Giornata per il Darfur: migliaia di persone sfilano in tutto il mondo per chiedere la fine delle violenze



Giornata per il Darfur: migliaia di persone sfilano in tutto il mondo per chiedere la fine delle violenze
Roma (Agenzia Fides)- Migliaia di persone hanno dimostrato pacificamente ieri, 29 aprile, in 30 capitali in tutto il mondo per chiedere la fine delle violenza nel Darfur, la regione del Sudan occidentale al centro dal 2003 di un drammatico conflitto, che è stato qualificato da più parti come un genocidio.
La manifestazione più imponente si è svolta a Londra dove almeno 3.500 persone secondo gli organizzatori sono sfilate di fronte a Downing Street, dove si trova la residenza del Primo Ministro britannico. Per rendere eloquente la necessità di fermare alla carneficina in corso in quella zona del Sudan gli organizzatori della protesta hanno portato fino a Downing Street una clessidra alta due metri da cui colava un liquido rosso sangue e hanno recapitato al primo ministro Tony Blair una lettera in cui lo scongiurano di non desistere: “Il tempo preme per la gente del Darfur. Vi domandiamo di mantenere la pressione sul governo del Sudan”.
A Washington si è svolto un raduno di dimostranti davanti alla Casa Bianca che hanno chiesto lo schieramento immediato di una forza di interposizione nel Darfur.
Sempre ieri, si è conclusa la Conferenza internazionale sul Darfur organizzata in Libia. I partecipanti hanno chiesto di una soluzione “urgente e duratura” attraverso la presenza sul territorio di una forza di pace “ibrida”, formata da militari delle Nazioni Unite e dell’Unione Africana .
Alla conferenza hanno partecipato i rappresentanti dei cinque membri permanenti del Consiglio di sicurezza dell’ONU, dell’Unione Europea, dell’Unione Africana e delle Nazioni Unite. Mentre erano presenti i rappresentanti del governo sudanese non hanno preso parte ai lavori i movimenti ribelli che in Darfur si battono contro il governo centrale di Khartoum. Sembra comunque che i rappresentanti dei ribelli dovrebbero partecipare a una successiva conferenza, sempre da organizzare a Tripoli.
I delegati alla Conferenza sottolineando la “loro grande preoccupazione di fronte al proseguimento delle violenze e l'insicurezza in Darfur”, hanno chiesto la cessazione immediata dei combattimenti. Nel comunicato finale si fa poi esplicito riferimento alle conclusione della conferenza di Addis Abeba del novembre scorso, che aveva portato alla “accettazione” da parte del Sudan del principio di una operazione di pace ibrida in Darfur. (L.M.) (Agenzia Fides 30/4/2007 righe 33 parole 383)