Il "libro nero" del rigassificatore di Taranto. Presentate oggi le controdeduzioni del Comitato contro il rigassificatore



Resoconto della conferenza stampa di mercoledì 16 maggio

--- Controdeduzioni sul rigassificatore ---

Un "libro nero" di 52 pagine: il "no" detto con gli argomenti della scienza e del diritto. Un contributo per la valutazione di impatto ambientale (VIA).
16 maggio 2007


Il Comitato contro il rigassificatore ha presentato oggi presso la sede della UIL le "controdeduzioni" per evidenziare le criticità irrisolte del progetto di rigassificatore a Taranto sottoposto alla Valutazione di Impatto Ambientale.
Nel luglio del 2006 il Comitato aveva redatto una relazione di 17 pagine 
densa di rilievi sulla pericolosità del progetto.
Ora i dubbi e le critiche sono aumentate, dopo le risposte al Ministero 
dell'Ambiente da parte della Gas Natural, risposte che il Comitato 
giudica insufficienti e a volte evasive. Da qui la relazione di 52 
pagine, un vero e proprio "libro nero", in cui il Comitato evidenzia 
perché e come il rigassificatore sia un rischio inaccettabile per la 
città di Taranto.
Questo "libro nero" è frutto di un lavoro di ricerca collettivo nato dal 
basso e coordinato con una mailing list che ha permesso di "fare rete" e 
raccogliere a livello nazionale informazioni, consigli ed ogni elemento 
utile per capire meglio la pericolosità del rigassificatore a Taranto.
Le 52 pagine di questo "libro nero" si possono scaricare da

http://www.tarantosociale.org

Contengono ampia documentazione giuridica, scientifica e tecnica e nascono anche grazie alla collaborazione degli esperti dell'Associazione Sviluppo Sostenibile di Bari e della collabrazione dell'avvocato Antonio Lupo. Pertanto queste 52 pagine articolano il "no al rigassificatore" con gli argomenti della scienza e del diritto, facendo ricorso a grafici, calcoli matematici, ricerche di biologia marina, traduzioni di rapporti dall'inglese e considerazioni giuridiche stringenti.
Oggi la conferenza stampa è stata condotta da Leo Corvace che ha 
illustrato le controdeduzioni.
Alessandro Marescotti e Giulio Farella hanno commentato alcune 
diapositive in Power Point con cui sono state visualizzate le mappe 
satellitari del porto e le simulazioni dell'effetto domino con l'effetto 
a catena provocato da una nube incendiata di gas su Agip e Ilva.
Alla conferenza stampa hanno partecipato anche Francesco Sorrentino 
(segretario provinciale della Uil) e Antonio Lupo (avvocato del Comitato 
Vigiliamo per la Discarica, Grottaglie).
Sono intervenuti nella conferenza stampa anche tre componenti 
dell'Associazione Sviluppo Sostenibile 
(http://www.svilupposostenibile.bari.it) che hanno collaborato con il 
Comitato contro il rigassificatore di Taranto, precisamente Nicola 
Cardinale (docente di fisica tecnica ambientale dell'Università della 
Basilicata), Roberto Dammicco (ingegnere di Sviluppo Sostenibile, Bari) 
e Valeria Monno (docente di pianificazione territoriale del Politecnico 
di Taranto).

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Alessandro Marescotti
Comitato contro il rigassificatore di Taranto