presidente Tudjman e il piu' serio candidato alla sua successione. Tuttavia
Tudjman non ha appoggiato la sua battaglia contro gli esponenti della linea
dura guidati da Ivic Pasalic. Hebrang e' tornato alla sua professione di medico
e non partecipa piu' alla vita politica.
Markica Rebic. Il consigliere di Tudjman per la Sicurezza Nazionale e uno degli
esponenti della linea dura che Hebrang non e' riuscito a eliminare dal
Ministero della Difesa. Rebic si e' pubblicamente vantato di fronte ai media
del ruolo avuto nelle intercettazioni e nei pedinamenti dei giornalisti, cosi'
come nell'opera di discredito dell'opposizione. Oggi fiero anticomunista, e'
stato in passato professore di marxismo al liceo.
Miroslav Kutle. Il piu' noto miliardario croato, coinvolto in numerosi scandali
finanziari, dai quali e' riuscito a salvarsi grazie al sostegno di Pasalic.
Kutle e' stato coinvolto nello scandalo della Dubrovnik Bank e si presume che,
se vi sara' un cambiamento di governo, cerchera' di abbandonare il paese.
Borislav Skegro. Ministro delle finanze e principale ispiratore della politica
economica del governo croato. E' responsabile dell'introduzione di un'imposta
sul valore aggiunto a tasso fisso che ha contribuito alla distruzione della
situazione economica del paese. E' vicino ai radicali della HDZ.
Ivan Penic. Ministro degli interni, responsabile dei pedinamenti dei
giornalisti e della totale mancanza di controllo sui servizi segreti (SZUP),
che fanno parte del suo ministero. Durante il suo mandato la polizia non e'
riuscita a risolvere alcun conflitto nel mondo del crimine. Penic verra'
ricordato come colui che, quando era alla testa dell'Ente per le
privatizzazioni, ha trasferito in pratica gratuitamente svariate fabbriche di
valore a magnati dell'industria.
Obrad Kosovac. Direttore della TV croata ed esecutore delle rigide politiche
della HDZ per quanto riguarda la televisione. Ex comunista e autore di un
programma anticattolico, Kosovac oggi rappresenta il principale ostacolo alla
democratizzazione della televisione croata (HTV).
Josip Bozanic. Arcivescovo di Zagabria e primo uomo della chiesa cattolica in
Croazia. A differenza del suo predecessore, il Cardinale Kuharic, Bozanic viene
generalmente ritenuto un liberale e una persona che desidera distanziare la
chiesa della politica della HDZ.
Miroslav Blazevic. Allenatore della nazionale di
calcio croata e membro della cerchia degli amici
del presidente Tudjman. E' giunto alla sua
posizione grazie al sostegno di Tudjman, tanto
che nell'estate del 1999 ha minacciato di
uccidere i giornalisti che avevano scritto che
il presidente aveva ordinato di falsificare il
campionato di calcio in modo da fare vincere la
sua squadra preferita, il NK Croatia. Blazevic
dovra' rispondere di queste sue affermazioni di
fronte a un tribunale.
__________________________________________________________
"Notizie Est" e' una mailing list di notizie sui Balcani
e l'Europa Orientale, pubblicata dal sito web "I Balcani" e
archiviata su web all'indirizzo:
http://www.ecn.org/est/balcani
Se desiderate abbonarvi (gratuitamente) o essere rimossi
da questa lista e' sufficiente che lo comunichiate a:
est@ecn.org