"Droghe, Agnoletto: «Riduzione del danno, un dovere p" er i medici»



Comunicato stampa di Vittorio Agnoletto

Dopo le risposte del ministro Ferrero alla Camera
«La riduzione del danno per un operatore sanitario è un dovere.
Le convinzioni personali di ferrero sono nel programma dell'unione»

Milano, 14 giugno 2006 - «Un medico di fronte ad un paziente che rifiuta un
intervento chirurgico non può negargli una terapia di mantenimento.
Rischierebbe di subire un severo provvedimento da parte dell´Ordine dei
Medici». Vittorio Agnoletto, medico, già presidente della Lila,
eurodeputato della Sinistra unitaria europea, spiega con queste parole
l'importanza delle politiche di riduzione del danno. «Ridurre i danni
significa infatti prendere atto che le conseguenze negative, umane e
sociali, dovute (in questo caso) all' uso di eroina non possono essere
immediatamente cancellate e che quindi, mentre si lavora per una soluzione
definitiva, nel frattempo si cerca di ridurne i danni. La distribuzione di
siringhe pulite e di profilattici, le terapie con il metadone, la
disponibilità di stanze ove chi si buca lo possa fare almeno in condizioni
di sicurezza e assistenza sono strumenti essenziali di questa strategia
sanitaria. Strategia che é inserita nel programma dell´Unione, sottoscritto
da tutti i partiti della maggioranza, dove si cita esplicitamente la
riduzione del danno.
Da un punto di vista sanitario - continua Agnoletto - rinunciare a questi
interventi salva-vita sarebbe come chiedere ad un medico di rinunciare a
trattare con una terapia farmacologica un paziente che non si sente nella
condizione psicologica, per il momento, di affrontare un intervento
chirurgico.
Solo la disponibilità di tali strumenti potrà permettere a quella persona
di sopravvivere fino a quando troverà la forza per affrontare un intervento
potenzialmente risolutivo.
La stanza del buco offre una possibilità in più per potersi un domani
disintossicare.
La riduzione del danno é complementare e non antagonista all' intervento
preventivo, all'azione   delle comunità e dei SERT (i servizi delle ASL).
Infatti per l'OMS e l'UNAIDS quattro sono i pilastri della lotta alla
droga: Prevenzione - Cura - Riduzione del Danno - Riabilitazione.
Le strategie di riduzione del danno e le "stanze del buco" sono da anni
attive dalla Spagna al Portogallo, dalla Germania all'Olanda, con governi
di qualunque colore politico!».

Vittorio Agnoletto medico, già presidente nazionale LILA (Lega Italiana per
la lotta contro l'AIDS)
europarlamentare Sinistra unitaria Europea