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lettera al Corriere del Giorno sugli scontri di Goteborg
Non confondiamo gli autonomi con i pacifisti
Gentile Direttore,
leggo sul Corriere del Giorno del 16 giugno 2001 a pagina 4 il titolo
"I pacifisti scatenano la guerriglia" in riferimento ai
violenti scontri a Goteborg fra frange violente di contestatori e la
polizia svedese. Tengo a precisare la più completa contrarietà ed
estraneità delle associazioni pacifiste e nonviolente (di cui mi sento di
far parte pienamente) nei confronti di questi contestatori che, spaccando
vetrine e usando la violenza, si dimostrano non "pacifisti"
ma l'esatto contrario: violenti e imbecilli. Infatti nell'articolo di
Andrea Satta per il Corriere del Giorno non si parla mai di
"pacifisti" ma di "frange estremiste", di
"soldati" antiglobalizzazione, ecc. Pertanto il titolo - che in
base alla Carta dei Doveri del Giornalista (FNSI 8.7.93) - "non deve
travisare nè forzare il contenuto" lo ritengo infelice e sbagliato.
Ma non è questo il punto (errare è umano e il Corriere ha meriti che
sopravanzano il dettaglio a cui faccio cenno); mi preme invece
tranquillizzare chi legge il Corriere del Giorno: il pacifismo non ha
nulla a che fare con gli autonomi che inneggiano alla P 38 o lanciano le
molotov. La nostra tradizione culturale e ideale di pacifisti e
nonviolenti poggia sull'esempio di personalità come don Lorenzo Milani,
Gandhi, Martin Luther King, Raoul Follereau, Aldo Capitini, Albert
Einstein, Bertrand Russel, Sigmund Freud, Picasso, Charles Chaplin e, per
andare più indietro nel tempo, di Voltaire, Erasmo da Rotterdam,
Francesco d'Assisi. Tutte persone che hanno "globalizzato la
speranza" e costruito un percorso di pace senza mai rompere una
vetrina. Grazie per l'ospitalità e buon lavoro.
Alessandro Marescotti
presidente di PeaceLink