Fw:STOP con l'Apartheid religioso su donne e i non islamici nei paesi musulmani



IMPORTANTE:
Le donne devono avere pari diritti degli uomini, i non musulmani (cristiani, ebrei, buddhisti, induisti, ecc e i non credenti) devono avere gli stessi diritti civili dei musulmani !

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Petizione presentata alle Nazioni Unite, contro l’apartheid religioso: firma della petizione.

 

All’attenzione di S.E. il Segretario Generale delle Nazioni Unite, il signor Kofi Annan;

 

La Coalizione per la Difesa dei Diritti Umani, rappresentativa di molteplici organizzazioni, comprende le seguenti comunità: Arabo-Cristiana, Armena, Assira, Bahá’ie, Buddista, Coopta, Indù, Umanista, Musulmana, Ibo, Maronita, Numidica, intellettuali laici, Filippina del sud, Slavo-Cristiana, Sudanese del sud, Siriana, Africana dell’ovest e gruppi di donne.

 

È nostro fermo intento protestare contro il trattamento riservato alle minoranze etniche, alle donne e ai musulmani laici e moderati in terra islamica. Esprimiamo inoltre la nostra disapprovazione di fronte all’ideologia assassina dell’islamismo radicale, il quale divide il mondo in due gruppi – i musulmani, degni di rispetto, e gli «infedeli», considerati inferiori – ed è causa di distruzione in tutto il mondo.

 

Di fronte all’oppressione e ai crescenti attacchi alle minoranze religiose ed etniche in territori islamici, formuliamo ai competenti organi delle Nazioni Unite le due petizioni a seguire:

 

  1. Facciamo appello oggi affinché venga nominato un Delegato Speciale, con il compito di verificare le condizioni sociali ed umane delle minoranze non-musulmane, delle donne e dei musulmani umanisti moderati che vivono in Stati a maggioranza islamica. Il suddetto Delegato avrà l’incarico di verificare quanto segue.

 

Uguaglianza di fronte alla legge: quali sono le condizioni di fronte alla legge (in teoria e nella pratica) di tali gruppi e delle persone che vi appartengono? La legge di questi Stati è discriminante nei confronti delle minoranze religiose? I membri di tali gruppi hanno le stesse libertà di riunione, associazione, stampa ed espressione di cui gode la maggioranza? I membri di queste classi sono eleggibili a cariche politiche e rappresentative? Esiste in questi Stati una politica del lavoro discriminante nei confronti di queste persone? Esiste un’attitudine di lassismo, o addirittura di incoraggiamento del governo, nei confronti delle organizzazioni radicali anti-minoritarie, ad oltraggiare, minacciare od opprimere le popolazioni minoritarie? Gli organismi di applicazione della legge garantiscono la tutela di tutti i gruppi sociali?

 

Diritti religiosi e libertà: i membri delle minoranze religiose godono del diritto di professare liberamente la propria fede? Hanno essi il diritto di fare proselitismo? Coloro che appartengono alla maggioranza, hanno la libertà di convertirsi ad un altro credo?

 

Uguaglianza culturale: i diritti e la cultura delle minoranze nazionali etniche e religiose vengono rispettati?

 

Cultura dell’odio e del disprezzo: in che modo il governo ed il sistema educativo presentano la realtà delle minoranze religiose?

 

2. Facciamo appello alle Nazioni Unite, affinché condannino l’ideologia della Jihad  islamica, in quanto forma di apartheid religioso che divide l’umanità in musulmani superiori ed «infedeli» inferiori.

 

La Jihad islamica radicale è un’ideologia autoritaria e quasi razzista, che sta promuovendo una guerra terrorista mondiale contro uomini, donne e bambini innocenti tacciati di «infedeltà». È un’ideologia che sostiene le guerre di religione contro i musulmani non islamici  e i non-musulmani infedeli di tutto il mondo. Persegue l’obiettivo di instaurare regimi di apartheid simili a quelli in Afghanistan, Iran, Pakistan, Arabia Saudita e Sudan, per sottomettere e controllare gli «infedeli». Legittima ed estende la violazione dei diritti umani -compresa la schiavitù- su scala planetaria. Per raggiungere i propri scopi, sfrutta una risorsa economica mondiale (il petrolio) come arma contro le nazioni non-musulmane. Le Nazioni Unite, nate in seguito alla sconfitta del razzismo nazista, hanno il dovere di stigmatizzare e combattere ogni forma di ideologia che definisca parte del genere umano come inferiore.

 

La Jihad islamica radicale deve essere condannata, in quanto forma di discriminazione culturale, razziale, religiosa ed etnica, e le Nazioni Unite dovrebbero considerarla alla stessa stregua del Colonialismo e dell’Imperialismo. Gli insegnamenti impartiti nelle scuole e comunità , e che si basino su tale ideologia, vanno condannati fermamente, ed opportunamente rivisti e corretti, in modo da cancellare i sentimenti d’odio inculcati nella gente. È inoltre necessario che le Nazioni Unite condannino tutte le guerre in corso sostenute dalla Jihad, ed incoraggino le nazioni ad impegnarsi contro tali conflitti, per assicurare il pieno rispetto dei diritti delle minoranze etniche e religiose.

Chiediamo infine che le Nazioni Unite intervengano per tutelare i diritti e la vita delle minoranze religiose ed etniche e dei musulmani non islamici in Afghanistan, Algeria, Egitto, Indonesia, Iraq, Iran, Libano, Mauritania, Nigeria, Pakistan, Arabia Saudita, Sudan e Siria.

Desiderosi di incontrarVi per discutere più approfonditamente di questi temi, restiamo in fiduciosa attesa di un Vostro cenno di riscontro e porgiamo distinti saluti.

 

Fr. Keith Roderick

Segretario Generale


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Petition to the United Nations Against Religious Apartheid: Sign Petition

To: H.E. the Secretary-General of the United Nations, Mr. Kofi Annan;

The Coalition for the Defense of Human Rights is an umbrella coalition
representing various organizations from the following communities:
Arab-Christian, Armenian, Assyrian, Bahai, Buddhist, Copt, Hindu, Humanist
Muslim, Ibo, Maronite, Nubian, secular intellectuals, Southern Filipino,
Slavic-Christian, Southern Sudanese, Syriac, West African, and women's
groups.

We gather to demonstrate our determination to protest the treatment of
religious and ethnic minorities, as well as women and moderate and
secularized Muslims in Islamic lands. We are here also to cry out against
the murderous ideology of radical Islamism, which, by dividing humankind
into worthy Muslims and inferior "infidels" is wreaking havoc throughout the
world.

In the face of growing attacks and oppression of religious and ethnic
minorities in Islamic lands, we respectfully make the following two demands
upon the appropriate organs of the United Nations:

1. We call upon you today to appoint a Special Rapporteur to investigate the
status and conditions of non-Muslim minorities, women, and humanist,
moderate Muslims in states ruled by Islamic majorities. Such a rappoteur
must investigate the following conditions.

Equality Under Law: What is the status, both in law and in practice, of
these groups, and of individuals belonging to these groups? Do the laws in
these nations discriminate against religious minorities? Do members of these
groups have the same rights to assemble, speak, publish, and associate as
those in the majority? Can members of these classes be elected to
governmental and representative bodies? Is there a government policy of
discriminating against the hiring of members of these classes? Does the
government allow or encourage radical anti-minority organizations to abuse,
threaten or otherwise oppress minority populations? Do the agencies that
enforce the laws represent all groups in society?

Religious rights and freedom: Do members of minority faiths have the right
to practice their faiths freely? Do they have the right to proselytize? Do
members of the majority faith have the right to choose another faith?

Cultural equality: Are the rights and cultures of national, religious, and
ethnic minorities respected?

Teaching of hatred and contempt: What is the view of these classes promoted
by the government and the general culture?

2. We call upon the United Nations to condemn the ideology of Jihad-Islamism
as a form of religious apartheid, which divides humankind into exalted
Muslims and inferior "infidels."

Radical Jihad-Islamism is a supremacist, quasi-racist ideology that is now
waging terrorist war worldwide against innocent men, women and children it
labels "infidels." This ideology is supporting religious wars against
non-Islamist Muslims and non-Muslim infidels worldwide. It is seeking to
establish Apartheid-like regimes similar to those in Afghanistan, Iran,
Pakistan, Saudi Arabia, and Sudan, to subjugate and control "infidels." It
legitimizes and extends human rights abuses - including slavery - on a
massive scale. It employs a global economic resource (oil) as a weapon
against non-Muslim nations in the service of its goals. It is the duty of
the United Nations, which came into being as a result of racist Nazism, to
condemn and to combat any ideology which defines some part of the human race
as inferior.

Radical Jihad-Islamism must be condemned as a form of cultural, racial,
religious and ethnic discrimination, and the United Nations should equate it
with Colonialism and Imperialism. It should condemn its teaching to any
community or school and it should call for a "corrective teaching" to seek
to undo the hatred that it has engendered in peoples who have been taught
the ideology. Further, the U.N. should condemn all current Jihad wars and
call on nations waging such wars to cease violating the rights of ethnic and
religious minorities and peoples. Finally, the U.N. should intervene to
protect the rights and lives of religious and ethnic minorities and
non-Islamist Muslims in Afghanistan, Algeria, Egypt, Indonesia, Iraq, Iran,
Lebanon, Mauritania, Nigeria, Pakistan, Saudi Arabia Sudan, and Syria.
We would like to meet with you about our concerns, and we wait with hope and
prayer, your considered response.

Sincerely,
Fr. Keith Roderick
Secretary General

 

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