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La nota diffusa oggi da Pax Christi a firma di mons.Bona e Bettazzi accusa di fare leggi che privilegiano ricchi e potenti (ASCA) - Firenze, 3 ago - La Sezione italiana di Pax Christi, movimento cattolico internazionale per la pace e il suo Centro Studi economico sociale, fin dalla loro fondazione impegnati nella difesa e nella promozione della pace, della giustizia e dei diritti umani e sociali, ''denunciano la gravita' dell'attuale situazione italiana con lo scandalo di leggi al servizio dei settori dominanti''. Comincia cosi' una nota diffusa oggi a firma di due vescovi presidenti (Diego Bona di Pax Christi e Luigi Bettazzi del Centro Studi economico sociali per la Pace), di critica neppure troppo velata rispetto all'azione fin qui realizzata del governo Berlusconi e dalla sua maggioranza parlamentare. ''Come cristiani - aggiungono i due presuli - sentiamo rivolto anche a noi il monito di Gesu': ''Se questi taceranno grideranno anche le pietre'' (Lc 19,40). E allora non possiamo tacere sulla tendenza costante a fare leggi che privilegiano i ricchi e i potenti emarginando sempre piu' chi e' piu' in difficolta', ignorando i ripetuti richiami dei vescovi italiani che dal 1981 sostengono che il bene comune si ottiene ''partendo dagli ultimi''. In particolare i vescovi Bona e Bettazzi elencano 6 punti sui quali - affermano- ''non possiamo tacere''. ''Sull'esigenza di un'autentica liberta' e oggettivita' dell'informazione; sul diritto alla salute e all'istruzione uguale per tutti; sulla legge Bossi-Fini che calpesta i diritti degli immigrati alla vita e alla famiglia, riportando, con le impronte digitali, la prassi deplorevole dei Paesi dell'apartheid; e diamo allora piena solidarieta' a Mons. Cantisani Arcivescovo di Catanzaro e alla sua coraggiosa iniziativa di raccolta di firme contro la legge, a cui aggiungiamo la proposta di obiezione di coscienza''. Inoltre ''sul diritto al lavoro sicuro e a tempo indeterminato, con le garanzie dell'art. 18 per i giovani, senza pretestuose schedature per iscritti a sindacati o per chi esercita il diritto democratico dello sciopero; sul legittimo sospetto per il rimando di processi - onerosi fra l'altro - che favorisce i ricchi e i mafiosi; su espedienti finanziari come la depenalizzazione del falso in bilancio, che premia l'individualismo dei ricchi e impone ulteriori oneri alla collettivita'''. ''Poiche' il vangelo ci chiede di essere ''sale della terra e luce del mondo'' - conclude la nota diffusa questa mattina dai due vescovi italiani - dobbiamo alzare la nostra voce per unirci a tutti gli uomini e donne di buona volonta' e costruire una societa' piu' giusta e piu' fraterna''. res/cdc/ss ------------------------------------------------------------
Se voi avete il diritto di dividere il mondo in italiani e stranieri allora vi dirņ che io reclamo il diritto di dividere il mondo in diseredati ed oppressi da un lato, privilegiati ed oppressori dall'altro. Gli uni sono la mia patria, gli altri i miei stranieri don Lorenzo Milani _______www.censurati.it ___________________ |