[Prec. per data] [Succ. per data] [Prec. per argomento] [Succ. per argomento] [Indice per data] [Indice per argomento]
Legge 180 - Itaca: "Servono risorse per la salute mentale" (3403)
- Subject: Legge 180 - Itaca: "Servono risorse per la salute mentale" (3403)
- From: Fabio Della Pietra <f.dellapietra at itaca.coopsoc.it>
- Date: Tue, 3 Jan 2006 22:39:40 +0100
Legge 180 SERVONO RISORSE PER LA SALUTE MENTALE di Ardea Moretti Responsabile area Psichiatria Cooperativa sociale Itaca - Pordenone Pordenone Il tema della 180 torna alla ribalta con le affermazioni del ministro alla Salute Francesco Storace. Avremmo preferito fosse arrivato all'attenzione il tema della salute mentale, ma così non è, da tanto tempo, forse dal 1978, anno in cui quella legge fu approvata. A parte alcune "isole" felici dove quel tema (il secondo dei due) è stato ed è sempre presente. Ci siamo già espressi più volte in merito, e torniamo comunque a farlo, anche se esternazioni come quella del ministro Storace creano in chi lo ascolta un primo pensiero: ma chi può credere che un Governo a fine mandato possa mettere mano ad una legge, portandone l'iter a conclusione o promettendo consultazioni future? Segue subito il secondo pensiero: allora è una delle tante "manovre elettorali"! Ma per il rispetto che va dovuto ad ogni persona (in sintonia con i principi di Basaglia) ed in particolare a chi ha problemi di sofferenza mentale, ai loro familiari, alle persone che sono loro vicine, agli operatori (pubblici, del privato sociale, volontari), riteniamo opportuno ribadire alcune considerazioni. La legge 180/78 è una legge quadro. Indica dei principi di base, che si rifanno al diritto di cittadinanza per tutti, base per l'applicazione locale della stessa. Questo principio oggi è ancor più importante, non solo per le conseguenze della devolution, che demanda ad ogni Regione le competenze in materia di sanità, ma per il contatto - confronto - accoglienza di diverse popolazioni ed etnie che arrivano in Italia, che, almeno fino a quando sarà possibile secondo i dettati della Costituzione, persegue fini di accoglienza ed integrazione. E la "malattia mentale" è diversa, trattata in modo diverso, considerata in modo diverso, espressa in modo diverso, nei diversi Paesi. Anche in Italia la diversità del trattamento è quella che caratterizza di più la realtà della malattia mentale. Perché alla 180 non sono seguite norme applicative, indicazioni certe di fonti di finanziamento. Ci sono stati due progetti obiettivo per la salute mentale, che sono arrivati fino al 2000. Hanno dato importanti linee guida, ma non esiti concreti a problemi collettivi. Hanno creato una chimera, che è quella del 5% delle risorse della sanità destinato alla salute mentale, d'accordo ente pubblico, familiari, cooperative sociali, volontari. Il risultato è una mappa variegata, dove, a seconda di dove nasci o risiedi, hai la s/fortuna di avere risposte a seconda del 2 o del 5 % del budget dell'Azienda sanitaria di riferimento. E risorse significano strutture residenziali a diverso grado di protezione, centri diurni attivi ed attenti oppure stanzoni dove si viene parcheggiati. Centri di salute mentale aperti sulle 24 ore o per qualche ora al giorno, reparti di diagnosi e cura ben integrati negli ospedali civili o chiusi, negati, fatiscenti. Avere risorse significa poter attuare inserimenti lavorativi (uno dei primi tagli in Friuli Venezia Giulia quest'anno è stato sulle borse lavoro), fornire supporti alle famiglie, in modo individualizzato e mirato, non a pioggia, dove chi più ha più prende. La Società italiana di psichiatria, molte importanti associazioni di familiari, il Forum nazionale per la salute mentale, si sono già espresse (di nuovo) contro l'ennesima ipotesi di modifica della 180. Ci associamo a questi e tanti altri, con un ultimo baleno di pensiero: nel periodo di mandato di questo Governo sono arrivate almeno 6 o 7 proposte di legge, modifiche ed integrazioni. Se il tempo speso per tutto ciò fosse stato tradotto in risorse per la salute mentale, forse qualcosa di piccolo, ma utile, potrebbe essere stato fatto in più. Fabio Della Pietra Ufficio stampa Cooperativa Itaca - Pordenone 348.8721497 www.itaca.coopsoc.it Prot. 3403
- Prev by Date: CSV Padova Newsletter:num 50
- Next by Date: Legge 180, Itaca: "Non sono accettabili processi regressivi" (3385)
- Previous by thread: CSV Padova Newsletter:num 50
- Next by thread: Legge 180, Itaca: "Non sono accettabili processi regressivi" (3385)
- Indice: