[TarantoOnLine] "Chiusura dell’area a caldo del siderurgico attraverso lo strumento amministrativo dell’accordo di programma"



(AGI) - Taranto, 21 apr. - “Il sindaco ci ha confermato l’intenzione di voler arrivare alla chiusura dell’area a caldo del siderurgico attraverso lo strumento amministrativo dell’accordo di programma. Con lui abbiamo condiviso l’impostazione finalizzata a cogliere le opportunità offerte dai fondi europei, primo fra tutti il Just Transition Fund, per operare su Taranto investimenti alternativi e ricollocare i lavoratori in esubero”. Lo dice il coordinamento delle associazioni ambientaliste una cui delegazione oggi, sul tema Acciaierie d’Italia, ex Ilva, è stata ricevuta dal sindaco di Taranto, Rinaldo Melucci. “Su nostra specifica richiesta, così come abbiamo fatto giorni fa con il presidente Emiliano, siamo stati ricevuti dal sindaco Melucci a Palazzo di Città per provare a fare quadrato sui programmi che le istituzioni hanno in serbo sulla gravosa questione Ilva” affermano le associazioni. “Abbiamo ribadito la nostra soluzione (ormai arcinota) al problema Ilva, che parte, esattamente come fatto nella Ruhr, dalla chiusura e dalla riconversione del territorio con il reimpiego dei lavoratori, ma ci rendiamo conto che l'obiettivo immediato è impedire da subito la prosecuzione dell’area a caldo”. Per gli ambientalisti, “il nodo resta la volontà politica del Governo che, attraverso il ministro Urso, pretende addirittura di implementare l'area a caldo pur di raggiungere il punto di profittabilità economica della fabbrica. Questo significherebbe realizzare due forni elettrici in aggiunta agli altiforni, e non in loro sostituzione, più il rifacimento dell’altoforno 5.  Una condizione per noi inaccettabile che andrebbe a impedire definitivamente la chiusura dell’area a caldo”. (AGI)  
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