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dati ambientali - lettera alla Gazzetta di Taranto
Lettera a La Gazzetta di Taranto
Un progetto di speranza per la città
In un suo commento puntuale sulla Gazzetta del 24 maggio, Marcello Cometti
ha scritto appassionate parole di critica e di speranza: "Quando si
affronta - afferma Cometti - il tema della salute pubblica dovrebbe cadere
ogni tabù, ogni steccato ideologico dovrebbe essere spazzato via e tutti
insieme dovremmo recuperare il gusto e la voglia di essere davvero una
comunità, coesa e combattiva, seria e motivata, stretta attorno ad un
"progetto di speranza" capace di ridare a noi e ai nostri figli la
prospettiva di un mondo dove non sia necessario scegliere fra inquinamento
e disoccupazione". Viene alla mente il libro di Erich Fromm "La rivoluzione
della speranza". Credo che a Taranto sia in corso una lotta fra la
distruzione della speranza e un progetto che invece la include e la rende
una forza attiva per la costruzione di un "diritto al futuro". Ma -
scendendo nel concreto - chi è che distrugge la speranza? Marcello Cometti
si chiede opportunamente: "Dov'è la Provincia che pure in tema di Ambiente
avrebbe molto da dire? Dov'è la Regione, che in tutti questi anni ha solo
pensato a "tagliare" Taranto piuttosto che ad investirvi anche solo un
pizzico d'attenzione?" Parto da queste parole per annotare che a Genova la
Provincia ha realizzato uno studio dettagliato della cokeria; lì la
Provincia ha installato all'interno e fuori dell'Ilva delle centraline
specializzate nella raccolta dei dati. Grazie a quei dati ora si sa che a
Genova i limiti per la tutela della salute sono superati fino a 11 volte;
chi abita nei pressi della cokeria, si "fuma" l'equivamente di sette
sigarette al giorno. Tutti: anche bambini, anziani, donne in gravidanza. Il
sindaco di Genova ha disposto la chiusura della cokeria, senza
ripercussioni sui livelli occupazionali. Ma a Taranto dov'è la Provincia?
Mi ritrovo mia libreria un voluminoso studio - zeppo di dati - della
Provincia di Genova sulla cokeria di Genova e neanche una relazione della
Provincia di Taranto sulla cokeria di Taranto. Eppure la Provincia ha per
legge il compito di tenere un "inventario provinciale" delle emissioni in
atmosfera. La legge regionali 4/88 sancisce il "diritto all'informazione"
(art.22) in campo ambientale e il Comitato Operativo Provinciale ha il
compito di istituire un " sistema divulgativo" di "semplice interpretazione
ecologica" (art.4) e un dettagliato centro operativo raccolta dei dati
(art.7). Sono questi solo alcuni dei dati di una ricerca giuridica che il
Comitato contro i Rischi Ambientali di Taranto sta compiendo. Più
approfondiamo la questione più ci assale la domanda: "Ma che cosa fa la
Provincia di Taranto?" Eppure alcuni mesi fa l'assessore provinciale
all'ecologia Pietro Lonoce ha organizzato un convegno in cui annunciava un
sistema di raccolta dati informatizzato. Che fine ha fatto quel progetto?
Il Comune sta facendo la sua parte e sta addirittura surrogando la
Provincia e la Regione, ma è una situazione anomala. Chiedo alla Provincia:
perché non fa conoscere le relazioni annuali che per legge (DM 20/5/91) è
tenuta a produrre sullo stato dell'ambiente? Quante righe sono dedicate
alla cokeria? Approfitto dell'ospitalità della Gazzetta per invitare la
Provincia a scrivere una pubblica risposta. Un progetto di speranza per la
nostra città passa per queste cose concrete. La speranza non è attesa
rassegnata ma è un progetto attivo rivolto al futuro. E' perciò finito il
tempo della delega in bianco e chiediamo a chi ci amministra di rispondere
in prima persona di ciò che fa (e di ciò che non fa) per il futuro di
questa città.
Alessandro Marescotti
presidente di PaeceLink