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Sommario As 11/06
- Subject: Sommario As 11/06
- From: Animazione Sociale <animazionesociale at gruppoabele.org>
- Date: Tue, 28 Nov 2006 16:31:11 +0100
Gentile lettore, gentile lettrice, ti inviamo il sommario dell'ultimo numero di Animazione Sociale. Inoltre, sperando di fare cosa gradita, ti inviamo il "box formazione" pubblicato nel numero di questo mese. Ti ricordiamo che se desideri abbonarti o ricevere questo o altri numeri della rivista, puoi trovare le indicazioni al fondo del sommario stesso. La redazione ---------------------------------- Animazione Sociale Mensile per gli operatori sociali Gruppo Abele C.so Trapani 95 10141 Torino Tel. +39 11 3841048 Fax. +39 11 3841047 http://animazionesociale.gruppoabele.org ------------------------------------------------ Messaggio inviato dal server di posta gruppoabele.org MENSILE PER GLI OPERATORI SOCIALI SOMMARIO DI NOVEMBRE 2006 INTERVISTA Se non c'è più la cittadella Come la società della vulnerabilità cambia il modo di pensare gli interventi Intervista a Nicola Negri a cura di R. Camarlinghi e F. d'Angella L'idea di partecipare alla costruzione di una cittadinanza forte e protettiva ha permeato il vissuto del lavoro sociale nella società industriale del dopoguerra. Generazioni di operatori sono cresciute con l'idea che vi fosse una «cittadella sicura» dentro cui portare le persone che, per varie ragioni, si trovavano «fuori». E l'inquietudine nasce oggi, che un modello di cittadinanza così forte non sembra più proponibile. Forse non si è pensato a sufficienza alle conseguenze che l'avvento della società della vulnerabilità ha sul lavoro degli operatori. Che cosa implica agire in contesti che non offrono più le sicurezze di un tempo? STUDI Riscoprire i legami sociali solidali Un nuovo modello di welfare per una società in cambiamento Stefano Tomelleri Sempre più spesso si assiste a un indebolimento delle istituzioni, che con i propri valori e significati orientano l'agire sociale, e all'affermazione dell'individuo come categoria singolare e soggettiva. Un diffuso sentimento di incertezza, spinte ipercompetitive e un risentimento radicato sono le conseguenze più evidenti. Ma le trasformazioni in corso possono anche essere occasioni di crescita personale e sociale. Condizione essenziale è connotare il sistema di welfare di un pregnante impegno civile ed etico, ripensando il ruolo degli attori sociali che compongono il sistema dei servizi. PROSPETTIVE Lavoro di strada: parcheggio o laboratorio di città? Il punto sull'azione educativa con i gruppi informali di adolescenti A cura di Ludovico Grasso A fronte di una pur ampia diffusione di esperienze e progettualità, il senso del lavoro in strada con i giovani appare oggi in crisi e gli operatori che vi sono impegnati, anziché sentirsi parte di un percorso significativo e rilevante per la comunità, avvertono un senso di irrilevanza nei loro interventi e una scarsa legittimazione sociale. Eppure, lavorare all'interno di quel «laboratorio di città» che è la strada significa pensare il lavoro di strada e la strada stessa come luogo ad alta densità pedagogica, ricco di possibilità di dare forma a processi di decostruzione e ricostruzione della città. INSERTO Declinazioni dell'educare Educare a quale autonomia? * Autorità e potere a scuola * Scuola: solo un generico self-service dell'istruzione? * Disegnare traiettorie educative R. Andreoni, F. Chiarle, E. Curioni, E. Enriquez, A. Marchesi, M. Vicedomini Nessun alchimista sembra finora avere trovato la formula per formare un essere autonomo costringendolo nello stesso tempo nelle norme sociali, rendendolo eteronomo. Si tratta di una questione che affonda le sue radici nell'ambivalenza costitutiva dell'educare in sé: si educa per trasformare i ragazzi in buoni cittadini capaci di rafforzare il legame sociale, oppure si agisce avendo di mira il dispiegamento delle loro capacità ancora in germe, auspicando, ma in seconda istanza, una ricaduta positiva di queste abilità in termini di legame sociale? Del resto, l'attuale mandato socioeconomico sembra chiedere all'educazione di formare uomini docilmente adeguati al nuovo corso oggettivante della riproduzione sociale. Ma allora, educare a quale autonomia? ESPERIENZE Adolescenti e spazio pubblico Esercizi di socializzazione alla democrazia in un centro di aggregazione a Salerno Maurizio Merico Tra gli adulti è diffuso il timore - o forse il luogo comune? - che le giovani generazioni, in particolare quelle collocate nelle posizioni più marginali, siano sempre meno capaci di interiorizzare le regole della deliberazione democratica, di farsi carico della responsabilità verso ciò che è condiviso. Ma le cose stanno proprio così? Offrire a ragazzi, anche a quelli in situazioni di «disagio», la possibilità di appropriarsi di spazi in cui esprimere la propria soggettività, promuovendo contestualmente un percorso di socializzazione alla gestione collettiva degli stessi, può riservare interessanti sorprese. METODO Il teatro «sociale» come esperienza trasformativa Fare teatro tra passione dell'incontro e mediazione socioeducativa Renato Perina Partire dall'esperienza di vita delle persone per sviluppare livelli di esistenza ulteriori e molteplici. Scuotere le coscienze e liberare le menti dall'unidimensionalità per cogliere le asimmetrie, le discontinuità e le contraddizioni. Il teatro «sociale» cerca di affrancare le persone dal limite del ruolo che le istituzioni tendono ad assegnare loro e di farle fluttuare liberamente. Parla innanzitutto a coloro che ne sono coinvolti per rilanciare un sentire comune più allargato: ciascuno, infatti, in quell'umanità rappresentata può riconoscere qualcosa che lo riguarda intimamente. STRUMENTI Giovani per quale volontariato? Interazioni tra giovani e mondo del volontariato per una democrazia partecipata Genoveffo Pirozzi Cosa succede quando un giovane che decide di impegnarsi a favore di altri incontra un'associazione di volontariato? quali meccanismi si attivano dall'interazione tra le motivazioni dei ragazzi all'agire volontario e gli orientamenti socioculturali delle associazioni? Sicuramente si può incrementare il benessere psicosociale della collettività. Si innescano, infatti, processi di democrazia partecipata, si consolidano comunità solidali e si realizzano esperienze trasformative per le organizzazioni, le singole persone coinvolte e i contesti territoriali di appartenenza. WALKIE-TALKIE * Soggettività emotivamente sollecitate Rosa Foscaro, Patrizia Sartori * Andare oltre l'idea radicale di cambiamento Paola Schiavi DIARI * Succede un bel giorno il salto di qualità Rosalba Conserva * Grazie per la soluzione, Dylan Dog! Gianluca Seimandi * Talvolta basta una battuta Alain Goussot COME ABBONARSI Costo dell'abbonamento annuale ad Animazione Sociale (10 numeri): * Studenti (timbro scuola): E 30,00 * Privati e associazioni: E 40,00 * Enti pubblici: E 55,00 * Estero: E 65,00 COME RICHIEDERE IL NUMERO SINGOLO Costo della singola copia di Animazione Sociale: E 6,20 È possibile effettuare il versamento tramite: * C/C postale nr. 155101 intestato a Gruppo Abele Periodici - corso Trapani 95 - 10141 Torino specificando la causale del versamento ("abbonamento ad Animazione Sociale" o "numero/i del mese diŠ") * Carta di credito (Visa - Mastercard - CartaSi - Eurocard) comunicando numero e data di scadenza della carta tramite posta, telefono (011) 3841046, fax (011) 3841047, o e-mail: abbonamenti at gruppoabele.org * BONIFICO BANCARIO SUL CONTO SANPAOLOIMI - FILIALE DI TORINO, P.ZZA S. CARLO 156 - NR. 100000118574, INTESTATO A ASSOCIAZIONE GRUPPO ABELE - COD. CIN: P - ABI 01025 - CAB 01000. PER ULTERIORI INFORMAZIONI CONSULTARE IL SITO http://animazionesociale.gruppoabele.org
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