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Legge 180, Itaca: "Non sono accettabili processi regressivi" (3385)
- Subject: Legge 180, Itaca: "Non sono accettabili processi regressivi" (3385)
- From: Fabio Della Pietra <f.dellapietra at itaca.coopsoc.it>
- Date: Tue, 3 Jan 2006 22:58:16 +0100
Legge 180, Itaca: "Non sono accettabili processi regressivi" Pordenone La legge Basaglia non va cambiata, ma attuata e realizzata con uniformità in tutto il territorio italiano. Oggi il ministro per la Salute Francesco Storace ha affermato: "L'impalcatura della legge rimarrà la stessa, ma dopo 30 anni credo ci siano cose che vanno ridiscusse per una maggiore sicurezza delle famiglie". https://www.itaca.coopsoc.it Pordenone La legge 180 venne approvata nel 1978 e, fin da quel momento, suscitò resistenze ed opposizioni. Forse perché, come lo stesso Basaglia affermava, poteva essere applicata solo se il suo cammino fosse stato condiviso con quello della società civile, una società attenta a bisogni e richieste da poter soddisfare solo con un'adeguata ripartizione dei fondi pubblici. Negli anni 2002 e 2003 in particolare c'è stata, da parte del Governo, una decisa accelerazione nella volontà di riforma della legge 180, seppur in senso 'antiorario'. Volontà di riforma che tuttavia ha trovato di parere contrario vastissimi ambiti della società civile e politica, anche all'interno della stessa maggioranza di Governo. Le svariate versioni del decreto legge di riforma della 180 portate avanti nel corso di questi anni in particolar modo dall'on. Maria Burani Procaccini (Fi), hanno infatti trovato numerose resistenze anche tra i banchi degli stessi suoi colleghi di Governo. Le varie ddl (Burani Procaccini, Cé, Cento, Moroni, Lucchese, Lucchese bis, etc.) non sono infatti mai riuscite ad arrivare e a fondersi in un testo unificato di legge, suscitando inoltre l'opposizione dell'universo delle associazioni (da quelle dei familiari a quelle degli stessi psichiatri), partiti politici, cooperative, finendo per essere così congelate. Come si ricorderà, nella seduta del 20 aprile 2004 della Commissione parlamentare XII il sottosegretario Antonio Guidi aveva preannunciato, in accordo con l'allora Ministro Girolamo Sirchia e con la Conferenza Stato-Regioni, la predisposizione di linee guida sulla psichiatria, rilevando che lo stesso Basaglia riteneva modificabile la 180/78, ma che "non sono accettabili processi regressivi". Ciò in attesa di una presa di posizione ufficiale da parte del Governo, ma il ministro Sirchia non è mai intervenuto in sede referente. In seguito in data 19 maggio 2004, la Presidenza del Consiglio dei Ministri (segreteria della Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato e le Regioni e le Province Autonome) aveva inviato uno schema di accordo, pervenutole dal Ministero della salute, relativo alle "Linee guida sull'applicazione di accertamenti e di trattamenti sanitari obbligatori per la malattia mentale ai sensi degli art 34 e 35 della legge del 23.12.78, n.833". Neppure in queste linee guida si faceva riferimento a finanziamenti o a fonti di finanziamento. Un documento, quest'ultimo, con numerosi punti in comune con i diversi ddl presentati a partire dal 2001 per riformare la psichiatria in Italia. Tornando alla legge 180 e alle parole del ministro per la Salute, Francesco Storace, che oggi ha dichiarato la volontà di "non mettere in discussione l'impalcatura della legge", ricordiamo che lo stesso Basaglia la riteneva modificabile, ma che "non sono accettabili processi regressivi". La Cooperativa Itaca intende ribadirlo. Desideriamo inoltre ricordare le parole che l'allora ministro della Salute Girolamo Sirchia aveva pronunciato da Trieste, culla della psichiatria basagliana, il 13 marzo 2004, difendendo a spada tratta la legge 'Basaglia'. La legge 180, come allora riportato dall'Ansa, "ha dato globalmente buoni risultati - aveva affermato il ministro Sirchia-. Non si tratta tanto di cambiarla, quanto di dar seguito a quel dettato". "La legge 180 - aveva aggiunto - è stata in parte inattuata. Se ha un difetto, non è tanto nell'impianto, quanto nella sua realizzazione". Nessun cambiamento dunque perché -aveva concluso il ministro Sirchia- "mi sembra possa andar bene ancora oggi". Concetti che la Cooperativa Itaca intende ribadire ulteriormente. Fabio Della Pietra Ufficio stampa Cooperativa Itaca - Pordenone www.itaca.coopsoc.it Prot. 3385
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