[TarantoOnLine] Bruxelles, dibattito sull'ILVA alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo



(AGI) - Taranto, 26 apr. - Acciaierie d’Italia ad agosto prossimo non riuscirà ad ultimare le prescrizioni ambientali e quindi la procedura di infrazione aperta nel 2013 dalla Ue verso l’Italia per l’ex Ilva di Taranto deve avanzare e approdare alla Corte di Giustizia Europea. Oggi, in audizione alla Commissione Petizioni del Parlamento Europeo, gli ambientalisti tarantini, insieme all’eurodeputata Rosa D’Amato del gruppo dei Verdi, hanno rivendicato una linea senza sconti nei confronti della fabbrica dell’acciaio. Davanti alla Commissione Petizioni presieduta da Dolors Montserrat, spagnola, del gruppo del Partito popolare europeo, Laura Tabellini, della direzione generale Ambiente della Commissione UE, ha ricordato che la procedura “è arrivata alla fase di parere”.  Si è anche parlato delle prescrizioni dell’Autorizzazione integrata ambientale nel siderurgico e Tabellini ha detto che “la Commissione non prevede ritardi nell’attuazione del piano”. Il piano ambientale e il Dpcm del 2017, ha ricordato Tabellini, nascono “per allineare l’operazione dell’Ilva con la normativa UE. Quanto ripreso nel piano dovrebbe essere applicato appieno entro agosto di quest’anno”. “La Commissione per il momento effettua un monitoraggio dei progressi - ha aggiunto Tabellini -, l’ha già fatto in anticipo rispetto all’applicazione del piano. Stiamo valutando il livello di emissioni dell’impianto, anche le emissioni nell’aria. I risultati saranno la base della rivalutazione della Commissione alla luce della direttiva sulle emissioni industriali”.  D’Amato ha però contestato la linea dell’organo di Bruxelles. “La Commissione non può dire che non prevede ritardi nell’attuazione dell’Aia. Agosto 2023 è arrivato, è alle porte, e noi abbiamo video e foto che dimostrano che le prescrizioni non sono rispettate” ha sostenuto l’eurodeputata dei Verdi, che ha poi ricordato che “la Magistratura ha aperto un’indagine su tre funzionari, due dell’Ispra ed uno dell’Arpa, che sono le Agenzie, una governativa e l’altra regionale, addette al controllo ambientale”. Questi, per D’Amato, “sono autori del rapporto finale che dice che al 95 per cento l’Aia è rispettata. La Magistratura ha dubbi su questo report”. Intervenuti per le associazioni nell’audizione all’Europarlamento anche Luciano Manna di Giustizia per Taranto e Maurizio Striano per Genitori Tarantini.  (AGI)  
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