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I: PER LA REVOCA DEL NOBEL A SHIMON PERES
- Subject: I: PER LA REVOCA DEL NOBEL A SHIMON PERES
- From: "Dino Frisullo" <dinofrisullo at libero.it>
- Date: Thu, 19 Apr 2001 11:47:16 +0200
- Old-date: Fri, 20 Apr 2001 11:48:40 +0200
- Resent-date: Fri, 20 Apr 2001 08:40:08 +0200
- Resent-from: gaio at lilliput.linux.it
- Resent-message-id: <E14qUaO-00005B-00 at vanda.lilliput.linux.it>
- Resent-to: pck-volontariato at peacelink.it
- Sender: pck-volontariato-request at peacelink.it
A tutte le persone impegnate per
la pace
Con riferimento agli articoli
pubblicati dal "Manifesto" il 19/4 a pag.10
(Peres che nega il genocidio
armeno; Peres che nega la rioccupazione israeliana di parti della striscia di
Gaza; le manifestazioni con cui, all'indomani dell'incursione militare in
Libano e in Siria, i libanesi ricordano la strage di oltre cento persone causata
cinque anni fa dall'"erroneo" attacco israeliano al contingente Unifil in
Libano, con Peres allora premier; l'iniziativa dei deputati arabo-israeliani per
la revoca del Nobel a Peres...),
vi sottopongo questo appello,
chiedendovi di sottoscriverlo personalmente con mail di risposta e, se lo
condividete, di diffonderlo.
Grazie
dell'attenzione
Dino Frisullo
E' la stessa istituzione del
Premio Nobel per la Pace a perdere di valore e senso nel momento in cui può
fregiarsene un uomo come Shimon Peres, che siede in un governo
presieduto da un criminale di guerra e divide la responsabilità di scelte di
guerra e persecuzione che dànno il colpo definitivo alle speranze legate al
dialogo israelo-palestinese.
Alla negazione del diritto dei
palestinesi di vivere nella propria terra in condizioni di dignità e
sicurezza e non in un bantustan, ed allo sprezzante rigetto di solenni
deliberazioni delle Nazioni unite, il governo di cui Peres fa parte unisce la
cruenta repressione della popolazione civile all'interno, ed azioni militari
all'esterno dei confini che, in continuità con quelle di cui lo stesso Peres fu
responsabile come primo ministro, mettono in pericolo la pace nell'intero Medio
oriente.
Inoltre, se la pace è memoria e
testimonianza del passato proiettata nella speranza del futuro, non è eticamente
accettabile che detenga il più prestigioso titolo di pace un uomo che nel
nome della realpolitik associa al rigetto del diritto al ritorno
dei palestinesi la negazione del passato genocidio degli armeni e dell'attuale
pulizia etnica dei kurdi.
Per queste ragioni, come persone impegnate attivamente per la pace e per i diritti
umani, ci uniamo ai deputati arabi della Knesset per chiedere al Comitato di
Oslo di revocare la concessione del premio Nobel per la Pace a Shimon
Peres.
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