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Taranto, i siti significativi che generano campi elettromagnetici




Una breve analisi dei siti significativi generanti campi elettromagnetici 
nella città di Taranto.



Comprensorio Bestat, ampia zona di Via Dante; sull’immobile più alto 
insistono varie installazioni per un totale di almeno una dozzina di 
emittenti tra radio e tv; l’immobile è di proprietà pubblica e al Governo 
del Territorio non ci hanno mai dato conferma che tali installazioni siano 
dotate di licenza edilizia. Dopo varie misurazioni che hanno trovato fuori 
norma il sito, nel marzo 2001 le misurazioni vengono fatte dall’ISPESL che 
distingue finalmente quali siano le emittenti fuori norma; ad oggi siamo 
ancora in attesa di un atto efficace che porti prima alla bonifica e poi 
alla delocalizzazione del sito

Comprensorio di Via Atenisio; stessa cosa della Bestat con la differenza 
che le installazioni soffrono lo sfratto del condominio che ha ottenuto lo 
smantellamento di uno dei due tralicci facendo scendere a 6 circa il numero 
delle emittenti radiofoniche presenti

Perché resti memoria, ricordiamo l’esistenza,oggi eliminata, 
dell’elettrodotto di almeno 150 mila volt al rione Paolo sesto che lambiva 
caseggiati e scuole; la permanenza per più di vent’anni di questa fonte va 
ricordata nelle indagini epidemiologiche che verranno

Stazioni radio base per la telefonia cellulare:
i vecchi impianti TIM di Via Masaccio e Via Campania su tutti, si sono 
visti ampliati nel tempo e ancora oggi dai consulenti legali del Comune 
aspettiamo conferma che i continui ampliamenti siano stati autorizzati 
dalle strutture sanitarie competenti; è importante perché il sito Omnitel 
di Via Giovinazzi ha subito un’ordinanza di dimezzamento perchè a seguito 
di una nostra denuncia è stato trovato parzialmente abusivo
Questo dimostra che non è garantita la corrispondenza tra impianto 
esistente e il suo progetto autorizzato in origine.

Aggiungiamo l’immotivata collocazione di progetti a ridosso delle 
abitazioni anche nelle periferie dove non mancano i siti extra urbani 
(Talsano,PaoloSesto ,Tamburi) in ognuno di questi siti la protesta popolare 
non ha trovato nel Comune un valido strumento normativo per concordare con 
i gestori siti alternativi
Stiamo parlando di siti che pullulano di antenne per i quali chiediamo la 
riprogettazione per la delocalizzazione; purtroppo la pianificazione 
presentata dall’amministrazione comunale non prende in considerazione 
alcuna delocalizzazione il che coincide con la mancanza di volontà dei 
gestori che a più riprese non si sono presentati agli inviti per la 
concertazione ricevuti dall’amministrazione.

Il concetto di precauzione a Taranto non trova espressione, sostituito da 
un atteggiamento notarile dell’Amministrazione incapace di regolamentare 
urbanisticamente il proprio territorio.


         Mino Bellanova