Fw:STOP con l'Apartheid religioso su donne e i non islamici nei paesi musulmani
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- From: "Amici di Lazzaro" <associazioneamicidilazzaro at yahoo.it>
- Date: Fri, 21 Jan 2005 04:41:24 +0100
IMPORTANTE:
Le donne devono avere pari diritti degli uomini, i non musulmani (cristiani, ebrei, buddhisti, induisti, ecc e i non credenti) devono avere gli stessi diritti civili dei musulmani ! CLICCA QUI e FIRMA!! RICORDATEVI DI CONFERMARE la FIRMA COL SECONDO CLICK cliccate e poi FATE GIRARE: Petizione presentata alle Nazioni Unite, contro
l’apartheid religioso: firma della
petizione. All’attenzione di S.E. il Segretario Generale
delle Nazioni Unite, il signor Kofi
Annan; La Coalizione per la Difesa dei Diritti Umani,
rappresentativa di molteplici organizzazioni, comprende le seguenti comunità:
Arabo-Cristiana, Armena, Assira, Bahá’ie, Buddista, Coopta, Indù, Umanista,
Musulmana, Ibo, Maronita, Numidica, intellettuali laici, Filippina del sud,
Slavo-Cristiana, Sudanese del sud, Siriana, Africana dell’ovest e gruppi di
donne. È nostro fermo intento
protestare contro il trattamento riservato alle minoranze etniche, alle donne e
ai musulmani laici e moderati in terra islamica. Esprimiamo inoltre la nostra
disapprovazione di fronte all’ideologia assassina dell’islamismo radicale, il
quale divide il mondo in due gruppi – i musulmani, degni di rispetto, e gli
«infedeli», considerati inferiori – ed è causa di distruzione in tutto il
mondo. Di fronte all’oppressione e ai crescenti attacchi alle
minoranze religiose ed etniche in territori islamici, formuliamo ai competenti
organi delle Nazioni Unite le due petizioni a
seguire:
Uguaglianza di fronte alla legge: quali sono le
condizioni di fronte alla legge (in teoria e nella pratica) di tali gruppi e
delle persone che vi appartengono? La legge di questi Stati è discriminante nei
confronti delle minoranze religiose? I membri di tali gruppi hanno le stesse
libertà di riunione, associazione, stampa ed espressione di cui gode la
maggioranza? I membri di queste classi sono eleggibili a cariche politiche e
rappresentative? Esiste in questi Stati una politica del lavoro discriminante
nei confronti di queste persone? Esiste un’attitudine di lassismo, o addirittura
di incoraggiamento del governo, nei confronti delle organizzazioni radicali
anti-minoritarie, ad oltraggiare, minacciare od opprimere le popolazioni
minoritarie? Gli organismi di applicazione della legge garantiscono la tutela di
tutti i gruppi sociali? Diritti religiosi e libertà: i membri delle minoranze
religiose godono del diritto di professare liberamente la propria fede? Hanno
essi il diritto di fare proselitismo? Coloro che appartengono alla maggioranza,
hanno la libertà di convertirsi ad un altro
credo? Uguaglianza culturale: i diritti e la cultura delle
minoranze nazionali etniche e religiose vengono rispettati?
Cultura dell’odio e del disprezzo: in che modo il governo
ed il sistema educativo presentano la realtà delle minoranze
religiose? 2. Facciamo appello alle Nazioni Unite, affinché
condannino l’ideologia della Jihad
islamica, in quanto forma di apartheid religioso che divide l’umanità in
musulmani superiori ed «infedeli» inferiori. La Jihad islamica radicale è un’ideologia autoritaria e
quasi razzista, che sta promuovendo una guerra terrorista mondiale contro
uomini, donne e bambini innocenti tacciati di «infedeltà». È un’ideologia che
sostiene le guerre di religione contro i musulmani non islamici e i non-musulmani infedeli di tutto il
mondo. Persegue l’obiettivo di instaurare regimi di apartheid simili a quelli in
Afghanistan, Iran, Pakistan, Arabia Saudita e Sudan, per sottomettere e
controllare gli «infedeli». Legittima ed estende la violazione dei diritti umani
-compresa la schiavitù- su scala planetaria. Per raggiungere i propri scopi,
sfrutta una risorsa economica mondiale (il petrolio) come arma contro le nazioni
non-musulmane. Le Nazioni Unite, nate in seguito alla sconfitta del razzismo
nazista, hanno il dovere di stigmatizzare e combattere ogni forma di ideologia
che definisca parte del genere umano come
inferiore. La Jihad islamica radicale deve essere condannata, in
quanto forma di discriminazione culturale, razziale, religiosa ed etnica, e le
Nazioni Unite dovrebbero considerarla alla stessa stregua del Colonialismo e
dell’Imperialismo. Gli insegnamenti impartiti nelle scuole e comunità , e che si
basino su tale ideologia, vanno condannati fermamente, ed opportunamente rivisti
e corretti, in modo da cancellare i sentimenti d’odio inculcati nella gente. È
inoltre necessario che le Nazioni Unite condannino tutte le guerre in corso
sostenute dalla Jihad, ed incoraggino le nazioni ad impegnarsi contro tali
conflitti, per assicurare il pieno rispetto dei diritti delle minoranze etniche
e religiose. Chiediamo infine che le Nazioni Unite intervengano per
tutelare i diritti e la vita delle minoranze religiose ed etniche e dei
musulmani non islamici in Afghanistan, Algeria, Egitto, Indonesia, Iraq, Iran,
Libano, Mauritania, Nigeria, Pakistan, Arabia Saudita, Sudan e
Siria. Desiderosi di incontrarVi per discutere più
approfonditamente di questi temi, restiamo in fiduciosa attesa di un Vostro
cenno di riscontro e porgiamo distinti
saluti. Fr. Keith Roderick Segretario Generale
RICORDATEVI DI CONFERMARE la FIRMA COL SECONDO CLICK
Petition to the United Nations Against Religious Apartheid: Sign
Petition STOP con l'Apartheid religioso su donne e i non islamici nei paesi musulmani http://www.petitiononline.com/dhimmi/petition.html RICORDATEVI DI CONFERMARE la FIRMA COL SECONDO CLICK |
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