I: RICONQUISTATA PIAZZA VITTORIO A ROMA...



 

La comunità bengalese si riprende piazza Vittorio per celebrare il suo Capodanno:

una piccola grande vittoria per tutti gli immigrati a Roma

"Osare inventare l’avvenire" diceva Thomas Sankara, uno che ha pagato caro il suo coraggio e la sua fantasia. Anche noi di Senzaconfine continuiamo a osare l’invenzione di un futuro senza ghetti e senza esclusioni.

Il quartiere Esquilino e il suo centro, piazza Vittorio (con il suo storico mercato multicolore, "democratico" anche nei prezzi), è diventato negli ultimi mesi il luogo simbolico di questa sfida a Roma. Occupato in permanenza dai 14 (quattordici!) "comitati di quertiere" più o meno xenofobi, sgomberato dei "senza fissa dimora" con apposito editto del Commissario prefettizio, rastrellato di sera dalle ronde di polizia anti-immigrati e percorso di mattina da tristi cellulari pieni di immigrati assonnati svegliati all'alba e destinati all'espulsione...

Ciò nonostante, intorno a piazza Vittorio ormai il 40% dei negozi ed esercizi commerciali sono gestiti da immigrati. Dopo i cinesi vengono i bengalesi: la comunità più coesa, anima della lunga vertenza per il permesso di soggiorno. Proprio al ritorno da una manifestazione al ministero del Lavoro, un mese fa, con la loro semplice presenza di massa gli immigrati asiatici misero in fuga Tajani e Bontempo con il loro codazzo di urlanti signore impellicciate e baldi giovanotti pelati, gli stessi che di sera pestano gli stranieri in cinque contro uno.

Dovevano avere in mente tutto questo i funzionari del Comune, quando hanno risposto che proprio non era possibile concedere i giardini di piazza Vittorio all’Associazione del Bangladesh nei giorni di Pasqua, dal 14 al 16 aprile, per la celebrazione del loro 1408° Capodanno: "il tappeto erboso ne rimarrebbe danneggiato"..."non c’è alcuna preclusione, noi siamo tecnici, non politici, difendiamo il decoro dei luoghi pubblici...".

Nessuno ci ha creduto, nè l’Associazione per il Bangladesh, nè noi di Senzaconfine. Quando ha ricevuto in copia il diniego, non ci ha creduto nemmeno la "Commissione per le politiche di integrazione" della Presidenza del Consiglio, che ha inviato al Comune una lettera preoccupata. Era palese la sperequazione tra lo spazio concesso ai "nuovi bottegai organizzati" e la chiusura senza appello per la festa della comunità bengalese, parte consistente dei nuovi cittadini dell'Esquilino.

A poche settimane dalle elezioni, sembrava una battaglia persa in partenza. Ma la pazienza e l'ironia sono virtù preziose per chi nuota controcorrente... In pochi (Senzaconfine, i bengalesi, le donne di Wilpf, alcuni consiglieri comunali di buona volontà) dopo una settimana di pressioni abbiamo strappato un sì, sia pure condizionato da molte trappole burocratiche che non hanno scoraggiato nè noi nè la comunità bengalese.

E' fatta! Nei giorni di Pasqua migliaia di immigrati si riprenderanno piazza Vittorio, non per sè soli ma per farne l’occasione di un incontro multiculturale e il nuovo inizio di un discorso interrotto con le forze sane della sinistra, con la gente che non ama i ghetti, con quei compagni e compagne che coglieranno l’opportunità di ricostruire un filo di relazione politica e di solidarietà con il movimento degli immigrati. Dopo la festa infatti inizierà la costruzione della grande manifestazione con cui gli immigrati di Roma (ma anche, propongono, delegazioni da tutta Italia) porranno i loro diritti nel piatto della campagna elettorale, sabato 28 aprile da piazza della Repubblica al Colosseo.

Fra l'altro, la sera del 28 aprile Senzaconfine inaugurerà con una grande festa e cena di sottoscrizione (per pagare le spese di ristrutturazione) la nuova sede occupata nel quartiere Testaccio, all'esterno dell'ex Campo Boario, di fronte allo storico "Monte dei Cocci". Dopo quattro anni di prese in giro, ci eravamo stancati di attendere la sede promessa (e dovuta) dal Comune di Roma. Forse perchè siamo un’associazione scomoda, che non sa muoversi nei corridoi della politica ma continua a vivere (talvolta a sopravvivere) per i "dannati della terra": extracomunitari, irregolari e clandestini, manodopera a buon mercato, potenziali disturbatori dell’ordine pubblico, pericolo per la sicurezza. Persone.

Intanto... Sabato 14 aprile dalle ore 12 e per tutta la giornata godiamoci la festa a Piazza Vittorio; inaugurazione ufficiale domenica 15 alle ore 12, poi ancora musica, canti, balli e cucina tradizionale, giochi per bambini e incontri, fino a sera e ancora lunedì fino alle 23.

NOI SAREMO LI’ CON UN NOSTRO STAND, VI ASPETTIAMO!

Associazione SENZACONFINE

Roma,12 aprile 2001