Notiziario Caritas Bologna n. 39



NOTIZIARIO TELEMATICO DELLA CARITAS DI BOLOGNA

Per raccontare le nostre iniziative, segnalare articoli, appuntamenti, pensieriŠ che "ne vale la pena"

13 gennaio 2003 - n. 39

In Sommario

1)     LA CARITAS INCONTRA LE COMUNITA' STRANIERE a i giovedì della Dozza.

2)     DISEGNO DI LEGGE SU PROSTITUZIONE. Caritas: "eluso il problema".

3)     POVERTA' E DISTURBI MENTALI: la Caritas propone un percorso formativo.

4) GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA: il 15 spettacolo all'Arena del Sole, biglietti anche presso la Caritas di Bologna.

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1. LA CARITAS INCONTRA LE COMUNITA' STRANIERE a "i giovedì della Dozza"

La Parrocchia di San'Antonio da Padova in collaborazione con Caritas diocesana e Migrantes invitano a: "LE GENTI A BOLOGNA: 7 incontri con le comunità straniere della nostra città" nell'ambito de "I Giovedì della Dozza". Questo il programma.

16 gennaio: Comunità Polacca e Chiesa ortodossa rumena

23 gennaio: Forum metropolitano delle Associazioni dei cittadini non comunitari a Bologna

30 gennaio: comunità albanese e comunità curda

6 febbraio: comunità Sri Lanka e comunità filippina

13 febbraio: Rom e Sinti

20 febbraio: comunità peruviana

27 febbraio: comunità eritrea e comunità camerunense

Tutti gli incontri si svolgeranno alle ore 21 presso la Parrocchia di sant'Antonio alla Dozza (Via della Dozza 5/2, Bologna) - Info: segreteria Caritas 051 267972

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2. DISEGNO DI LEGGE SU PROSTITUZIONE. Caritas: "eluso il problema".

Dignità della persona e bene comune, giustizia e educazione. Questi per la Caritas i giusti binari

"La sostanza del fenomeno non cambia: resta intollerabile a livello culturale e di rispetto della dignità della donna". Mons. Vittorio Nozza, direttore della Caritas italiana, dopo il ddl contro la prostituzione in luoghi pubblici o aperti al pubblico, ribadisce con chiarezza le posizioni dell'organismo pastorale della Chiesa italiana. "Non possiamo accettare che la prostituzione divenga reato a seconda del luogo in cui è esercitata - aggiunge Nozza - e non dobbiamo dimenticare che la prostituzione sulle strade, quella che fa clamore, è collegata per l'80% allo sfruttamento sessuale di donne straniere, provenienti da vari Paesi, e costrette a prostituirsi". Quindi diventa impellente riportare i termini della problematica innanzitutto nei giusti binari, quelli della giustizia e dell'educazione, con al centro la dignità della persona e il bene comune.

Questa proposta di legge giunge in un tempo in cui la prostituzione è diventata una delle forme più gravi di violenza e di schiavitù che penalizza Paesi in situazione di miseria e di povertà; in un momento in cui i percorsi e i progetti di protezione sociale e di liberazione delle donne vittime sono stati tagliati del 50%, come anche i progetti di cooperazione internazionale segnano una drastica riduzione; mentre i giovani si stanno accostando sempre di più al mondo della prostituzione e della pornografia; quando l'informazione, con messaggi continui e insistenti, lancia a sistema l'idea del corpo come "merce".

Guardando le mille storie di liberazione che sono nate negli oltre 200 servizi che le comunità cristiane in Italia, attraverso la Caritas, gli istituti di vita consacrata e altre realtà, la prima esigenza che una legge dovrebbe tutelare è l'incontro e l'ascolto con le ragazze che si prostituiscono per conoscere le ragioni di una storia di vita e costruire percorsi di protezione e di tutela della dignità della donna.

Una legge dovrebbe anzitutto favorire l'incontro e l'ascolto delle donne che si prostituiscono con operatori sociali, educatori che possano assistere, curare e tutelare le donne sole, sfruttate, vendute, andando oltre una 'discrezionalità' che salvaguarda solo le ragazze che favoriscono 'denunce significative'.

Guardando alla vita dei Paesi da dove provengono molte ragazze sulle nostre strade (Nigeria, Moldavia, Albania, Romania, UcrainaŠ) vediamo come povertà e miseria segnano le storie di molte famiglie, di molti minorenni. Queste ragazze e i loro mondi gridano giustizia, chiedono solidarietà.

Una legge dovrebbe costruire progetti di condivisione e di sviluppo dei Paesi del Sud del mondo e dell'Est europeo a favore del lavoro, dello studio e della pari dignità della donna, così da salvaguardare ragazze minorenni, donne e madri dall'ingresso in circuiti perversi di sfruttamento e di schiavitù o dall'umiliazione di perdere ciò che è parte importante di sé: il proprio corpo.

Guardando al 'mercato' della prostituzione e al mondo giovanile che lo accosta con sempre più frequenza, sembra importante che nei luoghi educativi, a partire dalla famiglia e dalla scuola, si ritorni a parlare del corpo come un 'segno' (d'identità, di riconoscimentoŠ). La sottovalutazione e la sopravvalutazione del corpo genera ambiguità e perversioni.

Una legge dovrebbe favorire in termini educativi e culturali un'educazione all'affettività nelle scuole e un contesto di percorsi di informazione e formazione alle famiglie che favoriscano esperienze e relazioni mature e responsabili.

Guardando alle nostre città, alla solitudine di molte persone sulle strade e nelle case, occorre ripensare la vita non solo in termini urbanistici. Una legge dovrebbe investire di più sull'educazione alla cittadinanza attiva, che aiuti a pensare alla città più come 'luogo di vita' che come 'centro di scambi', con un'attenzione non a 'usare' o a 'escludere' le persone costrette a entrare in meccanismi di sfruttamento e di violenza, ma con l'attenzione preferenziale per le persone in difficoltà.

Caritas Italiana auspica un largo dibattito e confronto tra le forze politiche e le realtà educative e sociali sul tema della prostituzione, per giungere a una proposta di legge che affronti il tema della prostituzione tutelando le persone, in termini educativi, sociali e politici, dentro un quadro europeo e attento agli attuali fenomeni di mobilità umana.
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3. POVERTA' E DISTURBI MENTALI: un corso della Caritas di Bologna

Da tempo nelle varie Strutture che si occupano di "persone in disagio sociale" emerge come problema in costante aumento quello del "disturbo mentale" inteso nel senso più ampio del termine. Partendo da questa consapevolezza con gli operatori di diversi Servizi (Pubblico, Privato, Cooperative) abbiamo pensato all'utilità di un percorso formativo.

La Caritas si è attivata in tal senso e vi propone otto incontri, che partiranno il 15 gennaio 2003, così articolati:

15/01 Povertà e disturbi mentali Fabrizio ASIOLI

29/01 Persone senza fissa dimora e (in)accessibilità dei Servizi Giovanni PIERETTI

12/02 Disturbi mentali e abuso di sostanze Angelo FIORITTI

26/02 Sofferenza mentale e culture "altre" Alberto MERINI

12/03 Schizofrenia e mancanza di dimora Franco FASOLO

26/03 Persone senza fissa dimora e Dip. Di Salute Mentale a Bologna Mariano BASSI

09/04 Crisi ed emergenze psichiatriche Massimo PURPURA

23/04 La possibile delusione degli operatori Maria GASPARINI

Tutti gli incontri si terranno presso il Centro San Petronio, via S. Caterina 8/A, alle ore 20,45. Per iscrizioni rivolgersi alla Segreteria della Caritas (051 267972) o al Centro di Ascolto (051 6448186). Diffondi l'invito!

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4. GIORNATA MONDIALE DEI MALATI DI LEBBRA: il 15 spettacolo all'Arena del Sole.

Ogni giorno nel mondo si scoprono 2000 nuovi casi di lebbra, più di uno al minuto, di cui 200 sono bambini. L'AIFO, Associazione Italiana Amici di Raoul Follereau, grazie all'operato di migliaia di volontari e di professionisti del settore, durante i suoi 42 anni di attività stima di aver curato circa un milione di persone destinando più di 100 milioni di euro a progetti di sviluppo.

Organismo di cooperazione sanitaria internazionale operante attualmente in 29 paesi del mondo attraverso 145 progetti di sviluppo, AIFO è promotrice in Italia della Giornata mondiale dei malati di lebbra che quest'anno celebra il suo 50° anniversario.

Tra le iniziative della giornata la tournée di danzatori non vedenti "Danze di luce" che parte il prossimo 15 gennaio dal teatro Arena del Sole di Bologna e toccherà nell'ordine le città di Ostuni (BR), L'Aquila, Cagliari, Napoli, Imperia, Pavia, Castelfranco Veneto (TV) e Roma.

La compagnia di danza indiana Shree Ramana Maharishi mette in scena lo spettacolo "Danze di luce" una spettacolare ed emozionante esibizione realizzata da un gruppo di ballerini indiani non vedenti con la finalità di contribuire al finanziamento della cura dei malati di lebbra dell'India, dove gli hanseniani costituiscono purtroppo il 73% di tutti i malati di lebbra del mondo.

Per acquistare i biglietti dello spettacolo è possibile rivolgersi alla Segreteria Caritas Bologna che collabora all'iniziativa.

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Per informazioni, suggerimenti, critiche... potete rivolgervi all'UFFICIO STAMPA della Caritas di Bologna (Davide Bergamini): Via Fossalta, 4 - tel. 051267972 / fax 051238834 / e-mail: <mailto:cdbosegr at iperbole.bo.it>cdbosegr at iperbole.bo.it - Per offerte potete utilizzare il conto corrente postale numero 838409.

IL NOTIZIARIO RADIOFONICO DELLA CARITAS DI BOLOGNA VA IN ONDA TUTTI I SABATI SU RADIO TAU ALLE ORE 12 (sarà sospeso il 28 dicembre e 4 gennaio): frequenze per Bo Fm 92.3, 92.59, 106

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