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Riflessione sui fatti di Genova



I pensieri e le considerazioni sono molte, ed e' facile fare del 
qualunquismo e delle affermazioni troppo generiche.
Tuttavia, nel '77 a Firenze, durante la pacifica occupazione delle 
Universita' e la manifestazione finale degli studenti, pochi autonomi 
armati di sassi, spranghe e pistole distrussero vetrine e ci constrinsero, 
noi manifestanti pacifici, a continue corse strette fra polizia e randellatori.
I violenti sono, comunque, disperatamente idioti e sono la migliore arma di 
chi non vuole che passino certe tesi "alternative" rispetto all'ordine, 
cosidetto, dei potenti.
Questi dementi, paragonabili ai tifosi che la domenica distruggono i 
dintorni degli stadi, e che non sono ne' di destra, ne' di sinistra, devono 
essere fermamente isolati, non ripetendo l'errore di definirli "compagni 
che sbagliano", come fecero i militanti del PCI nel '77, il che apri' la 
strada alle BR.
La non violenza e l'affermazione decisa ma pacifica della necessita' di una 
analisi globale dello sviluppo e delle limitazioni imposte dalle risorse 
disponibili per tutti, e non solo per qualcuno, sono l'unica strada 
percorribile e che puo' produrre risultati, non per noi, ma per il
pianeta.

Roberto Giua