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sui fatti di Genova



Tratto dal Corriere del Giorno del 5 Agosto 2001, pag.2

        G 8 : SELVA, l'obiettivo era delegittimare Berlusconi

  Alcuni dei manifestanti  violenti di Genova non erano lì " per aiutare
i poveri ", ma per perseguire un obiettivo di " rivolta nazionale ",
cercando di " mettere alle corde il Governo Berlusconi " e delegit-
timarlo sulla scena internazionale con l'unica arma che accomuna
le sinistre italiane ed europee : agitare lo spettro del pericolo
"cileno".  Convinto di ciò è Gustavo Selva.
In un articolo che comparirà domani sul "Secolo d'Italia",il Presidente
della Commissione Esteri della Camera torna sugli incidenti in
occasione dei G 8 e critica fortemente l'opposizione, " dopo i fatti
di Genova ",osserva l'esponente di Alleanza nazionale, la guerriglia
urbana è una soluzione annunziata addirittura inevitabile da Luca
Casarini ( il leader delle cosiddette "tute bianche", ndr ), perchè forte
ne sarebbe l'attrattiva dopo che D'Alema ha detto che si tratta di
ostacolare una deriva di tipo " cilena e fascista ".
    In definitiva, conclude Selva, " pur da perseguire con armi diverse,
gli obiettivi politici di Casarini hanno tratti comuni con quelli proposti
da Agnoletto, da Bertinotti e da Violante ".

    Fernando Rini


LA RIVOLTA GENOVESE
Vorrei sensibilizzare tutti coloro che sono andati a manifestare a Genova, 
del danno che hanno causato alla società, non quello materiale ( che si 
ripara con una manciata di dollari ),
bensì quello morale, civile nel "trasportare" i giovani verso comportamenti 
incivili per far sentire la loro voce.
E mi riferisco sia a quelli che dicono di essere " pacifisti " che alle " 
tute nere " : imbecilli i primi, delinquenti i secondi .
Io non credo che a tanto "calore"dimostrato, io non credo che a tanta 
"fede" per i temi trattati dai G8, ci sia una vera presa di coscienza dei 
giovani ;
io non credo che questi giovani abbiano già potuto constatare
i "mali" della vita e quindi poter verificare i vari "livelli" di
"POVERTA' ", di "GIUSTIZIA" ; non ne hanno avuto il tempo
materiale (sono giovani) nè tantomeno le possibilità di fare
certe esperienze di vita per rendersi conto della "povertà" e
cosa può combatterla; perchè si sente il bisogno di "giustizia";
dove ci porta la "globalizzazione".
Io credo, invece, che si sia verificato un " trascinamento " , una
" strumentalizzazione " provocata dagli adulti, per cercare di risolvere
i propri problemi ; problemi che devono essere affrontati con mezzi
giuridici, democratici che sono a disposizione in tutti gli Stati liberi,
" grandi " perchè oltre ad essere i migliori in campo tecnologico,
lo sono anche nel rispetto delle Costituzioni, democraticamente
sancite .
Se ben ricordo, fu il " GIUSTI ", scrittore che contribuì alle idee
patriottiche e liberali, a scrivere : ......STRUMENTI CIECHI DI
OCCHIUTA RAPINA CHE LOR NON TOCCA E CHE FORSE
NON SANNO. Perchè anche allora si trattava di "rivoluzione " dove
per " strumenti ciechi" erano tutti coloro che venivano "adoperati" per
" manifestare"; tutti coloro che erano "estranei" alle motivazioni al
momento dei fatti ; tutti coloro che " forse non sanno" quel che stanno
facendo .
Perchè un fatto è certo : sono antiamericani, ma si sforzano al massimo di 
interpretare il "giovane americano" sia negli atteggiamenti della vita 
quotidiana, che nel servirsi di prodotti americani per il loro stile di 
vita. Vedi : CD di musica americana in
auto a tutto volume e nelle discoteche ; nell'usare i più svariati prodotti 
tecnologici da usare tutti i giorni ( jeans, moda casual, vacanze new
age, lingua parlata e letta ).
L'ipocrisia sta proprio in questo :
fanno parte di Paesi "benestanti", godono di tutti i "servizi" che il
loro Paese ha saputo conquistare con il lavoro, con il sacrificio,
nel rispetto con gli altri Stati, ma invece di collaborare e portare
sostegno a questa politica ( nella quale anche loro vivono ),
cercano con la ribellione, con la violenza, con la disobbedienza
civile, con la mancanza di rispetto per le Istituzioni, di ostacolare
ciò che altri hanno creato per loro, soltanto per loro.
Ricordo che negli anni ' 60, quando le bandiere rosse svolazzavano
in tutti i cortei e manifestazioni di protesta, ci fù qualcuno che 
organizzò dei voli di propaganda- gita- viaggi culturali a Mosca per
i "giovani comunisti", quasi come un viaggio-premio, per incontrare
la gente che realmente viveva nel contesto dell'ideologia comunista.
Cosa videro?? Cosa trovarono ?? io credo che, anche se ci fosse
stata la possibilità di restare in Russia ( il "visto" era impossibile ),
nessuno sarebbe rimasto sotto quel regime , in quella ristrettezza
economica, nella totale mancanza di libertà, libertà individuale,
libertà imprenditoriale, libertà di esistere e quindi di manifestare.
Ecco che oggi, a caldo delle proteste per la "povertà" nel Terzo Mondo, 
andrei a proporre dei voli per portarli nelle Missioni Cattoliche sparse in 
tutto il mondo con le stesse motivazioni:
viaggi-premio-lavoro fra quella povera gente che ha bisogno di tutto
per la loro sopravvivenza, ma che si ritrova lontano, molto lontano
da quei "concetti" di "globalizzazione" per la quale ci agitiamo tanto.
C'è un concetto comune ai Missionari che operano nel Sud del mondo: quando 
rientrano in Italia trovano la bolgia (agitazione,
tumulto, confusione); certa gente è piena di problemi che LORO
STESSI SI CREANO; totale mancanza di buon senso nel saper convivere, 
creare, adoperarsi per uno stesso fine del "bene comune".
Andassero in Africa per rendersi conto delle " POVERTA' " che
esistono; di cosa hanno bisogno nei prossimi decenni( perchè sono
lontani secoli da noi ); perchè della globalizzazione e delle multinazio-
nali non se ne fregano niente, perchè è prematuro pensare ai prodotti 
occidentali per cambiare la propria esistenza ; perchè in
Africa, vivere con un dollaro al giorno non è sinonimo di poverta'.
Ci sono altre povertà che non sono legate strettamente al dollaro,
e se questi fossero di dieci, venti volte di più, NON andrebbero a
risolvere i problemi delle popolazioni del Terzo Mondo.
Si verifica, invece, che "spingiamo" i giovani alla rivolta, ad infierire 
contro gli Stati occidentali, a manifestare se pur pacificamente senza 
dargli testimonianza diretta, senza rendersi conto delle motivazioni, senza 
portare rispetto per coloro che "stanno
lavorando anche per loro".
Sono queste, delle "prese di posizione di potere" non richieste dai 
giovani, ma bensì diventano " strumenti ciechi " di coloro che,
sia per frustrazione ed incapacità di inserirsi nel contesto della vita,
sia per " istinto "nel voler per forza fare qualcosa (perchè presi dalla
apatia e da mancanza di fantasia), pensano di sentirsi " LIBERI " di
agire contro le Forze di Polizia, cioè di uno Stato Democratico.
Per meglio fissare certi CONCETTI, per dare la giusta INTERPRE
TAZIONE a questi comportamenti, riporto il " significato " secondo
lo Zingarelli :
DELINQUENTE : colpevole, quando per la sua indole malvagia è
incline al delitto;
FUORILEGGE : che agisce contro la LEGGE;
ANARCHIA : movimento politico-sociale che intende SOSTITUIRE
a un ordine sociale della forza dello Stato, un ordine
fondato sull'autonomia e la libertà degli individui;
RIVOLTA : improvvisa ribellione accompagnata da tumulti;
DISUBBIDIRE : comportarsi o agire in modo contrario a quello
prescritto o stabilito;
POLIZIA : attività diretta alla tutela del sociale, svolta per prevenire
e REPRIMERE i danni provocati dagli individui;
LEGGE : ogni norma che regola la CONDOTTA degli individui,
posta dall'ordinamento giuridico-costituzionale dello
Stato.
Non voglio entrare nel merito delle motivazioni della rivolta di
Genova, ma se si intende vivere nel proprio Stato ed usufruire di
tutto, nel bene e nel male( periodi di benessere e carestia), questo è
il SIGNIFICATO che ci permette la n/s lingua italiana;
perchè DEMOCRAZIA è la forma di governo esercitata dalle persone
e dagli organi che sono stati ELETTI a rappresentarlo.
Non si accettano questi ELETTI e si vogliono far "cadere"???
QUESTO E' UN ALTRO DISCORSO!!!!!!
La "globalizzazione " è ricchezza, è lavoro, è cultura;
la "povertà" è difetto, è scarsezza, è infelicità.
Se proviamo ad unire, a sposarli, i due termini sono in grado di
scambiarsi fra loro certe sensazioni per poter "sanare" certi MALI,
in un "gioco" delle parti dove io dò qualcosa a te e tu dai qualcosa
a me; perchè è chiaro che in questo mondo, abituato al consumismo
ci sono tanti difetti, tanta scarsità di sani princìpi, tanta infelicità;
si è tanto "poveri" di valori morali nel RISPETTARE, nell'essere
TOLLERANTI, nell'ACCETTARE l'impegno degli altri, nel COLLABORARE con chi 
democraticamente è stato eletto,
per seguire le LEGGI dello Stato ed i Comandamenti di DIO.
Pace e Bene, Fernando