Comunicato: la schiavitù più antica del mondo



Prostituzione: la schiavitù più antica del mondo

due testimonianze che possono aiutarci a comprendere il problema:

1.  Bucarest-ROMANIA  e Valona-ALBANIA gennaio 2000.
Una giovane ragazza rumena di nome Vera, conosce un commerciante albanese
che la corteggia e le propone di partire per l'Italia dove lui ha dei
contatti e può darle un lavoro.
Dopo averci pensato un po' su Vera si decide e lascia la Romania dove un
qualunque lavoro non le avrebbe dato comunque la possibilità di vivere
dignitosamente dato che i salari sono troppo bassi e la vita costa cara.
Si passa per l'Albania e poi la Grecia e infine si arriva in Italia .. ma
qui le cose si complicano. Il passaporto sparisce e arrivano le botte del
"fidanzato" , <<lavora per me...>> <<se sarai brava potrai anche mandare
qualche soldo a casa...>>.
E comincia un periodo di sofferenze atroci. Botte a casa dal "padrone",
botte in strada da chi periodicamente la rapina, la picchia...., botte
anche dalla "collega" in strada più impaurita di lei che la vede parlare
con qualche italiano di "fuga", "documenti", "libertà", se lei scappa anche
la sua vicina subirà punizioni.
Poi un giorno dopo l'ennesima sfuriata e percosse del fidanzato <<non ti
dai abbastanza da fare per fare soldi...>> decide di fuggire. Una amica le
parla di associazioni, enti che la possono aiutare e con l'aiuto di un
cliente "buono" scappa verso la libertà, contatta gli Amici di Lazzaro e
grazie alla collaborazione con tante altre associazioni si sta rifacendo
una vita, ha i documenti, un lavoro dignitoso , una casa sua e soprattutto
ha la serenità dentro.

2. Lagos-NIGERIA novembre 2001
Sofia ha 17 anni e tanti fratelli e sorelle e tanta povertà in casa.
La famiglia l'ha venduta ad un trafficante del Ghana .
Lei non immagina nulla sa solo che dovrà lavorare in occidente in qualche
fabbrica .
Il trafficante le fa fare il giro dell'africa in treno, bus, auto, taxi...
dopo tre mesi si arriva in spagna dove viene venduta a un gruppo di
"magnaccia" (donne nigeriane) che vivono a Torino .
In questo tempo viene addestrata con la forza e la violenza, spaventata,
subisce una pressione psicologica incredibile : viene minacciata di
ritorsioni sulla famiglia , (che però in parte è d'accordo con
l'organizzazione criminale),  viene impaurita coi riti wodoo (juju), tutto
è contro di lei. La lingua italiana difficile, i documenti distrutti, e lei
17 anni in Italia a dover pagare un debito di 50.000 euro <<dopo sarai
libera..noi abbiamo speso tanto per portarti qui, devi ringraziare noi se
ora sei in Italia e "ripagarci" >> ....
Il lavoro in strada è duro e la "madame" è violenta , lavora 12-14 ore al
giorno, in due posti diversi , al mattino sulle statali, di notte in città.
Conosce un italiano che le parla di futuro, speranza, vita nuova.. e lei
fugge una volta, poi ci ripensa , la paura di ritorsioni sulla famiglia è
troppa e ritorna dagli sfruttatori, così una seconda volta... ma la terza
volta si decide veramente.
La strada non è la sua vita. Lei è cristiana e vuole vivere onestamente
senza questa continua paura addosso, paura della polizia, della madame ,
dei criminali, delle malattie.
Scappa e viene accolta momentaneamente in una famiglia "aperta" ai poveri.
Ora da 6 mesi la sua vita è diversa, studia l'italiano ("non era poi così
difficile..ma in strada non si impara molto"), il permesso di soggiorno sta
arrivando, il lavoro pure, la casa c'è già....e ha ripreso a ridere di
gusto, ride perchè sa che la sua giovane vita ha ancora molto davanti.
Quando ci incontriamo ci chiede se le "sisters" (le "altre amiche") sono
ancora in strada e vorrebbe venire in strada con le nostre unità di strada
(associazione Amici di Lazzaro) per spronarle a scappare e aiutarle a
vincere la paura. Ma non è ancora tempo di rivedere la strada, ora Sofia si
merita di vivere la sua vita quotidiana senza dover riincontrare quel mondo
della notte che tanto l'ha fatta soffrire.
Ma ancora troppe Sofia sono in strada. Troppi i clienti che alimentano il
mercato. Troppo pochi quelli che ci contattano per aiutarle. Troppo quieto
il nostro vivere di fronte alle nuove schiave del Terzo Millennio.
Ma abbiamo fiducia. Ci sono anche tanti giovani e famiglie e persone di
buona volontà che si offrono di fare qualcosa di sostenerci e sostenere
quaste nostre sorelle che vivono ferite nella dignità e nei loro diritti
più elementari.
Si sa ...la Prostituzione è la schiavitù più vecchia del mondo...anche il
mondo cambia e noi cerchiamo di cambiare il mondo nel nostro
piccolo...cominciando da Sofia, da Vera e dalle nostre amiche e da chi
conosciamo.
Ognuno faccia ciò che può. E' già molto.

a cura degli Amici di Lazzaro

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